Maria Antonietta - Regina di Francia

I principi romani

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elena45
view post Posted on 15/3/2012, 19:44 by: elena45
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Marie-Antoinette

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Il ramo Palestrina/Barberini/Sciarra, discendente da Stefano il Vecchio (+>1348), fratello di Giacomo detto Sciarra (schiaffo di Anagni), si sviluppa così:



Tratto da www.genmarenostrum.com/pagine-lette...-palestrina.htm
www.genmarenostrum.com/pagine-lette...20Barberiii.htm
e https://gw.geneanet.org/cepatri?lang=en&pz...lonna+barberini

Alcuni esponenti:

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Niccolò Colonna (+1410, Signore di Palestrina, figlio di Stefanello. / Giacomo Colonna (+1431), figlio di Niccolò.


Agnolo Bronzino - Stefano V Colonna (1490ca-1548), capitano di ventura sotto il vessillo imperiale a fianco del "cugino" Prospero, poi passò con il Papa, con il re di Francia, con Cosimo de' Medici etc, insomma un vero Capitano di ventura - Galleria Palazzo Corsini.

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Siciolante Girolamo da Sermoneta - Francesco II Colonna (+1538) - Galleria Palazzo Barberini.

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Ambito Frans Pourbus il Giovane - Probabile ritratto di Francesco III Colonna (1571-1636), 1°principe di Carbognano e duca di Bassanello, con Toson d'oro - Direzione centrale dell'INPS, Roma.
Nel 1630, oberato dai debiti, vendette il feudo di Palestrina a Taddeo Barberini (1603-1647) nipote del Papa Urbano VIII (che aveva sposato Anna Colonna, figlia del duca di Paliano Filippo I) e trasferì il titolo di principe su quello di Carbognano.

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Lavinia Fontana - Probabile ritratto di Giulio Cesare Colonna di Sciarra (1602-1681), figlio del suddetto e II principe di Carbognano - Collezione privata.

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Stefano VI Colonna (+1673), premorto al padre. Sposò la "cugina" Lucrezia Colonna di Paliano (sorella di Lorenzo Onofrio), ma non ebbe figli.

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J.F. Voet - Cardinale Federico Colonna Baldeschi (1625-1691), fratello adottivo del suddetto - Palazzo Nazionale, Barcellona.


F. Randazzo - Cardinale Gerolamo Colonna di Sciarra (1708-1763).


Pompeo Batoni - Cardinale Prospero Colonna di Sciarra (1707-1765) - The Watters Art Museum, Baltimora.

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Giulio Cesare Colonna (1702-1787), 5° principe di Carbognano.

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Giulio Cesare Colonna e la moglie Cornelia Barberini (1716-1797), unica erede del ricchissimo Urbano Barberini, principe di Palestrina, che portò in questo ramo della famiglia Colonna titoli, patrimonio e il cognome.
Ebbero 6 figli che raggiunsero l'età adulta, 2 maschi: Urbano (1733-1796), che continuò la linea primogenita come Principe di Carbognano, e Carlo (1735-1819) che continuò la linea cadetta come erede della madre e Principe di Palestrina.
In realtà sorse un lungo contenzioso, a cui solo Maffeo (1771-1849), figlio di Urbano, pose fine dividendo le proprietà fra i due rami. Maffeo Barberini ereditò tutto il patrimonio di famiglia nel 1796, ma entrò realmente in possesso delle proprietà con la restaurazione, nel 1815, terminata l'occupazione francese. Abitava a Parigi e là nel 1811, al termine di una causa, concordò la spartizione con i principi Barberini di Palestrina. Ai Barberini di Palestrina cedette il grande Palazzo Barberini, con molte opere contenute.

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Urbano Colonna Barberini (1733-1796) 6° principe di Carbognano.

