Maria Antonietta - Regina di Francia

La marchesa Luisa Casati

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view post Posted on 30/4/2013, 09:17
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Arciduca /Arciduchessa

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L'uscita di un nuovo libro a fumetti (!!) su Luisa Casati mi ha dato lo spunto per conoscere meglio questa donna, che fu famosa in tutta Europa per la sua eccentricità e la sua trasgressione.
Riporto qualche notizia che ho trovato su di lei.

Luisa Adele Rosa Maria Amman proveniva da una ricca famiglia di industriali di origine austriaca e nacque a Milano nel 1881.
Dopo la morte prematura dei genitori ereditò, insieme alla sorella, una immensa fortuna.
Nel 1900 sposò il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino.
Nel 1901 nacque la sua unica figlia, Cristina (così chiamata in onore di Cristina Trivulzio di Belgioso, che Luisa ammirava molto) che venne presto mandata in collegio in Inghilterra.
Dal marito si separerà nel 1914.




Luisa fu l'amante di Gabriele D'Annunzio, e questa relazione destò grande scandalo tra la società dell'epoca.
Amò sempre vestirsi in modo eccentrico. Mariano Fortuny e lo stilista Paul Poiret disegnarono per lei abiti particolarissimi, dalla foggia orientale.
Nel 1910 Luisa Casati andò a vivere a Venezia, nel palazzo che è ora la sede della Fondazione Guggenheim.
D'Annunzio la fece protagonista del suo libro "Forse che sì, forse che no".
Fu musa ispiratrice (e spesso amante) dei più grandi artisti europei dell'epoca: Cocteau, Marinetti, Man Ray, Balla, Boldini...



(Di questo famoso ritratto di Boldini, riporta una bella descrizione Monsieur nel topic dedicato al pittore nella sezione Arte, moda e musica).

Nel 1930 finisce in bancarotta. Si trasferì a Londra, dove morì il 1 giugno 1957.
Venne sepolta nel cimitero di Brompton con il suo mantello bordato di leopardo, truccata, con ai suoi piedi l'adorato cagnolino pechinese imbalsamato.

Lo scopo di Luisa Casati fu di rendere la sua vita "un'opera d'arte vivente".
Era bella ma si truccava pesantemente: gli occhi verdi erano bistrati di nero e spiccavano su un viso quasi bianco. I capelli erano tinti di rosso fuoco.
Amava travestirsi, organizzare balli mascherati, feste sontuose. Arrivò ad "affittare" solo per sè ed i suoi invitati l'intera piazza S. Marco!
Per un certo periodo usò andare a passeggio con un serpente vivo al collo e poi con un ghepardo al guinzaglio.

Di lei Vanna Vinci, l'autrice del nuovo libro sulla Casati, dice che fu "una donna dell'alta società europea che uscì dagli schemi, per inventarsi un personaggio unico e strabiliante, dilapidando un'enorme fortuna al solo scopo di stupire gli altri".



Luisa Casati ritratta da Augustus John, altro artista di cui fu musa e mecenate.

Edited by reine Claude - 30/4/2013, 12:58
 
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view post Posted on 30/4/2013, 12:11
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Arciduca /Arciduchessa

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Ho trovato una bellissima foto di Luisa Casati, dove appare molto giovane.



La pettinatura, lo stupendo abito di pizzo, lo sguardo un pò timido, raccontano di una ragazza ancora legata alla tradizionale immagine di una nobildonna dei primi anni del '900.
E ben lontana da quella che darà di sè, da lì a qualche anno!

(La foto è tratta da Enquire.mag)
 
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Madame de Noueilles
view post Posted on 30/4/2013, 17:59




Ora non so se mi sbaglio ma a Palazzo Fortuny ci dovrebbe essere un vestito appartenuto alla marchesa Casati. Domani ci faccio un salto e chiedo.
 
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view post Posted on 1/5/2013, 08:43
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Arciduca /Arciduchessa

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Il gusto estroso e particolarissimo di Luisa Casati trovò in Mariano Fortuny l'ideale esecutore delle sue idee e delle sue ispirazioni.
L'artista era abituato a vestire personalità affascinanti e carismatiche, come ad esempio l'attrice Eleonora Duse, o le ballerine Isadora Duncan e Anna Pavlova.

