Maria Antonietta - Regina di Francia

Giacomo Casanova

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 8/1/2013, 15:09
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Moderator
Posts:
5,793
Location:
Granducato di Toscana

Status:


C'era anche l'edizione molto più brutta ovviamente ma molto più economica dei Mammuth della Newton Compton. Però è esaurita dall'editore (ma credo che online si riesca ancora a rintracciare).
 
Web  Top
helios73
view post Posted on 8/1/2013, 15:45




Potete provare a vedere se ci sono ancora gli sconti di dicembre dei meridiani, che fanno ogni anno; ovviamente parlo per quelli originali senza la striscia dorata al dorso che sono quelli economici, ma non so se la vita di Casanova è stata pubblicata in qs edizione. Cmq forse entro qualche anno la Mondadori li pubblicherà tutti a 29 €.
Da bibliofilo ovviamente odio quelli da edicola in quanto la rilegatura non è solida, in libri voluminosi è fondamentale, e la carta è terribile. Provate a cercarli in rete i meridiani si trovano a prezzi + umani.
 
Top
Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 13/11/2013, 18:26




A gentile richiesta riprendo la discussione. Per quanto riguarda gli studi sull'argomento ci sono state varie fasi. In linea di massima va distinta la fase pre 1960 - in cui ci si basava su edizioni delle Memorie incomplete o peggio fortemente manomesse, con interpolazioni e travisamenti del pensiero dell'autore - da quelle successive.
Nel 1960 uscì la prima edizione basata sul manoscritto ma anche qui le cose erano ben lungi dall'essere del tutto chiare nel senso che Casanova aveva revisionato, riscritto, tagliato e ricucito il manoscritto fin che le forze glielo avevano consentito. Quindi era necessaria un'edizione critica che tenesse conto di tutte le modifiche, con i problemi di cronologia conseguenti.
La situazione è nettamente migliorata con l'acquisizione del manoscritto originale dell'Histoire de ma vie (3700 pagine) che la Biblioteca Nazionale di Francia ha acquistato nel 2010 da Hubertus Brockhaus. L'acquisizione, che ha costituito l'operazione più rilevante mai compiuta dalla BNF - 7 milioni di euro offerti da un generoso mecenate che ha voluto restare anonimo - riconosce Giacomo Casanova (1725-1798) quale figura di assoluta preminenza nella memorialistica del XVIII secolo.
Per fortuna Casanova aveva scritto in francese perché in primis era la lingua all'epoca più diffusa e poi perché non si fidava (giustamente) degli italiani e della loro mentalità piuttosto ristretta. Per non parlare dei seri problemi connessi col giudizio morale sull'opera e soprattutto sull'autore, in un paese come il nostro in cui la larghezza di vedute è ancora oggi di là da venire.
Casanova scriveva:
J'ai écrit en français, et non pas en italien parce que la langue française est plus répandue que la mienne
Però si affrettava ad aggiungere (trad.):
Ho scritto in francese, perché nel paese dove mi trovo, questa lingua è più conosciuta di quella italiana; perché, non essendo la mia un'opera scientifica, preferisco i lettori francesi a quelli italiani; e perché lo spirito francese è più tollerante di quello italiano, più illuminato nella conoscenza del cuore umano e più rotto alle vicissitudini della vita.
Inutile dire che se l'opera fosse stata scritta in italiano, e non in francese, nessuno in Italia si sarebbe mai sognato di conferire simili riconoscimenti. Quindi benissimo ha fatto l'autore, conoscendo bene i suoi compatrioti e le poco illuminate istituzioni che ne condizionano il sentire, a decidere di scrivere in francese
Acquisito il manoscritto, la BNF ne ha curato la messa online (immagine fisica dei fogli in bassa risoluzione) sul sito di Gallica.com con una velocità che da noi sarebbe pura fantascienza.
Dopodiché è stata allestita una mostra: "Casanova, la passion de la liberté", dedicata al manoscritto, che è stata felicemente inaugurata il 15 novembre 2011. Data in cui potete facilmente immaginare dove mi trovassi....

