Maria Antonietta - Regina di Francia

I principi romani

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view post Posted on 25/3/2012, 09:39
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Marie-Antoinette

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A conclusione, il solito schemino per capire meglio:

Torlonia

Tratto da www.angelfire.com/realm/gotha/gotha/torlonia.html


La principessa Orsetta Caracciolo (1940-1968), prima moglie di Marco Alfonso Torlonia, e il figlio Giovanni (1962).

Tratto da: www.elle.it/Magazine/Giovanni-Torlonia-Prince-Preview
www.facebook.com/princepreview



La famiglia del principe Marco Alfonso Torlonia: la terza moglie Blazena Svitakova; il primogenito Giovanni; Vittoria Eugenia (1971), figlia della seconda moglie, e Caterina (1974) figlia della terza moglie.
Giovanni è sposato con Carla de Stefanis e ha due figli: Stanislao (2005) e Olimpia (2008).


Il principe Marco Torlonia(1937-2014) con il nipote Alessandro Lequio. Nessuna traccia del giovane bellissimo che era!


Le principesse Alessandra e Olimpia Torlonia , con i gioielli della nonna, la regina Vittoria Eugenia di Spagna.


La figlia di Olimpia, Sibilla Weiller (1968), sposa il principe Guillaume di Lussenburgo (1963)

Edited by elena45 - 28/11/2020, 15:25
 
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view post Posted on 4/6/2012, 21:50
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Marie-Antoinette

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Mi sono imbattuta in un ritratto curioso e in una storia divertente:

Francesco-Maria-Marescotti-Ruspoli
Chi è questo signore, mi sono chiesta, che si è fatto ritrarre con il suo cagnolino, al quale somiglia moltissimo, specie per l'acconciatura?
Scopro che è Francesco Maria Ruspoli (1672-1731), marchese di Vignanello e, successivamente per i suoi meriti militari, 1° principe di Cerveteri (1709). Fu un grande mecenate e musicologo: pensate, il suo maestro di cappella fu Hendel (1685 – 1759)!
Amava moltissimo il suo cagnolino, tant'è che ne fece scolpire le sembianze nei braccioli degli scranni lignei della sua cappella gentilizia ( http://itinera-barbarae.over-blog.it/article-32462100.html).
Sposò Isabella Cesi, nipote del Papa Innocenzo XIII che gli diede ben nove figli: 7 femmine e solo due maschi.
In un salone del palazzo di Vignanello (#entry545348781) oltre al suo, troviamo il ritratto equestre del figlio maschio suo erede:

saloni-vignanello-ruspoli
A cavallo, Alessandro Ruspoli (1708-1779), 2° principe di Cerveteri, figlio ultrogenito di Francesco Maria. Il fratello maggiore aveva scelto la carriera ecclesiastica:

Bartolomeo-Ruspoli
Cardinale Bartolomeo Ruspoli (1697-1741).

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Marco Benefial - Giacinta Ruspoli Orsini (1699-1757), una delle 7 sorelle dei suddetti, principessa di Gravina per matrimonio - Fondazione Giorgio Cini.

Come al solito mi sono messa sulle tracce della famiglia per scoprirne gli intrecci, fino ai giorni nostri, visto che alcuni componenti odierni sono noti alle cronache mondane:



Tratto da www.sforzaruspoli.it/secoli/ruspoli_x_secolo.html
www.angelfire.com/realm/gotha/gotha/ruspoli.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Francesco_Rus...ce_of_Cerveteri


Per riassumere, le origini della famigliai Ruspoli risalgono alla Firenze del XIII secolo.
Nel 1674 Bartolomeo Ruspoli (1595-1681), acquista dal duca Flavio Orsini con titolo marchionale il feudo di Cerveteri. Rimasto senza figli, erede è la sorella, Vittoria Ruspoli che sposa Sforza Vicino Marescotti Conte di Vignanello, discendente dei Farnese sia da parte di madre sia di padre.
Nel 1708 il nipote di Vittoria (figlio di suo figlio Alessandro), Francesco Maria Ruspoli (quello del cagnolino), a capo del suo reggimento, combatté per la difesa dello Stato Pontificio, costringendo gli Austriaci alla ritirata: papa Clemente XI per riconoscenza erigeva a Principato il Marchesato di Cerveteri, nominando, nel 1709, Francesco I Principe di Cerveteri. Nel 1713 il neo principe, divenuto uno degli uomini più ricchi di Europa, acquistò dai Caetani un palazzo cinquecentesco a Roma, dove si trasferì con la sua numerosa famiglia. Da allora i Ruspoli vissero fra Vignanello, Cerveteri e il palazzo romano, dove a tutt'oggi risiedono alcuni esponenti della casata:

palazzo-ruspoli
Palazzo Ruspoli a Roma, in via del Corso.

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Lo scalone, una delle 4 meraviglie di Roma (con palazzo Farnese, Palazzo Borghese, Portale palazzo Colonna di Sciarra) composto da 100 scalini, ciascuno dei quali costituito da un unico pezzo di marmo di oltre tre metri di lunghezza.

Nella seconda metà del '700, però, il terzo principe di Cerveteri, Francesco Maria come il nonno, si stabilì a Vienna e divenne Gran Ciambellano della corte asburgica; qui sposò la contessa austriaca Leopoldina Khevenhuller (www.angelfire.com/realm/gotha/gotha/khevenhuller.html). Ebbe 8 figli:

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La numerosa famiglia del principe Francesco Maria Ruspoli (1752-1829), 3° principe di Cerveteri, e della contessa Leopoldina Khevenhuller (1787-1845) a Vienna.

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Alessandro Ruspoli (1784-1842), 4° principe di Cerveteri con la famiglia nei giardini di Vignanello.

Fu così che la famiglia si divise in più rami: il ramo principale dei principi di Cerveteri, e il ramo cadetto dei principi di Poggio Suasa., il ramo spagnolo e i duchi di Morignano.
In Italia questa divisione dinastica corrispose, in parte, anche alle scelte politiche: il ramo principale si schierò sempre dalla parte del Pontefice e seguì un indirizzo conservatore; il ramo cadetto si schierò a favore dell'unità d'Italia e mantenne una mentalità più liberale (divisione che permane anche ai giorni nostri: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...ogressista.html).

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Emanuele Ruspoli, per esempio, figlio del principe Bartolomeo e di Carolina Ratti, fu volontario nell'esercito sabaudo nel 1859, e per questo fu esiliato dal Papa. Dopo la presa di Roma ricoprì la carica di deputato e successivamente fu il 1° Sindaco di Roma postunitaria. Ciò nondimeno, fu esponente della destra storica e del blocco agrario conservatore.

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Emanuele Ruspoli (1838-1899), nominato da Umberto I principe di Poggio Suasa. Si sposò tre volte ed ebbe anche lui numerosa discendenza (https://it.wikipedia.org/wiki/Emanuele_Ruspoli).
La prima volta con Caterina Conachi, una principessa rumena:


Ecaterina Conachi Vogoride (1828-1870), detta Cocuta; già vedova con quattro figli di un principe moldavo, ebbe altri 5 figli dal secondo marito, in soli sei anni di matrimonio. Morì di parto.


Mario Ruspoli (1867-1963), figlio di Emanuele Ruspoli e della prima moglie, sposò Palma Talleyrand Perigord (1871-1952) - (#entry544650946).

