Sto leggendo in questi giorni una biografia della Pompadour che mia hanno regalato, è carinissima, è grande quanto un palmo della mano!
Vi trascrivo un pò di cose interessanti che ho scoperto..
Luigi XV divenne re di Francia 5 anni [...] a 12 si ritrovò fidanzato con Maria Teresa Anna Vittoria, infanta di Spagna, che aveva 4 anni. Due cronisti, il Barbier e Mathieu Marais descrivono con grande scrupolo gli eventi legati al fidanzamento: "Si dice che l'infata di Spagna sia più bella che brutta, molto intelligente, vivacissima e piuttosto piccola per la sua età. Ha portato con se una spagnola, una specie di governante dalla quale non ha mai voluto staccarsi. Il re le è andato incontro al Grand Mountrouge, dove ha avuto con lei il rimo colloquio. Nel vederla è arrossito e ha detto: "Signora sono lieto che abbiate compiuto un felice viaggio".
Il regalo di fidanzamento di Luigi XV a Maria Teresa Anna Vittoria fu, ma era anche abbastanza inevitabile, una bambola, unico segno del rilievo della circostanza per la quale il dono veniva fatto, il suo prezzo: ventimila franchi. [...] Ama moltissimo il re e getta baci al suo ritratto. La sera si corica sull'orlo del suo lettino e dice di dover lasciare il posto al re, che forse verrà. Spiega che ha visto suo padre e sua madre dormire insieme e dice di voler fare altrettanto.
Poi dopo 3 anni viene rotto il fidanzamento perchè il re di salute cagionevole non può aspettare tutti quegli anni per avere figli:
"Il re non le disse neppure addio. Alla bambina venne detto che il padre voleva rivederla."
Quindi si fece un elenco di tutte le principesse di sangue reale europee in età da matrimonio (dai 13 ai 22 anni) corredato di caratteristiche fisiche, intellettuali, familiari delle candidate. Il catalogo ne comprendeva 17. La scelta ricadde sulla diciassettesima fanciulla della lista: Maria, figlia dell'ex re di Polonia Stanislao Leczinsky, 22 anni. (lui ne aveva 15)
Il matrimonio tra i due giovani fu nei primi tempi certamente felice. Maria non era bellissima, ma non era brutta. I suoi occhi brillavano d'intelligenza, il naso era irregolare, la bocca esprimeva gentilezza e buon umore. Luigi vedeva in sua moglie la più bella donna di Versailles, e nessuno osava confidargli che questa opinione non era condivisa dagli altri.[..]
Nel giro di 12 anni vennero al mondo 12 figli. [...] Le ripetute maternità non giovarono alla salute della regina, la quale, una volta, in preda allo sconforto, riassunse così la propria esistenza: "Concepire, essere in stato interessante, partorire". "Stanca e malaticcia scrive David Mynders Smythe "sempre più raramente si sentì disposta a presentarsi in pubblico e a divertire il re. Mentre quello che Luigi desiserava soprattutto era proprio questo: divertirsi, essere distratto dal suo tedio innato".
Una notte, dopo un movimentato banchetto, Luigi bussò alle stanze della moglie reclamando la soddisfazione del "debito coniugale". Luigi era eccitato dall'orgia e dal vino e la regina lo respinse manifestando esplicitamente il suo disgusto. La misura era colma. Luigi non sopportava più quella donna precocemente invecchiata, che fin dalla prima notte di nozze stava a lungo inginocchiata a pregare, mentre il marito l'aspettava impaziente sotto le coperte.
La successione sentimentale l'ebbe la contessa di Mailly, [...] che amò il re senza secondi fini e dalla sua relazione non trasse mai alcun vantaggio personale. Insomma, non fece mai mercato di se stessa. Di Luigi era coetanea. [...]Povera era quando entrò nelle grazie e nel letto di sua maestà e povera restò per tutta la vita. Di temperamento del tutto diverso era Pauline, sorella minore della contessa. Opportunista e calcolatrice, riuscì a convincere la sorella a introdurla a corte. Luigi non tardò a cadere nelle reti che con l'abilità di un ragno aveva teso la seduttrice. Pauline rimase incinta e il re in fretta e furia le trovò un marito di comodo [...] Si fece comprare un castello sontuosamente arredato a Choisy-le-Roi. La contessa di Mailly sopportò con stoica dignità l'infedeltà del suo regale amante e il tradimento della sorella, restando a Versailles, convinta che Luigi prima o poi sarebbe tornato da lei. La sua pazienza fu premiata, anche se a duro prezzo. La sorela morì tra indicibili sofferneze 3 giorni dopo aver dato alla luce il figlio maschio al quale venne conferito il titolo di conte di Lue.
Luigi tornò a consolarsi tra le braccia della contessa [...] ma l'inganno che aveva subito dalla defunta Pauline non le aveva insegnato la diffidenza. Erano trascorsi 2 anni dalla sua morte quando la sorella minore, Marie Anne di Nestle rimasta vedova cominciò a chiederle di essere presentata a Versailles. [...]Era un'autentica bellezza ed emanava una carica di irresistibile sensualità.
Al momento buono essa formulò le sue richieste: sua sorella la contessa di Mailly doveva abbandonare il campo e a lei doveva essere conferito il titolo di duchessa. Tutto si svolse secondo il copione previsto dal sottile calcolo di Marie Anne. Essa divenne duchessa di Chateauroux e amante ufficiale del re; la sfortunata contessa di Mailly abbandonò Versailles. Marie Anne non amava affatto il re, essa cercava nella loro relazione soltanto il potere e la possibilità di godere d'un lusso che altrimenti non avrebbe neppure potuto sognare.
Ditemi se vi interessa così man mano che leggo vi trascrivo alcuni pezzi!
certo che sfortunata la contessa di Mailly!