Maria Antonietta - Regina di Francia

Progetti matrimoniali

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mounsier
view post Posted on 2/10/2011, 16:16 by: mounsier






Per una serie di concause, legate ad un susseguirsi di lutti che colpirono la famiglia reale di Francia tra il 1711 e il 1712, Luigi XIV si trovò ad avere come erede un bambino di 2 anni, salito al trono nel 1715 con il nome di Luigi XV (1710-1774), figlio di Luigi di Borbone e di Maria Adelaide di Savoia. Ben presto si iniziò a pensare ad un matrimonio per il giovane re. Inizialmente si decise di rafforzare il legame tra i Borboni di Francia e Spagna con il matrimonio tra Luigi XV e una figlia di Filippo V, per altro zio del giovane Luigi. Il matrimonio era stato deciso anche in virtù di una riconciliazione tra i due paesi, dopo la fine della guerra della Quadruplice alleanza, dal 1718 al 1720,



La scelta era caduta su Marianna Vittoria (1718-1781) che all'epoca del progetto matrimoniale aveva poco più di tre anni. La mano dell'infanta spagnola fu chiesta a nome del re dall'ambasciatore francese Saint-Simon nel novembre del 1721. Come previsto dagli accordi nuziali, Marianna Vittoria si trasferì in Francia, arrivando a Parigi nel novembre del 1722, alloggiata al Louvre. Elisabetta Carlotta duchessa madre d'Orleans, la definì assai dolce e graziosa, a prendersi cura della piccola infanta regina come veniva chiamata, fu Maria Anna di Borbone Conti figlia naturale di Luigi XIV. La piccola Marianna Vittoria godeva di molta popolarità, tuttavia il primo ministro Luigi duca di Borbone, contrario alle nozze spagnole, influenzò il giovane re a tal punto che il fidanzamento fu rotto, mandando su tutte le furie Filippo V re di Spagna, ma ancor di più la moglie, l'italiana Elisabetta Farnese. Il 5 aprile 1725 Marianna Vittoria lasciò la Francia e ritornò in Spagna. Tornata a Madrid, per Marianna Vittoria si parlò nel 1727 di un possibile matrimonio con il giovane Pietro II zar di Russia (1715-1730), figlio dello zarevic Alessio Romanov e di Carlotta di Brunswick Lunenburg e nipote di Pietro il Grande, ma insorsero sin da subito difficoltà insormontabili. Nel destino di Marianna Vittoria c'era comunque una corona, difatti nel 1729 sposò Giuseppe I di Braganza re di Portogallo.



L'ingerenza del primo ministro Luigi di Borbone, sul matrimonio di Luigi XV e l'infanta spagnola, aveva anche motivi prettamente personali. Luigi infatti aspirava a vedere sul trono una delle sue sorelle o Enrichetta (1703-1772) madmoiselle di Vermandois di venti anni o Elisabetta (1705-1765) madmoiselle de Sens di diciotto anni. L'influenza di Luigi di Borbone sul giovane Luigi XV era però in netto calo a favore di Andrè Fleury che riuscirà nell'intento di far esiliare il duca di Borbone e la sua amante madame de Priè che aveva più volte influenzato il primo ministro su decisioni politiche, ed aveva incoraggiato Luigi XV a rifiutare il progetto con una delle sorelle Condè. Enrichetta in realtà non aveva alcuna intenzione di sposare Luigi, preferendo una vita in convento come la cugina Luisa Adelaide d'Orleans, e difatti nel 1727 prese il velo e nel 1733 divenne badessa di Beaumont-lès-Tours. Elisabetta Alessandrina invece sfumato questo matrimonio, vide la possibilità di divenire duchessa d'Orleans, sposando il cugino Luigi, ma ad opporsi fu la duchessa d'Orleans Francesca Maria, sorella di sua madre, che aspirava ad un matrimonio più prestigioso, sfumato questo altro progetto, Elisabetta Alessandrina non si sposerà.



