Maria Antonietta - Regina di Francia

I clan scozzesi

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view post Posted on 27/7/2014, 20:29
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Marie-Antoinette

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Mi accorgo che ho divagato troppo inserendo la storia dei principali clan scozzesi nel topic sui Montagu (#entry560001390), dove ho accennato al clan Scott. Pertanto ho pensato di aprire una nuova discussione ad hoc, iniziando con il clan Douglas, che, a partire dal XVIII secolo, si imparentò sia con gli Scott che con i Montagu, come si evince dal seguente schema:



Il clan Douglas divenne già nel Medioevo una delle famiglie più potenti della Scozia e diede origine almeno a quattro linee nobiliari: quella dei conti di Douglas, detti Black Douglas, che si estinsero alla fine del XV secolo per il conflitto con Giacomo II di Scozia che li sterminò quando si accorse che avevano troppo potere; quella dei conti di Angus, detti Red Douglas , imparentata con la casa reale, che si è estinta per mancanza di eredi nel XVIII secolo; quella dei Dalkeith e quella di Drumlanrig, tuttora viventi.

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Il crest badge del clan Douglas, sullo sfondo del tartan.

I Douglas furono guerrieri, protagonisti delle Guerre di indipendenza scozzese e dei successivi conflitti con gli Inglesi. Molti di loro caddero in battaglia. Tra questi Archibald Douglas, 5° conte di Angus (1449-1513) che morì con due suoi figli nella battaglia di Flodden Field, dove gli scozzesi furono gravemente sconfitti dagli inglesi e dove morì lo stesso re Giacomo IV. Poi si riavvicinarono alla corona d'Inghilterra grazie al matrimonio del nipote Archibald con la sorella di Enrico VIII:

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Archibald Douglas, 6° conte di Angus (1489-1557). Sposò Margareth Tudor, giovane vedova del re di Scozia Giacomo IV, madre del futuro Giacomo V. Ebbero una sola figlia, Margareth:

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Margareth Douglas (1515-1578) sposò Mattew Stewart, 4° conte di Lennox (1516-1571). Il figlio maggiore, Henry Stewart, noto come Lord Darnley, fu il secondo marito della regina di Scozia Mary Stuart e padre del suo unico figlio.
Come sappiamo, Lord Darnley morì in un misterioso incidente a soli 22 anni; Maria si risposò con colui che forse ne era stato l'artefice, ma per l'indignazione popolare manovrata dai suoi avversari fu costretta ad abdicare in favore del figlio, Giacomo VI, un bambinello di appena un anno.

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Giacomo VI, re bambino, prega sulla tomba del padre Henry, con i nonni Lennox e lo zio Charles.

Dopo la morte di Elisabetta I senza eredi Giacomo VI divenne anche re d'Inghilterra, dando origine alla stirpe reale che arriva fino ai nostri giorni.
I reali odierni, quindi, risalgono sia al clan Stewart sia al clan Douglas.
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James Douglas, conte di Morton jure uxoris(1516-g1581), l'ultimo dei 4 Reggenti in nome di Giacomo VI. Alle sue spalle (forse) Tantallon Castle (oggi in rovina).
James apparteneva ai Red Douglas: era cugino della suddetta Margareth Douglas, nonna paterna di Giacomo. Aveva acquisito il titolo di conte di Morton dalla moglie Elisabeth Douglas, della linea Dalkeith.
Nonostante avesse svolto egregiamente il suo compito, quando il re raggiunse la maggiore età un complotto di cortigiani riuscì a spedirlo sul patibolo.
Il titolo ritornò alla linea Dalkeith e si è conservato fino ai giorni nostri. Ecco alcuni esponenti:

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Adrian Vanson - Agnes Douglas (1574-1604), figlia di William Douglas, 6° conte di Morton, e moglie di Archibald Campbell, 6° conte di Argill. Erano così belle, lei e le sue molte sorelle, che venivano chiamate "le perle di Lochleven"(dal castello di famiglia).

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Anthoni Van Dick - Lady Dalkeith, alias Anne Elizabeth Villiers (1610-1654), moglie di Robert Douglas, 8° conte di Morton (1616-1649). Fedelissima di Carlo I, madrina e tutrice della figlia più piccola, Enrichetta Anna (Minette), l'accompagnò in Francia e si prese cura di lei.

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John Smibert - George Douglas (1662-1738), 13° conte di Morton - National Galleries Scotland.

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Jeremiah Davison - James Douglas, 14° conte di Morton (1702-1768) con la famiglia. Acquistò la prestigiosa dimora di Dalmahoy House, nei pressi di Edimburgo.

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William Beechey - George Douglas, 16° conte di Morton (1761-1827).
Questa giacca settecentesca con il tartan del clan Douglas è bellissima!

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Stewart Douglas (1954), 22° conte di Morton. Stesso tartan.

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Anche il ramo di Drumlanrig arriva fino ai giorni nostri, ma stacca la sua propaggine più importante nel ' 700, quando, con due innesti successivi, dà origine ai Montague Douglas Scott (vedi schema).
Il ramo nasce da James Douglas (1358-1388), condottiero caduto nella battaglia di Otterbun, una delle tante battaglie di confine con gli Inglesi, proprietario del maniero e della terra di Drumlanrig. A partire da suo figlio illeggittimo William (>1373-1437) si sono succeduti negli anni 8 baroni in linea diretta, fino a William Douglas (+1640), creato conte di Queensberry.
Nel 1679, un ennesimo William, divenuto prima marchese e poi duca di Queensberry, per celebrare il suo nuovo stato, inizia a costruire il caratteristico palazzo in arenaria rossa che abbiamo visto nel topic sui Montagu:

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Drumlanrig Castle (Scozia).

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William Douglas, 1° marchese e duca di Queensberry.(1637-1679). Contro Giacomo II nella Gloriosa rivoluzione.

