Maria Antonietta - Regina di Francia

Louis Nicolas le Tonnellier, barone di Breteuil e di Preuilly, Lettore del Re e introduttore degli ambasciatori di Luigi XIV

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view post Posted on 6/5/2012, 00:51
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Marie-Antoinette

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Louis Nicolas le Tonnellier, barone di Breteuil e di Preuilly nasce il 14 settembre 1648 a Montpellier, in una famiglia di nobiltà di toga molto bene dotata di cariche e impieghi: il bisnonno Claude le Tonnellier, signore di Le Tonnellier e di Colombes, era secrétaire de commandements del Duca d’Anjou, e poi secrétaire de la Chambre et du Cabinet di Carlo IX; il figlio di questi, che in spregio alla fantasia fu chiamato anche lui Claude le Tonnellier de Breteuil, era consigliere di stato di toga e consigliere alla Cour des Aides, e da Marie Le Fèvre de Mormans (nipote del Guardasigilli Louis Le Fèvre de Caumartin) ebbe diversi figli: Louis, che fu il controllore generale delle finanze che precedette il Gran Colbert; Antoine, cavaliere di Malta; Claude, fondatore della schiatta dei baroni d’Escouché che sarà consigliere del Parlamento e sposerà Marie-Thérese de Froulay, e Charles, elemosiniere del re. Louis aveva anche la carica di Intendete di Linguadoca dal 15 ottobre 1646, ed era a Montpellier quando gli nacque l’ennesimo frugolo, che per non contravvenire alla fantasiosa abitudine di famiglia fu chiamato come il padre: Louis; per fortuna gli attaccarono un Nicolas tanto per dargli un guizzo di novità. Dopo di lui arriverà una sorella, poi il nostro intendente di Linguadoca e signora chiusero bottega: sette figli tutti sani e vitali, fatto molto raro per l’epoca. Louis riuscì a dotare generosamente i suoi figli, a differenza di quanto ebbe modo di fare suo padre Claude che morì prima di riuscirci: piazzò il primogenito François come controllore generale delle finanze, e da lui viene il ramo della famiglia col titolo di marchese (titolo che peraltro non fu mai regolarizzato); Antoine e Louis diventarono cavalieri di Malta, uno s’illustrò per mare e l’altro per terra; Jean-Baptiste morì troppo giovane per seguire l’esempio dei suoi fratelli, tuttavia fu cavaliere di Malta anch’egli; Charles-Achille fu cavaliere dell’ordine di San Lazzaro e capitano di vascello; Claude divenne vescovo di Boulogne e Chrétienne sposò il marchese di Saint-Blimont, fortuna volendo che a papà rimanessero abbastanza soldini per dotarla dopo aver fatto un avvenire ai fratelli.

Il rischio che il nostro Louis Nicolas correva era che, come ennesimo figlio, gli fosse assegnato solo un beneficio ecclesiastico, o un impiego marginale: è vero che cominciò la carriera più tardi dei fratelli, perché amava la gozzoviglia, e stava a Parigi, rue du Paradis, a casa dei genitori, protetto da Seignelay, girando attorno alla Corte ma senza il minimo desiderio di cercarvi una funzione ufficiale; non ancora per lo meno: lo s’incontra a tutte le passeggiate eleganti, nei salotti e ai balli, e ovviamente si diverte a fare il rubacuori. In questo periodo conosce la giovane Anna Bellinzani, figlia del faccendiere ferrarese Francesco Bellinzani che faceva parte del seguito del marchese di Canossa, diplomatico dell’Impero. Bello, ben fatto, alto, dallo sguardo intelligente e malizioso, Louis Nicolas s’innamora perdutamente e ricambiato di sua cugina, Marie-Anne Le Fèvre de Caumartin de Mormans; vogliono sposarsi, ma per ragioni sconosciute la famiglia di Breteuil si oppone. La cosa non scompone Louis Nicolas non si scompone molto, decide di sposarsi di nascosto e domanda all’uopo una dispensa papale per parentela. Il breve arriva, datato 11 novembre 1674, e il 29 novembre un prete benedice la loro unione. Rimane da capire se i due colombi sapevano che atto del genere erano privi di ogni valore e che l’assemblea generale del clero del 1670 li aveva vietati? Quello che è sicuro è che non potevano ufficializzare l’unione e dividere lo stesso tetto e lo stesso letto, per cui lui prese un pied-à-terre, pur continuando ad abitare con i genitori, e lei si installò nell’abazia du Chausse-Midi presso la propria sorella; si incontravano così clandestinamente che dal 1675 giravano canzoni su m.lle de Mormans, e tutta la Parigi bene seguiva la loro storia come si potrebbe seguire “Dancin’ days”. Il 27 ottobre 1675 nasce una bimba, battezzata di corsa Anne Louise Le Tonnellier.