Col tempo e via via che diventavano disponibili edizioni sempre più complete, si sono susseguite analisi sempre più approfondite per valutare il livello di attendibilità delle Memorie. Si cominciarono a effettuare identificazioni, confronti, ricerche e si è cominciato a riscontrare che il livello di veridicità era alto. Contemporaneamente le Memorie cominciarono a influenzare protagonisti di primo piano della letteratura in vari modi e con vari atteggiamenti. Cominciando da Foscolo il quale sostenne che Casanova non era mai esistito, per passare a Stendhal che fu un notevole conoscitore dell'opera e a cui fu addirittura attribuita la paternità delle Memorie, si moltiplicarono ammiratori, conoscitori e pure "copiatori" che si "ispirarono" largamente all'opera casanoviana. Tra questi ricordiamo Balzac, Hofmannstahl, Schnitzler, Hesse, Màrai. La saggistica sull'opera curiosamente cominciò a riconoscere il grande valore dell'opera pronunciando tuttavia giudizi molto severi dal punto di vista morale, per non parlare di quelli sul personaggio dell'autore. Croce definì le Memorie "un libro osceno" il che non gli impedì di studiarlo da cima a fondo e di comporre interessantissimi saggi.
Con l'apparire dell'edizione basata sul manoscritto gli studi presero una piega sempre più scientifica e anche la cultura "ufficiale" cominciò a occuparsene. Si crearono anche riviste come "Casanova Gleanings" e "L'intermédiaire des casanovistes" che cominciarono a pubblicare studi dei casanovisti di seconda generazione. innumerevoli le "scoperte" effettuate e i riscontri che aumentavano geometricamente mano a mano che gli studi progredivano.
Con l'acquisizione da parte della BNF del manoscritto e la possibilità di consultarlo on line si è finalmente giunti a un livello di accessibilità elevatissimo. Tuttavia bisogna sempre distinguere tra volenterosi appassionati attratti dal fascino di un personaggio diventato il seduttore per antonomasia e studiosi in grado di recare contributi di analisi di livello scientifico adeguato. È sempre il solito antagonismo tra cultura elitaria e cultura popolare. Con l'avvento di internet il problema è diventato ancora più pressante perché riuscire a distinguere dati effettivi e comprovati da ricostruzioni cervellotiche è diventato veramente arduo. A mio parere c'è una via di mezzo cioè riuscire a "popolarizzare" le conoscenze rendendole in una forma piana e accessibile al maggior numero possibile di persone, senza venire a compromessi con la certezza dei dati e delle notizie.

Quando introdussi la voce Giacomo Casanova su Wikipedia nel 2004, l'enciclopedia contava meno di 10.000 schede, ora siamo solo in italiano oltre il milione. Da allora ho continuato a implementarla e aggiornarla cercando di farla divenire comunque non troppo "pesante". Perciò tutta la parte relativa ad aggiornamenti e visioni critiche è stata travasata nell'apparato di note (attualmente 67) in modo che chi fosse interessato ad un approfondimento potesse avere accesso a dati certificati e aggiornatissimi. Idem dicasi per la bibliografia, l'iconografia, la filmografia, le mostre. Credo che se il personaggio interessa, la lettura della voce costituisca un approccio semplice ma sostanzialmente corretto.

Naturalmente, vista la notorietà del personaggio, i vandalismi si sprecano e periodicamente a cura di ignoti nascosti dietro l'anonimato del web si verificano modifiche che bisogna pazientemente individuare ed eliminare. Per fortuna sul progetto dell'enciclopedia vigilano una serie di "guardiani" i quali individuano prontamente il vandalismo e rimettono le cose a posto. Poi ovviamente ci sono pure volenterosi contributori che, nella massima buona fede, ritengono di introdurre dati nuovi magari basandosi su studi ormai superati. Esempio lampante il problema del nome: per anni e anni, e ancora ai tempi nostri, moltissime fonti recavano come nome di battesimo "Giovanni Giacomo" e pur essendosi individuata l'origine di tale errore la faccenda continuò e ancora continua anche presso istituzioni autorevoli come l'Enciclopedia Britannica. La questione è pacifica nel senso che esiste la copia dell'atto di battesimo originale con i nomi giusti e dovrebbe essere ovvio che non si discuta più sulla cosa. Non so più quante volte ho scritto alla britannica facendo presente la cosa ma loro hanno continuato a persistere non se se si siano ravveduti perché mi sono stufato di scrivere.

Edited by Giacomo Girolamo Casanova - 14/11/2013, 10:31
 
Top
Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 13/11/2013, 21:41




Aggiungo un esempio che mostra l'evoluzione degli studi critici. In tutte le biografie di Casanova (compresa quella riepilogativa posta all'inizio della presente discussione) si riprende l'episodio delle Memorie relativo al presunto cantante castrato Bellino, conosciuto ad Ancona, identificato con il personaggio, realmente esistito, di Angela Calori. Con il progredire delle ricerche l'analisi è stata approfondita e questa è, in estrema sintesi, la situazione aggiornata:

