Maria Antonietta - Regina di Francia

Posts written by thatsallajoke

view post Posted: 9/8/2014, 01:26 i fautori della rivoluzione ed i partiti politici odierni - Storia
Nel Club dei Foglianti è buffo trovare il Club Bretone che prende ovviamente il nome da Bretagna che fu invece la "patria" dei primi fondatori del Club dei Giacobini. Probabilmente un copia e incolla sbagliato in quanto Club Bretone è il primo nome dei Giacobini.

Comunque,


Se vogliamo fare un paragone valido generalmente potresti mettere i Cordiglieri all'estrema Sinistra, i Giacobini a Sinistra(non la sinistra del PD eh!) mentre il Club dei Foglianti (seppur sparito insieme alla rivoluzione risorto più tardi) è Destra conservatrice e quello dei Girondini è più o meno sulla Destra moderata.
Detto questo i tempi, gli ideali, la cultura e quant'altro rendono difficile fare un paragone vero e proprio ma se partiamo dal presupposto idealistico credo che quello da me proposto sia quanto più plausibile.

Edited by thatsallajoke - 9/8/2014, 04:07
view post Posted: 9/8/2014, 01:05 La leggenda nera della rivoluzione - Storia
Se permette vorrei farvi notare alcune cose che non mi quadrano nelle affermazioni dello storico.

Premetto comunque d'essere di parte anch'io, amo generalmente le insurrezione contro il governo.

La prima e più lampante cosa che non quadra è come lui accomuni tutto, sembra che la rivoluzione francese comprenda tutta la parte del terrore, del terrore bianco e del direttorio e descrive gli eventi così; uno sparato dietro quell'altro. Sembra che tra una cartina, due date e un paio d'eventi gli anni passino così: 89,90,91, ecc..
Questo è un errore che uno storico che si fregia del titolo non dovrebbe permettersi, non si puo' inoltre guardare alla rivoluzione francese solo sul risvolto economico perchè è forse il risultato più difficile da ottenere tramite un'azione simile.

La gente si è rivoltata si per la fame, perchè a parte stupidaggini la fame c'era (come ovunque d'altronde), ma soprattutto perchè ha visto la possibilità di ottenerne qualcosa. Nessun parigino prima della presa della bastiglia si poteva immaginare che tante persone potessero semplicemente mettersi insieme e affrontare ciò che non gli andava bene. Una classe nobiliare e clericale insofferente, un re inetto e una borghesia piuttosto forte hanno fatto il resto.
Paragonare la Rivoluzione Francese ad Hitler è la cosa più folle ed insensata che ho mai sentito dire ed è un altro errore da bambini che gli storici non dovrebbero fare, sono epoche diverse, luoghi diversi, culture diverse, gente diversa; insomma è come paragonare una botte ad un paio di pinne. In se l'atto rivoluzionario sancisce la prima volta in cui il popolo si è reso conto di avere effettivamente il potere in mano e di darlo semplicemente in prestito a dei rappresentanti. Nessun re puo' governare se il popolo non lo vuole, è questo che si è dimostrato.

Il problema sono stati i mezzi, adatti a quel periodo ma orridi per noi. La rivoluzione francese ha fatto qualcosa come 600.000 morti, ha massacrato un'intera regione (vandea), ha portato alla morte un sacco di intellettuali impressionanti e non è stato certo l'evento più democratico di cui possiamo essere spettatori.
Da ciò demonizzarla come distruzione della cultura è un'altra fesseria, se è vero che diversi personaggi importantissimi sono stati uccisi è anche vero che è stata la stessa rivoluzione a tirarli fuori, spingerli a scrivere, riflette ed esprimersi in generale.

Tengo anche a sottolineare come la Rivoluzione Francese è stata in effetti una rivoluzione a metà, non è mai riuscita a svilupparsi come i suoi sostenitori pensavano per una miriade di fattori tra cui le loro stesse colpe. Certo è che ha avuto il grande merito di uno sviluppo mentale che da li a non molto portò a grandi differenze un po' in tutto il mondo, ha portato ad esempio avanti lo sviluppo dei diritti civili; è vero che non furono mai un gran che rispettati e poco più avanti la gran parte sparì ma fu un tentativo. Un tentativo degno di rispetto.

Il penultimo errore dello storico secondo me sta nel vedere i suoi sviluppi immediati e non a lungo termine, se è vero che come atto in se a creato grandi problemi alla Francia è innegabile come i moti successivi che hanno consolidato le prime basi dei diritti dei cittadini sono ispirati alla Rivoluzione, ad esempio.

L'ultimo errore è la definizione non attaccabile che gli dipingono addosso al suddetto. Se sei un liberista sei contro la rivoluzione, forzatamente, in quanto i suoi principali attori (non tutti, ricordiamo i Girondini ad esempio) erano archetipi di socialisti; ovviamente anti liberisti. Ciò riporta all'errore sopra citato di valutare il risultato in numeri e soldi, cosa piuttosto futile su questo argomento.


Comunque sono d'accordo che l'insegnamento scolastico idealizzato è piuttosto ridicolo, la Rivoluzione Francese è cosa ben diversa di quello che ti insegnano in classe. Rimane comunque un evento molto importante e significativo soprattutto per la Francia che deve, a mio parere, continuare a festeggiarla ed esserne orgoglioso.



P.S.

Divisione in tre del potere Legislativo, Esecutivo e Giudiziario, che a oggi ci sembrano il minimo per una Democrazia sono invenzione rivoluzionaria.
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