-=- Mauro -=- |
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| Gigione aveva ragione, la frasetta è cretina come poche. Un banale "Madame, che felice coincidenza" sarebbe potuto andare, senza fare allusioni al fatto che il re sapesse che lìambasciatrice era a Corte. Il problema era tutto nel gioco delle precedenze e dei diritti acquisiti, per cui si preferiva fare in modo che la presentazione al re sembrasse dovuta al caso. L'etichetta è piena di esempi simili di astuzie ed escamotages... e in effetti, a leggere le memorie di Breteuil (il mio, non il tuo) e Saint-Simon era una cosa a tratti imbarazzante, a tratti allucinante, a tratti comica.
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