Rimasto vedovo, Emanuele si risposò con Laura Caracciolo, una principessa napoletana (1854-1882), che morì anche lei di parto, dando alla luce il suo unico figlio, Camillo.
La terza moglie fu Josephine Beers Curtis (1861-1943), un'ereditiera americana che gli diede altri tre figli (#entry544650946).

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La principessa Josephine Ruspoli al matrimonio del figlio Francesco duca di Morignano (1891-1970).

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Vittoria Ruspoli (1892-1982), figlia di Emanuele Ruspoli e Josephine, con i tre figli nati dal matrimonio con il visconte Charles Henri de Dampierre: la maggiore è Emanuela (1913-2012), prima moglie del principe Jaime di Borbone Spagna, erede rinunciatario al trono di Spagna (deceduta recentemente quasi centenaria).

Anche la nipote di Emanuele, figlia di suo fratello Luigi sposò un francese:


Maria Ruspoli de Gramont (1888-1976), terza moglie di Antoine XI de Gramont (http://sissiludwig.forumfree.it/?t=59015379&p=480585180).

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Anche nel ramo principale troviamo legami con i francesi: già Ortensia Beaurnais soggiornò a Roma nel Palazzo Ruspoli, dal 1823 al 1831, insieme al figlio quindicenne Luigi Napoleone, futuro imperatore. Più tardi, nel 1859, Maria Cristina Ruspoli (1842-1907), figlia del 5° principe di Cerveteri, sposerà Napoleone Carlo Bonaparte, principe di Canino (1839-1899)
La loro figlia Eugenie sposa a Roma, nel 1898, il principe Napoleone Ney d'Elchingen. Ecco una foto di famiglia:


I principi Ruspoli fotografati al matrimonio della nipote Eugenie Bonaparte (#entry482747939)
A destra Emanuele Ruspoli, principe di Poggio Suasa e Sindaco di Roma; a sinistra, suo cugino, Francesco Ruspoli (1839-1907), 6°principe di Cerveteri, zio materno della sposa. Tra di loro la Marchesa del Gallo di Roccagiovine, ovvero Julie Bonaparte, zia paterna della sposa.

Settimo principe di Cerveteri, tipico esponente della cosiddetta aristocrazia nera, fedelissimo del Papa:


Alessandro Ruspoli (1869-1952), Gran Maestro del Sacro Ospizio, accoglie Evita Peron in Vaticano.

Il seguito alla prossima puntata.

Edited by elena45 - 7/1/2021, 10:20
 
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view post Posted on 5/6/2012, 20:28
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Marie-Antoinette

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Il primogenito di Don Alessandro (il Gran Maestro del Sacro Ospizio che abbiamo visto nel post precedente) e Marianita Lante della Rovere si chiamò anche lui Francesco Maria ed era un bellissimo uomo, bruno, alto, magro, elegante:


Francesco Maria Ruspoli (1899-1989), VIII principe di Cerveteri.
Già combattente nella Prima Guerra Mondiale, fu comandante di una squadriglia aerea nella Seconda. Sposò un'ereditiera italo-americana, figlia dell'imprenditore miliardario Matarazzo:


Claudia Matarazzo (1899-1935), principessa Ruspoli.
La poverina morì precocemente, a soli 36 anni, lasciando due figli piccoli: Alessandro, detto Dado di 11 anni, e Sforza detto Lillio, di 8 anni. Il marito si risposò con una giovane signora che più borghese non si può, almeno nel nome: Maria Rossi (1916-1997), ma non ebbe altri figli.

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Giacinta Ruspoli (1898-1982), la bellissima sorella di Don Alessandro, sposata con Clemente del Drago.

Mentre il principe di Cerveteri tornò indenne dal conflitto mondiale, non così i cugini dell'altro ramo: ben due fratelli caddero sul fronte africano. Il terzo fu pluridecorato e morì poco dopo la fine del conflitto.

.
Si tratta di Costantino Ruspoli (1891-1942) e Marescotti Ruspoli (1892-1942), che morirono a due giorni di distanza combattendo in Africa.
Lasciarono entrambi figli piccoli o adolescenti:


La vedova di Marescotti, Virginia Patrizi Naro Montoro (1901-1977), con i figli Eugenio (1938) e Francesca (1940). Oggi Francesca è la vedova di Eriprando Visconti.


Il fratello minore, Carlo Maurizio Ruspoli (1906-1947), per il suo coraggioso comportamento in guerra ricevette tre medaglie d'argento. Erano 3 dei 5 figli di Mario Ruspoli, principe di Poggio Suasa e di Palma Talleyrand Perigord.

Una bella foto dei primi anni '60;


Il principe Sforza Ruspoli, detto Lillio (1927), figlio di Don Alessandro e Claudia Matarazzo succitati, con la prima moglie Domiltilla Salviati, bellissima e elegantissima (#entry502352935).
Da lei ha avuto due figlie, Claudia e Giada. Lillio si è risposato in tarda età con la ex miss Italia, Maria Pia Gianporcaro, che gli ha dato una terza figlia, Giacinta.


Donna Domitilla Ruspoli (1925-2007) fotografata nel suo palazzo romano nel 1960.


La seconda moglie di Lillio Ruspoli (1950), fotografata nel 2011.


Lillio Ruspoli con la figlia Claudia (1947) riceve Margareth Thatcher a Viglianello.


L'altra figlia di Lillio, Giada Ruspoli (1949).


Alessandro Ruspoli, detto Dado (1924-2005), fratello maggiore di Lillio, IX principe di Cerveteri. Noto alle cronache per il suo stile di vita stravagante, le sue cadute nella droga, i suoi tre matrimoni e le numerose relazioni, i tanti figli (5 in tutto) avuti da donne diverse, le sue incursioni nel cinema oltre che nella dolce vita romana.

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Dado Ruspoli e la prima moglie Francesca de Blanc (1920-1962) che si suicidò lanciandosi nel vuoto. Non avevano figli.
E per arrivare ai giorni nostri:


Nella foto, davanti al castello di Vignanello, ci sono le ultime generazioni della famiglia.
Da sinistra: Giacinta e Giada Ruspoli figlie di Lillio; Theodore, Francesco, Tao e Melusine, figli di Dado; la vedova Patricia Genest (ex modella); il quinto figlio di Dado, Bartolomeo.


Foto ufficiale di Francesco Maria Ruspoli (1967), X principe di Cerveteri, figlio di Dado e della seconda moglie, Nancy de Girard de Charbonnières, nobildonna francese e scrittrice, (www.ruspoli.it/foto_10.html?frm_dat...ta1_type=large#), nel Palazzo Ruspoli di Roma. Il principe Francesco ha sposato nel 2014 Angelica Visconti (figlia di Giuseppe Visconti e Fulvia Ferragamo).


Tao Ruspoli (1975), figlio naturale di Dado e dell'attrice Debra Berger, con l'ex moglie, la bellissima attrice Olivia Wilde.

Edited by elena45 - 26/1/2018, 11:00
 
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Meluzina
view post Posted on 3/7/2012, 20:45




Complimenti! Questa sarebbe stato un lavoro grande per fare questo! Mi piacciono anche Le foto e le pitture!
 
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Raimondo Doria Colonna
view post Posted on 19/1/2013, 14:53




CITAZIONE (LadyF @ 15/3/2012, 21:53) 
Molto belle davvero Elena!

Fotografie molto belle
 
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Ophelyee
view post Posted on 20/1/2013, 13:36




Elena, come sempre sei insuperabile, ed è un vero piacere leggerti sempre!
 
