duca di hamilton |
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| Madame Campan racconta di una frase commevente pronunciata da Luigi XVI, una notte di luglio 1792 : ' Io ero sveglio, tutto il palazzo era sveglio e lei non correva nessun pericolo. E' molto importante per me vederla riposare un poco. Oh, le sue sofferenze raddoppiano le mie.'
In un'altra occasione, sempre a Madam Campan, Maria Antonietta dimostrò quanto fosse consapevole della loro situazione disastrosa. Poichè disse: ' Il re non è un ozioso; ha un grande coraggio passivo, ma è schiacciato da un falso senso di vergogna, da una diffidenza verso se stesso che gli viene dall'educazione ricevuta e dal carattere. Ha paura di comandare e teme più di ogni altra cosa di parlare di fronte a molte persone riunite. Ha vissuto da bambino e sempre inquieto sotto gli occhi di Luigi XV fino a 21 anni. Quella costrizione ha influenzato la sua timidezza. Nella condizione in cui siamo poche parole adatte, indirizzate ai parigini che gli sono fedeli, centuplicherebbero le forze del nostro partito: non le dirà mai. Che possiamo aspettarci dai discorsi al popolo che gli hanno consigliato di far affiggere ? Niente altro che nuove contumelie. Quanto a me, io potrei montare a cavallo, se fosse necessario. Ma, se lo facessi, significherebbe dare armi ai nemici del re: le proteste contro l'austriaca, contro la dominazione di una donna sarebbero generali in Francia e, d'altra parte, annienteri il re mostrandomi. Una regina che non sia reggente, in queste circostanze deve rimanere inattiva e prepararsi a morire. '
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