Maria Antonietta - Regina di Francia

Monarchici o Repubblicani?

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-enry1973
view post Posted on 3/6/2007, 18:43




CITAZIONE (silenski @ 3/6/2007, 19:31)
CITAZIONE (-enry1973 @ 3/6/2007, 19:25)
Ne vedi?

e si, anzi proprio in questo periodo ha aperto a Milano sui navigli una galleria d'arte di un mecenate milanese che ha raccolto tele preziose da fontana a De Chirico e fa lui da guida gratuita. Sui navigli mi pare, ho visto dis fuggita un servizio.

Il gusto barocco è passato e di bravi ce ne sono pochi, ma ce ne sono sempre stati pochi.

ecco questo sito promulga i figurativi contemporanei alcuni sono strepitosi

http://www.artrenewal.org/

La fortuna di De Chirico (di Fontana non parlo per principio perché difficilmente riesco a considerarlo artista) non dipende certo dalla Repubblica ma dai ricchi borghesi che comprano i quadri, cioè di quei "principi" moderni senza tittolo ma con soldi...
 
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silenski
view post Posted on 3/6/2007, 20:48




[/URL][/QUOTE]
La fortuna di De Chirico (di Fontana non parlo per principio perché difficilmente riesco a considerarlo artista) non dipende certo dalla Repubblica ma dai ricchi borghesi che comprano i quadri, cioè di quei "principi" moderni senza tittolo ma con soldi...[/QUOTE]


e quindi sostieni la mia ardita tesi ^_^
 
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Karl XII
view post Posted on 4/6/2007, 13:45




Già, ogni epoca ha la forma di governo che più le si confà, ma anche ogni paese, struttura sociale ed economica, culturale, etc.
Io amo molto le monarchie, dagli Imperi dell’antichità classica a quelle dell’età Moderna, sino alle ultime, cadute con la 1a guerra mondiale. Mi sembrano l’unico ambiente, salvo rarissime eccezioni, in cui possano maturare uomini e imprese alte e gloriose. Per non parlare dell’elevata temperie culturale che hanno saputo creare. Da questo punto di vista, le repubbliche mi sembrano delle meschine controfigure.
Tutto questo pur ammettendo tranquillamente che sto benissimo nel mondo in cui vivo, che il grado di benessere che ho raggiunto difficilmente mi sarebbe stato permesso nascendo ancora nel XVIII secolo, che l’attuale mobilità sociale ha tanti e tali vantaggi da farmi invidiare ben poco chi nasceva contadino all’epoca del Re Sole.
Ma per onestà bisogna anche dire che il benessere generalizzato di questo XXI secolo è tale solo per pochi, in rapporto alla popolazione mondiale, privilegiati, che abbiamo semplicemente trasferito le disuguaglianze peggiori dagli strati sociali ai continenti, che sfruttamento, ingiustizia e arbitrio sono tutt’altro che questioni accademiche, indi, se le cose vanno meglio a me oggi di quanto andassero per i miei trisavoli secoli fa, questo non significa affatto che, a livello globale, il sistema attuale sia superiore, o migliore, di quelli passati.
Il principio della monarchia, inclusa quella assoluta (che assolutissima non è mai stata, neppure sotto gli imperatori romani più fuori di testa), è tutt’altro che stupido o spregievole, paragonato a quello della democrazia. Nessuno può garantire che il legittimo sovrano sia il più adatto a regnare, ma, del pari, cosa assicura che la maggioranza della popolazione abbia abbastanza cultura, lungimiranza e onestà da poter prendere le migliori decisioni? Le democrazie degenerano come le monarchie, non esistono sistemi più perfetti di altri, e il controllo dei poteri con altri contrappesi non è prerogativa della democrazia: ce l’avevano anche nella Svezia medievale, con gli “stati” dei borghesi, contadini e nobili, e non era certo una monarchia “costituzionale” o “parlamentare”, visto che tali rappresentanti non erano eletti dal popolo.
Detto ciò, vi esprimo l’opinione secondo la quale in Italia, oggi, non esiste la democrazia come l’avevano intesa i greci che l’inventarono. Il popolo, oggi, non ha alcun potere, e il nostro voto non vale nulla. Mi spiego: il popolo, la famosa “gente”, intanto è (dis-)informata su ciò che accade da un sistema tele-giornalistico che fa letteralmente schifo (notizie importanti non vengono neppure date, ho esempi a bizzeffe), quindi non potrebbe neppure volendo formarsi un giudizio equilibrato e corretto sulle questioni su cui, poi, dovrebbe essere chiamato al voto. Per colmo di sventura, neppure gli interessa: il disinteresse per la cosa pubblica è stato notato persino dai politici, che è tutto dire, e un’occhiata ai programmi tv più seguiti fa capire come le condizioni per la formazione di cittadini maturi e responsabili non ci siano, o almeno non siano la priorità per chi ha invece tutto l’interesse a manipolare l’opinione pubblica.
A questo aggiungiamo una classe politica che fa l’interesse di tutti, delle lobby, della criminalità organizzata, dei gruppi di pressione più arroganti, meno che della collettività.
Non mi stupisco più, quindi, ad assistere a situazioni paradossali come quella di Napoli, in cui la cittadinanza, sommersa dai propri stessi rifiuti, fa di tutto, dall’incendiare i cassonetti alle marce coi sindaci in testa, meno le unica necessarie.
Ed è un cane che si morde la coda, una situazine da cui non saprei neppure suggerire come uscire, se non in modi che fanno paura pure a me.
 