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view post Posted on 23/1/2013, 10:54
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Marie-Antoinette

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Grazie! E' un piacere ricevere complimenti, ma è un gran piacere scoprire e scambiare notizie!

Per completezza, qualche notizia sul "ramo spagnolo" dei Ruspoli, fondato da Camillo Ruspoli (1788-1864), terzogenito di Francesco e Leopoldina von Khevenhüller-Metsch.
E' interessante perchè rappresenta la discendenza di Manuel Godoy. Infatti sposò la sua unica figlia, Carlotta Luisa Godoy y Bourbon.

Godoy, come tutti sanno, era il valido di Carlo IV, personaggio molto discusso, amante della regina Maria Luisa e della famosa Cajetana d'Alba (https://it.wikipedia.org/wiki/Manuel_Godoy). Fu costrettto a sposare Maria Teresa de Bourbon y Vallabriga, figlia dell'Infante Luis Antonio de Bourbon e della moglie morganatica Maria Teresa di Vallabriga (https://it.wikipedia.org/wiki/Mar%C3%ADa_T...bone-Vallabriga).
Mentre troviamo molti e famosi ritratti dei genitori di Carlotta, immortalati da Goya, della povera Carlotta solo uno, e anche modesto (forse perchè era brutta):

Carlotagodoy
Luis de la Cruz y Rio - Carlotta Luisa Godoy y Bourbon (1800-1886). Il padre la chiamava affettuosamente "la scimmia" e la madre non l'amava perchè figlia dell'odiato marito. Sta di fatto, che essendo figlia unica, ereditò tutti i titoli: Duchessa de Alcudia y de Sueca, dal padre, Contessa de Chinchón e Marchesa de Boadilla del Monte, dalla madre. Sposò a Roma il principe Camillo Ruspoli (1788-1864), comandante dei Dragoni del Papa Leone XII, ed ebbe due figli maschi. Visse a lungo a Firenze, dove morì.

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Villa Ruspoli a Firenze (località Santa Marta).

La discendenza è qui: http://genealogy.euweb.cz/other/ruspoli.html

Carlotta ereditò anche dalla madre alcuni quadri di Goya, in primis:

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"La famiglia dell'Infante Don Luis", il nonno materno di Carlotta. La tela, passata agli eredi Ruspoli, fu trasferita a Firenze. Nel 1974 passò alla Fondazione Magnani Rocca di Parma. In Spagna esiste una copia di questo dipinto, presso i Ruspoli spagnoli.

Tratto da https://it.wikipedia.org/wiki/La_famiglia_...Luis_di_Borbone

Edited by elena45 - 9/8/2020, 13:29
 
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helios73
view post Posted on 2/2/2013, 12:40




Elena doveva fare la storica. Precisa, acuta, ineccepibile, una passione e una cura nella cura degli alberi genealogici notevole. Veramente brava ti faccio sempre i miei complimenti. Da almeno 25 anni mi occupo di storia e ancora con alcuni alberi genealogici mi confondo.

I principi Colonna sono una delle famiglie romane ad avere una nobiltà molto antica, addirittura discendenti della "Gens Julia"l'impero romano, infatti anche se vegono elevati a principi nel XVI secolo dal papato erano titolati già nell'alto medioevo. La loro origine deriva dai Conti di Tuscolo ed il nome deriva da un castello, Colonna, nell'agro romano di proprietà della famiglia dal XI secolo.
Un ramo fiorì in Sicilia, (Duchi di Cesarò piccolo comune sui Nebrodi) Marc'Antonio Colonna, l'eroe di Lepanto, fu Vicerè di Sicilia.

Andiamo ai Borghese. Negli anni trenta del '900 un ramo dei Paternò Castello di Catania, i Manganelli, si estinse in Casa Borghese e precisamente in quello dei principi di Sulmona. Infatti oggi sono i proprietari di un bellissimo palazzo settecentesco visitabile solo su prenotazione. La famiglia Manganelli fu una delle più ricche famiglie patrizie catanesi, infatti nel XIX secolo superarono il ramo dei Principi di Biscari, (che nel '700 era la più importante e la più ricca grazie ad Ignazio il grande l'archeologo di cui Goethe visitò il museo quando venne in Sicilia). Splendide le numerose dimore di villeggiatura che costruirono alle pendici dell'Etna. Purtroppo non sono riuscito trovare foto sui componenti di qs famiglia

www.palazzomanganelli.com/

Della festa dei Duchi di Cassano di Napoli c'è un bellissimo libro fotografico pubblicato da Electa qualche anno fa che vi consiglio vivamente.

Purt

PS lo storico Claudio Rendina ha pubblicato un libro sulle famiglie romane edito dalla Newton & Compton di Roma
Le grandi famiglie di Roma; ricco di curiosità aneddoti e altro.
 
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view post Posted on 2/2/2013, 16:40
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (helios73 @ 2/2/2013, 12:40) 
Veramente brava ti faccio sempre i miei complimenti.

Grazie. A me piace come comporre un puzzle! E poi mi piace scoprire gli aneddoti gustosi e i particolari poco conosciuti, specie se si intrecciano con la realtà di oggi.

Ecco, per esempio: lo sapevate che il personaggio televisivo Costantino della Gheradesca (1977), oltre che con quella del conte Ugolino, è imparentato con la famiglia Gaetani dell'Aquila d'Aragona, la stessa casata di Bonifacio VIII?
Lui è figlio di Costanza della Gherardesca (1939) e di Alvin Verecondi, sposata con Niccolò Gaetani dell'Aquila d'Aragona (1928-2011), nozze annullate nel 1970 (per questo porta il cognome della madre).
(Il "patrigno" Niccolò si risposò con la contessa Marilù Magistrati ed è deceduto recentemente).
Invece, il nipote di Costantino, quel giovanotto simpatico che si fa chiamare Barù, al secolo Gherardo Fedrigo Gaetani dell'Aquila d'Aragona, è figlio della sorellastra Olimpia Gaetani dell'Aquila e di padre sconosciuto, perciò porta anche lui il cognome della madre.

Edited by elena45 - 28/3/2018, 19:27
 
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view post Posted on 2/2/2013, 18:24
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Marie-Antoinette

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La linea Gaetani dell' Aquila d'Aragona è sostanzialmente napoletana. E' un ramo dell'antica famiglia Caetani (o Gaetani), cosiddetti perchè originari di Gaeta, che diventa potente e temuta con l'elezione al Soglio Pontificio di Benedetto Caetani con il nome di Bonifacio VIII.

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Ritratto postumo di Bonifacio VIII (1230-1303).
E' il secondo Papa della famiglia dopo Gelasio II (1060-1119), al secolo Giovanni Caetani. E' noto per la sua forte difesa del primato papale di fronte al potere dei nobili e dei sovrani, che culminò nel contrasto con il re di Francia Filippo il Bello e con la famiglia Colonna (schiaffo di Anagni).