Il personaggio di Teresa/Bellino ripropone una tematica ricorrente cioè la questione dell’aderenza alla realtà dei fatti riportati nell'Histoire e il considerare il personaggio descritto come realmente esistito. L’identificazione di Teresa con Angela Calori, nota virtuosa, cioè cantante, di gran successo, si basa su ricerche effettuate già dai casanovisti del passato, come Gustavo Gugitz, il quale però ritenne che il personaggio fosse in realtà una costruzione letteraria. Teresa viene spesso citata nell'Histoire sotto il nome fittizio di Teresa Lanti, maritata con Cirillo Palesi, nome anch’esso fittizio. Ma molte delle notizie, date e fatti riferiti nel racconto casanoviano non quadrano con quelli attribuibili alla Calori. Quest’ultima è anche ricordata direttamente nell'Histoire allorché Casanova riferisce di averla incontrata a Londra e di aver provato, vedendola, le stesse sensazione avute in occasione di un incontro, a Praga, con Teresa/Bellino, il che ha indotto taluni a considerare questo fatto una prova che la Teresa delle memorie fosse effettivamente la Calori. Molti studiosi (tra gli altri Furio Luccichenti) propendono per l’assemblaggio d’invenzione, cioè pensano che Casanova abbia costruito il personaggio di cui parla con elementi derivanti da più persone diverse il che non esclude che l’autore possa essersi ispirato, in larga misura, anche alla Calori. Comunque gli studiosi non demordono: Sandro Pasqual (Sandro Pasqual, L'intreccio, Casanova a Bologna, 2007, pag. 33 e seguenti, cit. in bibl.) ha ipotizzato trattarsi non della Calori ma di un’altra famosa cantante bolognese: Vittoria Tesi, nota per il suo fascino androgino e per aver interpretato spesso en travestie parti maschili. La tendenza a romanzare del Casanova sarebbe in questo caso particolarmente stimolata dall’ambiente e dai ruoli dei personaggi descritti. Infatti egli ebbe sempre fortissimi legami col mondo teatrale, essendo figlio di attori e avendo frequentato tutta la vita teatri e teatranti. Curiosamente ogni volta che rappresenta un personaggio femminile che ha a che fare col teatro, sia cantante o ballerina, lo descrive, salvo rarissimi casi, in modo particolarmente negativo. Come se, pur attratto da quel mondo, ne disprezzasse profondamente gli interpreti, attribuendo, soprattutto a quelli femminili, le peggiori inclinazioni alla falsità, all’avidità, al calcolo. Una delle eccezioni è appunto Teresa/Bellino, il che farebbe propendere per l’idealizzazione, cioè per la non rispondenza alla realtà del personaggio, peraltro nascosto, come si è detto, sotto un nome fittizio. Sul rapporto tra l'Histoire e il mondo del teatro si veda di Cynthia Craig, Representing anxiety. The figure of the actress in Casanova’s Histoire de ma vie. L’intermédiaire des casanovistes, Genève, Année 2003 XX.
...............................

Ma vi sono casi estremamente più complessi come quello dell'identificazione di "Henriette" in cui illustri casanovisti hanno profuso tempo ed energie.

Stesso discorso per l'iconografia: l'argomento è sempre delicato perché stimola moltissimo la fantasia e sono stati individuati una serie di "ritratti" quasi tutti di estremamente incerta attribuzione. Ivi incluso quello che uso come avatar, quasi certamente di erronea attribuzione a causa di certi particolari dell'abbigliamento che non quadrano temporalmente con l'età che avrebbe dovuto avere Casanova quando quei particolari erano in uso. L'unico quasi certamente corretto è quello di profilo eseguito dal fratello Francesco (pittore famosissimo da vivo e poi caduto nell'oblio) che si trova attualmente nel Museo Statale di Storia (Gosudarstvennyj Istoriceskij Muzej) ubicato nella Piazza Rossa di Mosca.

Uno dei casi di molto probabilmente errata attribuzione è il quadro, tra l'altro scomparso di cui però esiste una foto in b/n, attribuito ad Alessandro Longhi. Ecco un'analisi attualizzata:
.....
Il quadro, del quale non si conosce la localizzazione e di cui esiste soltanto una riproduzione in bianco e nero eseguita forse negli anni '30, sarebbe stato eseguito presumibilmente nel 1774 allorché Casanova rientrò a Venezia dall'esilio. Sembra si trattasse di un lavoro a olio su tavola di dimensioni sconosciute donato dall'artista a un membro della famiglia Gritti. Successivamente passò a Francesco Antonio Gritti di Treviso, zio materno dell'avvocato Ugo Monis di Roma che lo ereditò dalla sorella di Francesco Antonio, Maria Gritti Rizzi. Nel 1934 il quadro faceva ancora parte della collezione di Monis. Molto dubbia l'identificazione del Casanova nel soggetto ritratto che apparentemente non sembra superare la quarantina mentre, all'epoca in cui dovrebbe essere stato eseguito il ritratto, Casanova era vicino ai cinquant'anni. Una summa dell'iconografia casanoviana, che si compone di nove opere di cui soltanto due di sicura attribuzione, è consultabile in Casanova, la passion de la liberté, catalogo della mostra organizzata dalla BNF, 2011, Parigi, Coédition Bibliothèque nationale de France/Seuil, pag.68-71. Su Alessandro Longhi si veda l'amplissimo studio di Paolo Delorenzi (consultabile su Università di Ca' Foscari online). In particolare a pag. 237 vengono riassunte le vicende del ritratto con richiami bibliografici a Ver Heyden De Lancey C., Les portraits de Jacques et de François Casanova, «Gazette des Beaux-Arts», p. VI, 11 (1934), pp. 99-107, Bernier G., Beau garçon, Casanova?, «L‟OEil», 258-259 (1977), pp. 10-14.

