Maria Antonietta - Regina di Francia

Charles-Maurice de Talleyrand-Perigord, Il Camaleonte

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celeborn36
view post Posted on 7/7/2008, 22:46 by: celeborn36




Charles-Maurice de Talleyrand- Périgord nasce a Parigi il 2 febbraio 1754. Discende da una famiglia di alta nobiltà uscita stabilita nel Périgord e la cui origine risale al decimo secolo ed è attestata con lettere patenti di Luigi XIII nel 1613. Una genealogia che risale al sedicesimo secolo presenta dieci generazioni di quest'illustre famiglia alleata spesso ai più grandi nomi di Francia. I suoi genitori non sono ricchi, suo padre segue una carriera militare e sua madre ha una carica a Corte; uno dei suoi zii Alexandre-Angélique de Talleyrand-Périgord, successivamente arcivescovo a Reims, cardinale e arcivescovo di Parigi, avrà molta influenza nelle scelte del giovane Charles-Maurice verso la carriere ecclesiastica.
Charles Maurice nasce zoppo. Soffre di una malattia ereditaria conosciuta sotto il nome di "sindrome di Marfan" che gli provoca questa deformazione dei piedi. Viene dato in affidamento ad una nutrice fino all'età di quattro anni e poi inviato ancora bambino a Chalais en Charent dalla sua bisnonna, la principessa di Chalais. Nelle sue memorie cita questo passaggio della sua vita che fece dal 1758 al 1760, presso questa parente che ammirava profondamente. Descrive la vita, già di un'altra epoca, che regnava in questo vecchio castello e i costumi ancora di rigore in seno della piccola corte che circondava la vecchia principessa.

Visto il suo handicap i genitori gli preclusero la carriera militare a favore di quella ecclesiastica. Nel 1762, Charles Maurice entra nel collegio d'Harcourt a Parigi. Dopo un soggiorno a Reims presso suo zio l'arcivescovo, é ammesso, su raccomandazione di quest'ultimo, nel 1770, al gran seminario di Saint-Sulpice dove dimorerà cinque anni. L'educazione che riceverà tra queste mura lo marchierà per tutta la vita.
Il primo aprile 1775 viene ordinato sotto-diacono nella chiesa di Saint-Nicolas-du- Chardonnet. Ha vent'un anni. Nel settembre del 1775 il Re assegna Charle-Maurice, come abate commendatario, all'abbazia di Saint-Denis de Reims.

Nel frattempo non è a Reims che l'Abate Perigord s'installa ma a Parigi. Si iscrive alla Sorbona dove per tre anni, prepara senza troppi sforzi una tesi di teologia che presenta il 2 marzo 1778. Abate mondano, ha una vita molto libertina dove le belle duchesse e la frequentazione dei salotti diventano una parte importante nella sua vita. Sempre protetto da suo zio, è eletto nel 1775 deputo rappresentante della sua diocesi all'assemblea generale del clero.

Talleyrand è ordinato prete nella cappella dell'Arcivescovado di Reims, il 18 dicembre 1779 e celebra la prima di sette messe che gli si attribuiscono.

il 10 maggio 1780 è nominato per cinque anni uno dei due agenti generali del clero presso l'amministrazione reale. Lavoratore accanito, prende molto seriamente il suo compito di difendere i beni e i previlegi della Chiesa contro gli assalti d'un potere reale fortemente indebitato, dopo la spedizione in America.

Il 21 Aprile 1785 dalla sua lunga relazione con la Contessa Adélaide de Flauhaut de la Billarderie, nasce Charles de Flauhaut, a detta di André Beau "il più autentico dei suoi figli naturali"

Questa bella vita ma molto libertina gli farà attendere tre anni per ottenere la tanto desiderata mitra. Il 2 Novembre 1788, Talleyrand è nominato dal Re, Arcivescovo d'Autun. Luigi XVI cede così ad un voto espresso dal padre morente dell'abate. La vestizione ha luogo il 4 gennaio 1789. Ci mette due mesi prima di scoprire il suo vescovado ma prende subito coscienza della necessità della sua presenza ad Autun se vuole farsi eleggere deputato agli Stati Generali, cosa che accadrà i 2 Aprile 1789, dopo una campagna veloce ma orchestrata in maniera impeccabile.