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Godfrey Kneller - James Douglas (1672-1711), 2° duca di Queensberry, figlio del suddetto. Altissimo funzionario del regno, favorì l'unione di Scozia e Inghilterra, nel 1707 durante il regno di Anna Stuart, per cui fu detto "Union Duke".

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Charles Douglas (1698-1778), terzo duca di Quensberry, figlio del suddetto. Subentrato al fratello maggiore James (1697-1715), affetto da pazzia e morto giovane. Non ebbe figli e il titolo passò al cugino William (1724-1810), detto "Old Q" (perchè vive fino a 90 anni) anche lui senza discendenza.

Nell'arco di poco più di un secolo, dunque, la successione diretta si esaurisce per mancanza di eredi maschi: l'ultimo, il suddetto "Old Q", dopo una vita dissoluta passata a sperperare il suo patrimonio, lascia il titolo di duca di Queensberry al nipote di sua cugina Jane, Henry Scott duca di Buccleuch, marito di Elisabeth Montagu. Ed è così che nasce il ramo Montague Douglas Scott (#entry559985747).
Invece, il titolo di marchese di Queensberry va a un altro (lontano) parente, Sir Charles Douglas (1777-1837): la sua discendenza arriva ai giorni nostri.


Gli ultimi Douglas al castello di Drumlanrig. Da sinistra:
Allan Ramsay - William Dougla, 4° duca di Queensberry (1724-1810), il famigerato "Old Q";
Sir Godfrey Kneller - William Douglas , 1° duca di Queensberry (1637-1695);
Herman Verelst - Isabel Douglas (1642-1691), moglie del 1° duca, con la figlia Anne, morta in un incendio.


Sir Godfrey Kneller - Jane e Anne Douglas, figlie del 2° duca di Queensberry: Jane (1701-1729) sposò, come già detto, Francis Scott e assicurò la discendenza che dura fino ai giorni nostri.

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Notizia che non sapevo e che ho scoperto facendo questa ricerca: il famoso Lord Alfred Douglas, amante di Oscar Wilde, apparteneva alla linea dei marchesi di Queensberry:
Lord Alfred Douglas (1870-1945), soprannominato "Bosie", era figlio di John Sholto Douglas, 9° marchese di Queensberry (1844-1900), che perseguitò lo scrittore e influì sulla condanna a due anni di carcere e lavori forzati che gli fu comminata.
Ho scoperto che anche il fratello maggiore di Alfred, Lord Francis Douglas, visconte di Drumlanrig (1867-1894), morto giovanissimo (forse suicida) era omosessuale, ma negò per tutta la sua vita la relazione con il primo Ministro Archibald Primrose.


I fratelli Douglas, Alfred (a sinistra) e Francis.

In realtà, c'erano stati in famiglia altri due casi di suicidio, dovuti a forme di depressione patologica: il nonno e lo zio di Bosie, mentre il suo unico figlio Raymond (1902-1964), affetto da schizofrenia, trascorse la maggior parte della vita in manicomio.

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Il primo dei fratelli, Percy Sholto Douglas (1868-1920), 10° marchese di Queensberry, continuò la discendenza che arriva fino ai giorni nostri.

Edited by elena45 - 29/4/2021, 14:02
 
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Marie-Antoinette

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Com’è noto, dal clan Stewart discendono i reali inglesi.
Il loro capostipite fu un certo Walter Fitzalan (+1177), nominato Grande Stewart della Corona scozzese. Così suo figlio Alan (+1204) e suo nipote Walter (+1241). Costui adottò il nome indicante la sua funzione come cognome, che restò d'allora in poi per tutti i suoi discendenti.

..
Il crest badge del clan Stewart; il tartan è lo stesso della casa reale odierna (a fianco).
E' rosso come quello degli Scott, ma le righe secondarie sono diverse:



Come al solito, partiamo dallo schema:



Come si vede, molti erano guerrieri caduti in battaglia. E proprio dalla partecipazione attiva alle guerre di indipendenza trassero il loro potere, fino ad assurgere al trono scozzese. Il primo fu Roberto II (1315-1390), figlio di Walterl Stewart e nipote per via materna del re Roberto I Bruce, che aveva pertanto sangue reale. Costui ebbe tre mogli e 22 figli.
Parallela alla linea principale degli Stewart re di Scozia, si sviluppò la linea degli Stewart di Darnley, che guadagnava titoli ad ogni battaglia cruciale, pagando sempre un alto prezzo di sangue.
Anche nell'epica battaglia di Flodden Field, nel 1513, dove gli Scozzesi furono pesantemente sconfitti dagli Inglesi, caddero molti nobili e lo stesso re, Giacomo IV.


Giacomo IV Stewart, re di Scozia (1474-1513) non era solo un guerriero. Era anche un uomo colto e amante delle arti, un vero principe del Rinascimento. Per favorire la ripresa del paese dopo le molte guerre, si avvicinò alla Corona inglese, sposando la giovanissima figlia di Enrico VII, Margareth Tudor. Con questo matrimonio gli Stewart guadagnavano il diritto di successione al trono inglese.
Ma l'ascesa di Enrico VIII indebolì enormemente il potere di Giacomo, che pertanto decise di riportare in auge l'alleanza con la Francia. Quando Enrico partì per una campagna militare in Francia, Giacomo IV invase l'Inghilterra. Ma fu sconfitto, come già detto a Flodden Field e cadde sul campo di battaglia.
La vedova Margareth, 24 anni e un solo figlio superstite, "si consolò" sposando Lord Archibald Douglas, conte di Angus, suo coetaneo; da questo matrimonio nacque una sola figlia, Margareth Douglas (come abbiamo visto nel post precedente).


