| Tutti conosciamo i motivi storici, politici, economici che avevano fatto delle due potenze due acerrime nemiche, vorrei proporre un motivo diverso: il diritto. Non vi preoccupate non vi tedierò con una improbabile lezione di storia del diritto, cercherò di essere più sintetica possibile. Dal punto di vista del diritto i problemi tra Francia e Austria (o meglio l'impero genericamente) nascono ai tempi di Filippo il Bello (1268-1314), intento per gran parte della sua vita a consolidare e rafforzare la monarchia, da qualsiasi punto di vista, anche giuridico. Il territorio francese, dal punto di vista giuridico, era diviso in due: il nord era il paese del diritto consuetudinario orale, il sud il paese del diritto romano scritto. Filippo il bello nel desiderio di accentramento del potere doveva riunire la Francia, anche giuridicamente, ma aveva un problema: il diritto romano. Custode del diritto romano era... l'imperatore. Riconoscere dunque il diritto romano, l'unico scritto, significava riconoscersi vassallo (suddito) dell'imperatore. Filippo il bello così vietò l'insegnamento del diritto romano a Parigi. I re, dopo di lui, tuttavia continuavano a scontrarsi con il problema diritto romano (l'unico diritto scritto), che in pratica li delegittimava a favore dell'impero. Per superare questo dualismo Carlo VII impose che la consuetudine (fin allora solo orale) venisse messa per iscritto. Questo rappresenterà una lama a doppio taglio: il monarca stabilisce la vigenza del diritto ma nel momento in cui riconosce le consuetudini fa sì che cambiare queste significasse delegittimare se stesso. Anche nel diritto assistiamo, come lo era l'etichette, a un sistema che imprigiona i sovrani, che non fa evolvere il sistema,p erchè cambiarlo significava per il re andare a toccare la ragione del suo potere. Tutto questo perfetto ma alquanto precario equilibrio ha una sola ragione d'esistere: l'indipendenza dall'Impero. E poi un giorno arriva la figlia dell'imperatrice alla corte francese... Dal 1300 il re aveva costruito il proprio potere giuridico e politico su un sistema mediovale e cambiarlo con delle riforme significava solo una cosa: perdere quel potere che sarebbe stato necessario per cambiarlo. A volte le situazioni sono di difficile lettura, anche storica... soprattutto un evento come la rivoluzione francese, che ha cambiato il diritto.
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