Il 5 maggio 1789 ha luogo la solenne apertura degli Stati Generali del Regno. Comincia allora per Charles Maurice, dalla sua nomina e la fine dell'assemblea costituente, il 30 settembre 1791, un periodo di intensa attività. Dal 14 luglio 1789 Talleyrand è nominato membro del Comitato di Costituzione dell'Assemblea Nazionale. Nell' Agosto 1789 fa adottare la sua proposta di redazione dell'articolo 6 della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino. Il 10 Ottobre dà la sua "Mozione sulla nazionalizazione dei beni ecclesiastici". Il 16 Febbraio 1790, l'arcivescovo d'Autun è eletto alla presidenza dell'Assemblea Nazionale. Il 14 Luglio 1790, celebra la messa che ha luogo al Campo di Marte durante la Festa della Federazione. Il 13 Gennaio 1791, Tayllerand investe 2 vescovi costituzionale ed è scomunicato dal Papa.

All'inizio del 1792 la guerra è considerata inevitabile, l'Assemblea Legislativa vuole inviare una missione a Londra, per conciliarsi con la vecchia nemica di sempre, Tayllerand sembra il più indicato ed accetta senza pensarci. Ritorna in Francia il 15 luglio e poco dopo il 10 Agosto, in un testo giustifica la deposizione del Re che viene imprigionato al Tempio. Nel settembre 1792 la nuova assemblea prende il nome di Convenzione e le difficoltà sia esterne che interne si moltiplicano, Tayllerand pensa sia prudente lasciare la Francia. Arriva a Londra il 18 settembre 1792 dopo aver ottenuto con difficoltà un passaporto firmato da Danton, che gli permetterà di fingere di non essere un emigrato. Durante il suo soggiorno a Londra Tayllerand rende spesso visita ad un gruppo di illustri emigrati che si riuniscono a Juniper Hall.
Intanto in Francia viene scoperto l'armadio di Ferro alle Tuileries dove si trovano delle carte che compromettono Tayllerand. L'atto d'accusa contro di lui nel dicembre 1792 conduce ad una domanda d'arresto.

Nel 1794 espulso dall'Inghilterra parte per gli Stati Uniti, dove per vivere si trasforma in uomo d'affari e in speculatore, percorrendo l'interno del paese alla ricerca di eventuali operazioni immobiliari lucrative. Nel frattempo studia i costumi politici e la vita economica del Paese che lo accoglie.

Tayllerand radiato dalla lista degli Emigrati può ritornare a Parigi il 20 Settembre 1796. Il 16 luglio 1797 riesce ad avere da Barras il portafoglio degli Affari Esteri grazie all'intervento pressante di Mme de Stael. Dimenticherà presto, in Mme de Stael, la persona devota all'estremo, che l'ha rimesso sulla cresta dell'onda e gli ha permesso questo ritorno di grazia.

Durante il Direttorio mischia attività diplomatiche e arricchimento personale. Fa fortuna senza dimenticare qualche disavventura come le negoziazioni con gli Stati Uniti per la vendita della Louisiana.
Il 20 Gennaio 1799 accusato di malversazione, Talleyrand dà le dimissioni dal suo ministero. Prevede che tale regime può durare poco quindi decide di precipitare gli eventi. Incoraggia attivamente il generale Bonaparte a prendere il potere e contribuisce alla preparazione del colpo di stato del 18 brumaio. Ha il compito di far dare le dimissioni di Barras e ci riesce a meraviglia senza versare alcuna somma importante per incoraggiarlo alla partenza.
L'impresa di Bonaparte ha buon esito e il Generale non dimentica Tayllerand a cui offre il posto di ministro degli affari esteri sotto il Consolato, posto che conserva sotto l'impero fino al 1808. Il 15 Lugli 1801 Papa Pio VII rende Talleyrand alla vita secolare e laica. Il 9 Settembre 1802, sposa a Neuilly, Catherine-Noel Worlée, "La bella Madame Grand". Il 7 maggio 1083 compra la "Terra di Valençay" su consiglio di Napoleone e, sembra, con il suo aiuto finanziario. Napoleone vuole che possa ricevere le persone d'alto rango nel modo più appropriato.