Bonifacio VIII peraltro mise in atto una forte politica nepotista, favorita da influenti matrimoni. Per esempio, fece sposare il nipote Goffredo III Caetani (+1335) con Giovanna dell’ Aquila, ultima del suo casato e signora delle contee di Fondi e di Traetto.
Il nipote di costoro pertanto, Onorato I Caetani (1336-1400), figlio di Niccolò e di Giacoma Orsini, dominava su una vasta signoria, al confine tra Regno di Napoli e Stato della Chiesa, e vantava pure un credito importante nei confronti del Vaticano. Aveva sposato Caterina del Balzo, figlia del Gran Giustiziere del Regno di Napoli.
L’elezione nel 1378 del nuovo Papa, Urbano VI, il primo italiano dopo la cattività avignonese, comportò una profonda spaccatura a livello europeo, non solo tra le istituzioni ecclesiastiche, ma anche tra la nobiltà ed i sovrani regnanti: la politica di Urbano VI, volta a ripristinare l’ autorità della Chiesa, non poteva che cozzare con gli interessi di Onorato I, il quale, capeggiando la fazione opposta, fu tra i promotori del conclave di Fondi, che vide l’elezione dell’antipapa Clemente VII (cardinale Roberto di Ginevra). La disputa degenerò anche a livello militare, con duri scontri e continui capovolgimenti di fronte: in palio c’era il ritorno definitivo della Sede apostolica a Roma, e l’assegnazione della Corona di Napoli tra gli angioini vicini al re di Francia e gli angioini del ramo cadetto dei Durazzo. Nel 1400, con l’esercito del re Ladislao di Durazzo ormai vittorioso ed alle porte di Fondi, si spense il conte Onorato. La figlia Jacobella, sua unica erede, non poté che accettare le pesanti condizioni di resa imposte dal sovrano napoletano e fare testamento in favore dello zio Giacomo Caetani (1338-1423).
Giacomo riceverà quasi tutti i beni del fratello Onorato e li dividerà tra i suoi due figli, definendo in questo modo i due rami, quello romano e quello napoletano.
La contea di Fondi, ricadente nel Regno di Napoli, passerà al figlio cadetto di Giacomo e della moglie Sveva Sanseverino di Corigliano, Cristoforo Caetani dell'Aquila (+1439), che aggiunge al proprio il cognome della bisnonna, antica proprietaria della contea di Fondi. Cristoforo attraverso la madre è primo cugino di Carlo III di Durazzo, con il quale si schiera per l'attribuzione del trono napoletano contro Luigi d'Angiò (#entry598939721). Re Ladislao lo nomina Capitano dell'esercito e Vicerè degli Abbruzzi.

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Castello di Fondi: il nucleo è del XIII secolo; apparteneva, come già detto, ai conti dell'Aquila, famiglia di origine normanna, e fu trasferito, nel 1319, dall'ultima erede Giovanna al marito Goffredo Caetani (+1335). Nel 1378 fu sede dell'elezione dell'Antipapa Clemente VII, dando origine allo Scisma d'occidente.

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Molto più modesto il castello di Sonnino, che rientrava nella contea di Fondi.

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Onorato II Caetani dell'Aquila d'Aragona (1425-1491), figlio di Cristoforo, ritratto nel trittico di Antoniazzo Romano (Madonna col bambino e santi), nella Chiesa di S. Pietro a Fondi. Si adeguò presto al nuovo regime spagnolo, diventando fedelissimo degli Aragona, tanto da acquisire il cognome reale per assenso del re Ferrante e consentire l'arresto del figlio Pietro Bernardino (1458-1492), conte di Morcone, schieratosi contro il Re nella Congiura dei Baroni (1485).
Il Re gli concesse il ruolo di Protonotario e gli donò un palazzo a ridosso delle mura greche di Napoli (scomparso perchè inglobato in nuove costruzioni).

Tratto da http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/sc...resp&apply=true
www.academia.edu/1638351/La_congiur...rte_dei_ribelli

Onorato II e il padre Cristoforo innalzarono ad altissimi livelli la ricchezza e il prestigio del ramo napoletano della Domus Caietana. Ampliarono anche il palazzo residenziale di Fondi:

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Palazzo Caetani di Fondi, costruito dal primo conte Goffredo a partire dal 1299:

Più tardi il 7° conte Onorato III Gaetani dell'Aquila (+1528), Vicerè di Sicilia, sposò Lucrezia d'Aragona, figlia naturale del re Ferrante. Infatti sulle mura del castello compare lo stemma con le insegne dei Caetani, dei dell'Aquila e della casa d'Aragona. Purtroppo, poco dopo, nel 1497, sarà proprio il cognato Federico a sequestrargli il feudo per concederlo a Prospero Colonna.


Stemma della famiglia Gaetani dell'Aquila d'Aragona.


Palazzo Caetani a Piedimonte Matese: il feudo di Piedimonte apparteneva a Sveva Sanseverino (1340-1425), come già detto madre del suddetto Cristoforo Caetani, che gli trasmise in eredità.
Oggi il palazzo si trova in uno stato di abbandono, ma nel '700 fu arricchito di affreschi e decori, per volontà dei suoi proprietari, il principe Niccolò e la moglie Aurora Sanseverino.


Francesco Solimena - Aurora Gaetani dell'Aquila d'Aragona (1667-1726), nata Sanseverino - Museo Filangieri, Napoli.
Figlia del principe di Bisignano, vedova giovanissima (il primo marito morì il giorno dopo le nozze), sposò il patrizio napoletano Niccolò Gaetani dell’Aquila d’Aragona.
Aurora fu poetessa, attrice e mecenate: donna polivalente, appassionata di diverse forme di arte, fu anche tra i più importanti committenti di musica del Regno di Napoli. Il castello di Piedimonte e la sua casa napoletana in via Bisignano divennero i più importanti centri culturali del Viceregno di Napoli.
http://pm2010.altervista.org/AuroraSanseverino1.htm

.
Aurora Sanseverino e il marito, Niccolò Gaetani dell’Aquila d’Aragona (1657-1741), conte di Alife, duca di Laurenzana e 1°principe di Piedimonte, nonchè gentiluomo di Camera del Re di Napoli e Sicilia Carlo III.
L'unico figlio maschio della coppia morì prima del padre: titoli e mansioni passarono al nipote figlio del fratello Francesco, che continuò la discendenza fino ai giorni nostri. Anche l'unica figlia femmina, Cecilia, la madre del famoso principe di Sansevero, morì precocemente.

Cecilia-Gaetani-dell-Aquila
Antonio Corradini - La Pudicizia velata: monumento funebre a Cecilia Gaetani dell'Aquila d'Aragona (+1710) - Cappella Sansevero, Napoli.

Francesco_Gaetani
Francesco Solimena - Francesco Gaetani dell'Aquila (1664-1734), fratello cadetto del suddetto Niccolò, colonnello della Guardia di Filippo V di Spagna, colui che continuò la discendenza. Anch'egli aveva sposato una Sanseverino di Bisignano, Giovanna (1706-1779), nipote della poetessa Aurora.

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Niccolò Gaetani dell'Aquila d'Aragona (1857-1924), 7° principe di Piedimonte, Senatore del Regno d'Italia.

I fratelli cadetti dei principi di Piedimonte erano Conti, per cui c'erano diversi rami comitali. Tra questi:

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Conte Antonio Gaetani dell'Aquila d'Aragona (1854-1898), Deputato al Parlamento,
di fede repubblicano, difensore dei diritti dei lavoratori.

Alla stessa linea comitale apparteneva il conte Livio (1901-1987) che sposò la figlia di Margherita Sarfatti, Fiammetta.