Concludo (ma a richiesta posso ricominciare) con le ultimissime edizioni disponibili delle Memorie, comprese quelle uscite quest'anno e basate sul manoscritto della BNF con tutte le varianti di testo pazientemente ricostruite.

Edizioni italiane:
1960-1962 - Histoire de ma vie, F.A. Brockhaus, Wiesbaden e Plon, Parigi. Edizioni italiane basate sul manoscritto originale: Piero Chiara (a cura di), traduzione Giancarlo Buzzi - Giacomo Casanova, Storia della mia vita, ed. Mondadori 1965. VII voll. di cui uno di note, documenti e apparato critico. Piero Chiara e Federico Roncoroni (a cura di) - Giacomo Casanova, Storia della mia vita, Milano, Mondadori "I meridiani" 1983. III voll. Ultima edizione: Milano, Mondadori "I meridiani", 2001.

Edizione francese di riferimento (3 volumi):
1993 - Jacques Casanova de Seingalt - Histoire de ma vie. Texte intégral du manuscrit original, suivi de textes inédits. Édition présentée et établie par Francis Lacassin. (ISBN 2-221-06520-4). Éditions Robert Laffont. Si tratta dell'edizione in 12 volumi (3 tomi) del manoscritto originale in francese.

Edizioni basate sul manoscritto BNF (post 2010) con varianti. A cura di due differenti editori e uscite in contemporanea (per ora disponibile solo il primo volume gli altri a seguire):

2013 - Histoire de ma vie, tome I. Édition publiée sous la direction de Gérard Lahouati et Marie-Françoise Luna avec la collaboration de Furio Luccichenti et Helmut Watzlawick. Collection Bibliothèque de la Pléiade (n° 132), Gallimard. ISBN 9782070117123
2013 - Histoire de ma vie, tome I. Édition établie par Jean-Christophe Igalens et Érik Leborgne, Laffont, Bouquins. ISBN 2-221-13135-5

Edited by Giacomo Girolamo Casanova - 13/11/2013, 22:13
 
Top
view post Posted on 24/11/2013, 21:44
Avatar

Arciduca /Arciduchessa

Group:
Member
Posts:
649
Location:
Regno di Sardegna

Status:


CITAZIONE (Giacomo Girolamo Casanova @ 13/11/2013, 21:41) 
L'unico quasi certamente corretto è quello di profilo eseguito dal fratello Francesco (pittore famosissimo da vivo e poi caduto nell'oblio) che si trova attualmente nel Museo Statale di Storia (Gosudarstvennyj Istoriceskij Muzej) ubicato nella Piazza Rossa di Mosca.

Dovrebbe essere questo:

Beh, un bell'uomo non era. Avrà avuto tanto fascino ;)

Adesso spero che questa "provocazione" non alteri troppo il nostro amico Casanova-Adriano :)
Leggendo un giornale di salute, ieri sera, nell'immancabile rubrica "Dillo allo psicologo", leggo la risposta data dall'esperto di rapporti di coppia ad una signora che scrive lamentandosi perchè il marito, splendido e affascinante quarantenne, la cornifica ampiamente e allegramente.
"In realtà quest'uomo è un Casanova, incapace di provare un sentimento vero e autentico verso gli altri perchè innamorato di se stesso". E ancora: "E' incapace di stabilire una relazione affettiva esclusiva e matura.... Liberati dall'illusione che soltanto tu riuscirai a redimere il tuo Casanova. Assai spesso, infatti, la sindrome del Casanova è collegata e trae forza dalla sindrome della crocerossina, donne cioè votate a salvare il proprio compagno."
Ecco una serie di luoghi comuni su Casanova, lo so, ma mi è sembrato adatto per chiedere un approfondimento sul rapporto di Casanova con le donne, in genere. Ho letto che anche reine Claude ha scritto che egli non era con le donne affatto cinico come si pensa. Che tipo di legame creava? Era sempre lo stesso con tutte? Che cosa Casanova vedeva nella donna e nel rapporto con essa? Che cosa rappresentava nella sua vita?
 