Il ramo primogenito Barberini Colonna di Carbognano, nel giro di tre generazioni, si sarebbe estinto.
Già il principe Maffeo suddetto si sposò tre volte, per poter continuare la dinastia, e l'unico suo figlio nacque dopo che lui era morto a 77 anni, e fu chiamato come lui, Maffeo. Eccolo:

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Il giovane Maffeo Barberini Colonna di Sciarra (p1850-1925) fu un personaggio importante della Roma umbertina. Politico ed imprenditore fondò il giornale “ La Tribuna”, cui collaborava anche D'Annunzio, e fece costruire il grande Teatro Quirino. Nel 1886 fece realizzare la bellissima Galleria Sciarra, adiacente al Teatro, e venne trasformata tutta la zona tra la Fontana di Trevi e via del Corso, dove c’è appunto il palazzo Colonna di Sciarra. Era anche proprietario di Villa Sciarra al Gianicolo e villa Sciarra a Frascati. Ma con una serie di investimenti sbagliati riuscì a perdere quasi tutto e fu coinvolto nello scandalo del Banco di Roma. Si rifugiò a Parigi, dove sposò una nobildonna francese, poi, dal 1919 1l '25, tornò in Italia e visse a Frascati. Ebbe due figli, Urbano e Stefanella.
Purtroppo la sorte si accanì sulla famiglia perchè Urbano, tenente pilota nella seconda Guerra Mondiale, cadde in combattimento nei cieli di Malta e lasciò due bambine: Mirta e Benedetta (nata postuma).
Tuttavia la discendenza è proseguita per via femminile, attraverso Mirta (1938), la prima delle due figlie: costei sposò con un matrimonio favoloso, rimasto famoso nella cronaca mondana, il principe Alberto Riario Sforza, che aggiunse ai propri i cognomi della moglie per adozione da parte della zia Stefanella (vedi schema).

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Mirta Barberini Colonna di Sciarra (1938) sposa Alberto Riario Sforza (1937-2008), nel 1960. Sono i genitori dell'attore Urbano Barberini (1961). Lei l'abbiamo già vista in #entry492688239
Hanno avuto un solo figlio, Urbano (1961), poi hanno divorziato.
Urbano Riario Sforza Barberini Colonna di Sciarra è dunque l'11°principe di Carbognano, l'11° duca di Bassanello, il 9° duca di nerola etc....ed è un noto attore.
Recentemente si è sposato con la sua storica compagna, Vivian Broglio, ed hanno avuto l'erede, Maffeo, che, nel recupero della tradizione, ha il nome del trisavolo, ma anche del Papa Barberini. Eccoli:

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Anche il ramo Barberini Colonna di Palestrina è ancora fiorente grazie ad un escamotage. Ripercorriamo alcune tappe.

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Carlo Barberini Colonna (1735-1819), 7°principe di Palestrina.

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Scuola romana 1785 - Francesco Agapito Barberini Colonna (1772-1853), 8° principe di Palestrina con due delle cinque sorelle. Figlio di Carlo e Giustina Borromeo Arese, sposò una Colonna del ramo Paliano ed ebbe 5 figli.

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Enrico Barberini Colonna (1823-1899), 9° principe di Palestrina (all'estrema sinistra) e la moglie Teresa Orsini (all'estrema destra) ospitano la famiglia di lei nella Villa Barberini di Castelgandolfo. (vedi #entry526726653)
La villa di Castelgandolfo fu costruita da Taddeo Barberini, 1° principe di Palestrina (1603-1647).
Tratto da www.fondazionegiulioegiovannasacche...sini-sacchetti/

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Enrico Barberini Colonna ((1823-1899) e la moglie Teresa Orsini di Gravina (1835-1915).
Enrico subentrò nei titoli al fratello Carlo Felice che rinunciò alla primogenitura.

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Carlo Felice Barberini Colonna (1817-1880), ebbe solo due figlie femmine dalla moglie Giuliana Falconieri.
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Anna Maria (1840-1911) e Luisa (1844-1906) Barberini Colonna, figlie del suddetto. Due sorelle sposarono due principi fiorentini fratelli: Tommaso (1835-1919) e Pierfrancesco Corsini (1837-1916), appartenenti alla famiglia toscana del Papa Clemente XII.
I discendenti di Anna Maria. Corsini principi di Sismano, sono viventi.

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Anna e Luisa bambine - Collezione Corsini.

Anche Enrico e Teresa, però, ebbero una sola figlia, dopo quasi vent'anni di matrimonio: Maria Barberini Colonna(1872-1955), X principessa di Palestrina, che sposò il marchese Luigi Sacchetti, suo cugino. Ed ecco l'escamotage: per non disperdere il cognome illustre nella discendenza, il marchese assunse il cognome Barberini.