Edited by elena45 - 20/12/2021, 08:52
 
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view post Posted on 2/2/2013, 19:52
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Soltanto nell'ultimo secolo molti esponenti di questa famiglia si trasferiscono da Napoli a Roma o a Firenze. L'ultimo principe di Piedimonte si chiama Ferdinando Gaetani dell' Aquila d'Aragona (1924) ed è il nonno di Giovanni (1973), il giovane rampollo che ha sposato Ginevra Elkan:



Il fratello del principe Ferdinando era il conte Niccolò (1928-2011):


Il conte Niccolò Gaetani dell'Aquila d'Aragona (1928-2011), detto Coco, con la seconda moglie, la contessa Marilù Magistrati (1948). In prime nozze aveva sposato Costanza della Gherardesca (1939) dalla quale unione era nata Olimpia (1959) e Filippo (1964); più tardi Costanza ha un figlio naturale, Costantino (1977), riconosciuto a soli 5 anni dal padre, che pertanto porta il cognome della madre.
Anche Olimpia ha un figlio nato fuori dal matrimonio, Gherardo, detto Barù (1981), che porta anche lui il cognome della madre.


Costantino e Barù al reality show condotto da Emanuele Filiberto di Savoia (che fine questi principi!).
Costantino e Barù per quanto detto sopra sono zio e nipote.

Un altro ramo comitale di questa linea è quello dei Gaetani Lovatelli, cognome acquisito per adozione dal conte Loffredo (1912-1992) da parte del conte Filippo Lovatelli, suo lontano parente.
Loffredo sposò la bellissima Lorian Franchetti e furono entrambi protagonisti della dolce vita romana. Ebbero 6 figli e una storia familiare veramente tragica: oltre ai tracolli economici, tre dei loro figli sono morti di morte violenta. L'unico figlio maschio superstite è il conte Gelasio, noto produttore di vini e anche lui affascinante protagonista delle cronache mondane.

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Conte Gelasio Gaetani dell'Aquila d'Aragona Lovatelli (1954), produttore del mitico Brunello.
Ex marito di Noemi Marone Cinzano, oggi legato ad Olivia Salviati.

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Palazzo Gaetani Lovatelli a Roma: apparteneva alla contessa Ersilia che vi adunava i più noti intellettuali dell'epoca; poi passò al "nipote" adottato Loffredo (1912-1992) che, purtroppo, sperperò il patrimonio. Il palazzo fu venduto all'asta.
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La contessa Lorian Gaetani Lovatelli (1924-2010), madre di Gelasio, con Audrey Hepburn. Nata Lorian Franchetti, era celebre per la sua bellezza e intelligenza. Purtroppo, però, ha visto morire tre dei suoi figli.
Il primogenito Roffredo (1953-2005), importatore della Ferrari a New York, compagno di Ivana Trump, perse la vita tornando dall’America mentre andava a trovare la madre nella tenuta di Argiano di Montalcino, in un incidente stradale.
Un altro fratello, Cristoforo (1956-1981) a 25 anni si schiantò al suolo in Brasile, a causa di un paracadute che non si era aperto.
Infine Luca (1955-2007) che si è suicidato a Roma, gettandosi dal ponte Garibaldi.

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Villa Pecci Gaetani di Argiano: al centro di una tenuta di 2000 ettari, fu costruita nel 1580.

Entrambi erano molto belli da giovani:

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Loffredo Gaetani dell'Aquila d'Aragona (1912-1992).

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Lorian Franchetti in abito da sposa.
Tratto da www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_...hetti-12309.htm

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Un ramo dei Gaetani dell'Aquila d'Aragona rimase a Napoli: sono i discendenti, ancora viventi, del Conte Luigi (1777-1856), colonnello di Gioacchino Murat.


Villa Olivella del conte Paolo Gaetani dell'Aquila d'Aragona (1901-1986), a Torre del Greco (NA). Oggi è in disuso e appartiene agli armatori Bottiglieri.

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Enrico Gaetani dell'Aquila d'Aragona (1926), il secondo dei tre figli maschi del suddetto Paolo, poeta e scrittore. Tra gli altri ha scritto il libro "Nè corone nè ostro - Antimemorie" che parla della sua famiglia. Il titolo si riferisce al sonetto scritto da G.B. Vico per le nozze di Raimondo di Sangro, principe di Sansevero e Carlotta Gaetani dell’Aquila d’Aragona (https://enricogaetanidaragona.wordpress.co...enrico-gaetani/)

La casata in effetti comprende diversi rami, di cui riporto i principali:



Vedi:
www.genmarenostrum.com/pagine-lette...ni/gaetani1.htm
www.genmarenostrum.com/pagine-lette...ni/gaetani3.HTM

http://genealogy.euweb.cz/italy/gaetani4.html
http://genealogy.euweb.cz/italy/gaetani1.html

www.geneall.net/I/per_page.php?id=2093227

Edited by elena45 - 28/11/2021, 13:40
 
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view post Posted on 2/2/2013, 20:47
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Marie-Antoinette

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La linea romana dei Caetani - questi preferiscono chiamarsi Caetani di Sermoneta - nasce a cavallo del '300 e '400, dalla divisione dei beni operata da Giacomo Caetani, che assegna al primogenito Giacobello (1360-1408) quelli ricadenti nello Stato della Chiesa, e suo figlio, Giacomo II Caetani (1390-1433), sarà il primo duca di Sermoneta.
Implicati nella lotta tra le grandi casate romane per il controllo del territorio laziale, durante il papato di Alessandro VI ricavarono vantaggi perchè i duchi di Sermoneta erano gli zii materni di Alessandro e Giulia "Bella" Farnese; ma poi i rapporti mutarono, i loro beni furono confiscati e ben tre di loro furono assassinati per volere dei Borgia. Solo dopo la morte del Papa e la sconfitta del Valentino, gli furono restituiti i beni e il titolo di Duchi di Sermoneta da Papa Giulio II.
In particolare il bellissimo Castello Caetani di Sermoneta che Alessandro VI aveva confiscato per trasformarlo in fortezza atta a sbarrare la strada ai nemici provenienti dal Sud, ma anche il più modesto castello di Cisterna.

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Il borgo di Sermoneta (in provincia di Latina) e il castello.

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Castello Caetani di Cisterna.

Nel corso dei secoli successivi, i Caetani di Sermoneta sono state una di quelle famiglie di principi romani fedeli alla Chiesa, nella quale annoverano (in particolare nel '500 e nel '600) alcuni Cardinali. Per esempio:

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Cardinale Niccolò Caetani (1524-1585) / Cardinale Enrico Caetani (1550-1599)

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Onorato Caetani (1542-1592), 5° duca di Sermoneta, marchese di Cisterna, nipote del potente Cardinale Niccolò e fratello del cardinale Enrico. Sposò Agnese Colonna, sorella di Marcantonio; partecipò al seguito del cognato alla battaglia di Lepanto.

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Beatrice Caetani Cesi (<1556-1609), scrittrice, sorella del suddetto e del cardinale Enrico. Il nipote Federico Cesi fondò l'Accademia dei Lincei.

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Cardinale Luigi Caetani (1595-1642), figlio del 7° duca di Sermoneta, Filippo I.
Nel 1629 acquistò un antico palazzo al centro di Roma di proprietà dei Rucellai, che rimase in possesso della famiglia per circa un secolo; nel 1713, il X duca, in un momento di crisi familiare, lo vendette ai Ruspoli, che lo posseggono ancora in parte, perciò è noto come Palazzo Ruspoli a via del Corso.