Top
view post Posted on 25/11/2013, 09:53
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


Proprio ieri ho visto in TV un servizio su Duchcov, la città ceca dove Casanova ha trascoprso gli ultimi anni della sua vita ed è morto.
Un città problematica da un punto di vista sociale, dove vivono moltissimi rom mal sopportati dalla popolazione locale. Una città devastata dagli anni bui del comunismo,e fortemente in crisi, dove stride l'antica eleganza del Castello Waldstein.



Il suo datore di lavoro era il conte Josef Karl Waldstein o Wallestein (1755-1814), primogenito del conte Emanuel Philibert e della principessa Anna Teresa del Liechtenstein (http://genealogy.euweb.cz/waldstein/waldstein7.html).
Era una famiglia di mecenati: infatti, suo fratello minore Ferdinand Gabriel (1762-1823), generale dell'Impero, acerrimo nemico di Napoleone, è noto per essere stato patrono del giovane Beethoven, che gli dedicò una sinfonia.
Il conte Joseph ospitò a palazzo artisti come Schiller, Goethe e lo stesso Beethoven. Ma anche lo zar Alessandro I e suo fratello Costantino, il re Federico Guglielmo III di Prussia, Metternich e Radetzky.
Nel castello, che oggi è un museo, c'è una sala dedicata a Casanova e un'altra dove campeggia il ritratto che van Dick fece al generale Albert von Wallenstein, celebre condottiero della Guerra dei trent'anni (appartenente a un ramo collaterale della stessa famiglia: http://genealogy.euweb.cz/waldstein/waldstein4.html).


Albert von Wallenstein (1583-1634)

Non ho letto le memorie, per cui vi chiedo se Casanova cita questi personaggi.

Edited by elena45 - 25/11/2013, 15:59
 
Top
Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 25/11/2013, 18:14




Inizio con una comunicazione di servizio.

Poiché sono ben lungi dal padroneggiare il forum chiedo quanto segue:

- c'è un modo per scorrere i propri post magari non tutti ma almeno gli ultimi? Non è facile ricordarsi dove si è scritto cosa.
- non c'è da nessuna parte la cosiddetta urlobox cioè uno spazietto dove inserire domande, come la presente, stile twitter?
- non c'è un motore o motorino di ricerca che permetta di ripescare cose passate senza scartabellare come si faceva nel Settecento? Talvolta si può risalire a una discussione o a un post tramite una parola chiave il che semplifica enormemente la ricerca, anzi il più delle volte rende possibile una ricerca impossibile. A meno di usare Google ma se trovo 2.000 pagine su un nome difficilmente ne vengo a capo.


Passando ai quesiti essi sono tanti, complessi e di vario tipo: estetico, psicologico, storico.

Circa l'avvenenza non saprei giudicare ma in queste faccende sembra non conti (altrimenti D'Annunzio non avrebbe mai combinato nulla). Dal taglio del ritratto direi che è stato prelevato dalla pagina di wiki che ho creato e curo con grande attenzione ormai da quasi 10 anni.

Ebbene al paragrafo “Valore letterario e fortuna dell’opera casanoviana” si può leggere (nota 48) a proposito dello stupendo ritratto in prosa che de Ligne fece del veneziano:

Il brano, un ritratto in prosa, fu intitolato dall'autore ''Aventuros''. De Ligne riuscì a cogliere con straordinaria esattezza e rendere con estrema obiettività gli elementi del carattere del Casanova. Il passo può essere consultato qui (''Mémoires et mélanges historiques et littéraires'', tomo IV pag.291, ed. Ambroise Dupont et C. Parigi 1828)


Il link è al libro, comunque riporto l’incipit che è notevolissimo:

“Ce serait un bien bel homme s’il n’était pas laid ; il est grand, bâti en Hercule, mais a un teint africain ; des yeux vifs, pleins d’esprit à la vérité, mais qui annoncent toujours la susceptibilité, l’inquiétude ou la rancune, lui donnent un peu l’air féroce, plus facile à être mis en colère qu’en gaieté. Il rit peu, mais il fait rire. Il a une manière de dire les choses qui tient de l’Arlequin balourd et du Figaro, ce qui le rend très plaisant…"

Consiglierei anche di proseguire la lettura perché vi è una testimonianza sul carattere, più che qualificata, proveniente da Alessandro Verri in una lettera al fratello Pietro. La “banda “ Verri è per me uno dei pilastri del periodo, pure se non stava a Parigi.

Insomma il fascino della conversazione superava qualsiasi giudizio estetico, aggiungiamo che Casanova conosceva bene la materia e che non badava a spese. In vita sua ha avuto per le mani e dilapidato cifre folli.