Giacomo V Stewart (1512-1542) e la moglie Maria di Guisa - Falkland Palace.
Giacomo salì al trono che aveva solo un anno, prima con la reggenza della madre, poi dello zio paterno John, duca dì Albany. Lo zio materno, Enrico VIII, non gli era certo amico e il giovane re coltivò come suo padre l'allenza con la Francia, fino a sposare la figlia del potente duca di Guisa. La guerra con gli Inglesi continuò fino ad una nuova sconfitta, a Solway Moss. Giacomo, umiliato e sofferente, morì poco dopo, a soli 30 anni. L'unica figlia superstite, Maria come sua madre, fu regina a solo un anno di vita come suo padre. Della sua partenza per la Francia e delle sue nozze con Francesco di Valois sappiamo.

Intanto, la sorellastra di Giacomo V, Margareth Douglas, non più giovanissima, aveva sposato Mattew Stewart, conte di Lennox, e aveva avuto due figli maschi. Il maggiore, Henry Stewart, noto come Lord Darnley, sarà il secondo marito di Maria, tornata vedova dalla Francia:


Maria Stuart (1542-1587), regina di Scozia, con il marito Henry Stewart, lord Darnley (1545-1567). Maria introdusse la scrittura francese per il suo cognome.
Anche la vita travagliata di Maria in patria, il suo terzo matrimonio, la sua abdicazione, la sua prigionia, la sua fine tremenda sono storia nota. E sarebbe oggetto di un altro topic la storia degli Stuart sul trono inglese.
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Mi piace qui ricordare gli Stewart del ramo "cadetto" per così dire, ovvero i duchi di Lennox. L'ultimo conte di Lennox fu il fratello minore di Lord Darnley, Charles Stewart (1555-1576), che morì anche lui giovanissimo, lasciando una bambina, la famosa Arabella Stewart.
Il cugino, invece, Esmè Stewart, ebbe la fortuna di riuscire simpatico al nuovo re di Scozia, Giacomo VI, appena tredicenne, che gli conferì riconoscimenti e prebende, fino al titolo ducale:


Esmè Stewart, 1° duca di Lennox (1542-1583).

Ma molto più interessanti sono i suoi nipoti, che diedero la vita per la Corona durante la Guerra Civile:

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Anthoni van Dick - Lord John Stewart (1621-ka1644) e Lord Bernard Stewart (1623-ka1645).


Anthoni van Dick - Lord George Stewart (1618-ka1642)


Anthoni van Dick - James Stewart (1612-1655), duca di Lennox e duca di Richmond, fu amico e consigliere di Carlo I. Fratello dei precedenti, sopravvisse alla guerra.


Peter Lely - Charles Stewart, 3° duca di Richmond (1638-1672), nipote del precedente. Dopo l'esilio in Francia, ritornò in patria con Carlo II e ricevette la nomina di Gran Ciambellano di Scozia. Morì in un naufragio a 34 anni, senza eredi.
Il titolo di Duca di Richmond passerà a un figlio naturale di Carlo II e Louise de Kerouaille, ovvero Charles Lennox.

Edited by elena45 - 20/10/2017, 16:32
 
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Il clan Hamilton


Brodick Castle (Isola di Arran, West Scothland).

Nel 1474 Giacomo III di Scozia, concesse in matrimonio la sorella Maria (1452-1488) ad un vecchio cortigiano, molto più anziano di lei e vedovo, James Hamilton, Lord di Hamilton, (1415-1479): costui si era schierato a favore dei Black Douglas nel conflitto contro Giacomo II, tanto da aver sposato la madre dei giovani Douglas morti nella famosa “Cena nera”, svoltasi al castello di Edimburgo in presenza del Re.
Poi cambiò idea e divenne un sostenitore del partito reale, sposò come già detto la principessa Stewart, ebbe incarichi e terreni, ed anche il castello di Brodick, sull'isola di Arran.
In virtù di questo matrimonio gli Hamilton acquisirono diritto di successione alla Corona scozzese.

A Lord Hamilton successe il figlio, James Hamilton, 1° conte di Arran (1475-1529), che alla morte del padre aveva solo 4 anni. Come cugino di Giacomo IV, fu suo ambasciatore, nonché mediatore del matrimonio reale con Margareth Tudor, il che gli fece guadagnare il titolo comitale. Gli successe il figlio:


Arnold Bronckorst (?) - James Hamilton, Duca di Chatelherault (1515-1575) - Lennovlove Palace. Importante personaggio della storia scozzese.
Grazie alla sua discendenza dalla principessa reale, costui fu per qualche anno l’erede al trono di Scozia: infatti, nel 1536, alla morte di John Stewart duca d’Albany, zio del Re, risultò il parente più prossimo di Giacomo V. Poi, quando la piccolissima Mary divenne regina, ne fu il primo Reggente, sostenendo Maria di Guisa contro gli Inglesi. Acconsentì al matrimonio di Mary con il Delfino francese e per questo favore ottenne il titolo ducale.
Poi, come aveva fatto suo nonno (ma era normale a quei tempi), cambiò casacca e sostenne il partito degli Inglesi, addirittura progettando di sposare suo figlio James, che era folle, con Elisabetta d’Inghilterra. Ebbe 9 figli, di cui 4 maschi.
Escludendo il primogenito James (1532-1609) che si rivelò insano di mente, due linee principali si sviluppano in questa discendenza: quella dei duchi di Hamilton, e quella cadetta dei duchi di Abercorn, rispettivamente dal figlio John 1° marchese di Hamilton (1535-1604) e dal figlio Claude Lord Paisley (1546-1621).

Alcuni esponenti della linea principale:


Daniel Mytens - James Hamilton, 1° duca di Hamilton (1606-g1649) - Scottish National Portrait Gallery.
Convinto sostenitore di Carlo I. comandò le truppe scozzesi durante la Guerra Civile, fu sconfitto da Cromwell, catturato e giustiziato un mese dopo la morte del Re.

Poteva mancare Anthoni van Dick in questo contesto? Evidentemente no. La moglie del duca si fece ritrarre anche lei:


Lady Hamilton, moglie del 1° duca, alias Margareth Feilding (1613-1638), nipote del duca di Buckingham.