Se trovi qualcosa, fammi sapere! Dato che hai palazzo Fortuny così vicino!! (beata te :) )
 
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view post Posted on 1/5/2013, 11:21
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Marie-Antoinette

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Nelle prime due foto non e' per niente carina,in quella con l' abito di pizzo sembra un' altra persona,non coscevo questa marvhesa. Marta se trovi foto dell' abito,potresti postarle?
 
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Madame de Noueilles
view post Posted on 1/5/2013, 12:49




Ragazze dove ho la testa? Oggi è il 1° maggio quindi tutti i musei sono chiusi! Nel frattempo ho cercato nel catalogo OPAC del museo ma non mi risulta niente. Temo di essermi sbagliata. Domani vado a chiedere informazioni (e mi faccio anche un giretto: è da un po' che non ci torno).
 
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view post Posted on 26/9/2014, 11:08
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Marie-Antoinette

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Ho trovato una foto della figlia Cristina:


Maria Cristina Casati Stampa di Soncino (1901-1953) - National Portrait Gallery, London.
Sposò, nel 1925, un aristocratico inglese di antichissimo lignaggio (discendente dei Plantageneti), il Visconte Hastings, ed ebbe una sola figlia:


Lord Francis Hastings (1901-1990), Visconte Hastings e poi 16° conte di Huntingdon. Era un apprezzato pittore, ma anche un politico. - NPG.

Divorziò, si risposò con il barone Milford, ma non ebbe altri figli.
Anche la figlia, Lady Moorea Hastings, si risposò due volte con due esponenti della mondanità londinese:





Lady Moorea Hastings (1928-2011) con il primo marito, il Barone Woodrow Wyatt, e con il secondo, Sir Brinsley Black.

Edited by elena45 - 28/9/2014, 11:06
 
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view post Posted on 26/9/2014, 13:52
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Arciduca /Arciduchessa

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La marchesa Casati abitava a Palazzo Venier dei Leoni, situato sul Canal Grande.



Costretta a venderlo a causa dei problemi finanziari, fu acquistato da Peggy Guggenheim, la celebre e altrettanto eccentrica, collezionista di arte moderna, che nel 1948 vi creò la sua dimora.
Nel 1951 divenne anche la sede della Peggy Guggenheim Collection, uno dei più importanti musei di arte europea e americana del XX secolo.

Una curiosità: il palazzo, come tutti gli edifici di Venezia, poggia su fondamenta di legno, ossia pali conficcati nel fondo melmoso del bacino lagunare.
"La cosa più sorprendente è che la quantità di tronchi, trasportati a suo tempo dalla Croazia e mutatosi in fondamenta del palazzo, coincide con il numero delle opere esposte nella collezione Peggy Guggenheim. Sono esattamente 329"! (Vladimir Sorokin).


Tra parentesi, anche Peggy Guggenheim, come la marchesa Luisa Casati, era sempre circondata dai suoi adorati cagnolini!

 
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MissEsse
view post Posted on 27/9/2014, 17:56




La marchesa Casati è un personaggio che mi ha sempre incuriosito tantitssimo. Su di lei ho letto un bel libro: Infinita varietà. Vita e leggenda della marchesa Casati di Scott D. Ryersson e Michael O. Yaccarino.

Dopo il soggiorno a Venezia si trasferì per un pò alle porte di Parigi al Palais Rose, appartenuto fino al 1921 a Montesquiou. In passato vi abitò anche Madame de Montespan, l'illustre cortigiana del re Sole, la quale possedeva una fontana rosa di dodici tonnellate con delfini che sputavano acqua che un tempo fungeva da vasca da bagno.



Un'immagine degli interni del palazzo quando era abitato dalla Marchesa:
 
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view post Posted on 27/9/2014, 18:18
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Delfino / Delfina

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Grazie per aver segnalato il libro di Ryersson e Yaccarino. Speriamo che lo ristampino presto.

La storia della vasca è qui, ma il Palais Rose è stato costruito nel 1899, la Montespan non ci ha mai abitato :)
 
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view post Posted on 27/9/2014, 19:16
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Marie-Antoinette

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Sbaglio o il Palais Rose è chiaramente ispirato al Grand Trianon? Sarebbero molto belli (entrambi), se soltanto ci fosse un altro piano! Realizzati come sono, le proporzioni vanno allegramente a farsi benedire... Peccato, perché i parati decorativi di marmi policromi mi sono sempre piaciuti.
 