Suddividerei il rapporto con le donne in varie categorie che sono valide per Casanova e (penso) anche per il 99% degli uomini:

- Grandi Amori, essenzialmente due: la monaca “M.M”. ed Henriette. Se intendiamo amore alla maniera in cui essenzialmente lo intendono le donne, più la seconda della prima. Se invertiamo il giudizio, più la prima che la seconda. Varia il fattore sex che nel caso di M.M. era abbastanza preponderante con divagazioni e intrecci di vario tipo. Sempre tenuto conto del fatto che Casanova era, da questo punto di vista, piuttosto “normale” cioè, stando almeno a quello che ha scritto, non ha mai superato determinati limiti. Per intenderci siamo ad anni luce da de Sade. Ovviamente questo è un giudizio mio che probabilmente farebbe inorridire intere fasce di popolazione però tant’è.

- Storie correnti, cioè senza il coinvolgimento forte dei due casi sopra menzionati.

- Amori venali. Che sono in numero sorprendentemente elevato sia quelli “indiretti” cioè soccorso finanziario a fanciulle disagiate ma non professioniste, che diretti cioè professioniste che facevano commercio delle loro qualità fisiche. Va però considerato che quando a Londra gli proposero un incontro con una delle più belle, famose e giovani cortigiane della capitale, Kitty Fisher, chiese se parlasse italiano o francese. Alla risposta negativa declinò l'invito.

Sull’ultimo punto va considerato che le condizioni di vita della gente normale, cioè non quella che faceva parte dell’arcadia zuccherata e assolutamente irreale dei salotti ma quella vera, erano molto difficilmente immaginabili. Si moriva letteralmente di fame e vendersi per mangiare era normale anche in età in cui la cosa al giorno d’oggi farebbe accorrere (fortunatamente) squadre di magistrati. La morale era totalmente diversa quindi, ad esempio, la prostituzione minorile frequentissima. Ma c’è poco da scandalizzarsi perché la faccenda è rimasta invariata, solo che ai giorni nostri si usa l’aereo.

Spesso Casanova dice di aver dato “uno o due luigi” alla tale o alla tal’altra ma parliamo non solo di cifre rilevanti (diciamo circa 360/720€ però con un potere d’acquisto molto diverso dall’attuale) ma che potevano rappresentare per le destinatarie, famiglie incluse, un mese o due di sopravvivenza.

E ora veniamo ai problemi veri: i rapporti con le “donne”. Ecco, a parte la distinzione di cui sopra, Casanova aveva un fortissimo “complesso di madre”, quest'ultima era una donna straordinariamente bella e fascinosa (Goldoni nelle Memorie la definisce “una vedova bellissima” e le dedica “La pupilla”) ma sempre assente.

Quindi è facile capire che, se il mondo femminile ci ha tenuto a distanza nell’infanzia, una delle possibili conseguenze è il tentativo di “recupero” in tutta la vita successiva. Il che qualsiasi figlio di separati, affidato alla famiglia paterna, sa benissimo. Con conseguente “inseguimento” di una figura sfuggente e irraggiungibile, il che moltiplica all’infinito gli oggetti della caccia.

Dissento totalmente dallo psicologo del giornale il quale non ha mai letto una riga delle Memorie né della critica conseguente, altrimenti saprebbe che Casanova e Don Giovanni (il comportamento di quest’ultimo è appunto quello descritto nell’articolo) sono due figure antitetiche: il primo è un liberatore vitale, il secondo un collezionista mortifero. Su questo punto si può leggere la conclusione del paragrafo di wiki sopra citato, per velocizzare mi autocito:

Riguardo al mito del seduttore, Casanova, insieme a Don Giovanni, ne è stato l'incarnazione. Il paragone è d'obbligo ed è stato tema di numerose opere critiche[65]. Le due figure finirono addirittura per fondersi benché antitetiche. A parte il fatto che il veneziano era un personaggio reale e l'altro romanzesco, i due caratteri sono agli antipodi: il primo amava le sue conquiste, si prodigava con generosità per renderle felici e cercava sempre di uscire di scena con un certo stile, lasciando dietro di sé una scia di nostalgia. L'altro invece rappresenta il collezionista puro, più mortifero che vitale, assolutamente indifferente all'immagine di sé e soprattutto agli effetti del suo agire, concentrato unicamente sul numero delle vittime della sua seduzione.[66]
L'interpretazione del suo mito, sarebbe fornita proprio dal libretto del Don Giovanni di Mozart, scritto da Lorenzo da Ponte, in cui Leporello, il servo di Don Giovanni, in un'aria notissima recita: Madamina il catalogo è questo, delle belle che amò il padron mio... e prosegue snocciolando le innumerevoli conquiste, diligentemente registrate. Il fatto che alla redazione del libretto sembra abbia partecipato anche Casanova - come è stato sostenuto basandosi su documenti trovati a Dux[67], sul fatto che da Ponte e Casanova si frequentassero e che l'avventuriero fosse sicuramente presente la sera in cui a Praga andò in scena la prima dell'opera mozartiana (29 ottobre 1787) - è tutto sommato marginale. Quel che è certo è che Casanova si misurò col mito di don Giovanni e ne costruì uno ancora più grande, certamente più positivo e soprattutto reale.


