| Anne-Louise Germaine Necker, Baronessa de Stael-Holstein, conosciuta sotto il nome di Madame de Stael è nata a Parigi il 22 aprile 1766 ed è morta il 14 luglio 1817.
Figlia del banchiere ginevrino Jacques Necker, ministro di Luigi XVI, e di Suzanne Curchord, è cresciuta in mezzo ad intellettuali, che frequentano il salotto di sua madre (Buffon, Marmontel, Grimm, Edward Gibbon, l'abate Raynal e Jean-François de La Harpe). Nel 1786 sposa il Barone Erik Magnus de Stael-Holstein (1749-1802), ambasciatore di Svezia, più vecchio di lei di 17 anni. Mme de Stael, ha una vita sentimentale agitata e intrattiene una particolare relazione burrascosa con Benjamin Constant, scrittore e politico Franco-svizzero, incontrato nel 1794. La sua reputazione letteraria si afferma con tre opere:
- Lettres sur les ouvrages et le caractère de Jean-Jacques Rousseau (1788), - De l'influence des passions sur le bonheur des individus et des nations (1796) - De la littérature considérée dans ses rapports avec les institutions sociales (1800)
Cacciata dalla Francia da Napoleone Bonaparte che la considera come un'irriducibile intrigante, si installa presso il castello di famiglia di Coppet, dove scriverà "Delphine" (1802), " Corinna o l'Italia" (1807) e "De l'Allemagne" (1810/1813)
Divenuta vedova nel 1802, si risposerà nel 1811 con un giovane ufficiale ginevrino Albert de Rocca, e riapre il suo salotto parigino sotto la Restaurazione. Muore nel 1817 poco dopo l'attacco di paralisi che la colpisce durante un ballo presso il Duca di Decazes, lasciando incompiute le sue "Considerations sur les principaux événements de la Révolution française", opera postuma pubblicata nel 1818.
Cresciuta da sua madre, figlia di un pastore calvinista, devota, Germaine riceve un'educazione opposta al sistema di Rosseau, che considera che lo sviluppo morale debba seguire il perfezionamento degli organi di percezione, Mme Necker, invece, trova che bisogna esercitare l'intelligenza per un flusso precoce di idee. Il gusto della vita sociale parigina e l'interesse della sua famiglia per la politica la lega fin da principio alla Francia. Molto giovane, a quattordici anni appena, tiene il suo salotto e sa conversare con gli ospiti in quello della madre. Apprende l'inglese e il latino, l'arte della danza, la recitazione e la dizione e va spesso a teatro. Una giovane, insomma, molto diversa dalle sue coetanee cresciute in modo tradizionale che stupisce per la vivacità della sua intelligenza. Il prestigio del padre le apre le porte dell'Europa che conta. I suoi genitori non vogliono maritarla ad un cattolico ma in Francia ci sono pochi nobili protestanti, e gli amici svizzeri che frequentano sono considerati troppo provinciali. Molti nomi famosi diventano pretendenti alla mano di Germaine: Axel de Fersen, Monsieur de Mecklembourg, Louis de Narbonne, che diventerà in seguito suo amante, e pure William Pitt (ma lei non vuole). Finalmente il Barone di Stael-Holstein, ambasciatore di Svezia, se la accapparra. Si candida come futuro sposo fin dai tredici anni di Germaine, sa attendere, e il loro matrimonio è celebrato nella cappella luterana dell'ambasciata di Svezia. Da lui avrà quattro figli:
-Gustavine (1787-1789) -Auguste (1790-1827) -Albert (1792- 1813) -Albertine futura duchessa de Broglie (1797-1838)
Questo matrimonio pianificato non è un matrimonio d'amore, e nemmeno tanto felice, la giovane sposa quindi cerca la felicità altrove. Da allora la sua vita diviene una ricerca costante della felicità che non troverà affatto. Ricalcando le orme della madre apre un suo salotto, dove riceve i rappresentanti di una nuova generazione che professa idee nuove molto vicine alle sue e persone che partecipano alla guerra d'indipendenza Americana come La Fayette, Noailles, Clermont-Tonnerre, Condorcet e le tre persone che ama di più in questo periodo: Louis de Narbonne, la sua prima grande passione, Mathieu de Montmorency, l'amico di una vita e Talleyrand, il traditore.