Sfumato il progetto con una delle proprie sorelle il primo ministro Condè propose una candidata straniera, una principessa inglese. Il fine di Condè era quello di avvicinare l'Inghilterra alla Francia, dato che i rapporti con la Spagna si erano alquanto allentati dopo la rottura del fidanzamento con l'infanta, e che l'Inghilterra si era avvicinata all'Austria. La scelta cadde sulla prima figlia del re Giorgio II e della moglie Carolina di Ansbach, Anna di Hannover (1709-1759). Anna aveva sedici anni, era estremamente intelligente e colta, parlava oltre l'inglese, il francese e il tedesco, aveva un vero talento musicale, brillava nel canto, nella composizione e nel cembalo, il suo maestro era stato Georg Friederich Handel, che di solito non insegnava, ma che fece un'eccezione come disse per la sola Anna, da lui definita fiore tra le principesse. Il progetto matrimoniale però si arenò dopo le insistenze della corte francese sulla conversione della principessa alla religione cattolica, le difficoltà sulla conversione non erano il solo motivo della fine del progetto, ancora una volta Fleury si oppose a Condè, influenzando Luigi XV contro le nozze inglesi. Sfumato il progetto nel 1734 Anna sposò Guglielmo IV principe d'Orange.



Un'altra candidata veniva dalla lontana Russia, lo zar Pietro I il Grande propose la propria figlia Elisabetta Romanov (1709-1762) contando sulla sua bellezza e sulla ricchezza che lo zar poteva offrire. A sedici anni Elisabetta era considerata la fanciulla più bella dell'impero, suo padre l'adorava e da molti era considerata la versione femminile dello zar. Seppur intelligente, Elisabetta aveva ricevuto un'educazione imperfetta, lo zar non aveva tempo di sovrintendere ai suoi studi, e la madre Marta Helena Skowrońska, prima amante poi moglie dello zar, che le aveva cambiato il nome in Caterina, non aveva goduto di un'educazione formale. Suo padre filo-europeo aveva scelto per lei una governante francese, Elisabetta parlava correntemente oltre al francese anche l'italiano ed era un'ottima ballerina. La corte francese però non prese seriamente la candidatura della principessa russa, non si considerava l'impero russo ancora all'altezza delle potenze europee, inoltre c'erano le ombre sul passato di Caterina e il progetto sfumò. Elisabetta avrebbe visto la sua stella brillare non come moglie di, ma come zarina del proprio paese. Era stata fidanzata al principe Carlo Augusto di Holstein Gottorp ma il giovane morì alla vigilia delle nozze. Elisabetta avrebbe scelto da sola il proprio marito, e come suo padre prima di lei, nel 1742 sposò Alexey Razumovsky, un uomo del popolo.



Un'altra candidata fu la principessa portoghese Maria Barbara di Braganza (1711-1758) figlia di Giovanni V re del Portogallo e di Maria Anna d'Asburgo. I Braganza erano una dinastia giovane, Giovanni V era il quarto re della dinastia Braganza e il matrimonio con l'arciduchessa austriaca aveva segnato di certo un salto in avanti. La giovane principessa, colta, appassionata di musica in particolare di clavicembalo, era stata allieva del noto musicista italiano Domenico Scarlatti. Maria Barbara non era particolarmente bella, ma i più la descrissero di buon carattere, nonostante le buone premesse il progetto matrimoniale non si concretizzò, Maria Barbara sarebbe comunque entrata a far parte della grande famiglia dei Borboni, sposando nel 1729 Ferdinando di Borbone erede della corona spagnola.



Un'altra candidata fu Carolina di Assia Rheinfels Rotenburg (1714-1741) tedesca di nascita, figlia di Ernesto langravio di Assia Rotenburg e di Eleonore Löwenstein Wertheim Rochefort. Carolina era stata suggerita da una figlia del principe di Savoia Carignano, che aveva una certa influenza su Fleury. Carolina era sorella di Polissena, moglie di Carlo Emanuele III re di Sardegna, il fine era quello di mantenere un rapporto familiare e politico con il Piemonte. Carolina era particolarmente graziosa ma aveva un pessimo carattere, e finì ben presto con l'essere scartata. Il destino di Carolina era comunque in Francia, infatti nel 1728 sposò Luigi Enrico di Borbone Condè, proprio il nemico di Fleury.