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Francesco Caetani (1594-1693), 8° duca di Sermoneta (fratello del Cardinale Luigi). Affidato allo zio Cardinale Antonio, crebbe in Spagna alla corte di Filippo III. Tornato in Italia, sposò la nobile napoletana Anna Acquaviva d'Aragona, che gli portò in dote il principato di Caserta. Fu Vicerè di Milano e di Sicilia.

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Il principe Francesco Caetani (1738-1810), 11° duca di Sermoneta, avendo perduto il palazzo di famiglia a Via del Corso alienato da suo padre, acquista un altro grande palazzo romano, uno di quelli che formavano l'Insula Mattei, e ne promuove il rinnovamento: di grande pregio sia gli arredi sia la collezione di dipinti grazie anche all'interesse del fratello Onorato. Palazzo Caetani diventa anche per volontà del principe Francesco sede dell'Accademia dei Lincei negli anni compresi tra il 1801 e il 1807.

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Palazzo Mattei-Caetani a Roma (via Botteghe scure, angolo con la tristemente famosa via Caetani; notare la scritta sul portale d'ingresso). Fu edificato nel '500 per volontà di Alessandro Mattei, nel complesso noto come insula Mattei.

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Pompeo Batoni - Onorato Caetani (1742-1797), Protonotario Apostolico -Palazzo Caetani, Roma.
Iniziò la carriera ecclesiastica, ma non la portò a termine. Fine erudito, amante dell'arte e della cultura, commissionò dipinti ai più grandi artisti dell'epoca: personalmente si fece ritrarre da Anton Raphael Mengs (1779), da Pompeo Batoni (1782) e Angelica Kauffman (1784). Lasciò nel palazzo romano un' importante biblioteca.

In tempi più recenti, la casata ha dato illustri personaggi al mondo della politica e della cultura: Michelangelo e Onorato Caetani, padre e figlio, Sindaci di Roma, Ersilia Caetani Lovatelli, archeologa, prima donna ad entrare nell'Accademia dei Lincei, etc.

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Michelangelo II Caetani di Sermoneta (1804-1882), 13° duca di Sermoneta. Oltre che letterato, noto come illustre dantista, fu anche un politico di idee liberali e, dopo la presa di Porta Pia, divenne Presidente della Giunta di Governo della città; fu lui a guidare la deputazione che portò a Vittorio Emanuele II i voti del plebiscito di Roma che sanciva l'annessione al Regno d'Italia.
Si sposò tre volte: con una contessa polacca, poi con una ricca gentildonna inglese, infine con una baronessa inglese.

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Kalista Rzewuska (1818-1842), prima moglie di Michelangelo Caetani suddetto, scomparsa prematuramente, che gli diede gli unici due figli, Onorato ed Ersilia. Michelangelo, nel 1854, si risposò con Margareth Knight (1810-1872), una signora inglese amica della prima moglie.

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Harriet Georgina Ellis (1831- 1906), terza moglie di Michelangelo, che il duca sposò all'età di 71 anni.

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Emilia Caetani Longhi (1811-1885), sorella di Michelangelo suddetto, fu protagonista di una storia tragica: sposata con il marchese Gaetano Longhi, vide morire l'unico figlio maschio di 5 anni, avvelenato nientemeno dalle sorelle per cupidigia. La madre, sconvolta dal dolore, lo fece imbalsamare. Si dice che il suo fantasma vaghi nel castello di fsmiglis, la rocca di Fumone.

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Giacomo Balla - Onorato Caetani di Sermoneta (1842-1917) in età matura. Uomo politico di grande levatura: esponente della Destra storica, fu Sindaco di Roma e ministro degli Esteri del governo Rudinì, nonchè Presidente della Società geografica italiana. Sposò una nobildonna inglese, Ada Bootle-Wilbraham (1846-1934) ed ebbe 6 figli (#entry548529968).

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Ersilia Caetani (1840-1925), sua sorella, una delle prime donne a praticare l'archeologia. Non solo, ma era proprietaria della tenuta vinicola di Argiano di Montalcino, produttrice del mitico vino.
Sposò il conte ravennate Giacomo Lovatelli (1832-1879); come già detto, il figlio Filippo adottò un esponente dell'altra linea: Loffredo Gaetani dell'Aquila d'Aragona (1912-1992) che ereditò il patrimonio e aggiunse ai suoi tre cognomi anche Lovatelli.

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Onorato, Leone, Roffredo, Livio, Giovannella, Gelasio, Michelangelo e Ada Caetani.
Tratto da www.fondazionecamillocaetani.it/la-famiglia/

L'ultimo duca della casata, Roffredo (figlio di Onorato), un apprezzato musicista, sposò una ricca intellettuale americana, Marguerite Chapin; vissero a lungo in Francia, nientemeno che a Versailles, e frequentarono gli ambienti artistici e letterari di Parigi.

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Roffredo Caetani di Sermoneta (1871-1961).

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Marguerite Chapin (1883-1963).
Dopo alcuni anni tornarono in Italia e si stabilirono nel castello di Sermoneta. L'unico figlio maschio ed erede, Camillo Gelasio, purtroppo, morì in azione durante l'ultimo conflitto e la figlia Lelia istituì una Fondazione (www.fondazionecamillocaetani.it/) che ha sede nel palazzo romano per ricordare i genitori e il fratello scomparso, anche attraverso la conservazione dei beni storici di famiglia.


Camillo e Lelia caetani.

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Camillo Caetani di Sermoneta (1915-ka1940).

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Lelia Caetani di Sermonerta (1913-1977), autoritratto sul terrazzo di palazzo Caetani.
Unica figlia superstite dei suddetti, è stata un' apprezzata pittrice (www.artslife.com/2016/08/14/lelia-c...liana-a-parigi/).
Oltre che al castello, si dedicò alla cura dei giardini di Ninfa:


Il borgo medievale di Ninfa (oggi nel territorio di Cisterna, provincia di Latina)


Uno scorcio del giardino, monumento naturale, uno dei dieci giardini più belli del mondo, curato dalla Fondazione (#entry548529968).

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Gerlasio Caetani (1877-1934), ambasciatore italiano a Washington. Rimase celibe.


Michelangelo Caetani (1890-1941), il fratello minore di Roffredo, sposò Cora Antinori (1896-1974), patrizia fiorentina sorella del marchese Niccolò, una delle donne più eleganti del suo tempo.
Ebbero una sola figlia, Topazia. Costei sposò Igor Markevicth, celebre direttore d'orchesta di origine ucraina; uno dei suoi 4 figli è anche lui famoso direttore e porta il cognome materno: Oleg Caetani.


Topazia Caetani (1921-1990) e il marito Igor Markevitch (1912-1983).

Ma la storia più nota è quella di Leone Caetani, fratello maggiore dei precedenti, celeberrimo orientalista, che abbiamo già citato in #entry493674028.
Sposato con la principessa Vittoria Colonna, il matrimonio fallì anche per il dolore dell'unico figlio nato con un ritardo mentale. Di idee liberali, il principe espatriò in Canadà durante il fascismo con la nuova compagna, la bellissima Ofelia Fabiani, attrice di Cafè chantant, da cui aveva avuto una figlia, Sveva.


Leone Caetani, principe di Teano e duca di Sermoneta (1869-1935) con Ofelia Fabiani (1896-1960) e la figlia Sveva.
La famiglia finì in miseria, lui morì di cancro e la compagna impazzì. Voci malevole sospettano che il principe avesse sperperato la sua fortuna per portare avanti esperimenti alchemici e bizzarre teorie religiose.
Sveva, assolutamente autodidatta, diventò un'apprezzata poetessa e scrittrice. E' lei l'ultima componente della famiglia che con lei si estigue. La casa canadese è oggi un centro culturale.