Vedendo nell' Inghilterra la migliore espressione della libertà, lettrice appassionata di Rosseau, colpita dalle idee dell'Illuminismo accoglie favorevolmente la Rivoluzione e il 5 maggio 1789, assiste all'apertura degli Stati Generali. A partire dal 1792 la sua situazione diventa difficile, sostenendo l'idea di una monarchia costituzionale si vede tagliata fuori sia dai sostenitori della Repubblica sia quelli dell'assolutismo, quindi emigra nel 1793 in Inghilterra dove soggiorna qualche mese con i suoi amici che frequentavano il suo salotto.
Ritornata in Francia dopo il Termidoro, pubblica in settembre le "Réflexions sur le procès de la Reine" arringando in favore di Marie-Antoinette e indirizzandole alle altre donne di cui denuncia la loro misera condizione. Ormai pubblica da sé le sue opere.
Il 3 gennaio 1798, Talleyrand le organizza un incontro col generale Bonaparte, in cui lei vede un liberale chiamato a far trionfare le vere idee della Rivoluzione, di seguito lo incontrerà parecchie volte. Impressionata lo assale con molte domande "Generale, chi è per voi la prima tra le donne?" - "Quella che fa più figli, Madame" le avrebbe risposto. Mme de Stael perde le sue illusioni dopo il colpo di Stato del 18 brumaio e la promulgazione della Costituzione dell'Anno VIII. Molti dovranno vivere clandestinamente, ed è in questo tempo di proibizioni che continua la sua opera filosofo-politica. Invece di rifugiarsi nel silenzio, pubblica romanzi che le danno sì grande celebrità, ma non faranno altro che portarla verso l'esilio.
Nel 1803 Mme de Stael viene allontanata da Parigi, non deve avvicinarsi alla città a meno di quaranta leghe. Con la pubblicazione di Delphine, un romanzo dove si fondono questioni politiche e sociali del suo tempo, l'anglofilia dell'epoca, la superiorità del protestantesimo sul cattolicesimo, il divorzio che denuncia apertamente la regressione della condizione della donna, malgrado la Rivoluzione. Tutto questo allontana sempre più Mme de Stael da Napoleone, divenuto Imperatore, che la critica nonostante tutta l'Europa la lodi.
Vedova dal 1802, instaura una lunga relazione con Benjamin Constant, incontrato nel 1794 che l'accompagnia nel suo esilio. Questa relazione lunga e burrascosa è una delle più sorprendenti che ci ha lasciato la storia del mondo letterario: "Non ho mai visto nulla di simile al mondo" scrive lui, "sono diventato un amante passionale". Dalla fine dell'anno 1803 alla primavera del 1804, Mme de Stael fa un viaggio di molti mesi in Germania con Constant, dove è ricevuta alle corti principesche come un capo di Stato. Apprenderà in questa occasione il tedesco e incontrerà Schiller e Goethe. Conosce un genere di letteratura diverso e lo farà conoscere in Francia con il suo "De l'Allemagne".Alla fine dello stesso anno intraprende un viaggio in Italia. Di ritorno al castello di Coppet, il solo posto dove può vivere in tutta l'Europa Napoleonica, comincia "Corinna o l'Italia", romanzo dove l'eroina alla ricerca della sua indipendenza muore senza trovarla. Dopo l'apparizione di "De l'Alemagne" stampato nel 1810, sequestrato da Napoleone e pubblicato in Francia solamente nel 1814, comincia il vero esilio di Mme de Stael. Intanto volontà di dominare tutto di Mme de Stael, e gli inganni di Benjamin Constant, fanno sì che i due si separino dopo una domanda di matrimonio che Germaine rifiuta. Lei si risposa nel 1811 con Albert de Rocca, giovane ufficiale svizzero molto più giovane di lei. Benjamin Constant ha una passione funesta per Madame Recamier. La sua vecchia amante scriverà di lui:"Un uomo che ama l'impossibile"
Dopo l'apparizione di un libello contro Napoleone, l'imperatore la farà spiare e le proibirà tutte le pubblicazioni. Fugge con due dei suoi figli ancora in vita e il suo nuovo marito. Sperando di ritornare in Inghilterra, è costretta a passare per la Russia e a soggiornare a San Pietroburgo dove è accolta da Pouchkine. Là prende nota per il futuro "De la Russie e des Royames du Nord" che apparirà solo dopo la sua morte. Poi si rifugia a Stoccolma presso Bernadotte divenuto principe ereditario del trono di Svezia, di cui ella diviene ispiratrice di una alleanza antinapoleonica, acquisendo così anche una statura politica. Ritorna in Inghilterra nel 1813 dove incontra a Londra il futuro Luigi XVIII, che lei crede un sovrano capace di instaurare una monarchia costituzionale. Rientra in Francia nella primavera del 1814, dopo aver pubblicato oltre-manica "Sapho" e "Reflexions sur le suicide".