Nel 1804 è l'ispiratore della cattura del Duca d'Enghien che sarà subito fucilato dopo un processo spiccio. Il 2 dicembre 1804 Talleyrand assiste all'incoronazione dell'Imperatore Napoleone. Dopo la battaglia di Austerlitz il 26 dicembre 1805 Tayllerand firma con l'Austria "la Pace di Presbourg" cercando di minacciare questo paese.
Il 7/9 luglio 1807, firam a Tilsit il trattato con la Russia e la Prussia, il 9 agosto 1807 Tayllerand dà le sue dimissioni da ministro delle Relazioni con l'estero. Il 17 agosto viene nominato vice grand'elettore. Il 18 maggio 1808 su ordine di Napoleone accoglie a Valençay, gli infanti di Spagna: Don Ferdinand, Don Carlos e il loro zio, Don Antonio.
Ben trattati ma Prigionieri rimarranno a Valençay fino al 1814.
Il 8 marzo 1812, Tayllerand acquista l'Hotel de L'Infantado, sarà la residenza dove morrà nel 1838.

Da un pò di tempo Tayllerand prende le distanze da Napoleone, questo si concretizzerà nell'ottobre 1808 quando ad Erfurt Tayllerand spinge segretamente lo Zar Alessandro I a mancare gli accordi che gli proponeva Napoleone. Alessandro I non intendeva avere allenze con la Francia che l'avrebbe isolato dal resto dell'Europa. Come ricompensa per i suoi servizi Talleyrand, chiede allo Zar di intervenire presso la Duchessa Anna-Dorothéa de Courlande per sollecitare la mano della sua quarta figlia Dorethée, che ha sedici anni, in favore del conte Edmond de Perigord, suo nipote. Il matrimonio si celebrerà il 22 aprile 1809 a Francoforte sul Meno.

Nel Gennaio 1809, avendo intravisto con Fouché la caduta dell'Imperatore, Tayllerand è oggetto della famosa scena dove Napoleone, ritornato dalla disfatta in Spagna, gli esprime il suo disprezzo e l'accusa di tradimento. Tayllerand cade in disgrazia. Egli offre i suoi servizi alla Russia e all'Austria. Durante l'inverno 1812 la campagna della Grande Armée si riduce ad una catastrofe. Dal 16 al 19 ottobre 1813 l'armata di Napoleone perde la battaglia di Lipsia. Da allora gli avvenimenti annunciano la fine dell'impero. Nel novembre 1813., l'imperatore insiste presso Talleyrand affinchè questi riprenda il ministero degli esteri invano. L'11 dicembre 1813 il Re di Spagna Ferdinando VII ritrova la libertè e lascia Valençay.
La coalizione degli stati europei contro Napoleone ha la meglio su quest'ultimo e l'imperatore, nonostante numerose vittorie sul suolo francese non può impedire che gli alleati entrino a Parigi che capitola il 31 marzo 1814. Tayllerand consiglia all'Imperatrice di andarsene e lei si organizza per restarci. Lo Zar Alessandro si installa da Tayllerand dove tutta l'Europa accorre a corteggiare lo zar Alessanro e Tayllerand, i due capi.
Il primo aprile 1814, Talleyrand è eletto presidente del Governo provvisorio dal Senato. Il 2 Aprile 1814 su sua istanza il Senato pronuncia la decadenza di Napoleone.

