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| Ebbi il piacere di visitare il cantiere di restauro in Fortezza alcuni anni fa. Per questa celebre opera di Leonardo si tratta sostanzialmente di una riscoperta totale e di una visione completamente diversa. Chi conosceva bene l'opera – ma anche le vecchie foto su internet, confrontate con queste sono lampanti – noterà subito la differenza. Per secoli l'abbiamo percepita come un enorme monocromo – quasi un bozzetto semi-concluso o meglio uno dei tantissimi disegni a sanguigna a cui siamo abituati – perché nel Settecento avevano armonizzato il non finito con tutta una serie di vernici ambrate. Come si nota molto bene dalle foto, invece, solo alcune parti erano state dipinte da Leonardo (appunto con le classiche tinte terrose che avrebbero poi sostenuto velature colorate), mentre molte figure erano rimaste sostanzialmente allo stato di disegno (oggi rilevato meglio senza quegli strati di vernice: si veda ad esempio come risulta ben leggibile adesso il giovane sulla sinistra). Inoltre erano presenti ulteriori colori completamente coperti: dalla foto si vede forse poco, ma sul cielo Leonardo aveva già steso dei lievi toni di azzurro, nonché del verde sulle chiome degli alberi (non so se siano poi riusciti a recuperarlo – dalle foto non lo capisco – perché purtroppo è un colore che può ossidarsi).
Sono davvero curioso di rivederla a restauro concluso (e confido anche che facciano qualcosa per l'illuminazione della nuova sala di Leonardo agli Uffizi: è l'unica – rispetto alle altre sale nuove, di cui sono soddisfatto – in cui sono riusciti a peggiorare la situazione rispetto al passato, con una luce bassa e verdognola... Spero che il ritorno della grande tavola li costringa a tornare ad una luce più diffusa, senza l'effetto "magico" della semi-oscurità).
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