La notizia sembra assurda, ma invece è più che reale e gli studiosi stanno vagliando fino a che punto può basarsi su dati scientifici. Ricordo che qualche tempo fa aveva postato la notizia Jesskina, ma non riesco a trovare il post, quindi copio qui il testo dell'articolo tratto da "Repubblica".
"Nella zucca il sangue di Luigi XVI", la scoperta degli studiosi bolognesiIn una zucca intarsiata il sangue di Luigi XVI: è la scoperta compiuta da un gruppo di ricercatori dell'Università di Bologna. Secondo le cronache di fine Settecento, infatti, subito dopo la morte del re - avvenuta nel 1793 - molti francesi intinsero dei fazzoletti nel suo sangue. Uno di questi, Maximilien Bourdaloue, ripose il fazzoletto in una zucca e chiese a un artista di decorarla con immagini dei volti e degli episodi della Rivoluzione francese, pronto a venderla a Napoleone Bonaparte.
Un anno fa i proprietari della zucca (che vogliono rimanere anonimi) si sono rivolti all'ateneo bolognese perché studiasse le scritte sulla crosta della zucca e il suo contenuto. Il fazzoletto non è stato trovato ma da una doppia analisi emerge che la polvere trovata corrisponde a sangue umano di moltissimi anni fa. Le linee genetiche ritrovate sono rarissime e appartengono a un uomo con occhi azzurri, come Luigi XVI.
A questo punto, per avere la conferma definitiva, si dovrebbe confrontare il profilo ottenuto per il cromosoma Y con quello genetico del cuore mummificato attribuito a suo figlio, Luigi XVII, conservato nella basilica di Saint Denis a Parigi. ''Ma per quello servono permessi speciali'', ha spiegato Davide Pettener, uno degli antropologi coinvolti nella ricerca, aggiungendo: ''Comunque ci proveremo''. Altra strada è la ricerca di eventuali discendenti diretti del re anche per linea materna. Intanto l'esito delle analisi è stato pubblicato sulla rivista 'Forensic science international genetics'.