Talleyrand convice lo Zar che il Ritorno dei Borboni è l'unica soluzione per evitare che la Francia cada in un periodo di instabilità. Prepara in pochi giorni un progetto di costituzione che presenta a Luigi XVIII. Questi lo accetta non senza esitazione, ma trasforma la costituzione que Talleyrand gli vuole imporre in " Carta di concessione"
Il 3 maggio 1814, Luigi XVIII entra a Parigi. Il 13 maggio, Talleyrand, principe di Benevento, è nominato Ministro degli Affari Esteri. Il 1 Novembre 1814, all'apertura del Congresso di Vienna, la Francia è rappresentata dal principe di Benevento, che parte accompagnato dalla nipote Dorothée, contessa di Perigord e si installa al Palazzo Kaunitz. Rapidamente Talleyrand rigira la situazione sfavorevole alla Francia grazie alla sua diplomazia e grazie ai suoi suntuosi ricevimenti. Il 5 marzo 1815 si riceve a Vienna la notizia del ritorno in Francia di Napoleone.
Il 13 marzo 1815, il principe di Talleyrand firma la Dichiarazione delle potenze riunite al Congresso di Vienna contro Napoleone.
18 giugno 1815 disfatta a Waterloo per Napoleone. Il 23 dello stesso mese è Talleyrand che presenta un suo rapporto al Re che è di ritorno da Gand verso Parigi.
Il 9 luglio1815 il principe, pari di Francia, è nominato presidente del consiglio dei ministri e segretario di stato al dipartimento degli affari esteri. Si dimette il 24 settembre 1815, con gran sollievo del Re, perchè si rifiutò di firmare il trattato con gli alleati, dopo la Battaglia di Waterloo, giudicandolo troppo duro rispetto a quello precedente. In realtà si dice che sia stata la "Camera Introvabile" a spingerlo alle dimissioni.

Gran Ciambellano e membro della camera dei Pari, Talleyrand non avrà più alcun ruolo politico. La sua opposizione sotto Carlo X, lo vedrà annodare relazioni con Royer-Collard, presidente della Camera e capo dell'Opposizione parlamentare, suo vicino di campagna a Chateauvieux. Dopo la Rivoluzione di Luglio quando è certa la caduta di Carlo X, Talleyrand da Valençay dove dimorava dal 1816, manda un messaggio al Duca d'Orleans per dirgli che non doveva perdere un momento per recarsi immediatamente a Parigi per mettersi alla testa del movimento. Il duca d'Orleans segue il suo consiglio, si installa a Palais Royal e accetta il titolo di Luogotenente Generale, quando viene invitato a recarsi all'Hotel de Ville, esita e fa consultare Talleyrand che risponde di accettare. Luigi Filippo appare sul balcone , col tricolore in mano e tra le acclamazioni della folla diventa "Il Re dei Francesi".
All'avvento di Luigi Filippo dovuto ad una insurrezione, le corti europee si inquietano e temono che si distrugga l'equilibrio instaurato durante il Congresso di Vienna, dopo che anche il Belgio insorge e proclama la sua indipendenza dai Paesi Bassi. Luigi Filippo sentendo il pericolo ed volendo evitare una nuova coalizione contro la Francia chiede a Talleyrand di rappresentare lo stato francese alla Conferenza di Londra.
Talleyrand, 76 anni suonati, accetta e il 6 settembre 1830 è nominato dal Re Luigi Filippo ambasciatore straordinario a Londra. La sua nomina è ben accolta non solo a Londra ma anche dalle altre corti Europee. Il 4 novembre 1830 le potenze alla conferenza di Londra impongono l'armistizio tra Belgi e Olandesi. Il 20 dicembre l'indipendenza del Belgio è riconosciuta e il 20 gennaio 1831 la conferenza proclama la neutralità e l'inviolabilita perpetua del Belgio.

Il 13 novembre 1834, il principe di Talleyrand invia una lettera con le sue dimissioni da ambasciatore straodinario a Londra. Ormai il vecchio principe si divide il suo tempo tra Valençay e il suo hotel de la Rue Saint Florentin.

Il 9 dicembre 1835, muore Mme de Talleyrand, la si seppellisce al cimitero di Montparnasse. Il 17 maggio 1838 alle ore 6 del mattino, Charles Maurice, principe di Talleyrand, firma la sua dichiarazione di ritratazione e la sua lettera a Papa Gregorio XVI (dopo mesi di colloqui finalmente il principe si riavvicina alla Chiesa.) e riceve l'estrema unzione. Alle 8 il Re Luigi Filippo accompagnato da Mme Adelaide, sua sorello, rende visita al principe. Alle 3 e 35 all'età di 84 anni il Principe di Talleyrand si spegne. Il suo corpo riposa a Valençay nella cripta della "Cappella delle sorelle".












 
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