Cornelius Johnson - William Hamilton, 2° duca di Hamilton (1616-1651). Come il fratello, fu dalla parte di Carlo I. Non ebbe discendenza maschile, per dui il titolo passò alla nipote Anne.

Continua......

Edited by elena45 - 7/4/2015, 16:36
 
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Hamilton Palace (South Lanarkshire).
La dimora palladiana di casa Hamilton, la casa privata più grande della Scozia. Nel 1927 è stata demolita per le gravi lesioni provocate nel tempo dalle attività estrattive delle miniere carbonifere della zona; il parco e un antico lodge sono stati "donati" alla nazione in cambio delle tasse di successione. Il grandioso complesso fu costruito da questa coppia di duchi:


David Schougall - Anne Hamilton duchessa di Hamilton (1631-1716), figlia del 1° duca e unica erede della casata. Sposò un cadetto di casa Douglas, rinnovando i legami con la famiglia Douglas che già c'erano stati nel '400. Eccolo:


William Douglas Hamilton (1634-1694), figlio di William marchese di Douglas, acquisì a vita il titolo ducale della moglie aggiungendo al suo il cognome Hamilton. Ebbero 13 figli.
Nella discendenza, a partire dalla metà dell’800, ritroveremo il doppio cognome Douglas-Hamilton.


David Allan - Sir Wiliam Hamilton (1731-1803), nipote dei suddetti (figlio di Archibald, il minore dei loro 13 figli), ambasciatore inglese a Napoli, con la prima moglie, Catherine Barlow (1738-1782) nella loro casa di Posillipo (notare il Vesuvio alle spalle) - Compton Verney Art Gallery.
Vedovo, sposò la bellissima Emma Lyon, che divenne famosa come Lady Hamilton.


Gavin Hamilton - Douglas Hamilton (1756-1799), 8° duca di Hamilton, ritratto durante il Gran Tour in Italia - National Gallery, London.


Alexander Hamilton (1767-1852), detto "il Magnifico", 10° duca di Hamilton (cugino del precedente). Ricchissimo per lo sfruttamento dei bacini carboniferi del Lanarkshire, ampliò Hamilton Palace e vi raccolse la più grande collezione privata di tutta la Scozia.


William Alexander Hamilton (1811-1873), 11° duca di Hamilton, figlio del suddetto. Sposò la principessa Maria Amelia di Baden (1817-1888), figlia del Granduca di Baden e Stephanie Beauharnais (la figlia adottiva di Napoleone).


William Douglas-Hamilton (1845-1895), 12° duca di Hamilton, figlio del suddetto. Rosso di capelli, da grande diventò molto corpulento e noto per la sua passione per le corse dei cavalli. Ebbe solo una figlia femmina, per cui il titolo passò a un suo lontano parente: Alfred Douglas-Hamilton (1862-1940).


Douglas Douglas-Hamilton (1903-1973), 14° duca di Hamilton, in tartan. Con i suoi tre fratelli, fu pilota della RAF nella Seconda Guerra Mondiale, ma fu anche coinvolto in un tentativo di trattative segrete con la Germania.


Angus Douglas-Hamilton, 15° duca di Hamilton (1938-2010). Com'è suo diritto, porta la corona di Scozia alla Regina in occasione dell’apertura del Parlamento scozzese. La corona risale a Giacomo V.
Anche lui è stato pilota della RAF, ma poi ha smesso per problemi di salute mentale.


Alexander Douglas Hamilton (1978), attuale duca di Hamilton. Anche lui indossa un kilt, ma il tartan è quello antico del clan Douglas. Gli Hamilton sono anche "custodi" del castello reale di Edimburgo, Holyrood Palace (#entry560797929).

Dopo la demolizione del grande palazzo di famiglia, i duchi di Hamilton hanno acquistato altre dimore:


Dungavel House (presso Strathaven, in Sout Lanarkshire). In questa dimora Rudolph Hesse, il Vice di Hitler, avrebbe dovuto incontrare il duca Douglas, l'ufficiale della RAF che abbiamo visto sopra: il suo areo fu intercettato, Hesse si lanciò con il paracadute, catturato e arrestato. Rimase prigioniero degli Inglesi fino alla fine della guerra, quando fu trasferito a Norimberga. E così si salvò dalla pena capitale.


Lennoxlove House (East Lothian).
Acquistata nel 1946, vi furono trasferite anche alcune delle opere facenti parte della grande collezione di Lord Alexander.


Archerfield House (East Lothian), acquistata nel 1970.

Ecco lo schema riassuntivo:



Dallo schema si evince anche la parentela tra Diana Spencer e Sarah Ferguson.
Le loro nonne, Cynthia Hamilton e Marian Montagu Douglas Scott si collocano nello stesso ramo della famiglia Hamilton, quello dei duchi di Abercon, che vedremo nel prossimo post.

Edited by elena45 - 31/3/2017, 17:34
 
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view post Posted on 2/8/2014, 22:05
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La linea degli Hamilton di Abercorn, parte, come già detto, da un figlio cadetto del Reggente Arran, Claude Hamilton Lord Paisley e si sviluppa in Irlanda.


Claude Hamilton, Lord Paisley (1546-1621); aiutò Mary Stuart a fuggire da Loch Leven e si battè per lei, ma restò una figura di secondo piano. In tarda età fu colpito da attacchi di follia, come il fratello maggiore.

James Hamilton (1575-1618), il primo di 5 figli del suddetto, fu gratificato da Giacomo VI con il titolo di barone e poi conte di Abercorn, titoli irlandesi supportati da significative proprietà, e stabilì la sua residenza qui:


Baronscourt Castle (County Tyrone, nel cuore dell’Irlanda del Nord), dimora dei conti di Abercorn dal 1612.

Si succedettero altri sette conti fino alla fine del ‘700, con James Hamilton 8° conte di Abercorn (1712-1789) che non lasciò eredi. Invece si affermò la discendenza di suo fratello minore:


Sir Joshua Reynolds - Capitano John Hamilton (1714-1755), ufficiale della Royal Navy, che partecipò alla Guerra di successione austriaca. Morì annegato.


