| A proposito di Elisabetta ho trovato un passo sulla sua biografia
"Nella bella stagiona Maria Antonietta abitava a Trianon, ed esternava spesso il desiderio di vedervi Elisabetta. Sebbene quel soggiorno non le andasse molto a genio, perchè portava un totale cambiamento nel suo metodo di vita, tanto piu che, ristretto il numero delle cammere disponobili,, non le era permesso di condurvi alcuna delle sue dame di compagnia,pure sempre attenta ad usare verso la cognata, anche nei piu minuti oggetti, riguardi misurati e delicati, essa non esitava a fare il sacrificio del suo gusto particolare e delle sue care abitudini, tutte le volte che n'era richiesta. La Regina vi dava delle feste brillanti fra le quali si rese particolarmente nota quella del 24 agosto , vigilia dell 'onomastico del Re, dove tutto il bosco illuminao presentava lo spettacolo di una fiera. Maria Antonietta vi teneva bottega di caffè, dame di corte erano vestite da mercantesse,che spacciavano le loro merci senza richiederne il valore,: vi si tenevano dei teatri ambulanti, giochi di bussolotti, ciarlatani finti e cose simili. (....) A Trianon Elisabetta si ritirava spesso nella sua camera per riflettere, leggero o scrivere. E prestandosi ad un tenore di vita cosi' diverso dal suo, mostrava sempre piu l'ossequio e la deferenza che nutriva per la Regina. Ma una tale ossequiosa deferenza non giunse mai a trasformarsi in debolezza, nè a diventare adulazione. (...)Nel clamoroso processo della Collana di Diamanti, e durante la formazione del quale la casa di Rohan cadde in aperta disgrazia a Corte,Elisabetta si presentò alla Regina, e le disse con ingenuità, che avendo dei grandi obblighi verso la sua educatrice contessa di Marsan, sperava che la Maestà sua non sarebbe sorpresa di vederla continuare a rendere a quella dama, quantunque appartenente ai Rohan, i doveri e le consolazioni dovute alla di lei virtu',alla sua sventura, e ad addolcirle per quanto le era possibile la sorte. Non diparti' da questi principi neanche quando la contessa d'Aumalen fu rimossa dalla carica dell'educazione di Madama Reale E senza voler investigare sui motivi della disgrazia di quella Signora, che stimava, le continuò il favore della sua buona grazia, le permise di andare secondo il solito, a trovarla a Versailles, e la trattò con la stessa cortesia ed amabilità di prima"
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