Maria Antonietta - Regina di Francia

Madame de Pompadour, Glorie e ombre di una favorita

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*Cristine*
view post Posted on 11/9/2006, 14:41 by: *Cristine*




VISTO CHE NON CE N'ERANO ANCORA...

Madame de Pompadour, nata Jeanne-Antoinette Poisson (Parigi, 29 dicembre 1721 - Versailles, 15 aprile 1764) fu la celebre amante del re di Francia Luigi XV.

La futura marchesa di Pompadour, che diverrà la donna più potente di Francia, nasce da una famiglia borghese. Il padre, Françoise Poisson, dopo il matrimonio con Louise Madeleine de La Motte, incappa in problemi giudiziari che lo costringono a riparare all'estero.

Dell'educazione della giovane e promettente Jean Antoinette si occupa il compagno della madre, il ricco finanziere Le Normant de Tournehem. Dopo aver compiuto studi artistici che la vedono eccellere nella musica, nella danza, nel canto e nella recitazione sposa, il 9 marzo del 1741, Charles Guillaume le Normant D'Etiolles, nipote del compagno della madre.

Questi, dopo aver provveduto con la massima larghezza, all'educazione della giovane, favorisce le nozze, ritenendo così di provvedere anche al suo futuro nel migliore dei modi, assolvendo in tal modo agli obblighi derivanti dalla qualità di tutore della ragazza, assunta in seguito all'assenza del padre. È da notare che le dicerie attribuivano la paternità della Pompadour a vari personaggi, tra cui il più frequentemente indicato era Jean Paris de Montmartel (1690-1768), Consigliere di Stato e banchiere della corte, alle cui dipendenze aveva lavorato Françoise Poisson.

Apparentemente indirizzata verso un normale ruolo di moglie, Jean Antoinette dà alla luce due figli, il primo, nel dicembre del 1741, la seconda, Alexandrine, nell'agosto del 1744. Entrambi avranno vita assai breve. Il 25 febbraio del 1745, in occasione dei festeggiamenti per le nozze del Delfino, incontra, durante un ballo a corte, il re Luigi XV. L'evento noto come "il ballo dei tassi" suggella un sodalizio all'inizio sentimentale ma che diverrà col tempo un rapporto molto più complesso che mescolerà sentimenti e politica, affari di stato e cultura.

Dopo il primo incontro, cominciano a divenire più frequenti le sue apparizioni a corte in varie occasioni finché, lasciato il castello di Etiolles, si trasferisce al palazzo delle Tuileries, divenendo maitresse en titre cioè la favorita ufficialmente riconosciuta del sovrano. Pochi mesi prima aveva acquistato il marchesato di Pompadour. Sarà l'inizio di una lunghissima serie di proprietà acquisite dalla marchesa che faranno da scenario alla sua vita intensissima.

Seguita da uno stuolo di artisti, pittori, scultori, architetti, ebanisti, la Pompadour mette mano alle nuove proprietà con abbellimenti e modifiche. Detta ben presto il gusto artistico dell'epoca. Sotto la sua protezione si creano opere che tramanderanno per sempre lo stile della dorata vita di corte, in un paese che vede una monarchia, ormai stanca e priva di idee, prigioniera di una crisi epocale che condurrà al suo annientamento.


Fin dall'inizio del suo regno, il re era stato schiacciato psicologicamente dalla ingombrante eredità del predecessore, Luigi XIV, il "Re sole": il sovrano più potente e autorevole nella storia della corona francese. Alla scomparsa di quest'ultimo, si erano riaffacciate le mire degli altri stati europei e ciò si aggiungeva all'endemica crisi interna. Luigi XV non era in grado di tener testa alle potenze straniere che lo minacciavano, così come non riusciva a resistere alle pressioni della Chiesa o a quelle delle varie lobby che cercavano di strappare il più possibile alle esauste casse dello stato.

Il sovrano, che obiettivamente si trovava ad affrontare una situazione complessa e difficile, non avendo le doti e la personalità del predecessore e neanche il suo carisma, non riusciva a dare un indirizzo preciso alla sua politica. Fu in questa situazione che si innestò la figura della Pompadour e la sua irresistibile ascesa fu dovuta certamente alle sue notevoli doti, alla sua ambizione e alla sua forte personalità ma certamente anche alle condizione critiche del sistema e all'insipienza dei personaggi che circondavano il sovrano.

La Pompadour divenne ben presto il più importante ed ascoltato dei consiglieri e anche quando la sua relazione sentimentale con Luigi XV giunse al termine, intorno al 1750, non perse assolutamente terreno, conservando status e privilegi e rintuzzando gli attacchi personali che subiva da chi cercava di insidiarne la posizione.

Prova evidente che il suo potere a corte era più saldo che mai fu la nomina di suo fratello Abel François Poisson (1727-1781) a "Direttore e ordinatore generale delle costruzioni, giardini, arti e manifatture del re". All'incarico di così rilevante prestigio si aggiunse anche il titolo nobiliare: infatti nel 1754 Abel divenne marchese di Marigny.

In politica non fece sicuramente scelte felici se è vero che si debba attribuire a lei l'operazione che portò al cosiddetto "rovesciamento delle alleanze" sancito con il trattato di Versailles del 1751, alla Guerra dei sette anni, alla sconfitta di Rosbach, alla perdita del Canada. Gli uomini di stato scelti, se non imposti, da lei, come il cardinale De Bernis prima e il duca di Choiseul in seguito, non furono in grado di arrestare la crisi politica in atto.

Furono molto più felici le sue scelte estetiche e filosofiche. Sono indiscutibili il suo gusto e la sua estrema competenza in materie quali il teatro, la pittura e l'architettura. Altrettanto nota la sua inclinazione per personaggi di primo piano dell'Illuminismo come Voltaire e Diderot. Paradossalmente finì per prestare sostegno proprio alle idee che contribuirono a scardinare la monarchia, pur nutrendo una sincera ansia di salvarla, o almeno proteggerla, in tutti i modi.

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