| Armand Louis de Gontaut nasce il 13 aprile 1747, è suo nonno, il vecchio maresciallo Charles Armand de Gontaut, duca di Biron che lo tiene sulla fonte battesimale. Decano dei marescialli di Francia e di tutti gli ufficiali generali, è la più alta personalità militare del Regno dopo il Re. Muore nel 1756 lasciando dei ventisei figli avuti da sua moglie, Antoinette de Bautru, nipote del famoso duca di Lauzun (vedi Topic a lui dedicato) grazie alla quale questo titolo entra nella famiglia di Gontaut, due discendenti maschi, Louis Antoine de Gontaut, duca de Biron, pure lui maresciallo di Francia e colonnello del reggimento delle guardie francesi e Charles-Antoine-Armand, marchese e poi duca di Biron, padre del nostro Biron. Alla nascita, avendo lo zio avuto poca discendenza, si trova il solo erede su cui la famiglia ripone tutte le speranze. Una ferita grave nella battaglia di Dettingen nel 1743 trasforma il padre di Armand Louis in cortigiano all’età di trentacinque anni. Amabile commensale delle favorite di Luigi XV, prima di Mme de Châteauroux e Mme de Pompadour poi, era riuscito a guadagnarsi la fiducia del Re che apprezzava la sua gioia di vivere, il suo disinteressamento e la sua dignità. La natura esatta della sua infermità non ci è data sapere ma lo si può dedurre da cosa raccontano i rapporti dell’epoca sul suo legame con le favorite: “ La faceva ridere, non domandava nulla, né per lui né per gli altri; non può ispirare gelosia e non si immischia in nulla. Lo si chiama l’Eunuco Bianco”. Comunque sia il soldato sposa il 21 gennaio 1744, Antoinette-Eustache Crozat du Châtel, una delle più ricche ereditiere della capitale, di appena sedici anni. Durante il periodo dell’esercito il marchese de Gontaut, verrà creato duca solo nel 1758, diventa amico di un giovane ufficiale lorenese, il marchese di Stainville, introdotto a Corte, quest’ultimo ebbe molto successo e se si deve credere a M. De Talleyrand ed alle indiscrezioni dell’epoca divenne l’amante di Mme de Gontaut. La nascita di Armand Louis porta in questa coppia ritenuta allora sterile il maschio tanto desiderato, ma tre giorni dopo la madre viene a mancare, la povera madre di diciannove anni ebbe solo il tempo di strappare alla sorella di dodici, la promessa di sposare Stainville per assicurarsi la sua fortuna. Tre anni più tardi il fidanzamento ha luogo, la giovane marchesa di Stainville porta in dote al marito una rendita di 120000 lire. Mme de Pompadour fa entrare Stainville nella carriera diplomatica, fu inviato a Roma, poi a Vienna dove conquista le grazie di Marie Therese. Creato duca di Choiseul, pari del Regno, colmato di onori, il Re gli affiderà nel 1758 il ministero degli affari esteri, dove rimpiazzerà il Cardinale di Bernis. Durante questo periodo Gontaut porta Armand Louis a Corte dove passa i suoi primi anni, come cita lui stesso: “ sulle ginocchia della favorita del Re” Quando ebbe dodici anni, suo zio, il maresciallo de Biron, lo fece entrare nel suo reggimento di guardie francesi. In questa occasione, Luigi XV che adorava Armand Louis, raggio di sole in questa corte che invecchia, gli promette il posto prestigioso dello zio, la mancanza a questa promessa da parte di Luigi XVI sarà una delle cause della rottura con la Corte. Biron amava profondamente il Duca di Choiseul che giudicava allora: “Buono, nobile, franco, generoso, galante, magnifico, liberale, fiero, audace etc etc”. La sua verve, il suo spirito lo rendono irresistibile e fu un vero rubacuori nonostante il suo felice matrimonio con la dolce Louise-Honorine, la giovane zia di Biron. Il marito di quest’angelo, come la chiamava Mme du Deffand intratteneva da molti anni una relazione incestuosa con la propria sorella, Beatrice de Choiseul-Stainville. Questa donna, già canonichessa di Remiremont aveva già programmato che per non dare la possibilità al fratello di avere una favorita che lo possa governare di diventare lei stessa la sua amante. Il duca di Gontaut, sempre servizievole aveva trovato uno sposo comodo per