Sveva Caetani (1917-1994)

Molte immagini sono tratte da www.fondazionecamillocaetani.it/biografia/

Edited by elena45 - 12/12/2021, 14:45
 
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view post Posted on 10/2/2013, 21:47
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Marie-Antoinette

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Il principe Orsini si candida a Sindaco di Roma. Eccolo:


Domenico Napoleone Orsini (1948) con la moglie Martine Bernheim (1951), figlia di un ricchissimo banchiere francese e già vedova di François Mayer . E' l'ultimo discendente diretto dei duchi di Gravina e principi di Solofra; ha due figlie femmine e un fratello celibe, Benedetto, che vive a Padova.
Nel 2012 hanno riacquistato parte del Palazzo Orsini Savelli costruito sul Teatro Marcello.
Cfr. www.pointdevue.fr/art-de-vivre/chez...-rome_1142.html

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Le figlie del principe: Leonzia (1978) e Cajetana (1984).

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Domenico Napoleone negli anni '70.
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Il principe Domenico di cui sopra è il primogenito del principe Filippo (1920-1984) e della marchesa Francesca Romana Bonacossi (1926-2014).

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Filippo, come i suoi antenati, fu Principe Assistente al Soglio Pontificio (sotto il pontificato di Pio XII) e Medaglia d’argento al Valore Militare: purtroppo fu coinvolto in una relazione che fece scandalo con l'attrice Belinda Lee e dovette abbandonare la prestigiosa carica.

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La stessa carica rivestita dal bisnonno e dal nonno di Filippo, rispettivamente: Filippo Orsini (1842-1924) e Domenico Napoleone Orsini sr (1868-1947). L'Ufficio apparteneva alla dinastia degli Orsini fin dal '500, che si alternavano con i Colonna.

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Domenico Napoleone Orsini sr (1868-1947) rimasto vedovo della prima moglie Maria Domenica Varo, sposa in seconde nozze l'americana Laura Schwarz (1880-1957).

Il fratello minore del suddetto, Lelio Nicolò Orsini d’Aragona (1877-1952), nel 1929 aggiunse al proprio il cognome Aragona, anche questo appartenente in passato alla famiglia, e diede origine a un ramo cadetto.

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Raimondo Orsini d'Aragona (1931), detto Raimondino, figlio di Lelio Niccolò, con la principessa Soraya: anche questa amicizia occupò le cronache mondane dell'epoca (ma lui era scapolo, a differenza del cugino).

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Il principe Raimondo sposò poi, nel 1978, la principessa Kethevane Bagrationi Moukhrani (1954). Hanno avuto 4 figli. La primogenita Georgiana è morta a 26 anni in circostanze oscure.

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Il principe Raimondo con il figlio Lelio (1981), il più giovane rappresentante della famiglia.

PS Il principe Raimondo è deceduto a marzo del 2020.

Edited by elena45 - 28/1/2021, 12:01
 
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helios73
view post Posted on 11/2/2013, 09:36




Ricordiamo che Flavio Orsini Duca di Bracciano nel 1675 sposò Marie Anne de La Trémoille, passata alla storia come Principessa Des Ursins figlia del duc de Noirmoutier dama della corte spagnola amica e corrispondente di Mme de Maintenon. Il titolo e il castello di Bracciano furono da lei venduti a Livio Odescalchi. https://ladyreading.forumfree.it/?t=29850648
 
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view post Posted on 12/2/2013, 12:22
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Marie-Antoinette

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La famiglia Orsini è molto ramificata e complessa. Per capire meglio il solito schemino:



Tratto da www.genmarenostrum.com/pagine-lette...sini/orsini.htm / www.genmarenostrum.com/pagine-lette...I-BRACCIANO.htm / www.genmarenostrum.com/pagine-lette...ini-gravina.htm
www.wikiwand.com/fr/Famille_Orsini
In rosso gli Orsini trucidati dai Borgia.
https://gw.geneanet.org/frebault?lang=it&p...=0&m=N&v=orsini

La dinastia era connessa ai Boboni. Questi erano una potente famiglia che appare nelle carte a partire dall' XI secolo. Un loro esponente, Giacinto di Pietro di Bobone (1106-1168), fu elevato al soglio pontificio con il nome di Celestino III. Grazie a lui la famiglia divenne potentissima nel giro di un paio d’anni. Due nipoti del Papa, Niccolò e Uguccione, furono creati cardinali; il pronipote Giovanni detto Giangaetano Ursini (figlio di Orso,+1232ca) comprò i feudi di Vicovaro, Licenza, Roccagiovine e Nettuno nel 1191 con l’assenso del pontefice, creando il primo nucleo della potenza territoriale. I fratelli (Giacomo, Napoleone e Matteo) comprarono case a Roma.

I due figli di Giangaetano accrebbero considerevolmente il potere dinastico:
Napoleone (+>1257/1262) sarà Gonfaloniere della Chiesa e fonderà la "prima linea meridionale" degli Orsini conti di Manoppello, in Abruzzo (estinta nel 1553).

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Matteo Rosso, detto il Grande (1178-1246), invece, sarà il capostipite di tutti i discendenti. Egli curerà particolarmente gli interessi della famiglia nel Lazio, entrando presto in rotta con le altre dinastie rivali. Nel 1241 sconfigge gli imperiali e diviene padrone assoluto di Roma per circa due anni, con la carica di Senatore. Carica tenuta anche dai figli, dal fratello Napoleone e dai figli di questo. Caccerà i ghibellini Colonna dall’Urbe e aggancerà definitivamente la famiglia al partito guelfo, facendone una delle più fedeli al Papa. Il loro potere sarà comunque controbilanciato da quello dei Colonna, con i quali periodicamente si scontreranno e periodicamente verranno a patti.
Matteo Rosso ebbe tre mogli e una decina di figli tra i quali divise i feudi: Gentile diede origine agli Orsini del Balzo, agli Orsini di Mugnano e agli Orsini di Pitigliano; Rinaldo a quella di Monterotondo; Matteo a quella di Montegiordano; Napoleone (omonimo dello zio Gonfaloniere), infine, diede origine a quelle di Gravina e di Bracciano.
Tutti sotto la protezione del fratello Giangaetano, eletto papa con il nome di Niccolò III nel 1277.

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Papa Niccolò III, al secolo Giangaetano Orsini (1216-1280), circondato da ben tre Cardinal nepoti e un fratello minore. Accanto il più influente dei nipoti, il Cardinale Napoleone Orsini (1260-1342), di Rinaldo della linea di Monterotondo, nelle vesti di condottiero, protagonista delle vicende del suo tempo, prima amico e poi acerrimo nemico di Bonifacio VIII. Nell'affresco seguente è nelle vesti di cardinale:


Cristo Redentore tra san Francesco d'Assisi e san Nicola di Bari che presentano il Cardinale Napoleone Orsini e il fratello Giovanni (Gian Gaetano) morto per una caduta da cavallo - Basilica inferiore di Assisi.


Giotto - Polittico Stefaneschi: offerto al Papa dal Cardinale Jacopo Stefaneschi (1270-1343), nipote di Niccolo III (figlio della sorella Perna) - Pinacoteca vaticana.