Di ritorno a Parigi riceve re, ministri e generali. Dopo aver sperato di diventare consigliera di Napoleone, sotto la Restaurazione vuole diventare una donna influente in ambito politico. Combattiva e passata all'opposizione diventa una attivista e una propagandista. Durante il primo esilio di Napoleone, si riallea con circospezione ai Borboni, fa pervenire all'ex Imperatore un'informazione su un tentativo di assassinio, e lui per legarla alla sua causa, le promette un rimborso della somma prestata da suo padre al tesoro. Visita Josephine, già molto malata, al castello di Malmaison per domandarle come è stata la sua vita con l'Imperatore.
La storia letteraria ci lascia di lei l'immagine di una donna smorfiosa, eccessivamente sentimentale, possessiva e tirannica nelle amicizie ed in amore. Nei suoi romanzi presenta le donne come vittime delle ristrettezze sociali impediscono loro di affermare la loro personalità. Rivendica il diritto alla felicità per tutti, compresa lei stessa.
OPERE:
- Journal de Jeunesse, 1785 - Sophie ou les sentiments secrets - Lettres sur les ouvrages et le caractère de J.-J. Rousseau, 1788 (rééd. augmentée en 1789) - Jane Gray (tragédie en cinq actes et en vers), 1790 - Éloge de M. de Guibert - À quels signes peut-on reconnaître quelle est l'opinion de la majorité de la nation? - Réflexions sur le procès de la Reine, 1793 - Zulma : fragment d'un ouvrage, 1794 - Réflexions sur la paix adressées à M. Pitt et aux Français, 1795 - Réflexions sur la paix intérieure - Recueil de morceaux détachés (comprenant : Épître au malheur ou Adèle et Édouard, Essai sur les fictions et trois nouvelles : Mirza ou lettre d'un voyageur, Adélaïde et Théodore et Histoire de Pauline), 1795 - De l'influence des passions sur le bonheur des individus et des nations, 1796 - Des circonstances actuelles qui peuvent terminer la Révolution et des principes qui doivent fonder la République en France - De la littérature dans ses rapports avec les institutions sociales, 1799 - Delphine, 1802 - Épîtres sur Naples - Corinne ou l'Italie, 1807 - Agar dans le désert - Geneviève de Brabant - La Sunamite - Le capitaine Kernadec ou sept années en un jour (comédie en deux actes et en prose) - La signora Fantastici - Le mannequin (comédie) - Sapho - De l'Allemagne, 1810/1813 - Réflexions sur le suicide, 1813 - De l'esprit des traductions -Considérations sur les principaux événements de la Révolution française, depuis son origine jusques et compris le 8 juillet 1815, 1818 (posthume) Œuvres complètes de Mme la Bonne de Staël, publiées par son fils, précédées d'une notice sur le caractère et les écrits de Mme de Staël, par Mme Necker de Saussure, 1820-1821
Edited by celeborn36 - 17/3/2011, 16:46
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