la sorella di Choiseul nella persona del duca di Gramont, un uomo ricco, degenerato che continuò a vivere con delle prostitute in una piccola dimora presso Parigi. La nuova duchessa continuò quindi a vivere con gli Choiseul ed ad influenzare il fratello nelle sue scelte. Questa interessante e preveggente persona prese sotto la sua protezione il giovane Biron “con l’intenzione di formarlo e di farlo diventare un suo amante…” Questo quadretto di famiglia edificante si arricchirà ancora quando Biron diventerà l’amante della giovane sposa del Conte di Stainville, fratello del Duca. Choiseul sarà preso ugualmente da sua cognata e tenterà allora di fare assassinare il suo rivale (che per quanto è dato di sapere poteva essere suo figlio) dai suoi scagnozzi. Nel 1763 il padre di Louis-Armand gli trova moglie nella persona di Amélie de Boufflers, nipote della celebre Mme de Luxembourg e educata da lei. Dopo una vita passata nel libertinaggio più sfrenato la vecchia marescialla si era convertita alla buona condotta e al bon ton Parigino. L’educazione della nipote era il suo capolavoro e chiunque le riconosceva il merito di questa natura “angelica” in questa ragazza di dodici anni. M. de Gontaut giudicò edificante un matrimonio tra i due giovani e organizzò tutto all’insaputa del figlio. Il matrimonio verrà celebrato il 4 febbraio 1766. Dopo il matrimonio Biron rinnova le sue avventure Parigine e con la nuova duchessa di Lauzun, Luigi XV intanto crea Louis-Armand duca con brevetto d’onore, si ricongiunge alla famiglia Choiseul a Chanteloup. Il nostro giovane duca incarna il “piacere di vivere” e le dame più titolate e le più desiderabili sono folli di lui. Lui è molto attaccato agli amici che sono per lui come fratelli. Il duca d’Orleans, nato il suo stesso giorno, il Principe di Guéménée, il marchese di Voyer, il Principe di Conti, il marchese di Conflans, Talleyrand, Narbonne e tanti altri possono apprezzare in mille maniere la qualità della sua amicizia disinteressata, nei momenti più felici come nei momenti bui. La franca massoneria poi creò un legame supplementare tra questi giovani amici. Come la maggior parte dell’alta nobiltà, Lauzun, fu membro di una loggia di cui il duca Montmorency-Luxembourg era il “maestro”. Vi si ritroverà in questa loggia il principe di Condé, il duca di Coigny, il principe di Ligne, il marchese di Laval, il principe di Rohan-Guéménée. Quando questa loggia prestigiosa prese il nome di “Gran Oriente di Francia” e che il Duca di Chartres fu nominato grande maestro il 22 Ottobre 1773, Biron in qualità di secondo portò le insigne del suo rango a fianco di tutti gli ufficiali dell’ordine, vestiti di colore fuoco. Nel 1768 la Francia divenne proprietaria della Corsica, ma i patrioti corsi capeggiati da Paoli aspiravano all’indipendenza. Lauzun ottenne, dopo aver insistito molto, il permesso di accompagnare in Corsica come aiutante in campo , con il marchese di Laval, il visconte de Custine, il conte di Coigny e qualche altro amico della sua età. Lauzun sfoggiò in questa occasione grandi abilità militari. La condotta del duca fu talmente brillante che fu incaricato dell’onore di portare la notizia della resa dell’isola a Re. Luigi XV gli conferì la croce di San Luigi e gli offrì il comando della sua nuova legione in Corsica ma Lauzun rifiutò nobilmente per riprendere il suo posto nelle guardie francesi dove lo zio comandava e aveva il rispetto di tutti i suoi soldati. Choiseul accolse favorevolmente suo “nipote” coperto di gloria, il duca era all’apice del suo successo: il matrimonio tra il Delfino di Francia e l’arciduchessa Marie-Antoniette fu opera sua, sfortunatamente nello stesso periodo attira su di sé il rancore della nuova favorita Mme du Barry e la sua cricca e nel dicembre 1770, il duca cade in disgrazia. Lauzun passa a Chanteloup, dove la famiglia di Choiseul si trova in esilio, tutto il tempo che non consacra al servizio nelle guardie, questo gli vale l’amicizia della Delfina, ancora molto attaccata al duca di Choiseul.