La famiglia clandestina non è la sola occupazione di Louis Nicolas, e poiché il 21 ottobre 1677 il conte de Ruaux si dimette dalla carica di lettore ordinario del Re, Breteuil se ne impadronisce e assicura i suoi servizi dalla fine se mese seguente. La carica è meravigliosa: garantisce le premiéres entrèes, che hanno le sole persone ammesse al petit lever del Re: il primo gentiluomo di Camera in servizio, il gran maestro della guardaroba, il primo valletto di Camera e, appunto, il lettore del re.
Marie-Anne de Mormans si ammala qualche mese dopo, e Louis Nicolas decide di sposarla ufficialmente, anche se in extremis: nuova dispensa papale del maggio 1679, nuovo contratto di matrimonio il giorno 21, cui segue il testamento di Marie-Anne il 19 luglio: sorpresa! Non vi sono nominati né il marito né la figlia, e come esecutore testamentario nomina il fratello. Si sposano il 3 agosto, e la ragazza muore nella notte tra il 7 e l’8 a ventisei anni. Ma si sa che l’uomo non è di legno, e qualche mese dopo rifà capolino Anna Bellinzani, che nel frattempo il padre ha dato in moglie nel 1676 a Michel Ferrand, luogotenente dello Châtelet, e che diventerà presidente della prima camera delle inchieste nel 1683. Il matrimonio faceva pena, e Anna non aveva mai dimenticato l’uomo che le aveva fatto battere il cuoricino anni prima, e lei non trovò nulla di meglio che inviargli delle lettere anonime con dichiarazioni d’amore. Con la prima visita di condoglianze tenta la mossa suicida, dichiarandosi come l’autrice delle missive. Lui trasale, trascende, la caccia, lei lo segue passo passo dovunque vada, lui scappa in campagna per qualche mese, giusto per elaborare il lutto; poi torna a Parigi e cede, dichiarandosi ad Anna. Breteuil inizia una nuova relazione clandestina, che a questo punto è possibile che gli piacessero proprio tanto.