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Luigi Barberini Sacchetti (1863-1936), figlio di Beatrice Orsini e Urbano Sacchetti; pittore, mecenate e cultore d'arte.
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Augusto Barberini (1923-2005), nipote del suddetto, 13° principe di Palestrina, figlio di Francesco e Ippolita Cattaneo della Volta, sposa la nobildonna Giovanna dalla Chiesa nel 1969.
Alla sua morte, capo della famiglia è il principe Benedetto Barberini (1961).

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L'ascendenza Barberini:



Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini

Fra le diverse «pasquinate» divulgate nel Seicento figurava proprio questa frase satirica, indirizzata a Papa Urbano VIII Barberini e ai membri della sua famiglia per gli scempi edilizi di cui si resero responsabili[
Un'accusa in parte ingiusta, perchè Urbano VIII ebbe molti meriti in campo artistico, primo fra tutti aver scoperto il Grande Gian Lorenzo Bernini.
Viceversa il suo pontificato è passato alla storia per il processo a Galileo Galilei.

E' pur vero che Urbano VIII ordinò la fortificazione del porto di Civitavecchia, del colle del Quirinale e di Castel Sant'Angelo usando per fare i cannoni la copertura bronzea del pronao del Panteon. Inoltre, tutti i marmi del Colosseo furono riutilizzati per abbellire i palazzi romani e le pietre furono utilizzate addirittura per costruire nuovi palazzi. (https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Urbano_VIII).

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Caravaggio - Maffeo Barberini (1568-1644) in veste di cardinale - Palazzo Corsini.
Ricordiamo che Caravaggio non dipinse molti ritratti e di quei pochi restano soltanto quattro o cinque.(Sopravvivono il ritratto del cardinale Maffeo Barberini suddetto, quello del Gran Maestro dei cavalieri di Malta Alof de Wignacourt con un paggio, il ritratto di un altro cavaliere di Malta, Antonio Martelli, quello di un gentiluomo sconosciuto e quello del papa Paolo V, di incerta attribuzione. Altrettanto di incerta attribuzione è il ritratto di Benedetto Giustiniani.

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Pietro da Cortona - Maffeo Barberini, Papa Urbano VIII.
Pietro da Cortona progettò il Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo per come lo conosciamo oggi. Nell'estate 1626 Urbano VIII cominciò ad utilizzarlo come residenza estiva.

Famoso per il suo nepotismo, Urbano VIII elargì titoli e patrimoni ai parenti.
Il fratello maggiore Carlo fu da lui nominato Duca di Monterotondo, Gonfaloniere della Chiesa e Luogotenente generale dell'esercito pontificio. Il fratello minore, Antonio Marcello (1569-1645), i nipoti Antonio e Francesco, furono nominati Cardinali.

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Carlo Barberini (1562-1630), in armi.

La stessa carica fu concessa al figlio Taddeo, che in quanto tale prese il controllo del Ducato di Urbino ed ne obbligò la restituzione al Pontefice alla morte dell'ultimo duca senza eredi (#entry545722395).
Nel 1627, con una cerimonia grandiosa Taddeo sposò Anna Colonna, la maggiore delle figlie di Filippo I Colonna di Paliano e Lucrezia Tomacelli Cybo; nel 1630 acquistò dai Colonna il feudo di Palestrina e per nomina papale ne divenne principe.

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Gabriele Renzi - Busto in bronzo di Anna Colonna Barberini (1601-1658) - Collection Albright-Knox Art Gallery, Buffalo, New York

Anna svolse un ruolo di rilievo nella corte romana di Urbano VIII investita del compito di perpetuare il lignaggio della famiglia. Dotata di vivacità, carattere e un forte senso del proprio prestigio, fu al centro delle complesse relazioni che coinvolgevano la famiglia di origine e quella acquisita e le cerchie curiali, diplomatiche e politiche a ciascuna di esse collegate. Seppe svolgere il ruolo di madre dei piccoli Barberini, senza mai dimenticare la propria appartenenza ai Colonna. Il suo mecenatismo, le scelte della dimora in cui risiedere e soprattutto la fondazione del monastero di Regina Coeli raccontano come seppe intessere la trama della propria esistenza con lo spazio urbano e lasciare una impronta indelebile nella Roma odierna. Prof Simona Feci.