Un'altra candidata era la principessa lorenese Anna Carlotta (1714-1773), figlia di Leopoldo duca di Lorena e di Elisabetta Carlotta d'Orleans. Proprio gli Orleans proposero Anna per rafforzare con Anna sul trono, il potere degli Orleans. Compresone il fine Condè rivale degli Orleans ostacolò il progetto matrimoniale che difatti non andò in porto. Fallito questo progetto il duca di Lorena cercò di far accasare la figlia con il duca d'Orleans suo nipote, vedovo a ventitre anni della prima moglie, ma il duca Luigi rifiutò questo come altri progetti matrimoniali. A ventitreanni senza opportunità di sposarsi, Anna Carlotta divenne badessa di Remiremont. Ciò che non accadde a lei, cioè diventare regina di Francia, accadde ad una sua nipote Maria Antonietta d'Asburgo Lorena, figlia di suo fratello Francesco.


Maria ritratta da Jean Batpiste van Loo

La lista di candidate alla mano di Luigi XV erano ben 99, (io ho trovate queste, se ne sapete delle altre aggiungentele.) Fu il cardinale Fleury a proporre il nome di colei che sarebbe diventata moglie di Luigi XV. Il cardinale Fleury desiderava scegliere una principessa che non fosse strumento di alleanze interne ed esterne, e la sua scelta cadde su una principessa polacca Maria Leszczynska (1703-1768) figlia del re di Polonia poi duca di Lorena Stanislao e di Caterina Opalinska, Maria aveva ventidue anni, di conseguenza era in grado di dare al giovane re un figlio quanto prima. Il 5 settembre 1725 la principessa polacca sposava il re di Francia. Fu inizialmente un matrimonio d'amore, per il quindicenne Luigi, Maria fu il primo amore le fu fedele fino a quando nel 1738 dopo la nascita dell'ultimogenita, Maria gli chiuse le porte della sua camera da letto. Il re iniziò da allora le sue storie d'amore, tra le quali emerse Madame de Pompadour. Il matrimonio durò quarantatre anni, i due misero al mondo undici figli Luisa Elisabetta e Anna Enrichetta (1727) Luisa (1728-1733) Luigi Ferdinando (1729) Filippo (1730-1733) Maria Adelaide (1732) Vittoria (1733) Sofia (1734) un figlio nato morto nel 1735, Teresa (1736-1744) Luisa Maria (1737) dei quali ne videro morire sei.


M. van Meytens, Maria Elisabetta 1760s

Il 24 giugno 1768 Maria Leszczynska moriva, fu sicuramente un gran dolore per il re che tornò ben presto a farsi consolare dalle sue amanti, morta da alcuni anni anche madame de Pompadour, Luigi XV si legò ad una nuova donna Jeanne Becù madame du Barry che sarà l'ultima favorita del sovrano. A pensare alle nuove nozze del sovrano, ancor prima di questi fu la regina d'Austria e d'Ungheria nonchè imperatrice del Sacro Romano Impero Maria Teresa d'Asburgo. L'Austria e la Francia erano state acerrime nemiche da decenni dalla salita al trono della giovane Maria Teresa, ora a distanza di anni, dopo il cambiamento di alleanze che aveva visto le storiche alleanze europee venire meno ossia quelle tra Austria e Inghilterra, Francia e Prussia, l'avvicinarsi della Prussia e dell'Inghilterra aveva spinto l'Austria ad avvicinarsi alla Francia. Maria Teresa contava sulla bellezza della sua terza figlia Maria Elisabetta d'Asburgo Lorena (1743-1808) dai più considerata la più bella tra le figlie di Maria Teresa, che di lei scriveva << Non importa se la guarda un principe o una guardia svizzera. Ad Elisabetta basta l'ammirazione di chiunque per sentirsi contenta. >> Maria Elisabetta ha ventiquattro anni, Luigi XV incuriosito dalla decantata bellezza dell'arciduchessa austriaca, da il via ai negoziati inviando alla corte austriaca un pittore affinchè ritragga Maria Elisabetta. Ma sfortuna vuole che lo spettro della famiglia, il vaiolo che ha già ucciso due sorelle e un fratello ed una cognata di Maria Elisabetta, colpisca anche lei, Maria Elisabetta si salva ma la sua bellezza è irrimediabilmente perduta. Il ritratto del volto deturpato dalle cicatrici è comunque inviato a Luigi XV che sorvola sul progetto sotto un silenzio colmo di significato. Maia Elisabetta non si sposerà e diventerà badessa delle canoniche di Innsbruck.


