| L'uscita di un nuovo libro a fumetti (!!) su Luisa Casati mi ha dato lo spunto per conoscere meglio questa donna, che fu famosa in tutta Europa per la sua eccentricità e la sua trasgressione. Riporto qualche notizia che ho trovato su di lei.
Luisa Adele Rosa Maria Amman proveniva da una ricca famiglia di industriali di origine austriaca e nacque a Milano nel 1881. Dopo la morte prematura dei genitori ereditò, insieme alla sorella, una immensa fortuna. Nel 1900 sposò il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino. Nel 1901 nacque la sua unica figlia, Cristina (così chiamata in onore di Cristina Trivulzio di Belgioso, che Luisa ammirava molto) che venne presto mandata in collegio in Inghilterra. Dal marito si separerà nel 1914.
Luisa fu l'amante di Gabriele D'Annunzio, e questa relazione destò grande scandalo tra la società dell'epoca. Amò sempre vestirsi in modo eccentrico. Mariano Fortuny e lo stilista Paul Poiret disegnarono per lei abiti particolarissimi, dalla foggia orientale. Nel 1910 Luisa Casati andò a vivere a Venezia, nel palazzo che è ora la sede della Fondazione Guggenheim. D'Annunzio la fece protagonista del suo libro "Forse che sì, forse che no". Fu musa ispiratrice (e spesso amante) dei più grandi artisti europei dell'epoca: Cocteau, Marinetti, Man Ray, Balla, Boldini...
(Di questo famoso ritratto di Boldini, riporta una bella descrizione Monsieur nel topic dedicato al pittore nella sezione Arte, moda e musica).
Nel 1930 finisce in bancarotta. Si trasferì a Londra, dove morì il 1 giugno 1957. Venne sepolta nel cimitero di Brompton con il suo mantello bordato di leopardo, truccata, con ai suoi piedi l'adorato cagnolino pechinese imbalsamato.
Lo scopo di Luisa Casati fu di rendere la sua vita "un'opera d'arte vivente". Era bella ma si truccava pesantemente: gli occhi verdi erano bistrati di nero e spiccavano su un viso quasi bianco. I capelli erano tinti di rosso fuoco. Amava travestirsi, organizzare balli mascherati, feste sontuose. Arrivò ad "affittare" solo per sè ed i suoi invitati l'intera piazza S. Marco! Per un certo periodo usò andare a passeggio con un serpente vivo al collo e poi con un ghepardo al guinzaglio.
Di lei Vanna Vinci, l'autrice del nuovo libro sulla Casati, dice che fu "una donna dell'alta società europea che uscì dagli schemi, per inventarsi un personaggio unico e strabiliante, dilapidando un'enorme fortuna al solo scopo di stupire gli altri".
Luisa Casati ritratta da Augustus John, altro artista di cui fu musa e mecenate.
Edited by reine Claude - 30/4/2013, 12:58
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