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Karl XII
view post Posted on 4/6/2007, 14:02




Su Fontana sono d'accordo con Enry.
Sull'idea di Nazione, con Silenski: non credo che l'unità sia un valore assoluto, forse ci sarebbe convenuto non averla ma non avere neppure mafia, clientelismo, corruzione. L'unità non ha certo risolto uno solo dei problemi strutturali dell'Italia.
Inoltre, il trionfo del principio nazionale e la disgregazione delle monarchie multinazionali dopo la Ia GM ha causato danni che paghiamo ancora, dal secondo conflitto mondiale alle guerre dei balcani.
 
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Marie_83
view post Posted on 4/6/2007, 14:05




"Nessuno può garantire che il legittimo sovrano sia il più adatto a regnare, ma, del pari, cosa assicura che la maggioranza della popolazione abbia abbastanza cultura, lungimiranza e onestà da poter prendere le migliori decisioni? Le democrazie degenerano come le monarchie, non esistono sistemi più perfetti di altri, e il controllo dei poteri con altri contrappesi non è prerogativa della democrazia: ce l’avevano anche nella Svezia medievale, con gli “stati” dei borghesi, contadini e nobili, e non era certo una monarchia “costituzionale” o “parlamentare”, visto che tali rappresentanti non erano eletti dal popolo"

... Karl, concordo con molte delle tue affermazione ma non sono d'accordo con le conclusioni...si, è vero che non c'è garanzia che chi sceglie sappia o sia messo nelle condizioni di poter realmente scegliere, tuttavia il mio discorso era, ripeto, ad un livello ideale...confrontavo l'ideale monarchico e l'ideale repubblicano, o meglio l'ideale, che sottostà ad ogni tipologia monarchia, del governo "ereditario", trasmesso per nascita, e l'ideale che sta alla repubblica "moderna" cioè il governo di tutto il popolo che, attraverso il sistema elettivo, sceglie chi mandare al governo...che poi sappiamo che nella realtà non è così, che ci sono tutta una serie di meccanismi, di disuguaglianze ecc.. che di fatto non permettono una libera e reale scelta, lo sappiamo...ma io sto parlando di un ideale, ed a livello ideale la repubblica per me ha un senso, la monarchia, mi dispiace, no...
Nessuno finora mi ha spiegato perchè a livello ideale la monarchia dovrebbe essere una forma di governo preferibile alla repubblica ^_^ ...a voi la parola :)...
 
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silenski
view post Posted on 4/6/2007, 14:26




CITAZIONE (Marie_83 @ 4/6/2007, 15:05)
... Karl, concordo con molte delle tue affermazione ma non sono d'accordo con le conclusioni...si, è vero che non c'è garanzia che chi sceglie sappia o sia messo nelle condizioni di poter realmente scegliere, tuttavia il mio discorso era, ripeto, ad un livello ideale...confrontavo l'ideale monarchico e l'ideale repubblicano, o meglio l'ideale, che sottostà ad ogni tipologia monarchia, del governo "ereditario", trasmesso per nascita, e l'ideale che sta alla repubblica "moderna" cioè il governo di tutto il popolo che, attraverso il sistema elettivo, sceglie chi mandare al governo...che poi sappiamo che nella realtà non è così, che ci sono tutta una serie di meccanismi, di disuguaglianze ecc.. che di fatto non permettono una libera e reale scelta, lo sappiamo...ma io sto parlando di un ideale, ed a livello ideale la repubblica per me ha un senso, la monarchia, mi dispiace, no...
Nessuno finora mi ha spiegato perchè a livello ideale la monarchia dovrebbe essere una forma di governo preferibile alla repubblica ^_^ ...a voi la parola :)...

Hai ragione cara Marie,

ho posto chiaramente anche io la questione, non è un ideale etico o pratico ma metafisico. Il re lo decide chi? dio.
Coerentemente (Epistoicinista) con il mio pensiero non posso che prediligere la repubblica.