J.Ducreuz, Maria Teresa 1776

Come già accennato da Ale nella prima pagina, un altro progetto matrimoniale fu con Maria Teresa di Savoia Carignano (1749-1792) figlia di Luigi Vittorio di Savoia Carignano e di Cristina di Assia Rheinfels Rothenbourg. Maria Teresa a diciannove anni era rimasta vedova di Luigi Alessandro di Borbone principe di Lamballe. La principessa vedova di Lamballe era nota per il dolce carattere e l'irreprensibilità dei modi, che avevano portato le figlie zitelle del re, le Mesdames Maria Adelaide, Vittoria, e Sofia a contrapporre all'arciduchessa austriaca Maria Elisabetta, proprio la giovane Maria Teresa come eventuale seconda moglie del re. Le Mesdames facevano parte del partito dei devoti che speravano in un ritorno del re ad una vita nel rispetto dei principi religiosi, ma la condotta del re mostrava tutto altro, infatti le Mesdames si trovarono a dover affrontare una bella gatta da pelare Madame du Barry. Il progetto matrimoniale con la principessa di Lamballe venne meno.



Oltre a Maria Teresa d'Austria, anche Carlo III re di Spagna cercò di approfittare della vedovanza del re Luigi XV per piazzare una sua figlia sul trono francese. Si trattava della ventiquattrenne Maria Giuseppina di Borbone (1744-1801) quarta figlia femmina avuta del re e della regina Maria Amalia di Sassonia, divenuta poi la maggiore a seguito delle morti in tenera età delle prime tre. Maria Giuseppina non era particolarmente graziosa, e già in passato era sfumato il progetto matrimoniale con il figlio ed erede di Maria Teresa d'Austria che le aveva preferito una cugina. Luigi XV rifiutò il progetto indicando come causa la giovane età dell'infanta spagnola, è più probabile che non gli fosse piaciuta se si pensa che Maria Elisabetta d'Asburgo Lorena aveva la stessa età ed inizialmente Luigi XV ne era stato interessato. Sfumato questo progetto Maria Giuseppina non si sposerà rimanendo alla corte del padre, e poi del fratello.



Nel 1774 si ritornò a parlare di un possibile matrimonio del re. Luigi XV, era da più parti spinto a contrarre un nuovo matrimonio, dato che il matrimonio del nipote Luigi con Maria Antonietta d'Asburgo Lorena non aveva ancora visto la nascita di un erede. Come nuova moglie si fece il nome della principessa Maria Anna di Savoia (1757-1824) figlia di Vittorio Amedeo III re di Sardegna e di Maria Antonietta di Borbone Spagna. Ma il nuovo matrimonio avrebbe potuto recare offesa alla giovane delfina e alla potente madre di questa, Maria Teresa d'Austria, nonché compromettere, con eventuali figli nati dalle nozze, la successione dei due generi di Vittorio Amedeo, il conte di Provenza e il conte d'Artois, inoltre non piaceva a Vittorio l'idea di dare in sposa la diciassettenne figlia al sessantaquattrenne monarca francese, perciò mostro interesse a che il progetto decadesse, come scrisse infatti il 16 aprile 1774 a De Viry: << La tenerezza che abbiamo per nostra figlia ci mette nella speranza che queste onde si infrangano su loro stesse e che della questione più non si parlerà. >>

Edited by mounsier - 9/6/2016, 15:42
 
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