Thomas Lawrence - John James Hamilton (1756-1818), figlio del suddetto, politico amico di William Pitt jr, fu nominato marchese di Abercorn.
Sua figlia, Lady Catherine (1784-1816), sposò George Gordon, 4° conte di Aberdeen (1784-1860), Ambasciatore, Ministro e Primo Ministro, che aggiunse al suo il cognome della moglie.
Suo figlio, un ennesimo James Hamilton (1786-1814) morì giovanissimo prima del padre e non ereditò il titolo, lasciando un orfano di soli tre anni:


James Hamilton (1811-1885): fu nominato dalla regina Vittoria duca di Abercorn e Vicerè d’Irlanda.
Sposò Lady Louisa Russell, che gli diede ben 14 figli.


Lady Louisa Russell (1812-1905) figlia del duca di Bedford.
Il marito le regalò la “Perla Peregrina” (#entry286951659).


James Hamilton, 3° duca di Abercorn (1869-1953), nipote dei suddetti, bisnonno della principessa Diana. Governatore dell'Irlanda del Nord.


James Hamilton, 5° duca di Abercorn (1934).
Nonostante appartenga a un ramo cadetto, attualmente è il capo della casata.

....
Il crest badge e il tartan originario del clan Hamilton .

Edited by elena45 - 3/11/2017, 10:34
 
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view post Posted on 6/4/2015, 11:32
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A 10 km da Lennoxlove House, in East Lothian, c'è Winton House:


Winton House, residenza della famiglia Hamilton Nisbet a partire dalla seconda metà del '700 (http://en.wikipedia.org/wiki/Winton_House).

Nella seconda metà del '700, Mary Hamilton (+1797), appartenente (come si evince dall'ultimo schema) al ramo cadetto di Pencaitland, sposata con William Nisbet, comprò questa dimora per il figlio William che aggiunse al cognome del padre quello materno. Eccola:


Thomas Gainsborough - Lady Mary Hamilton Nisbet - National Gallery of Scotland.

Il figlio, William Hamilton Nisbet (1747-1822) fu un appassionato collezionista d'arte e, tra gli altri, durante un viaggio in Italia, nel 1802, acquistò senza saperlo un capolavoro di Caravaggio: "la cattura di Cristo". La storia la trovi qua: #entry572218533.


Francois Gerad - Mary Hamilton Nisbet (1778-1855), figlia del suddetto, sposò Thomas Bruce, conte di Elgin, ambasciatore inglese a Costantinopoli.
Costui è famoso per aver asportato i marmi dal Partenone e averli trasferiti in Inghilterra
(http://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Bruce,..._conte_di_Elgin).

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Suocero e genero.

Edited by elena45 - 1/2/2018, 15:05
 
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view post Posted on 2/11/2017, 17:45
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Clan Gordon: clan potentissimo, imparentato con la famiglia reale di Scozia.

Nel 1459, George Gordon, 2° conte di Huntly (1441-1501) , sposò la figlia più giovane del re Giacomo I e Joan Beaufort, Annabella Stewart (1432-1509). Il matrimonio in seguito fu annullato e George si risposò con Elisabeth Hay.
Dei dieci figli avuti da due mogli non si conosce bene la reciproca maternità, ma la discendenza di alcuni da sangue reale è certa.

Il più antico avo di cui si ha menzione è tale Richard de Gordon (+1200ca), dal quale è discesa una stirpe di guerrieri che ha partecipato a tutte le fasi delle Guerre d'indipendenza scozzesi (XIII-XIV secolo) e ai conflitti tra clan del XV e XVI secolo. Molti morirono sul campo di battaglia, ma dal loro sacrificio derivò il potere e la ricchezza della famiglia.


Il castello di Huntly, Aberdeenshire (Scozia del Nord).
Oggi in rovina, di origine medievale ceduto a Sir Adam Gordon (1273-ka 1333), sostenitore di Robert Bruce alla battaglia di Inverurie(1308), morto poi nella battaglia di Halidon Hill.

Il primo conte di Huntly fu Alexander Gordon (1410-1470) nominato da Giacomo II di Scozia. Suo figlio George, come già detto sposò la principessa reale Annabella, sorella del Re, e, nel 1470 si fece costruire il castello di Gordon (a 30km dal suddetto):


Gordon Castle, Fochabers in Moray (Scozia del Nord). Più volte ristrutturato com'è oggi.

Uno dei dieci figli del suddetto, Adam Gordon (1452-1538) sposò Elisabetta de Moravia, ricchissima erede dei conti di Sutherland, e garantì così la successione di questa linea e del clan omonimo.

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Crest Badge e tartan del Clan Gordon.


Crest badge e tartan del clan Sutherland (#entry614798373).


Nel 1599 Giacomo VI-I di Scozia e Inghilterra concesse il titolo di Marchese di Huntly a George Gordon (1563-1636), figlio del 5° conte e leader delle fazioni cattoliche.

Enrichetta Stewart (1573-1642), moglie del suddetto e figlia di Esmè Stewart, duca di Lennox.

Durante la Guerra civile inglese vi furono membri del clan Gordon su ciascuno dei due fronti.


Anthony van Dyck - George Gordon 2° marchese di Huntly (1592-g1648), dalla parte di Carlo I, fu escluso dal perdono generale e fu giustiziato per ordine del Parlamento scozzese, a Edimburgo. Anche suo figlio primogenito George (1615-1645 ) morì in battaglia.


Lady Anne Campbell (1594-1638), figlia del conte di Argyll, moglie del suddetto.


Il figlio Lewis Gordon (1626-1653), 3° marchese di Huntly. Combattè con il padre e dopo la sconfitta andò in esilio in Francia per tre anni. Suo figlio George fu promosso duca di Gordon da Giacomo II.

