Tributo alla dolce Regina Maria Antonietta., Composizione musicale e video.

Salve sono un compositore musicale, innamorato della figura romantica e triste della regina Maria Antonietta.Ho scritto un brano che é un tributo a lei dedicato. Del brano in questione esiste un video su YouTube di cui vorrei girarvi il link, sperando che possiate apprezzarlo.



Grazie di questo gruppo.

Grazie a te per il filmato.

Di tutte queste centinaia di scarpette, ventagli, stoffe preziose, vestiti incredibili, champagne a fiumi, fiches e tavoli da gioco, ricchezze incalcolabili, dolcetti, cagnolini, nastrini, balli in maschera, occhi luminosi e malandrini che ti rubano il cuore, risate cristalline e radiose che illuminano la giornata - la vita, se si è il fortunato prescelto - di un uomo, notti birichine vissute sfuggendo avventurosamente e gioiosamente alla guardie del corpo e agli opprimenti rituali di corte, cosa resta alla fine? Una ghigliottina.

Mio Dio! Perché ci regali creature così adorabili, luminose, graziose, femminili, piene di charme, di leggerezza, di gioia di vivere e poi le uccidi?

Non avrei saputo usare parole migliori.
La sorte della Regina Maria Antonietta è talmente ingiusta, la sua fine così straziante da suscitare tristezza a distanza di secoli, come se fosse accaduto ancora ieri.
Stupidamente penso che se un giorno possa esistere una macchina del tempo, vi si collocherebbe tra i primi posti, per poterla mettere in salvo.
Ma sono certo che nella sua fierezza, rifiuterebbe perfino quell’aiuto.Ma ne sarebbe comunque valsa la pena, per poter ammirare ancora per un ultima volta, la genuina spontaneità di una ragazza, divenuta regina, e il cui destino mai le fu reso possibile scegliere davvero.

In quei secoli neppure, anzi soprattutto, la figlia dell'Imperatrice del Sacro Romano Impero poteva scegliere il proprio destino perché rappresentava un'utilissima merce di scambio per concludere matrimoni ed alleanze vantaggiose. In quei tempi le ragazze erano preziosi oggetti da barattare e con cui acquisire parentele vantaggiose e prodigiose. A guardar bene, non è che le cose siano molto cambiate oggigiorno.

Figuriamoci le altre povere mortali, merce di scambio per bottegai, contadini, mercanti. Ma forse in questi casi, essendo il loro "valore commerciale" più basso, avevano maggior libertà di scelta.

Maria Teresa d'Austria ebbe 16 figli e la sua politica fu: Bella gerant alii, tu felix Austria nube, cioé gli altri facciano le guerre, noi facciamo matrimoni. Riuscì a mettere Maria Antonietta sul più bel trono d'Europa, come era chiamato allora; peccato che il marito scelto fosse un tontolone e lei di conseguenza considerata da un contemporaneo "il solo uomo alla Corte di Francia".

Rimane il fatto che le donne sono sempre state il calore, il colore, il profumo della Terra e la ragion d'essere dell'uomo.

Senza di loro vivremmo in una landa spoglia, fredda e desolata come una tundra siberiana.
Del resto, non fu Lui a dire: non è bene che l'uomo sia solo? Sapeva quello che faceva.

Edited by Duc de Saint-Simon - 16/9/2020, 17:19

Anna, leggo nella tua risposta una certa delusione e un'amarezza e chiedo scusa se ho contribuito a provocarle.

Da quel che dicono i contemporanei, Luigi XVI era un uomo debole di carattere e indeciso su tutto. Mi scuso di aver usato la parola tontolone, parola brutta, sbrigativa e ingiusta, che certo non racchiude la complessità del personaggio.

Maria Antonietta era stata odiata da viva, senza altre colpe che le dissipazioni di denaro (vedi il Trianon, che è costato come una guerra). Ma lo sperpero di denaro era una caratteristica dei nobili di Francia di quel tempo, basti pensare alla vicenda del ministro delle finanze Fouquet, tanto ricco da suscitare l'invidia e l'ira di Luigi XIV che lo fece arrestare e lo derubò di tutti i suoi beni.

Solo dopo morta hanno riconosciuto a Maria Antonietta la sua saggezza e il suo equilibrio di madre e di regina. Come ho già detto, era considerata il solo uomo alla Corte di Francia.

Certo, per ognuno di questi argomenti non basterebbe un libro.

Si è una musica scritta e composta da me.

Grazie dell’apprezzamento e del complimento. Nel canale puoi trovare altre mie composizioni, sono tutte sul genere barocco/rococò. Io amo quel periodo storico a cui mi sono avvicinato grazie alla magnifica figura di Maria Antonietta, di cui sono perdutamente innamorato!

Ahi, Anna! Si dice chapeau (cappello), non chateau (castello).

Una moglie come si deve, che ha l'ascendente che doveva avere M.A sul marito scornato e umiliato per non averla potuta possedere per ben 7 anni, riesce a far fare al marito quello che vuole.
Dietro ogni grande uomo c'é sempre una grande donna, dice il saggio.
Oppure, per dirla col mio dialetto: la parola del cusin la gira la prea del mulin.
Se non la capisci te la traduco.

I medici del tempo hanno certificato la difficoltà del re nello svolgere il dovere conigale, forse una fimosi, forse la malattia di Peyronie.
Da uomo posso solo immaginare il tormento e l'umiliazione di Luigi XVI di non poter fare di una sposa così affascinante e prestigiosa una donna completa, la sua pena e il suo rimorso che forse lo portava ad eccedere nei regali e nelle concessioni alla moglie, per ricompensarla di questa cosa, di cui certamente la Corte bisbigliava, un pettegolezzo così piccante!

Un matrimonio da cui tutti aspettavano il frutto, il Delfino, il futuro re di Francia, la nazione più ricca d'Europa, la garanzia della continuazione della gloriosa stirpe di san Luigi.
E la povera M.A che lo scusava nelle lettere alla madre, dicendo che il re compiva sì l'atto ma non lo portava a termine, come se un uomo giunto al punto di non ritorno riuscisse a fermarsi.

La povera M.A., costretta a mentire per difendere l'onore di quell'uomo che non riusciva a renderla donna, ne esce ingigantita.