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view post Posted on 28/9/2014, 08:44
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Arciduca /Arciduchessa

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Il Palais Rose è volutamente ispirato al Petit Trianon e, curiosamente, mi sembra ricordi molto nella sua linea allungata il Palazzo Venier dei Leoni, abitato dalla marchesa Casati a Venezia.

Luisa Casati fu uno dei più illustri proprietari del palazzo, al pari del conte Robert de Montesquiou, "il più affermato dandy del Decadentismo".
Egli ispirò a Marcel Proust il personaggio del raffinato e snob barone di Charlus nella "Recherche".
Montesquiou era un "amante dei profumi oltre ogni limite" tanto che scrisse anche un libro di poesie "Le chef des odeurs suaves" e amava in particolar modo le ortensie, che collocava in ogni angolo della casa.

Le sue feste al Palais Rose erano famose quanto quelle eccentriche e sfarzose della marchesa Casati, che gli successe nella proprietà della dimora nel 1923.



Il conte Robert de Montesquiou ritratto da Giovanni Boldini
 
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view post Posted on 28/9/2014, 20:40

Marie-Antoinette

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Curiosità: molti cimeli della Contessa di Castiglione sono poi passati alla Marchesa Casati, quando questa ha comprato la sua casa a Le Vesinet.

Qui la Marchesa Casati vestita da Contessa di Castiglione, il disegno è realizzato da A. Martini nel 1925. Il costume è fatto da Erté per il famoso Bal du Grand Prix nel 1924 :

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view post Posted on 30/9/2014, 09:12
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Arciduca /Arciduchessa

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Molto bello il disegno di A. Martini che ritrae la marchesa in veste di Contessa di Castiglione!

Volevo segnalare che a Palazzo Fortuny, Venezia, il 4 ottobre apre una mostra interamente dedicata a Luisa Casati, "La Divina Marchesa, Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Epoque agli anni folli".




http://www.newyorkmilano.com/service/march...stra/#more-2051
 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 30/9/2014, 16:15




A Venezia la Peggy era una leggenda se ne raccontavano di tutti i colori sulle sue stravaganze.

I famosi occhiali a forma di farfalla sono stati riprodotti, sinceramente non so chi possa aver voglia di indossarli.

http://stefymod.wordpress.com/2014/08/31/g...ggy-guggenheim/

Il palazzo Venier rimase incompiuto o perché dava noia ai Corner dirimpettai che avevano eretto uno dei palazzi più imponenti di Venezia: la Ca' Granda oppure perché gli eredi Venier lo iniziarono per divenire tali, come prevedeva il testamento che sottoponeva a questa condizione l'eredità.

In ogni caso se è vero che i pali sono 329, i famosi eredi dovettero affrontare comunque una spesa cospicua in quanto le fondazioni a Venezia erano forse la parte più complessa e costosa dell'edificio.

Le tecniche di stabilizzazione o "costipazione" del terreno furono varie e cambiarono col tempo. La fondazione era costruita con materiali di risulta così come le rive di certe isole in cui ancor oggi si può andare in cerca di cocci molto interessanti: frammenti di piatti, pipe, pezzi di vetro scarti di lavorazione ecc. Se ne possono trovare anche di bellissimi. Mai piatti interi, questo è certo, comunque anche un frammento cinquecentesco è interessante. La fondamenta all'interno della palificata che circonda alcune isole come Torcello è fatta così. a Murano ovviamente una buona percentuale dei reperti è di vetro. Probabilmente è vietatissimo portarli via ma in ogni casa veneziana se ne vedono. Forse sono lì dal Settecento.

Divagazione nella divagazione: i pali di larice da fondazione, importati dal Cadore a partire da un certo periodo, hanno lasciato traccia in cognomi diffusi come appunto "Larese" (larice in veneziano). Altra fonte di approvvigionamento era la Dalmazia con i suoi alberi di rovere di slavonia. Da cui il nome degli abitanti detti "Schiavoni" (vedi Riva degli) che però in veneziano si pronuncia dolce e senz'acca ("s-ciavòni" con la -s- staccata dalla -c- ).

Che bello divagare! Poi su Venezia.....

Comunque mi avete convinto: giovedì prossimo parto e vado a vedere la mostra dell'ineffabile marchesa, se passate di lì battete un colpo.

Edited by Giacomo Girolamo Casanova - 2/10/2014, 10:35
 
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