Lauzun decide di imparare l’inglese a Londra e grazie a lezioni particolari ci riesce perfettamente in qualche settimana. La sua folle passione per la principessa Czartoryska lo porta prima in Germania e poi in Polonia. Nel 1773 diventa colonnello della Legione Reale già del conte di Coigny. La vita della sua guarnigione persa nelle Ardenne gli lascia ampi spazi per dedicarsi agli studi e in breve tempo diventa un esperto degli affari dell’Europa Settentrionale. In questo periodo scrive un saggio su un eventuale asse San Pietroburgo-Versailles per staccare politicamente la Russia dalla Prussica. Secondo pettegolezzi Caterina II non si oppone affatto ad una coalizione con la Francia, quindi Lauzun fa pervenire il suo memoire al principe Adam Czartoryski, il marito della bella Polacca che aspetta un figlio da lui, pregandolo di trasmetterlo al rappresentante russo a Varsavia, il barone Stackelberg. Aspettando la risposta della zarina, Lauzun si reca a Berlino dove viene ben accolto dal vecchio Federico II e da suo fratello. Ha l’occasione di studiare a fondo l’armata prussiana e redige un rapporto dettagliato al ministro della Guerra francese, il maresciallo de Muy. Prima di ritornare a Parigi passa per Varsavia per incontrare il barone di Stackelberg, per poi fare rapporto a Vergennes. Quest’ultimo trascina le cose per le lunghe perché diffida dell’entusiasmo di questo dilettante diplomatico e questa è la ragione per cui Lauzun invia il suo scritto a Maurepas.
Nel frattempo Lauzun è entrato nelle grazie di Marie-Antoinette. L’accompagna regolarmente nelle sue passeggiate a cavallo, alla caccia, lo si vede assiduamente presso la fastosa dimora dei suoi amici Guéménée a Montreuil. Diventato una sorta di confidente della nuova Regina la tiene al corrente del suo progetto dell’alleanza franco-russa abbandonato da Vergennes. Si illude che la Regina abbia la stoffa di una Maria Teresa o di una Grande Caterina, che sia capace di assumere un ruolo glorioso di arbitro d’Europa che dovrebbe condurla all’immortalità. Ma Lauzun ignora che l’imperatrice e il suo ambasciatore Mercy mettono in guardia la nuova Regina dalle compagnie che frequenta e che le danno consigli. Lauzun è preoccupato del credito che ha presso Caterina II che gli offre il comando del suo nuovo reggimento di Cosacchi Tartari e Baskirs. La Regina rinuncia al suo ruolo politico per frivolezza o per timidezza ma conserva a Lauzun tutto il suo favore. Per controbilanciare l’offerta fatta dall’imperatrice russa Marie Antoinette offre a Lauzun delle cariche di corte prestigiose tra le quali quella di suo primo scudiere. Lauzun declina tutte le offerte per evitare di dare consistenza alle maldicenze di cui la Duchessa di Gramont si fa eco. Nelle sue memorie Lauzun ci riferisce che la Regina ha un debole per lui. Lauzun destinato prima o poi ad ereditare dai numerosi famigliari intanto conduce una vita sontuosa, con numerosi servi, scuderie per le corse, logge a teatro, viaggi e feste continui e una vera passione per il gioco. Contrariamente alle usanze generali Lauzun non ha mai sollecitato né dal Re, né dalla Regina una pensione o un favore. Il clan dei Polignac che intanto dilapida la cassetta della Regina, è geloso e teme la sua influenza disinteressata. La cricca dei Polignac divulga mille calunnie su di lui, alle quali fanno eco le voci di Mme Gramont e la Marescialla di Luxembourg. Lo si