Edited by elena45 - 6/11/2017, 14:22
 
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view post Posted on 2/11/2017, 19:52
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Del 4° duca, uomo bellissimo, come sua moglie, ci sono molti ritratti, tutti di illustri pittori. Citiamo i seguenti:


Angelica Kaufmann - Alexander Gordon 4° duca di Gordon (1743-1827) - National Gallery of Scotland.
Nel 1769 il duca Alexander decise di trasformare la fortezza che era stata fino ad allora Gordon Castle in una lussuosa residenza, che segna l'acme del ducato scozzese diventando una delle case più grandi della Scozia, con una facciata lunga 180 metri e un'alta torre centrale di 25 metri.


Pompeo Batoni -Il duca di Gordon a caccia nei suoi possedimenti - National Gallery of Scotland.


Angelica Kaufmann - Jane Maxwell (1749-1812), moglie del suddetto - National Gallery of Scotland.
Nel parco di Gordon House la duchessa si dava al giardinaggio e organizzava splendide feste. Amava gli abiti eleganti, tanto da dettare la moda a Edimburgo, ma anche la cultura, accogliendo i letterati dell'epoca nel suo salotto.


George Romney - La duchessa di Gordon con il figlio George - Krannert Art Museum, University of Illinois.
Lady Maxwell nascondeva la mutilazione di un dito della mano destra, perso durante un incidente di caccia con guanti e un dito di legno.
Le figlie, spinte dall'ambiziosa madre, sposarono esponenti della migliore nobiltà (tre duchi):
Georgiana sposò John Russell Duca di Bedford, già vedovo con tre figli, al quale ne diede altri dieci, ma seguì anche le orme della madre vivendo un'intensa vita mondana (#entry515008850);
Charlotte sposò Charles Lennox 4° duca di Richmond, (#entry550028920);
Susan, la terza figlia, fu accasata con William Montagu 4° duca di Manchester (#entry559964760).

Durante la Reggenza si trasferì a Londra e fu una seducente attivista nell'organizzare il reclutamento di soldati per la Guerra contro Napoleone, contribuendo a formare i Gordon Highlanders, comandati da suo figlio George.


Thomas Lawrence - George Duncan Gordon (1770- 1836), 5° duca di Richmond - Aberdeen Art Gallery and Museums.
Ultimo duca di Gordon, morì senza eredi e lasciò tutto al nipote, Charles Gordon-Lennox.

Alla morte di George nel 1836 il titolo di marchese di Huntly che i duchi di Gordon ancora possedevano passò alla linea cadetta dei conti di Aboyne, che è ancora vivente:


Granville Gordon (1944), 13° marchese di Huntly e il figlio Alastair (1973). Notare il tartan del clan.

Anche la linea di Haddo, collaterale dal XIV secolo, è ancora fiorente.

Edited by elena45 - 3/11/2017, 13:14
 
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view post Posted on 3/11/2017, 10:19
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Primo cugino del suddetto 4° duca di Gordon (ma anche zio per i soliti intrecci familiari), apparteneva alla linea di Haddo:


Pompeo Batoni - Generale William Gordon (1730-1816) con il Colosseo sullo sfondo - Fyvie Castle.
Generale dell'esercito britannico, era figlio di William Gordon 2° conte di Aberdeen (1679-1746) e della sua terza moglie Anne Gordon.

Il suo fratellastro più anziano figlio del 2° conte e della sua seconda moglie Susan Murray:


William Mosman - Lord George Gordon (1722-1801), 3° conte di Aberdeen - Haddo House.


Pompeo Batoni - George Gordon, Lord Haddo (1764-1791) - Haddo House.
Figlio del suddetto, morì prima del padre per una caduta da cavallo. Capo della Loggia massonica scozzese.


Joshua Reynolds - Alexander Gordon (1786-ka1815), figlio minore del suddetto, morì a Waterloo.

Il figlio maggiore fu un illustre diplomatico e politico di lungo corso fino a diventare Primo Ministro di Queen Victoria:


Thomas Lawrence - George Hamilton-Gordon (1784-1860), 4° conte di Aberdeen.
Sposò in prime nozze Lady Catherine Hamilton (1784-1816), figlia del marchese di Abercon (#entry560985258), che gli diede tre figlie femmine; in ricordo aggiunse al suo il cognome della moglie.


Thomas Lawrence - Lady Harriett Douglas (1792-1833) - Cornell Fine Arts Museum of Rollins College, Winter Park Florida.
La seconda moglie, vedova di James Hamilton e perciò cognata della prima moglie, che gli diede altri cinque figli, tra cui:


George Hayter - George Hamilton-Gordon (1816-1864), 5° conte di Aberdeen - Haddo House


Elisabeth Barnekow - John Hamilton-Gordon (1847-1934), Lord Luogotenente d'Irlanda, 6° conte e 1° marchese di Aberdeen - Haddo House.


William Oliphant Hutchison - George Hamilton-Gordon (1879-1965), 2° marchese di Aberdeen. Notare il tartan del clan - Haddo House.


Alexander Hamilton-Gordon (1955), 7° marchese di Aberdeen


Haddo House, Aberdeen (Scotland).
Residenza dei Gordon di Aberdeen per oltre 500 anni. Bruciata dai Covenanters durante la Guerra Civile, la dimora fu ricostruita in stile palladiano-georgiano nel 1732.
Oggi appartiene allo Stato ed è sede del National Trust of Scotland, una vera miniera di opere d'arte, tra cui, ovviamente, i ritratti della famiglia (https://artuk.org/discover/artworks/search...use-7256/page/3)

Edited by elena45 - 6/11/2017, 14:18
 
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view post Posted on 3/11/2017, 14:02
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Il poeta Lord Byron discende per via femminile William Gordon di Gight (1466-1513), uno dei dieci figli di George Gordon (1441-1501), 2° conte di Huntly, colui che sposò la principessa Arabella Stewart (due post fa). Ma, come già detto, non è certa la maternità e quindi l'ascendenza reale del poeta.