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Carlo Maratta - Taddeo Barberini (1603-1647), Gonfaloniere della Chiesa e 1° principe di Palestrina - Palazzo Barberini.
A partire dal 1627 Anna e Taddeo diedero inizio alla costruzione di Palazzo Barberini, ampliando la precedente Villa Sforza. Il progetto fu Carlo Maderno, ma dopo la sua morte subentrarono Bernini e anche Borromini.
Tra il 1641 e il 1644, Taddeo combatté contro i Farnese per recuperare il ducato di Castro che Paolo III aveva donato al figlio, e che si concluse con un nulla di fatto. Tuttavia, alla morte dello zio subito dopo la fine della guerra, nel 1644 fu eletto pontefice Innocenzo X, Pamphili, dichiaratamente nemico della Francia e dei Barberinì. Pamphili li mise sotto processo per appropriazio indebita e illeciti finanziarii (Taddeo e i fratelli cardinali Antonio e Francesco) e nel giro di qualche mese dovettero fuggire a Parigi, sotto la protezione del Cardinale Mazzarino. Taddeo morì a Parigi tre anni dopo; i fratelli cardinali tornarono a Roma e furono molto più longevi.

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Ottavio Leoni - Cardinale Francesco Barberini (1597-1679) - Galleria Nazionale Arte Antica.

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Simone Cantarini - Cardinale Antonio Barberini jr (1608-1671) giovane - Galleria Nazionale Arte Antica.

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Carlo Maratta - Cardinale Antonio Barberini jr (1608-1671) - Galleria nazionale d'arte antica, Palazzo Barbeini.
Come il fratello maggiore Francesco, anche Antonio Barberini fu un fervido mecenate e collezionista. Tra le tante opere collezionate il "Suonatore di Liuto" di Caravaggio (New York, Metropolitan Museum), la "Santa Caterina" del medesimo autore (Madrid, collezione Thyssen Bornemisza)
Dopo la morte del cardinale Antonio jr, il pittore Carlo Maratta passò al servizio dei nipoti:

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Maffeo Barberini, II principe di Palestrina, e il fratello Carlo, cardinale.

Oggi la collezione Barberini è ripartita tra il palazzo omonimo e palazzo Corsini (www.passaggilenti.com/capolavori-d...rberini-storia/).
Non ho riportato per semplicità i busti in marmo che sono molteplici e alcuni di Bernini.

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Gianlorenzo Bernini - Maria Barberini Duglioli (1599-1621)- Louvre.
Lorenzo Ottoni - Maffeo Barberini - Art Museum, San Francisco

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Anonimo -Maffeo Barberini (1631-1685), Gonfaloniere della Chiesa e 2° principe di Palestrina.
Maffeo al fine di riconciliarsi con la famiglia Pamphilj, nel 1653, sposò Olimpia Giustiniani, pronipote di Innocenzo X e della famigerata Olimpia Maidalchini, che aveva solo 12 anni (#entry559018646).
Il Barberini venne restaurato nel titolo di principe di Palestrina e venne anche nominato Gonfaloniere di Santa Romana Chiesa come suo padre. Per celebrare l'evento Maffeo frcr codtruire presso Palestina un edificio sigolare, un casini di caccia di forma triangolare, noto come "Trangolo Barberini".

La sorella Lucrezia (1628-1699) fu la terza moglie di Francesco I d'Este, duca di Modena e Reggio, madre del cardinale Rinaldo (#entry524750451).

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Ferdinand Voet - Urbano Barberini (1664-1722), 3° principe di Palestrina.
Si sposò tre volte, e solo dall'ultima moglie, Maria Teresa Boncompagni, ebbe una figlia: Cornelia Costanza, che rimase erede di una grande fortuna. A soli 12 anni fu spinta a sposare Giulio Cesare Colonna del ramo di Sciarra, che aveva più del doppio della sua età. Palestrina perciò, dopo quasi 100 anni, ritornava agli stessi Colonna che l'avevano ceduta ai Barberini, purchè il cognome non andasse perduto nella discendenza: i due figli maschi si chiamarono, il maggiore, Urbano ereditò il ducato colonnese di Carbognano, il minore Carlo ereditò dalla madre il principato di Palestrina.
La loro discendenza arriva ai giorni nostri (vedi primo schema).

Edited by elena45 - 9/12/2021, 12:21
 
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