In realtà credo che spesso alcuni siano infatuati dalla monarchia per gli sfarzi e gli arzigogoli di Lady Oscar, per quel bel mondo incantato che non è mai esistito.

 
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Karl XII
view post Posted on 4/6/2007, 15:11




Vero, vero, scusa se sono finito troppo OT.
Ma siccome sono bastian contrario per natura, eccomi a spiegare perché la monarchia sia, a livello di principio, preferibile alla repubblica.
Intanto l’idea del contratto sociale non è credibile: gli uomini si riuniscono in gruppi per mera necessità di sopravvivere, e in tali condizioni non la ragionevolezza ma la forza è la base della sussistenza di tale società. Tale necessità non cade neppure in seguito, con livelli di civiltà più raffinati, dato che gli Stati restano naturalmente, per l’ignoranza dei più e gli interessi di pochi, portati a farsi la guerra, e solo le compagini più solide resistono all’asservimento o all’annientamento. In queste condizioni, maggior unità decisionale significa più stabilità, maggior velocità di reazione, maggiori probabilità di resistere ad aggressioni. L’istituto monarchico risponde meglio di tutti a queste esigenze, la democrazia, invece, è costantemente sotto il rischio di cadere in balìa degli umori dei più, per definizione instabili, e dei demagoghi.
Il fatto che divenga re il più abile in politica e con le armi sarebbe quindi più che accettabile, visto che sarebbero i fatti, e non le parole, a dimostrarlo. L’ereditarietà di tale potere, invece, meno. L’istituto dell’adozione, che permetteva ad ottimi imperatori romani di designare un successore altrettanto buono, mi pare sia stato molto fruttuoso in questi termini (e il ritorno all’ereditarietà, dopo Marc’Aurelio, altrettanto eloquente, in negativo). Quindi mi esprimerei per una monarchia con designazione del successore dal monarca ancora in vita, magari da ratificare da un’assemblea di nobili o pari del regno.
 
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Marie_83
view post Posted on 4/6/2007, 15:18




..Però non si tratterebbe più di monarchia, ma di "regime", credo... ;) correggimi se sbaglio...
 
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Karl XII
view post Posted on 4/6/2007, 15:23




Ogni forma di governo é, a rigori, un regime...monarchico, repubblicano, o quant'altro.
No, rimarrebbe monarchia, in quanto, sancita la successione, il sovrano sarebbe uno (monarchia=potere di uno).
 
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silenski
view post Posted on 4/6/2007, 15:33




CITAZIONE (Karl XII @ 4/6/2007, 16:11)
Vero, vero, scusa se sono finito troppo OT.
Ma siccome sono bastian contrario per natura, eccomi a spiegare perché la monarchia sia, a livello di principio, preferibile alla repubblica.
Intanto l’idea del contratto sociale non è credibile: gli uomini si riuniscono in gruppi per mera necessità di sopravvivere, e in tali condizioni non la ragionevolezza ma la forza è la base della sussistenza di tale società. Tale necessità non cade neppure in seguito, con livelli di civiltà più raffinati, dato che gli Stati restano naturalmente, per l’ignoranza dei più e gli interessi di pochi, portati a farsi la guerra, e solo le compagini più solide resistono all’asservimento o all’annientamento. In queste condizioni, maggior unità decisionale significa più stabilità, maggior velocità di reazione, maggiori probabilità di resistere ad aggressioni. L’istituto monarchico risponde meglio di tutti a queste esigenze, la democrazia, invece, è costantemente sotto il rischio di cadere in balìa degli umori dei più, per definizione instabili, e dei demagoghi.
Il fatto che divenga re il più abile in politica e con le armi sarebbe quindi più che accettabile, visto che sarebbero i fatti, e non le parole, a dimostrarlo. L’ereditarietà di tale potere, invece, meno. L’istituto dell’adozione, che permetteva ad ottimi imperatori romani di designare un successore altrettanto buono, mi pare sia stato molto fruttuoso in questi termini (e il ritorno all’ereditarietà, dopo Marc’Aurelio, altrettanto eloquente, in negativo). Quindi mi esprimerei per una monarchia con designazione del successore dal monarca ancora in vita, magari da ratificare da un’assemblea di nobili o pari del regno.

:blink: no caro al giorno di oggi ogni cittdino è libero di scegliere, c'è libertà di parola e di stampa e di movimento, per quanto l'Italietta non sia una democrazia matura come Uk e Usa.
Il contratto c'è e come e si chiama costituzione e si è liberi di esser cittadini di questo o quel Paese, sempre che ti accettino. E poi, ma soprattuto e grazie al liberalismo lo stato non è TUTTO per cui il cittadino mette in essere una serie di contratti sociali, che più gli piacciono come per esempio questo forum, che ha le sue regole.
La democrazia è in balia dell'uomore dei più dici, beh in democrazia il popolo è sovrano, chi altri? con la monarchia tutto il popolo dovrebbe lavorare per il monarca che paternalisticamente da ad intendere ai fessi che fa il bene loro.