George Gordon Byron (1788-1824) il poeta del Romanticismo inglese noto come Lord Byron. Figlio di Catherine Gordon, della linea di Gight, e di John Byron, detto "Mad Jack" (John il folle).

Edited by elena45 - 3/11/2017, 14:19
 
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view post Posted on 14/11/2018, 15:31
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Notizia di oggi, tratta dal Corriere della sera: una storia tristissima

L’ultima Lady dei Queensberry, la stirpe maledetta (da Oscar Wilde)

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La chiamano «la maledizione dei Queensberry»: una delle più antiche famiglie nobiliari britanniche, la cui storia è un catalogo di sciagure. Un loro avo condusse alla rovina Oscar Wilde: e ora l’ultima rampolla della dinastia è morta in circostanze drammatiche. In mezzo, suicidi, follie e stravaganze di ogni genere.
Lei era Lady Beth Douglas, ma per gli amici era semplicemente «Ling Ling»: diciotto anni appena, era stata trovata senza vita, lo scorso marzo, in un appartamento di Notting Hill. Qualche giorno fa l’inchiesta ha appurato che il decesso era stato causato da un’overdose di cocaina ed eroina, al termine di due giorni di festini a base di alcol e droga: la povera Beth aveva ancora i segni delle iniezioni sulle braccia.
Una vita sfortunata, la sua, nonostante fosse l’ultima figlia di Lord David Douglas, il dodicesimo marchese di Queensberry, e della sua terza moglie, un’artista taiwanese. Beth era una violinista di talento, ma già a 13 anni aveva cominciato a soffrire di problemi mentali che l’avevano condotta ad atti di autolesionismo, tanto da essere internata a 17 anni per sei mesi in un ospedale psichiatrico. Secondo i suoi cosiddetti «amici», addirittura si prostituiva e lavorava come «dominatrice» via webcam.
Tutto questo non toglie nulla alla tragedia della sua scomparsa. Che va ad aggiungersi alla lista di sventure che hanno fulminato la loro «genìa folle e malvagia», secondo le parole di Oscar Wilde. Che venne trascinato in tribunale e gettato in prigione per volere del nono marchese di Queensberry, il padre di Lord Alfred Douglas, ossia «Bosie», l’amante del grande scrittore.
Già nel 2000 il pronipote di «Bosie», Lord Gawain, aveva scritto della «storia oscura della discendenza dei Douglas»: «La barbarie scorre nelle nostre vene», diceva. E non ci sono parole migliori per descrivere una vicenda che risale ai tempi di William Wallace, «Braveheart», nel 1200: quando un Sir William Douglas venne giustiziato nella Torre di Londra per aver aderito alla rivolta del condottiero scozzese. Mentre suo figlio, Sir James Douglas, venne ucciso mentre portava in pellegrinaggio verso la Terra Santa il cuore del re di Scozia Robert Bruce.
Fra il ‘300 e il ‘400 più di un capofamiglia cadde in battaglia: ma l’orrore si dispiega solo nel ‘700, col terzo marchese di Queensberry, James, che era stato riconosciuto come uno squilibrato fin da bambino e rinchiuso in una cella. Senonché riuscì a scappare, si intrufolò nelle cucine di Holyrood, il palazzo reale scozzese, agguantò un giovane cuoco, lo uccise e se lo cucinò allo spiedo: da qui il soprannome di «idiota cannibale». «Potrebbe esserci una propensione alla carne umana nella nostra famiglia», chioserà secoli più tardi il già citato Lord Gawain.
Nell’Ottocento le disgrazie cominciano ad abbattersi direttamente sulla famiglia. Correva il 1858 quando l’ottavo marchese di Queensberry si sparò durante una battuta di caccia: ma non si capì mai se si trattava di incidente o suicidio. Invece nel 1865 il suo secondo figlio, Lord Francis, morì scalando le Alpi; e nel 1891 il suo terzo figlio, Lord James Edward Sholto Douglas, si tagliò la gola in un albergo londinese.
Quanto al nono marchese di Queensberry, quello che accusò Oscar Wilde di sodomia, subì la morte del primogenito Francis in un incidente di caccia nel 1894: ma anche se l’inchiesta stabilì che non vi era nulla di sospetto, si parlò di possibile suicidio a causa di una relazione omosessuale del giovane con l’allora primo ministro liberale, il quinto conte di Rosebery. Invece «Bosie», l’amante di Wilde, si sposò nel 1902 ed ebbe un figlio, Raymond, che venne definito un «folle squilibrato».
Un destino nero che è giunto fino ai nostri giorni, se già una sorellastra maggiore della povera Lady Beth, Lady Alice Douglas, scandalizzò la buona società sposando un rapinatore che aveva conosciuto in una prigione dove prestava servizio come volontaria: costui, un tossicodipendente di nome Simon Melia, scappò poi con la baby-sitter e la coppia infine divorziò nel 2003. Mentre un altro fratellastro di Beth, Lord Milo Douglas, che soffriva di disturbo bipolare, finì per togliersi la vita nel 2009.
C’è solo da augurarsi che Lady Beth trovi pace dai fantasmi della sua famiglia.

Trovi i personaggi suddetti nello schema in #entry560707382
Riporto questo articolo non per fare gossip, ma ricordare come, purtroppo, gli scandali sono diffusi nelle ultime generazioni dell'aristocrazia inglese e numerosi i matrimoni multipli. Un po' come nel mondo dello spettacolo o dell'arte, con i quali spesso si intrecciano.
Per esempio, il padre di Beth, Lord David Harrington Douglas, 12° marchese di Queensberry, è lui stesso un artista, figlio di una pittrice, Cathleen Mann, seconda delle tre mogli di suo padre Francis Archibald:

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Francis Archibald Douglas (1896-1954), 11° marchese di Queensberry e la sua seconda moglie, la pittrice e costumista Cathleen Mann (1896-1959), a sua volta figlia di un pittore scozzese (https://en.wikipedia.org/wiki/Cathleen_Mann).