Quindi, checché l’uditorio femminile ne possa pensare, Casanova era (a parte tutta una serie di rapporti attinenti alla ginnastica e non ai sentimenti) un innamorato dell’amore e inseguiva sempre lo stato di estraniamento, direi quasi di alienazione, di uscita dal sé che tutti (o quasi) provano nell’innamoramento. Per sua fortuna, e in questo rientra la “normalità” del personaggio, riusciva ad unificare la parte emozionale e sentimentale con quella fisica, il che se per le donne è scontato per gli uomini – ve lo assicuro – non lo è affatto. Anzi in molti casi le due cose, nel mondo maschile, vanno allegramente per conto loro cioè si danno casi di innamoramento che portano alla desessualizzazione totale dell’oggetto. E sono bei problemi. Al contrario la parte fisica può prescindere da qualsiasi apprezzamento, stima o persino simpatia. Scusate se inserisco un parere personale ma la critica è fatta anche di pareri.

Mi pare di aver esaurito il compitino, se manca qualcosa ditelo. Resta comunque il problema di condensare in pochissime righe decenni di frequentazione ed è difficilissimo.

Sull’ultimo punto cioè cosa accadeva a Dux, ahimé siamo sprovvisti di un verbale delle visite, di foto o filmati. Quanto alle Memorie si fermano più di vent’anni prima della morte e quindi bisogna far ricorso a ricostruzioni, in base a documenti, lettere, racconti, insomma un enigma terribile.

Sul punto consiglio l’introvabile Bruno Brunelli “Vita di Giacomo Casanova dopo le sue Memorie 1774-1798” 1997 (riedizione curata dal grande maestro di tutti i casanovisti contemporanei: Furio Luccichenti) che a pagina 144 dice:

“Prima di rientrare a Dux egli si recò piuttosto a Praga e forse ebbe occasione di incontrarvi Federico Schiller, che deve averlo poi riveduto a Dux “(nota 17) Meissner A. Rococo bilder p. 135.

PS il pezzo dedicato da Beethoven non era una sinfonia ma credo fosse la "Sonata Waldstein" per pianoforte n. 21, Op. 53

Edited by Giacomo Girolamo Casanova - 25/11/2013, 19:04
 
Top
view post Posted on 25/11/2013, 22:30
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


CITAZIONE (Giacomo Girolamo Casanova @ 25/11/2013, 18:14) 
- non c'è un motore o motorino di ricerca che permetta di ripescare cose passate senza scartabellare come si faceva nel Settecento?

Se ho capito quello che vuoi, inserisci la parola chiave nella finestrina in alto a destra (cerca).
 
Top
Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 25/11/2013, 22:43




Intendevo un motore di ricerca interno al forum che peschi solo nelle discussioni, non in tutto il web. Se inserisco una parola nella finestrina mi passa per competenza al motore esterno e comincia a googlare. Ma quello lo so fare anch'io senza finestrina. Eh quello che voglio.... mica facile da capire e non solo in questo caso Madame....comunque grazie dell'interessamento.

Peccato però il motorino ce l'hanno anche dei forum banalissimi e questo non è tale.
 
Top
view post Posted on 26/11/2013, 12:47
Avatar

Arciduca /Arciduchessa

Group:
Member
Posts:
649
Location:
Regno di Sardegna

Status:


Per il motore di ricerca interno, se ho capito bene la richiesta, io faccio cosi': nella pagina dove vedo le discussioni attive, in alto c'e' la scritta "Maria Antonietta - Regina di Francia >> Modulo di ricerca". Clicco su modulo di ricerca, inserisco le parole chiave e seleziono la limitazione della ricerca al solo forum (cerca nel forum). Cosi' trovo solo le discussioni presenti sul forum.
Circa i primi due dubbi tecnici, non ho idea di come si faccia: forse non e' prevista la possibilita' di fare quello che chiedi. Gli amministratori potranno essere piu' precisi.
Intanto ti ringrazio per la risposta al mio dubbio su Casanova e rimando la mia risposta a tempi meno impegnativi per me.

