Maria Antonietta - Regina di Francia

Monarchici o Repubblicani?

« Older   Newer »
  Share  
Karl XII
view post Posted on 4/6/2007, 13:45 by: Karl XII




Già, ogni epoca ha la forma di governo che più le si confà, ma anche ogni paese, struttura sociale ed economica, culturale, etc.
Io amo molto le monarchie, dagli Imperi dell’antichità classica a quelle dell’età Moderna, sino alle ultime, cadute con la 1a guerra mondiale. Mi sembrano l’unico ambiente, salvo rarissime eccezioni, in cui possano maturare uomini e imprese alte e gloriose. Per non parlare dell’elevata temperie culturale che hanno saputo creare. Da questo punto di vista, le repubbliche mi sembrano delle meschine controfigure.
Tutto questo pur ammettendo tranquillamente che sto benissimo nel mondo in cui vivo, che il grado di benessere che ho raggiunto difficilmente mi sarebbe stato permesso nascendo ancora nel XVIII secolo, che l’attuale mobilità sociale ha tanti e tali vantaggi da farmi invidiare ben poco chi nasceva contadino all’epoca del Re Sole.
Ma per onestà bisogna anche dire che il benessere generalizzato di questo XXI secolo è tale solo per pochi, in rapporto alla popolazione mondiale, privilegiati, che abbiamo semplicemente trasferito le disuguaglianze peggiori dagli strati sociali ai continenti, che sfruttamento, ingiustizia e arbitrio sono tutt’altro che questioni accademiche, indi, se le cose vanno meglio a me oggi di quanto andassero per i miei trisavoli secoli fa, questo non significa affatto che, a livello globale, il sistema attuale sia superiore, o migliore, di quelli passati.
Il principio della monarchia, inclusa quella assoluta (che assolutissima non è mai stata, neppure sotto gli imperatori romani più fuori di testa), è tutt’altro che stupido o spregievole, paragonato a quello della democrazia. Nessuno può garantire che il legittimo sovrano sia il più adatto a regnare, ma, del pari, cosa assicura che la maggioranza della popolazione abbia abbastanza cultura, lungimiranza e onestà da poter prendere le migliori decisioni? Le democrazie degenerano come le monarchie, non esistono sistemi più perfetti di altri, e il controllo dei poteri con altri contrappesi non è prerogativa della democrazia: ce l’avevano anche nella Svezia medievale, con gli “stati” dei borghesi, contadini e nobili, e non era certo una monarchia “costituzionale” o “parlamentare”, visto che tali rappresentanti non erano eletti dal popolo.
Detto ciò, vi esprimo l’opinione secondo la quale in Italia, oggi, non esiste la democrazia come l’avevano intesa i greci che l’inventarono. Il popolo, oggi, non ha alcun potere, e il nostro voto non vale nulla. Mi spiego: il popolo, la famosa “gente”, intanto è (dis-)informata su ciò che accade da un sistema tele-giornalistico che fa letteralmente schifo (notizie importanti non vengono neppure date, ho esempi a bizzeffe), quindi non potrebbe neppure volendo formarsi un giudizio equilibrato e corretto sulle questioni su cui, poi, dovrebbe essere chiamato al voto. Per colmo di sventura, neppure gli interessa: il disinteresse per la cosa pubblica è stato notato persino dai politici, che è tutto dire, e un’occhiata ai programmi tv più seguiti fa capire come le condizioni per la formazione di cittadini maturi e responsabili non ci siano, o almeno non siano la priorità per chi ha invece tutto l’interesse a manipolare l’opinione pubblica.
A questo aggiungiamo una classe politica che fa l’interesse di tutti, delle lobby, della criminalità organizzata, dei gruppi di pressione più arroganti, meno che della collettività.
Non mi stupisco più, quindi, ad assistere a situazioni paradossali come quella di Napoli, in cui la cittadinanza, sommersa dai propri stessi rifiuti, fa di tutto, dall’incendiare i cassonetti alle marce coi sindaci in testa, meno le unica necessarie.
Ed è un cane che si morde la coda, una situazine da cui non saprei neppure suggerire come uscire, se non in modi che fanno paura pure a me.
 
Top
197 replies since 2/6/2007, 15:30   4515 views
  Share