Lord David è noto come un bravissimo designer di ceramiche, tanto da essere stato professore di ceramica al Royal College of Art di Londra. Per non essere da meno rispetto a suo padre, si è sposato tre volte: la prima con Ann Jones, un'attrice, che gli ha dato due figlie, Emma ed Alice (citata nell'articolo) e madre di una splendida ventenne, Hero Melia.
La seconda con Alexandra Sich, una modella, che gli ha dato 4 figli, tra cui il povero Milo, morto suicida.
La terza con Hsueh-Chun Liao, artista taiwanese.
Non contento, ha avuto un figlio illeggittimo, tale Ambrose Carey, importante manager.

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David Harrington Douglas (1929), 12° marchese di Queensberry e la prima moglie, l'attrice Ann Jones, nota come Ann Queensberry (1928), da cui ha divorziato nel 1969.

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La seconda moglie, la modella Alexandra Sich, e il figlio Milo, il povero giovane morto suicida.

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Lord David in un'immagine più recente

Edited by elena45 - 18/11/2018, 13:04
 
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view post Posted on 15/11/2018, 14:41
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Davvero molto triste la storia di questa famiglia.
www.repubblica.it/esteri/2018/11/1...glas-211493357/

Se non sbaglio il IX marchese di Queensberry è quello delle "regole del marchese di Queensberry" che sono alla base del moderno pugilato.
 
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view post Posted on 15/11/2018, 17:19
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Proprio lui, il nemico di Oscar Wilde.
 
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view post Posted on 15/11/2018, 20:29
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CITAZIONE (elena45 @ 14/11/2018, 15:31) 
: ma l’orrore si dispiega solo nel ‘700, col terzo marchese di Queensberry, James, che era stato riconosciuto come uno squilibrato fin da bambino e rinchiuso in una cella. Senonché riuscì a scappare, si intrufolò nelle cucine di Holyrood, il palazzo reale scozzese, agguantò un giovane cuoco, lo uccise e se lo cucinò allo spiedo: da qui il soprannome di «idiota cannibale». «Potrebbe esserci una propensione alla carne umana nella nostra famiglia», chioserà secoli più tardi il già citato Lord Gawain.

la faccenda viene citata en passant nel film Wilde del 1997 e l'ho sempre considerata una dicerie un po' maligna. Scopro invece con sommo orrore che non solo è vera ma che James Douglas all'epoca aveva appena dieci ma che sarebbe morto a 19 anni e che era stato diseredato dal padre tanto che il titolo spettò al fratello, Charles se ricordo bene
 
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view post Posted on 18/11/2018, 10:47
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CITAZIONE (Diana92 @ 15/11/2018, 20:29) 
.......James Douglas all'epoca aveva appena dieci ma che sarebbe morto a 19 anni e che era stato diseredato dal padre tanto che il titolo spettò al fratello, Charles se ricordo bene

Sì, ricordi bene. Ma se guardi lo schema, noti che James il cannibale (1697-1715) era fratello di Charles (1698-1778), 3°duca di Queensberry; da lui, per mancanza di eredi il titolo di duca finì ai Montague Douglas Scott, e il titolo di marchese al ramo collaterale dei baronetti, lontani parenti. Quindi, secondo me, la pazzia, anche se non è noto, risale ancora più lontano.
In ogni caso, Lord Gawain Douglas, il succitato pronipote di Bosie che cita i casi di pazzia della sua famiglia, ha avuto i merito, nel 2004, di porre una "Blue plaque", una targa blu, sulla casa del suo antenato, Eccolo:

lgd-blueplaque1
Lord Gawain Douglas (1945) pone una "Blue plaque" sul muro della casa del prozio Bosie, per ricordarlo come poeta e scrittore.
In Inghilterra le targhe blu sono targhe commemorative per ricordare la dimora di personaggi illustri (www.anthonywynn.com/bosieplaque/).
Lord Gawian è uno zio della povera Beth, in quanto fratellastro di suo padre.

Tornando al "Cannibale" questo è l'edificio dove avvenne l'orribile misfatto:

1200px-Queensberry-House-Canongate-Edinburgh
Queensberry House, Canongate, quartiere di Edimburgo. Oggi è un ospedale.
Una casa maledetta: acquistata da William Dougla, 1° duca di Queensberry, perchè confinato ad Edimburgo per la sua opposizione alla politica pro cattolici del Re Giacomo II. Il duca sostenne la "Gloriosa Rivoluzioe" e con l'avvento di Guglielmo d'Orange sul trono, potè tornare alla sua residenza principale, l'amato castello di Drumlaring. Intanto, durante un soggiorno a Canongate, si ammalò gravemente, solo e senza medici, scappò via dalla casa e maledisse quel posto, ma il destino volle che morisse proprio li, nel 1695. Cinque anni dopo vi morì anche la figlia Anne, bruciata viva!
Nel 1707 la casa fu teatro del macabro episodio più volte ricordato. Il 2° duca, James Douglas, convinto fautore dell'unificazione tra Scozia e Inghillterra, odiato dal popolo fieramente contario tanto da girare sotto scorta, fu nominato tra gli emissari per la firma del trattato, conclusosi appunto nel 1707 durante il regno di Anna. In occasione della cerimonia avvenuta ad Holyrood Palace sede del parlamento scozzese, Queensberry House rimase quasi deserta, e fu allora che il figlio maggiore del duca, appena decenne, affetto da schizofrenia e rinchiuso in una segreta, riuscì ad uscirne e arrivò nelle cucine dove un giovane servo accudiva all'arrosto per il banchetto che doveva tenersi di lì a poco. Ma James, così si chiamava il povero pazzo, lo uccise, lo fece a pezzi e lo sbrano!!!

Edited by elena45 - 18/11/2018, 18:30
 
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