TADAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Elisabetta
figlia di Pietro il Grande e Caterina I,
ELisabetta venne in ogni modo esclusa dai suoi oppositori come erede al trono poichè i genitori non erano ancora sposati. Ragazza di una bellezza divina e vivace, oltre che molto colta poichè parlava correttamente italiano, tedesco e svedese oltre che il russo, Elisabetta venne adorata tantissimo dai genitori, che le dedicarono tantissimo affetto, forse più che agli altri figli. Era intenzione di Pietro far sposare questa sua figlia a Luigi XV di Francia, ma l'onore dei Borboni si oppose contro una qualsiasi alleanza. A questo si aggiunsero una serie di speculazioni matrimoniali che gli stessi Borboni avevano in progetto e per questo motivo, alla morte della madre (maggio 1727) ed alla partenza dell'amata sorella Anna alla volta di Holstein per matrimonio, l'unica relazione che le rimase fu quella con l'amante diciottenne Aleksandr Danilovič Menšikov, appartenente ad una delle famiglie influenti di corte. Tuttavia, Elisabetta venne sempre rispettata da tutta la corte. Ai Menšikov si sostituirono però i Dolgorukov, che avevano in odio Pietro il Grande e che praticamente la bandirono da corte. Elisabetta aveva ereditato il temperamento sensuale del padre e, essendo libera da ogni controllo esterno, si abbandonò ai suoi amori senza riserve. Durante il regno della Zarina Anna, venne esiliata in siberia. Poi si innamorò di un cosacco che molto probabilmente sposò, dico probabilmente perchè la corrispondenza fra Elisabetta e lui venne fatta bruciare da Caterina II. Siamo nel 1741: Ora basta essere esiliati dalla corte, Elisabetta è figlia di Pietro il Grande e Caterina I. Si fa la rivoluzione! Questa Anna Leopoldovna con il bambino è di troppo! Alla mezzanotte del 6 dicembre 1741, con l'aiuto di amici personali, incluso l'archiatra di corte Jean Armand de Lestocq, il suo ciambellano, Michail Illarionovič Voroncov, il suo futuro marito, Aleksej Razumovskij, e Aleksandr e Pëtr Šuvalov, due gentiluomini di palazzo, Elisabetta si recò nella caserma di Preobraženskij dove aveva sede il reggimento delle guardie d'onore e si attirò le loro simpatie con un discorso efferato e li convinse a seguirla al Palazzo d'Inverno, dove la reggente si trovava in assoluta sicurezza. Avendo arrestato tutti i ministri fedeli alla zarina, Elisabetta sorprese Anna e suo figlio nei loro letti, e convocò tutti i notabili laici ed ecclesiastici alla loro presenza. La rivoluzione si protrasse sino alle otto del mattino successivo quando intervennero anche alcuni cittadini che erano stati informati della congiura. Per quest'azione, all'età di trentadue anni, questa donna con poca conoscenza degli affari di stato, ma con grande spirito, si trovò ben presto a capo di uno dei più grandi imperi del mondo in uno dei momenti più critici della sua esistenza. Fortunatamente per lei e per la Russia, Elisabetta Petrovna, aveva ereditato dal padre l'ingegno nel governare. Durante tutte le sue azioni politiche, si richiamò spesso allo spirito del padre. Caratterialmente era predisposta al sacrificio per la patria ed era disposta ad accantonare i pregiudizi sulle donne, di modo da potersi assicurare il pieno potere riconosciutole all'unanimità. Elisabetta si dimostrò degna erede del padre e reilluminò la Russia dello splendore che gli avevano dato i suoi genitori.
ecco la carrellata:
da bambina dipinta come Venere:
da grande
a Tsarskoje Tselo
all'arresto della Leopoldovna
la locandina prresentativa
e altri dipinti
guardate che bella qui
e qui già con due chili in più
qui vestita a lutto
e qwui altri dipinti
qui in un mosaico
e ancora:
adolescente:
appena incoronata
una statua:
qui è vestita in rosa, il suo colore preferitoo e nessuno a corte poteva portare cose rosa. una donna ignorò la legge e si mise una rosa tra i capelli e un abito rosa, appena entrò al ballo la Zarina le tirò due ceffoni e le tagliò i capelli
la firma
da bambina
a cavallo
e per oggi basta, grazie e a domani con Pietro III