Breteuil viene inviato in missione diplomatica a Mantova, Luigi XIV lo nomina inviato straordinario il 4 febbraio 1682; lo scopo era di far entrare le truppe francesi a Casale Monferrato, secondo il diritto di occupazione dato alla Francia da trattato segreto firmato con Carlo III Gonzaga nel luglio 1681, che gli assicurava anche una robusta pensione versata dal Luigi XIV. Nessuno scopo di invasione si celava sotto la manovra, era solo un gesto intimidatorio che mirava a tenere Mantova e il Monferrato sotto l’influenza francese, contro il partito imperiale che a Mantova era guidato dalla madre di Carlo III, nata arciduchessa Isabella-Clara; il fatto che non vi fossero eredi per il ducato complicava le cose e stuzzicava gli appetiti dell’Europa.
Breteuil si lega al Gonzaga, sostenendo il suo ruolo con la determinazione, il fasto e anche una certa dose di protervia che solo l’emissario del più potente sovrano d’Europa può permettersi; già che c’è lo accompagna perfino a Venezia diverse volte, specie per il carnevale del 1683 (Anna Bellinzani si rodeva di gelosia a Parigi e glielo scriveva di continuo). I successi mondani non allontanano Breteuil dal suo lavoro, ma c’è una grossa mosca nella sua zuppa: Carlo III tira a fregare, e fa entrare il marchese di Canossa -l’inviato imperiale- nel suo consiglio privato; chiede a Breteuil di far ritirare armi e munizioni da Casale per trasferirle a Mantova (in pratica disarmando la guarnigione francese) e intanto sottobanco aspetta l’invio di una guarnigione austriaca e una robusta pensione dalle casse imperiali. Dopo mesi di trattative, e di soldi versati a Mantova, Louis Nicolas riesce a fare rispettare a Carlo III gli impegni presi con la Francia, e viene richiamato a Parigi nel 1684 dove trova Anna Bellinzani nella disperazione: il padre accusato di malversazione e imbastigliato, il marito non disposto a tollerare ancora di buon cuore l’infedeltà, e la coppia si separerà davanti ad un notaio nel 1686. Pochi mesi dopo Anna partorisce una bimba, che fu affidata a M.me Bellinzani che la fece passare per figlia naturale di uno dei suoi figli; ma di chi era figlia? Legittima del presidente Ferrand, o bastarda di Louis Nicolas de Breteuil? La salute di Anna è fragile dopo il parto, e tuttavia viene rinchiusa all’abazia di Saint-Lô vicino a Chartres per ordine del Re; non si sa se sia per istanza del marito o per un’eventuale ipotesi di complicità negli affari di suo padre. Qui le verrà comunicata la notizia della morte della bimba, del tutto falsa: Michelle, figlia di N. N., crebbe sotto diversi nomi finti in differenti conventi, e solo nel 1735 apprese per caso il nome di sua madre; Louis Nicolas era morto da sette anni, ma Anna era ancora viva e la figlia suora le intentò una causa per venire riconosciuta come figlia del presidente Ferrand e reintegrata in tutti i suoi diritti ereditari. Il parlamento le diede ragione nel 1742, anche grazie alla protezione della figlia di Louis Nicolas, Gabrielle Émilie marchesa du Châtelet, che la appoggiava contro il cugino François Victor marchese de Fontenay-Trésigny, ministro della guerra di Luigi XV.

Dopo l’ambasciata mantovana la fortuna di Louis Nicolas ha bisogno di essere rinverdita, e lui riprende la sua vita di corte, con la protezione del cognato Caumartin, cui era molto legato, che gli frutta la protezione di Pontchartrain. Verso il 1695 inizia a interessarsi a una donna: sua zia, Marie-Thérèse de Froulay , moglie dal 1693 di Claude de Breteuil barone di Escouché, gagliardo settantasettenne di quarantaquattro anni più vecchio della moglie. Louis Nicolas decise di sposare a quarantotto anni la sorella minore della zia, la ventunenne Gabrielle Anne de Froulay, che sebbene cadetta e di dote esigua permetteva un matrimonio lusinghiero: il padre era gran maréchal de logis delle armate del re, e la madre, Angélique de Parabère-Baudéan, ex damigella d’onore di Anna d’Austria, si trovava imparentata con la Casa di Lorena.

Nel 1698 Louis Nicolas vende la sua carica di lettore del re, conservando però tutti i privilegi annessi: mirava al posto di introduttore degli ambasciatori, in quanto dopo che Étienne Chabannet, signore de Bonneuil, visconte de Savigny, aveva venduto col consenso reale la metà della sua carica di introduttore a M. de Sainctot, era raddoppiata e ciascun introduttore serviva per semestre; alla morte di Bonneuil all’inizio dl 1698 uno divenne vacante, e il Nostro lo ottenne grazie ai buoni uffici di Pontchartrain il 23 novembre 1698, pagando il brevetto di ritenuta di Bonneuil di 120000 livres, e ricevendone uno per la metà. Saint-Simon, che odiava Breteuil ed era sempre sarcastico nei suoi confronti (ma che del resto odiava molto di più Sainctot), nota che il re lo apprezzava molto e ne era molto soddisfatto. Breteuil dovette arrangiarsi come poteva, la vedova e il figlio di Bonneuil non davano accesso a chicchessia ai suoi documenti, e Sainctot si guardava bene dal comunicare qualsiasi cosa al collega; per fortuna ebbe tutto l’appoggio possibile dalla persona che conosceva l’etichetta come nessuno: Luigi XIV.

