Maria Antonietta - Regina di Francia

Friedrich von der Pfalz, Elettore Palatino e Re di Boemia

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view post Posted on 10/8/2011, 10:59
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Marie-Antoinette

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Correva l’anno 1596, in una città dell’alto Palatinato chiamata Amberg venne alla luce un bimbo appartenente all’augusta casata dei Wittelsbach, il quale bimbo avrebbe fatto parlare di sé, poco e male ma avrebbe fatto parlare di sé il 26 agosto nasceva Friedrich von der Pfalz. Il bimbo non avrà una vita né gloriosa né lunga, e morirà in esilio a Mainz il 29 novembre 1632.

Papà un altro Friedrich von der Pfalz, perché in famiglia la fantasia non era di casa: Federico IV il Giusto, Primo Elettore Palatino, la mamma era Luise Juliane di Orange-Nassau, figlia a sua volta di Guglielmo il Taciturno e della sua terza moglie, Charlotte de Bourbon-Montpensier.

Friedrich passerà alcuni anni di infanzia a Sedan, alla corte dello zio Henri de La Tour d’Auvergne, duca de Buillon, e visiterà spesso la corte di Enrico IV; a Sedan verrà educato dal teologo calvinista Daniel Tilenius, lo stesso che predicava l’unità dei principi protestanti durante le guerre di religione in Francia e la rivolta delle province olandesi.

Alla morte del padre, nel 1610, il nostro Friedrich diventa Principe Elettore sotto la reggenza dello zio, il duca Johann II von der Pfalz-Zweibrücken: in realtà il parente più prossimo era il Conte Palatino Wolfgang Wilhelm von Pfalz-Neuburg, ma aveva il brutto difetto di essere cattolico, e pertanto oltre a non poter essere il tutore di un principe protestante si vide anche imporre il divieto di entrare a Heidelberg.

La reggenza è un tratto in comune con il regno del padre, che oltretutto vide la vertenza tra il diciottenne Friedrich IV e il suo tutore, il duca Richard von der Pfalz-Simmern, che cercava di prolungare la reggenza oltre il compimento del diciottesimo anno del titolare. La maggiore età era sancita a diciotto anni dalla Bolla d’Oro del 1356, ma in alcuni casi era ammesso da degli editti emanati nel ‘400 il prolungarla fino ai venticinque anni. Il motivo alla base della lotta era la consuetudine del Sacro Romano Impero, sintetizzata dalla massima latina “cujus regio, ejus religio”, ossia i sudditi erano obbligati ad adottare la religione del loro principe. Nel caso paterno la disputa fu risolta grazie all’età avanzata e alla salute pessima del reggente, accompagnata da debiti; nel caso del nostro Friedrich fu necessario l’intervento dell’imperatore Matthias I in favore del giovane elettore.

Elettore che alla fine del 1612 è a Londra per fidanzarsi con quella che era chiamata la Perla della Gran Bretagna: Elisabeth Stuart, figlia di Giacomo I di Gran Bretagna (e VI di Scozia). “Perla” probabilmente una parola azzardata, ma di certo Elisabeth sarà ritratta anni dopo con al collo una collana di perle di sei giri che Clemente VII donò a Caterina de’ Medici per il suo matrimonio con Enrico II (passata da Caterina a Maria Stuarda, Elisabeth la riceverà dal padre come regalo di nozze). Friedrich era splendido, nella sua giovinezza e nella sua fastosa magnificenza, e copriva Elisabeth di regali per corteggiarla fino al punto che il futuro suocero dovette intervenire per obbligarlo a moderare le spese.

Rientrato nei suoi stati con la moglie, Friedrich intraprende una forte campagna di promozione della propria immagine e del proprio regno: questo include azioni come ristrutturare il castello di Heidelberg, ordinare la creazione dell’Hortus Palatinus, e farsi dipingere come Ercole o Apollo; e siccome assieme al Palatinato da papà aveva ereditato anche la guida dell’Unione Protestante, politicamente in Nostro decise di porsi anche come difensore della libertà dei nobili tedeschi nei confronti dell’imperatore Matthias, cattolico.

Arriva il 1619, e mentre Elisabeth passa il suo tempo a cacciare (tanto da guadagnarsi il nomignolo di “Diana del Reno”) e a sfornare bambini (tre già nati e uno in arrivo per la fine dell’anno), gli stati di Boemia decidono di deporre il successore di Matthias I, l’imperatore Ferdinando II, e di proporre la corona a Friedrich.