Tuttavia sfuggi al quesito, se monarchia si allora esiste Dio che tutto vede e provvede.


CITAZIONE (Karl XII @ 4/6/2007, 16:23)
Ogni forma di governo é, a rigori, un regime...monarchico, repubblicano, o quant'altro.
No, rimarrebbe monarchia, in quanto, sancita la successione, il sovrano sarebbe uno (monarchia=potere di uno).

Col termine regime intendeva regime dispotico totalitario
 
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Marie_83
view post Posted on 4/6/2007, 15:40




Esatto :)...intendevo regime totalitario :)...grazie Silenski ;)
 
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Karl XII
view post Posted on 4/6/2007, 15:46




x Silenski
La libertà di scegliere cade quando l’istruzione e sopratutto i mezzi d’informazione permettono di manipolare l’opinione pubblica e addirittura il voto stesso (ad esempio con leggi elettorali di un certo tipo).
Nella monarchia, come principio, non è che il popolo debba “lavorare” per il monarca, ciascuno lavora per sé, come nella repubblica, ma il massimo potere decisionale è nelle mani del sovrano.
Altrimenti, che dire, sarebbe meglio lavorare per una classe politica di un migliaio di persone che costa al cittadino più di un re e fa comunque i suoi porci comodi? Luigi ci ha lasciato Versailles, questi non so cosa ci lasceranno...
Quanto al regime totalitario, no, in quanto con questo si definisce un sistema oppressivo e pervasivo, mentre non necessariamente la monarchia lo è (per giunta, quante dittature si fregiano del nome di “repubblica”, con tanto di presidenti a vita e elezioni burletta, dal Cile di Pinochet alla Siria attuale?).

P.S. non mi pare di sfuggire al quesito. In quanto ateo non accetto soluzioni trascendentali, ergo risolvo il nodo della successione con l'adozione.
Vuoi dire che la repubblica è per natura atea (o laica), la monarchia religiosa (o fondamentalista, o monoteista?)???
 
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silenski
view post Posted on 4/6/2007, 15:50




CITAZIONE (Karl XII @ 4/6/2007, 16:42)
x Silenski
La libertà di scegliere cade quando l’istruzione e sopratutto i mezzi d’informazione permettono di manipolare l’opinione pubblica e addirittura il voto stesso (ad esempio con leggi elettorali di un certo tipo).
Nella monarchia, come principio, non è che il popolo debba “lavorare” per il monarca, ciascuno lavora per sé, come nella repubblica, ma il massimo potere decisionale è nelle mani del sovrano.
Altrimenti, che dire, sarebbe meglio lavorare per una classe politica di un migliaio di persone che costa al cittadino più di un re e fa comunque i suoi porci comodi? Luigi ci ha lasciato Versailles, questi non so cosa ci lasceranno...
Quanto al regime totalitario, no, in quanto con questo si definisce un sistema oppressivo e pervasivo, mentre non necessariamente la monarchia lo è (per giunta, quante dittature si fregiano del nome di “repubblica”, con tanto di presidenti a vita e elezioni burletta, dal Cile di Pinochet alla Siria attuale?).

Si ma tornando a bomba chi è sovrano il popolo o il monarca? se mi dice che il massimo potere decisionale è nelle mani del sovrano è chiaro che vuoi esser suddito e quindi crederai nella divina provvidenza. Gioca ai dadi dio? boh?

Scusa la domanda: tra la salvezza della vita di un bambino e la Cappella Sistina o Versailles tu cosa scegli?

Io non ho dubbi salvo il bambino, Versailles si può sempre rifaer e pure meglio, visto che puzza di piscia.
 
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Karl XII
view post Posted on 4/6/2007, 15:57




????
Non capisco, ma provo a rispondere.
Se dipendesse da me, sarei sovrano, non suddito :P . Se fossi suddito di certi sovrani, lo giudicherei meno umiliante dell'essere "cittadino" di certe "repubbliche".
La monarchia obbliga a scegliere la Cappella Sistina alla vita di un bambino? Ma se viviamo in un sistema che non trova soldi per la sanità mentre non riesce ad abbattere i costi delle auto blu e dei viaggi di "rappresentanza"????

P.S. se dio esistesse, più che giocare a dadi, sarebbe un maniaco che si diverte a tormentare le sue creature.
 
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197 replies since 2/6/2007, 15:30   4493 views
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