I grandi protagonisti della moda

JACQUES DOUCET

Jacques Doucet nasce a Parigi il 19 febbraio 1853, attorno i vent’anni eredita dai nonni un negozio di biancheria intima in Rue de la Paix, nel 1875 apre una maison de couture dove creò abiti stravaganti in pizzo, mussola, satin e seta. I suoi abiti da pomeriggio, i completi sartoriali, i cappotti bordati di pelliccia furono estremamente popolari. Fu uno dei couturier maggiormente conosciuti e rispettati a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo. Attrici, esponenti dell’alta società e dell’aristocrazia scelsero il suo salone sia per il suo buon gusto sia per la perizia e la qualità del taglio, tra le sue clienti si annoverano Réjane, Sarah Bernhardt, Liane de Pougy e la Bella Otero. Divenne famoso per la capacità di trattare i colori pastello e i tessuti, particolarmente le sete, a colori iridescenti, nonché il suo modo di utilizzare la pelliccia come se si trattasse di un morbido tessuto. Trasse ispirazione per i suoi capi e per gli abiti da ballo dai dipinti del diciassettesimo e diciottesimo secolo, dei quali era un avido collezionista. Nel 1912 vende la collezione di quadri, disegni e sculture del settecento per acquistare i quadri di Manet, Cézanne, Degas, Van Goch, Bakst e Arthur Jacquin. Nei primi anni del ventesimo secolo abbracciò il movimento che rifiutava la rigidità del corsetto proponendo per la donna un abbigliamento più sciolto e naturale; mantenne, però, nei suoi modelli la qualità dei tessuti e la capacità di manipolare la stoffa. Nel frattempo si dava alla ricerca di manoscritti per ampliare la sua biblioteca di storia dell’arte. Nel 1917 offre la sua biblioteca all’Università di Parigi: diventerà la “Bibliothèque d’art et d’archéologie” poi nel 2003 la biblioteca dell’ “Institut National d’histoire de l’art”. Nel 1924 è il primo proprietario delle “Demoiselles d’Avignon” di Picasso.Dopo la sua morte, avvenuta il 30 ottobre 1929, la maison si fuse con Doeuillet. Il museo Agladon ad Avignone, voluto dai suoi eredi, ospita una parte importante della sua vecchia collezione.