CITAZIONE (Monsiuer Rosier @ 28/3/2013, 05:49)
Capisco che sia facile puntare il dito contro VElll e tutti i suoi errori...ma vogliamo parlare di suo figlio?
Trovo che il comportamento di Umberto ll a seguito del referendum sia stato MERAVIGLIOSO, già solo per quello io punterei a restituire il trono ai Savoia (-Aosta).
Molti gli suggerirono di ritirarsi a Napoli (dove l'80 % aveva votato per la Monarchia) e da li cercare di "riprendersi" l'intera penisola. Lui non lo fece, per amor del suo paese. Fece un discorso in cui spiegava le motivazioni e abbandonò l'Italia per evitare spargimenti di sangue o guerre civili tra Repubblicani e Monarchici.
Col senno di poi posso dire che la Repubblica ha fallito. Il Presidente non conta nulla, non rappresenta minimamente il popolo e raramente guarda ai loro interessi.
Stendiamo un velo pietoso sul parlamento che pensa solo ad ottenere i consensi per rimanere li più che al bene comune.
Un sovrano non ha bisogno di consensi. Dovrebbe solo rappresentarci agli occhi del mondo e fare da garante per i nostri diritti.
Entrerò in politica per gridarlo a gran voce di fronte a tutti, se necessario!
Dobbiamo ritenerci onorati di avere una famiglia del calibro dei Savoia-Aosta pronti a servire il paese e prendere la corona. Ne guadagneremmo in dignità, senz'ombra di dubbio.
Scusami se rispondo dopo molto tempo al tuo post, ma non sono del tuo stesso parere.
All'indomani del referendum del 2 giugno vinto dalla Repubblica per 2 milioni di voti e all'assemblea costituente dal fronte repubblicano (DC,PCI,PSR,PRI Partito d'Azione) la strada che Umberto II doveva percorrere era obbligata. Seppur considerando il fatto che De Gasperi aveva forzato la mano assumendo i poteri di capo di stato ad interim, Umberto non aveva scelta. I dati non definitivi sull'esito del referendum avevano una probabilità di essere stravolti sotto lo zero assoluto, tant'è che vennero confermati il 18 giugno 1946.
Voglio ricordarti che prima dell'apertura delle urne i monarchici seminavano il panico affermando che con la vittoria della repubblica l'Italia avrebbe fatto parte del blocco sovietico e non avrebbe avuto alcun aiuto economico dagli USA. Una colossale menzogna.
Umberto II se avesse usato la forza e fatto arrestare i ministri si sarebbe reso responsabile di una guerra civile che avrebbe portato comunque all'instaurazione della repubblica o forse, di una repubblica socialista di stampo sovietico. Quindi scelta obbligata.
Lo stesso re pur non riconoscendo (ed era assurdo il suo comportamento) la repubblica e i risultati referendari proiseguiva a concedere titoli nobiliari i cui beneficiari erano chiamati "Conti di Ciampino". E comunque non credo a tutta questa straordinarietà del suo comportamento se è vero come è vero che poco prima del referendum istituzionale il Re di Maggio cercò di confondere le acque con la questione dei voti validi e dei votanti cercando di addebitare alle schede bianche una preferenza impossibile allo stato monarchico.
lo stesso proclama di Ciampino all'indomani della partenza mostra che a differenza di sua moglie maria Josè, la sconfitta era rimasta sul groppone, sua moglie invece già sapeva come sarebbe andata a finire e quello che l'attendeva perchè informata da Padre Pio e pare che la regina alla costituente avesse votato per il partito Socialista essendo stata una convinta sostenitrice dei partigiani durante la guerra.
per quanto riguarda l'attuale repubblica il guaio è rappresentato non dal sistema in se quanto e sopratutto da chi la gestisce (parlamentari,ministri,presidenti del consiglio) e dal sistema elettorale simil fascista. La monarchia per me è un rottame della storia e dubito che abbia speranze di essere restaurata anche a distanza di decenni.