La Boemia era un regno elettivo a maggioranza protestante, e confinante con una parte dei territori palatini, i quali erano peraltro sparsi un po’ qui e un po’ lì in giro per la carta geografica dell’Impero. L’imperatore Rodolfo II aveva accordato alla Boemia delle lettere di maestà che garantivano la libertà di coscienza in tutto il regno e il diritto di costruire dei templi. Suo fratello Matthias, il successore, pensò bene di rimangiarsi tutto, e cercò di far passare il regno al suo erede e nipote l’arciduca Ferdinando, educato dai gesuiti nel più feroce spirito militante della contro-riforma. Chiaramente la Boemia non gradì, e il 16 maggio 1618 una delegazione si recò a Praga, dove a seguito di un alterco furono gettati dalle finestre del palazzo di governo due consiglieri cattolici di Matthias, il quale morì di lì a poco.

La quasi totalità dei consiglieri di Friedrich, senza contare il suocero Giacomo Stuart e la madre Luise Juliane, gli sconsigliano di accettare quella che si rivelerà una rovina. Friedrich, fatuo e abbastanza distaccato dalla realtà, accetta dopo un po’ di tentennamenti: quest’atto di totale ingenuità porterà all’esplodere della Guerra dei Trent’anni; non è impossibile che la moglie Elisabeth abbia avuto parte nella decisione, ma non è corretto attribuirle il peso maggiore nella decisione come facevano gli storici settecenteschi.

Il 31 ottobre 1619 la famiglia s’installa a Praga, dove a dicembre nasce il quarto figlio della coppia: Rupert, futuro duca di Cumberland. Il 4 novembre avviene l’incoronazione, il giorno 8 Friedrich torna nel Palatinato per attendere le truppe che gli altri principi protestanti gli dovevano inviare… e infatti non arriva nessuno. I principi dell’Unione lo avevano abbandonato, il suocero non mandava denaro ma consigli sgraditi, e suo zio d’Orange non aveva mezzo di aiutarlo.

All’inizio dell’estate 1620 le truppe della Lega Cattolica, appoggiata dagli Asburgo di Spagna, attaccano, ed entrano in Boemia all’inizio di settembre, mentre un’armata comandata dal marchese Spinola invade il Palatinato. L’elettrice vedova, Luise Juliane, è obbligata a scappare con i nipotini a Kaiserslautern. In seguito alla sconfitta dell’esercito dell’Unione contro la Lega Cattolica nella battaglia della Montagna Bianca (8 novembre 1620), Friedrich perse il titolo di Re di Boemia e anche quello di Elettore Palatino. Le donne di Elisabeth caricano in corsa dei bauli su carri e carrozze, e via tutti a gambe levate; per caso un ciambellano passa in una stanza, e vede un pacchetto di biancheria che lancia al volo sull’ultimo dei carri: gli occupanti si accorgeranno con stupore che si trattava del piccolo principe Rupert, dimenticato nella foga della fuga. Le truppe austriache trovarono il giorno seguente la giarrettiera di Friedrich con il motto “Honny soit qui mal y pense”, la storiella del re che perse la giarrettiera scappando fece ridere tutta l’Europa: il suo regno era durato un anno e quattro giorni, da cui il soprannome di Re d’Inverno, e il consiglio di cingere la corona di Lapponia, dove gli inverni sono interminabili.
Elisabeth partorì in viaggio, gennaio 1621, il principe Moritz, e nello stesso tempo la coppia ricevette l’offerta di asilo a l’Aia da parte dei principi Moritz e Friedrich Heinrich, fratellastri di Luise Juliane.

Arrivarono il 21 aprile, e furono ricevuti con gli onori reali. Nonostante il 100000 fiorini mensili, il dono di 150000 fiorini e il palazzo ammobiliato di Wassenaer, la coppia reale era sempre in paurosa penuria di quattrini, grazie alla totale ed assoluta incapacità di Elisabeth di fare attenzione a ciò che spendeva e non farsi derubare da chiunque: vende le perle di Caterina, impegna l’argenteria e il vasellame d’oro, raziona il vino ai figli, ma insiste e persiste nel mantenere uno spettro di Corte, dove si facevano le nove riverenze prima mettersi a tavola e si osservava in tutto e per tutto il cerimoniale.

Friedrich odiava L’Aia, dove venivano trattati da mendicanti reali, e continuava a muoversi per l’Europa nei campi di battaglia della Guerra dei trent’anni cercando di recuperare i suoi feudi; tuttavia ci tornava abbastanza spesso da regalare alla moglie una serie di tredici gravidanze. Dopo Friedrich Heinrich (1614-1629), Karl I Ludwig (1617-1680) che recupererà in futuri una parte dei feudi paterni, Elisabeth (1618-1680) badessa di Herford ed allieva prediletta di Cartesio tutti e tre nati a Heidelberg; Rupert, duca di Cumberland (1619-1682) e Moritz (1620-1654) nati a Praga e a Küstrin; altri otto bimbi nascono a L’Aia: Louise-Hollandine (1622-1709) futura badessa di Maubuisson, Ludwig (1624-1625) che visse solo quattro mesi, Eduard (1625-1663) futuro marito di Anna di Gonzaga di Cléves, Henriette-Marie (1626-1651) futura moglie di Sigismund Rákóczi, Philipp che sarà spadaccino e mercenario (1627-1650), Charlotte (1628-1631) che morirà a due anni, Sophie (1630-1714) che diverrà Elettrice di Hannover, e Gustav che morì epilettico e affetto da calcoli. Dei tredici figli, solo tre avranno discendenza legittima: Karl Ludwig, Eduard e Sophie.

