Ora vi riporterò qui una lettera che Mozart scrisse alla cugina di Augusta , Anna Thekla, in cui il musicista si diverte a raccontare storie senza senso, che si concludono come al solito con riferimento agli escrementi, e che lasciano capire come i rapporti fra i due coetanei fossero diventati molto intimi.
" Primo: nelle sue mani giungerà una lettera o lettere a me dirette, che la pregherò di.... cosa?
Si, nessuna volpe non è una lepre,si, proprio così.
Dov'ero rimasto? Si, giusto, al fatto che giungeranno... Si, chi? Chi giungerà? Si, ora mi viene in mente. Lettere, giungeranno lettere. Ma che lettere? Eh, si, lettere a me dirette, che la prego di spedirmi senza fallo. Le farò sapere dove andrò dopo che sarò ripartito da Mannheim.
Ora le devo raccontare una storia triste, accaduta proprio in questo istante.
Mentre sto scrivendo la lettera, sul più bello sento un rumore in strada.
Smetto di scrivere, mi alzo, vado alla finestra e.... non sento più nulla.
Mi siedo di nuovo, riprendo a scrivere, non avrò scritto neppure dieci parole che ancora risento qualcosa.
Mi rialzo e appena sono in piedi il rumore diventa debolissimo, però sento odore di bruciato. Dovunque vada, c'è questo puzzo.Se mi affaccio alla finestra l'odore non si sente più, se guardo dentro la stanza l'odore si avverte di nuovo.
Sulla fine la mia mamma mi dice: Scommettiamo che ne hai tirato uno? Non credo, mamma.
Si, si. E' proprio così.
Faccio la prova, mi metto il primo dito nel culo e poi lo annuso e.... ECCE PROVATUM EST ;
la mamma aveva ragione.
Stia bene, le mando diecimila baci e rimango come sempre il vecchio giovane codino di porco Wolfgang Amadè Rosadibosco."
Che dire! può sempre servire come modello per una lettera d'amore!