L’anno seguente acquistò la baronia di Preuilly, che gli portò anche il titolo di primo barone di Touraine, oltre ai castelli di La Rallière e Azay-le-Ferron, che modificò e abbellì. Segue l’acquisto dell’hotel de Dangeau dalla vedova di Philippe de Courcillon, ex cavaliere d’onore della Duchessa di Borgogna.
Alla morte del Re Louis Nicolas era nella sua stanza; qualche giorno più tardi vendette la sua carica per 250000 livres a Magny de Foucault, ottenendo delle lettere di veteranza, che gli permettevano di continuare a godere vita natural durante di tutti i suoi privilegi.

Seguiva da vicino l’educazione dei suoi figli, compresa la figlia per la quale aveva una predilezione spiccata. Rifiutò di metterla in convento, contrariamente agli usi dell’epoca; nello steso tempo si allontanava sempre di più da una Corte che non gli era più familiare, e riceveva molto nel suo hotel della Place Royale, proteggendo gli scrittori più promettenti.
La morte prematura di due suoi figli, René Alexandre nel 1720 e Claude Alexandre nel 1721, lo provarono molto. Riuscì a vedere suo figlio Louis Charles Auguste con Marie Anne Goujon de Gasville, figlia di Jean Prosper Goujon intendente di Rouen: questi avrà un figlio, Louis Suguste, che sarà ministro di Luigi XVI; maritò la diletta figlia Émilie a Florent-Claude, marchese du Châtelet, e fece entrare negli ordini ecclesiastici l’ultimogenito, Élisabeth-Théodore, che era allora maestro di cappella del Re.

Louis Nicolas Le Tonnellier, barone di Breteuil e di Preuilly, muore il 24 maggio del 1728.



Edited by Maurº - 13/11/2014, 11:07
 
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celeborn36
view post Posted on 6/5/2012, 10:23




La moglie era una Froulay? Ecco spiegata la "cuginanza" con la Marchesa de Créqui...se non ricordo male la marchesa venerava la famiglia de Breteuil, abitavano tutte nella stessa dimora a Parigi.
 
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view post Posted on 6/5/2012, 11:05
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (Nefer Snefru @ 6/5/2012, 01:51) 
Claude le Tonnellier, signore di Le Tonnellier e di Colombes, era secrétaire de commandements del Duca d’Anjou, e poi secrétaire de la Chambre et du Cabinet di Carlo IX; il figlio di questi, che in spregio alla fantasia fu chiamato anche lui Claude le Tonnellier de Breteuil, era consigliere di stato di toga e consigliere alla Cour des Aides, e da Marie Le Fèvre de Mormans (nipote del Guardasigilli Louis Le Fèvre de Caumartin) ebbe diversi figli: Louis, che fu il controllore generale delle finanze che precedette il Gran Colbert; Antoine, cavaliere di Malta; Claude, fondatore della schiatta dei baroni d’Escouché che sarà consigliere del Parlamento e sposerà Marie-Thérese de Froulay, e Charles, elemosiniere del re. Louis aveva anche la carica di Intendete di Linguadoca dal 15 ottobre 1646, ed era a Montpellier quando gli nacque l’ennesimo frugolo, che per non contravvenire alla fantasiosa abitudine di famiglia fu chiamato come il padre: Louis; per fortuna gli attaccarono un Nicolas tanto per dargli un guizzo di novità. Dopo di lui arriverà una sorella, poi il nostro intendente di Linguadoca e signora chiusero bottega: sette figli tutti sani e vitali, fatto molto raro per l’epoca. Louis riuscì a dotare generosamente i suoi figli, a differenza di quanto ebbe modo di fare suo padre Claude che morì prima di riuscirci: piazzò il primogenito François come controllore generale delle finanze, e da lui viene il ramo della famiglia col titolo di marchese (titolo che peraltro non fu mai regolarizzato); Antoine e Louis diventarono cavalieri di Malta, uno s’illustrò per mare e l’altro per terra; Jean-Baptiste morì troppo giovane per seguire l’esempio dei suoi fratelli, tuttavia fu cavaliere di Malta anch’egli; Charles-Achille fu cavaliere dell’ordine di San Lazzaro e capitano di vascello; Claude divenne vescovo di Boulogne e Chrétienne sposò il marchese di Saint-Blimont, fortuna volendo che a papà rimanessero abbastanza soldini per dotarla dopo aver fatto un avvenire ai fratelli.