Nel 1632 Friedrich ha un vago barlume di speranza di poter recuperare il Palatinato grazie al Gustavo Adolfo di Svezia, ma che morì nella battaglia di Lützen. Qualche giorno dopo Friedrich andò a rendere visita al cugino duca di Zweibrücken; rientrò a Magonza il 29 novembre, febbricitante. Perfettamente consapevole della sua ultima ora, dettò un messaggio per i suoi figli, scongiurandoli di rimanere nella fede calvinista. Elisabeth stava posando per il ritrattista Michiel van Mierevelt quando il suo medico Christian Rump le annunciò, con tutte el cautele possibili, la morte del suo “Palatino Innamorato”. Si temeva che non gli sarebbe sopravvissuta. Per tre giorni non poté né mangiare, né dormire né tantomeno piangere. In seguito scriverà: “Quando il Dr Rump me lo disse molto discretamente, fu la prima volta che fui veramente spaventata”.



Edited by Nefer Snefru - 10/8/2011, 12:21
 
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celeborn36
view post Posted on 10/8/2011, 14:16




ma che bambini fortunati sti due? Adesso sappiamo da chi ha preso il gusto della caccia Liselotte!
 
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view post Posted on 10/8/2011, 16:59
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Marie-Antoinette

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Ho già postato questa immagine da qualche parte, ma la riposto perchè
evoca molto bene l'esilio dei Palatini e della loro tribù alla corte olandese.
 
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view post Posted on 11/8/2011, 14:17
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Marie-Antoinette

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Un'altra bella immagine della tribù dei Palatini:


Cornelis van Poelenburch (1628)- I figli di Federico V Elettore Palatino e re di Boemia - Museo delle Belle Arti di Budapest.
 
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view post Posted on 13/8/2011, 21:24
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (elena45 @ 11/8/2011, 15:17) 
Un'altra bella immagine della tribù dei Palatini:

Molto bello, non lo conoscevo.


CITAZIONE (celeborn36 @ 10/8/2011, 15:16) 
ma che bambini fortunati sti due? Adesso sappiamo da chi ha preso il gusto della caccia Liselotte!

Può essere. quello che c'è di bello è che sembrano essere una delle poche coppie nella storia realmente innamorate
 
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MaryTudor
view post Posted on 18/9/2012, 10:54




Interessante.
Ma i governanti tedeschi: elettore di Sassonia, elettore Palatino, elettore di Baviera, di Brandeburgo, di Magonza, di Hannover…. chi erano? Chi govermava l’attuale territorio di Germania per conto dell’Impero Asburgico, a cavallo tra il ‘700 e l’800?
Ammetto la mia ignoranza: non sono informata, so che l’elettore fin dal medioevo aveva il compito di eleggere l’imperatore del Sacro Romano Impero.
Se ne parla poco dei Principi Elettori, io ho una gran confusione in testa. Ma la cosa mi incuriosisce, come tutte le cose complicate, che passano in secondo piano ….. ;-) …tragiche, misteriose. “ma chi erano tutti questi principi e principesse? Che faccia avevano? Con chi si imparentavano? “?
 
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-enry1973
view post Posted on 18/9/2012, 12:17




Un altro Wittelsbach! Bravo!!! La mia casata preferita :) Prop pro pro pro pro zio di Sissi! :)

I Principi Elettori appartenevano a famiglie diverse: i Wittelsbach, per esempio, ne avevano tre: Colonia (non sempre), Baviera e Palatinato. L'Imperatore, eletto dalla dieta degli Elettori, non governava in senso stretto i territori dell'impero ma rappresentava una sorta di autorità super partes con qualche potere militare. Ogni principe (elettore o no) governava i propri possedimenti in maniera del tutto autonoma. Gli Asburgo riuscirono a instaurare la consuetudine di far eleggere un membro della loro famiglia, ma era una legge tutt'altro che codificata: quando Maria Teresa divenne arciduchessa d'Austria, per esempio, si fece eleggere imperatore l'elettore di Baviera, poi sostituito dal marito di Maria Teresa, Francesco Stefano di Lorena. I Wittelsbach erano divisi in due grandi rami principali: Baviera e Palatinato.
 
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view post Posted on 6/1/2016, 21:04
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Marie-Antoinette

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friedrich2
Wybrand de Geest: König Friedrich von Böhmen, 1625


elisabeth1
Gerrit van Honthorst (Gherardo delle Notti): Elisabeth Stuart, Königin von Böhmen, Kurfürstin von der Pfalz, circa1622

 
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