| Sophie de Faoucq de Garnetot Contessa di Gramont
Nacque il 14 giugno 1732 e morì il 2 novembre 1798 a Braunschweig (in Germania).
Era la figlia di Etienne Alexandre de Faoucq, marchese de Garnetot et de Charlotte Sophie de Sonning. Sposa il 9 maggio 1748 Antoine Adrien Charles de Gramont , Comte d'Aster, Comte de Gramont (1726-1762), il quale era Menin du Dauphin e maresciallo di Campo.
Da questa unione nacquero tre figli:
Gevevrieve (1751), maritata a Charles comte d’Ossun, che sarà dama di palazzo della regina e verrà ghigliottinata nel 1794.
Antoine Louis (1755-1836), conte di Louvigny poi nel 1780 duca de Guiche, tenente generale sposato nel 1780 con Aglaè de Polignac, figlia di Jules e Yolande de Polignac, morta nel 1803
Antoine François (1758-1795), cavaliere poi conte d’Aster, sposato nel 1781 a Gabrielle de Boisgelin, figlia di Charles visconte di Plehèdel.
Presentata a corte nel 1748, la contessa di Gramont divenne dama della casa della regina Maria Leszczynska al posto della cognata la contessa di Ruppelmonde, poi fu dama della casa di Maria Antonietta.
Non sembra fosse molto apprezzata a corte dove fu soprannominata Faux (falso, finto) o Faouq (fauno).
Nell’agosto del 1770, fu esiliata per ordine del re. Ecco la ragione:
“Durante una rappresentazione teatrale a Choisy, le dame del palazzo della Delfina Maria Antonietta rifiutarono di cedere il loro posto alla contessa Du Barry e a sue due amiche, la duchessa di Mirepoix e la contessa di Valentinois. Tra le signore furono scambiate delle parole aspre. Madame du Varry si lamento col re. Mme de Gramont fu indicata come la principale colpevole di questo episodio. Fu quindi esiliata a 15 leghe da Parigi. Questo fatto suscitò grande scalpore. Si supplicò Maria Antonietta d’intervenire per la sua dama di palazzo.
L’arciduchessa disse al re che era stata dispiaciuta dall’errore commesso da una delle dame a suo servizio e che lei non voleva conoscere le motivazione che avevano condotto alla punizione di tale dama, ma era stata un po’ infastidita dal fatto che una donna a suo servizio fosse stata esiliata senza che una parola le fosse stata inviata sulla questione a proposito delle intenzioni del re.
Il re, imbarazzato, rispose che il duca de la Vrilliere doveva avvertire la delfina sull’imminente esilo della contessa di Gramont, ma se ne era dimenticato, e che questa situazione non si sarebbe vericata più. Malgrado questo intervento la contessa rimase in esilio e non ritornò a corte fino all’ascesa al trono di Luigi XVI e Maria Antonietta.
GLI APPARTAMENTI DELLA CONTESSA A VERSAILLES
Il primo appartamento dei coniugi Gramont era situato nell’ala Nord, e portava il numero 56. Risiedettero poi sempre nell’ala Nord nell’appartamento n. 32 prestato dal 1753 al 1754 dalla marchesa di Clermont Gallerand. Ebbero infine un’appartamento nell’ala dei principi, il n. 61 dal 1755 fino al 1788-
|