CITAZIONE
La morte prematura di due suoi figli, René Alexandre nel 1720 e Claude Alexandre nel 1721, lo provarono molto. Riuscì a vedere suo figlio Louis Charles Auguste con Marie Anne Goujon de Gasville, figlia di Jean Prosper Goujon intendente di Rouen: questi avrà un figlio, Louis Suguste, che sarà ministro di Luigi XVI; maritò la diletta figlia Émilie a Florent-Claude, marchese du Châtelet, e fece entrare negli ordini ecclesiastici l’ultimogenito, Élisabeth-Théodore, che era allora maestro di cappella del Re.

Per aggiungere le informazioni che ci ha dato Mauro, ho aggiornato lo schemino genealogico dell'altro topic (barone di Breteuil), e per semplificare lo riporto qui:


Tratto da http://racineshistoire.free.fr/LGN/PDF/Le-...de-Breteuil.pdf

CITAZIONE
Verso il 1695 inizia a interessarsi a una donna: sua zia, Marie-Thérèse de Froulay , moglie dal 1693 di Claude de Breteuil barone di Escouché, gagliardo settantasettenne di quarantaquattro anni più vecchio della moglie. Louis Nicolas decise di sposare a quarantotto anni la sorella minore della zia, la ventunenne Gabrielle Anne de Froulay

Infatti:



Tratto da http://gw.geneanet.org/wailly?lang=it;p=charles;n=de+froulay e http://gw1.geneanet.org/garric?lang=it;p=r...de+froulay;oc=1

CITAZIONE (celeborn36 @ 6/5/2012, 11:23) 
La moglie era una Froulay? Ecco spiegata la "cuginanza" con la Marchesa de Créqui...se non ricordo male la marchesa venerava la famiglia de Breteuil, abitavano tutte nella stessa dimora a Parigi.

Lo schema ci dice in particolare che la marchesa di Crequy era cugina di secondo grado del barone di Breteuil a cui donò il castello di Montfort quando si trovò senza casa.
La marchesa, per nascita Renée Caroline di Froulay, apparteneva al ramo dei conti di Froulay; al ramo dei conti di Tessè apparteneva invece per matrimonio la famosa Adrienne Catherine de Noailles, di cui Celeborn ci parlò a suo tempo (https://ladyreading.forumfree.it/?t=48732171).

Edited by elena45 - 25/6/2013, 15:22
 
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view post Posted on 7/5/2012, 19:20
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Marie-Antoinette

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è bello sapere di poter contare su di te, Elena. Io mi perdo sempre quando devo tracciare schemi del genere, e poi ho anche poca pazienza nel cercarli
 
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celeborn36
view post Posted on 7/5/2012, 19:28




ma grazzissime Elena!
 
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view post Posted on 8/5/2012, 08:59
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (celeborn36 @ 7/5/2012, 20:28) 
ma grazzissime Elena!

A vostra completa disposizione.
 
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