accusa di aver dilapidato la fortuna della sua povera moglie, venduto i suoi diamanti, emesso delle cambiali sulla sua futura eredità. Indignato di tutti questi pettegolezzi e per mettere le cose a tacere, Lauzun si decide nel 1777 a fare un resoconto di tutti i suoi debiti dal suo intendente Jacques-Philippe Pays. I debiti ammontano a 1,500,000 lire ma l’attivo supera largamente questa somma, sia pure dopo aver rimborsato la dote della Duchessa di Lauzun, la quale decide di separare i beni. Forte di questa risposta positiva Lauzun decide di rimettere al Re un memorandum dello stato delle sue finanze. Luigi XVI sensibile alla confidenza che ha in lui il giovane duca, gli propone una gratificazione considerevole o una pensione, che Lauzun, fedele ai suoi principi rifiuta dicendo: “ Quel che mi resta è sufficiente alla mia ambizione”. Sensibile a questa nuova prova di disinteressamento il Re gli fa accettare il comando del Reggimento dei Royal-Dragons. I Royal-Dragons avevano la guarnigione nel luogo più triste di tutta la Champagne e di conseguenza di tutto l’universo. La vita non era affatto piacevole per Lauzun che accetta con gioia le diverse missioni di osservatore ufficiale a Londra che gli offre Maurepas. La sua intimità con Giorgio III e la corte di Inghilterra gli permettono facilmente di scovare le risorse nascoste degli intrighi dei ministri inglesi e diventa più informato dell’ambasciatore francese a Londra, il Marchese di Noailles. L’appoggio economico della Francia agli Insorti seguita subito dal riconoscimento dell’indipendenza delle Colonie Americane il 13 marzo 1778 rendono delicato il soggiorno di Lauzun a Londra. Domanda a Giorgio III se la sua presenza gli è sgradevole, il Re risponde che da parte sua può restare in Inghilterra quanto vuole. Alla fine del 1778 parte per una spedizione in Senegal, ma quest’ultima si tramuta in una conquista facile e al suo ritorno invece di ricevere ringraziamenti ed elogi è accolto da sarcasmo. Nei salotti dorati di Marly questa conquista sembra sia avvenuta troppo facilmente.
Il 2 maggio 1780 Luigi XVI decide di mandare delle truppe nelle Americhe sotto il comando del Conte Rochambeau. Tutta la nobiltà decide di partecipare a questa spedizione e Lauzun è in prima fila. Lauzun passa tre anni in America quando Rochambeau lo invia il 18 ottobre 1781 ad annunciare a Luigi XVI la grande vittoria di Yorktown. Viene accolto da entusiasmo e colmato di mille promesse, ma il clan dei Polignac è ancora in agguato e Lauzun ritorna in America nel 1783. E fino a questo periodo si fermano le sue memorie.
Ritornato in Francia nel 1789 viene eletto deputato agli Stati Generali per la nobiltà di Querce, aderisce alla Rivoluzione e entra nel partito del duca d’Orleans. Luogotenente nel 1792 sotto la Convenzione comanda l’Armata d’Italia all’inizio del 1793, poi a partire da maggio le armate dell’Ovest contro gli abitanti della Vandea. Conquistò Saumur e batté i Vandeani a Parthenay. Fu accusato dal Tribunale di salute pubblica di tradimento per aver dato le sue dimissioni, portato davanti il tribunale rivoluzionario, fu arrestato e ghigliottinati il 31 dicembre 1793 in Place de la Rivolution a Parigi. Sua moglie Amélie de Boufflers fu ghigliottinata il 9 messidoro anno II (27 giugno 1794)
Le sue memorie che vanno dal 1747 al 1783 sono state pubblicate nel 1822.
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