Edited by Maria Clotilde - 26/11/2013, 14:29
 
Top
Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 26/11/2013, 16:36




CITAZIONE (Maria Clotilde @ 26/11/2013, 12:47) 
Per il motore di ricerca interno, se ho capito bene la richiesta, io faccio cosi': nella pagina dove vedo le discussioni attive, in alto c'e' la scritta "Maria Antonietta - Regina di Francia >> Modulo di ricerca". Clicco su modulo di ricerca, inserisco le parole chiave e seleziono la limitazione della ricerca al solo forum (cerca nel forum). Cosi' trovo solo le discussioni presenti sul forum.
Circa i primi due dubbi tecnici, non ho idea di come si faccia: forse non e' prevista la possibilita' di fare quello che chiedi. Gli amministratori potranno essere piu' precisi.
Intanto ti ringrazio per la risposta al mio dubbio su Casanova e rimando la mia risposta a tempi meno impegnativi per me.

Equivale ad andare su Google e scrivere la stessa cosa, ben diverso da quello che dicevo io e che si trova anche su forum molto modesti. Come direbbe Giacomo: pecà...
 
Top
view post Posted on 26/11/2013, 17:17
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


E' vero, però così compaiono per primi gli argomenti interni al forum.
 
Top
Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 26/11/2013, 17:50




CITAZIONE (elena45 @ 26/11/2013, 17:17) 
E' vero, però così compaiono per primi gli argomenti interni al forum.

Lo so però le cose che ho indicato rendono il lavoro molto più semplice. Se per caso le superiori autorità che governano il forum ritengono di fare un'implementazione tanto meglio.

Ripeto si tratta di funzioni che ho visto su forum a budget ridottissimo (cioè senza banner) quindi non penso che si tratti di cose trascendentali.

Però di informatica non capisco quasi nulla quindi non so se sono mancanze di un sofware datato e se sia implementabile.
 
Top
view post Posted on 26/11/2013, 20:58
Avatar

Delfino / Delfina

Group:
Member
Posts:
1,941

Status:


CITAZIONE (Giacomo Girolamo Casanova @ 25/11/2013, 18:14) 
Inizio con una comunicazione di servizio.

Poiché sono ben lungi dal padroneggiare il forum chiedo quanto segue:

- c'è un modo per scorrere i propri post magari non tutti ma almeno gli ultimi? Non è facile ricordarsi dove si è scritto cosa.
- non c'è da nessuna parte la cosiddetta urlobox cioè uno spazietto dove inserire domande, come la presente, stile twitter?
- non c'è un motore o motorino di ricerca che permetta di ripescare cose passate senza scartabellare come si faceva nel Settecento? Talvolta si può risalire a una discussione o a un post tramite una parola chiave il che semplifica enormemente la ricerca, anzi il più delle volte rende possibile una ricerca impossibile. A meno di usare Google ma se trovo 2.000 pagine su un nome difficilmente ne vengo a capo

Ciao Adriano, provo a rispondere:

Per le discussioni aperte da te puoi cliccare sul tuo nome utente. Nella visualizzazione profilo, subito sotto il nick, appare "Cerca tutte le discussioni di questo utente". Cliccaci sopra e vai.
Per le discussioni che non hai aperto, ma alle quali hai partecipato, puoi digitare il tuo nick completo nella finestrina di ricerca, che, come hai già notato, ti manda su google, ma in una ricerca già formattata col comando <site:[URL]> che restringe la ricerca al forum. A questo punto puoi lavorare sulla sintassi di google, ovvero includere la stringa di ricerca fra doppi apici, e il gioco è fatto:

es. "giacomo girolamo casanova" site:ladyreading.forumfree.it

Questo troverà i tuoi post nel forum (o almeno una buona parte, spero :P ). Naturalmente puoi farlo anche direttamente da google. Basta usare la sintassi giusta.

Quando agli altri problemi di semantica, tipo "forme normalizzate del nome" questa è una cosa a monte. Non so se la piattaforma supporti i tag, che farebbero molto comodo, ma che a questo punto devono essere univoci, ovvero chi posta dovrebbe a) inserirli b) inserirli in una forma normalizzata=sempre la stessa.

Qualcuno sa se forumfree supporta i tag? Gli giro la domanda :th_019_.gif:
 
Web  Top
Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 27/11/2013, 10:29




CITAZIONE (Cartaphilus @ 26/11/2013, 20:58) 
........................
Quando agli altri problemi di semantica, tipo "forme normalizzate del nome" questa è una cosa a monte. Non so se la piattaforma supporti i tag, che farebbero molto comodo, ma che a questo punto devono essere univoci, ovvero chi posta dovrebbe a) inserirli b) inserirli in una forma normalizzata=sempre la stessa.

Qualcuno sa se forumfree supporta i tag? Gli giro la domanda :th_019_.gif:

Ho capito sei un genio dell'informatica. Io no. Benissimo continuerò a partorire dubbi e a sottoporteli così "t'impari" (come si dice a Roma).
Comunque grazie!
 
Top
47 replies since 30/8/2006, 17:57   5025 views
  Share