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I rami di Gravina e e di Bracciano saranno i più importanti: si formeranno alla fine del '300 con i due figli di Giovanni Orsini (+1393) discendenti del Napoleone di Matteo Rosso il Grande di cui sopra:
Francesco (+1456) 1° duca di Gravina e Carlo (1388-1445), signore di Bracciano.
Francesco aveva i suoi feudi principalmente nel Lazio e ricopriva la carica di Prefetto Perpetuo dell’Urbe, quando nel 1418 venne chiamato a Napoli da Sergianni Caracciolo. Questo cercava l’aiuto degli Orsini contro i proprio avversari. Francesco ebbe il controllo di Castel dell’Ovo con il compito di difendere Napoli dalle truppe di Muzio Sforza: il nemico fu sconfitto nel 1418 e Francesco ottenne il feudo di Gravina.
Francesco Orsini 1° duca di Gravina (+1456) dunque è l'antenato di tutti i principi che abbiamo visto nel post precedente. Molti sono i duchi che si succedono sul feudo di Gravina in Puglia.

Nel 1503, Francesco II Orsini 4° duca diGravina viene assassinato per ordine di Cesare Borgia. Aveva sposato Maria Todeschini Piccolomini d’Aragona, figlia di Antonio 1° Duca d’Amalfi e di Maria d’Aragona.
Lasciò un solo figlio, Ferdinando (+1549). La moglie, Beatrice Ferrillo (+1580), contessa di Muro Lucano, acquistò il feudo di Solofra. Governò con mano dura assieme al figlio Antonio e al nipote , sopravvissuta al marito per ben 30 anni.

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Il palazzo ducale di Solofra.

Il più noto esponente della linea di Gravina fu Pietro Francesco, il terzo Papa della famiglia, eletto nel 1724 con il nome di Benedetto XIII:

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Papa Benedetto XIII, al secolo Pietro Francesco Orsini (1650-1730), 12° duca di Gravina e 3° principe di Solofra. Figlio di Ferdinando III Orsini e di Giovanna Frangipani della Tolfa, una donna molto religiosa, rinunciò alla successione in favore del fratello per divenire monaco domenicano, “Fra’ Vincenzo Maria” nel monastero di San Domenico in Venezia. Ordinato Cardinale, fu Prefetto della Sacra Congregazione del Concilio di Trento ed eletto Papa nel 1724.
Per allontanare da sè i sospetti di nepotismo, che era stato largamente praticato dagli altri due Papi Orsini, stabilì che la carica di Assistente al Soglio Pontificio, privilegio della sua famiglia, andasse alternativamente agli Orsini e ai Colonna. Fino all'evento spiacevole, tutt'altro che edificante, dei giorni nostri, che abbiamo già citato e che escluse i principi Orsini dalla Corte vaticana.

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La duchessa Giovanna Orsini (1625-1700), nata Frangipane della Tolfa, madre di Papa Benedetto XIII. Donna molto bella, ma anche molto pia, rimase vedova con 6 figli piccoli quando il marito morì di peste prematuramente. Si dedicò per tutta la vita alla famiglia, ma anche ad attività culturali e benefiche. A cinquant'anni, si ritirò in convento e si fece suora, come avevano fatto tutte e quattro le figlie. Prese il nome di Suor Maria Battista dello Spirito Santo.
Pare che la sua fisionomia da giovane fosse questa, ritratta nella figura di una santa dal pittore napoletano Guarino:

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Francesco Guarino - Santa Cecilia al cembalo - Museo di Capodimonte

Tratto da: www.solofrastorica.it/giovannadellatolfa.htm
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La statua di Ferdinando III Orsini (1623-1658), padre di Benedetto XIII, 11° duca di Gravina, monumento che la moglie Giovanna fece erigere nella Chiesa del Purgatorio a Gravina, sorta come cappella funeraria della famiglia.

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Filippo Bernualdo I (1685-1734), nipote di Benedetto XIII (figlio del fratello Domenico I), 14° duca di Gravina.
A lui andò la carica di Principe Assistente al Soglio Pontificio nel 1687, profilandosi ormai sicura l'estinzione della linea di Bracciano che deteneva il privilegio.
Nel 1707, fu tra i feudatari napoletani più pronti ad appoggiare l’agevole conquista del Regno di Napoli condotta dalle truppe di Carlo d’Austria. Come ricompensa, l’arciduca lo riconobbe come erede di tutti i titoli dell'ultimo duca Orsini di Bracciano.
Nel 1717 acquistò il palazzo edificato sull'antico Teatro Marcello.

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Giacinta Marescotti Ruspoli (1699-1757) seconda moglie del suddetto, scelta con grande opportunismo per introdursi nell'ambiente romano. Ma fu un fallimento perchè Giacinta lo lasciò dopo aver generato un solo erede:

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Domenico II Orsini (1719-1789), 15° duca di Gravina, figlio dei suddetti: si diede alla vita ecclesiastica dopo la morte prematura della moglie, Paola Flaminia Odescalchi, che gli aveva lasciato due figli e divenne addirittura Cardinale. Quando il re Carlo III di Borbone abdicò in favore del figlio Ferdinando e lasciò Napoli per la Spagna, Orsini fu nominato Grande di Spagna e divenne rappresentante napoletano presso la S. Sede in qualità di ministro plenipotenziario.
Fu anche un grande mecenate e collezionista (http://dspace.unitus.it/bitstream/2067/245...ti_%20tesid.pdf)

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Marco Benefial - Anna Paola Flaminia Oodescalchi (1722-1742) moglie di Domenico II Orsini con i primi due figli - Museo di Roma

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Pompeo Batoni - La figlia Giacinta Orsini (1741-1759), principessa Boncompagni Ludovisi, anche lei scomparsa prematuramente.

All'inizio dell'800, le riforme napoleoniche impoverirono molte casate, compresi gli Orsini. Il 17° duca di gravina Don Domenico III (nato postumo per di più) cercò di risollevare le sorti con un matrimonio importante: sposò la figlia del ricco banchiere Giovanni Torlonia, Maria Luisa, che gli diede 4 figli.

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La famiglia del duca Domenico III Orsini di Gravina (1790-1874) e Maria Luisa Torlonia (1804-1883).
Ovviamente anche Domenico III ricoprì la carica di Assistente al Soglio Pontificio (carica come già detto condivisa con i Colonna che si alternavano agli Orsini). La figlia maggiore Giacinta aveva sposato il conte Augusto de Gori, patrizio senese; la figlia Teresa il principe Enrico Colonna Barberini; la figlia Beatrice aveva sposato il marchese Urbano Sacchetti, anche lui appartenente alla Corte Vaticana, come Foriere Maggiore dei Sacri Palazzi Apostolici, e rivestì un ruolo principe nella difesa del Papa dopo l'unità d'Italia, tanto da essere considerata la regina della nobiltà nera, gli aristocratici fedeli al Pontefice che chiusero i portoni dei loro palazzi in segno di lutto alla caduta di Roma.

In piedi da sinistra a destra: Giacinta Orsini de Gori, Giulio de Gori, Filippo Orsini, Urbano Sacchetti, Maria de' Gori, Teresa Orsini Barberini; seduti da sinistra a destra: Enrico Barberini, Beatrice Orsini Sacchetti, Domenico III Orsini, Principessa Orsini Torlonia, Augusto de Gori; al centro Caterina de Gori.
Tratta da http://opereweb.fondazionemps.it/Malandrin...io.aspx?id=3041

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Le tre sorelle Orsini, figlie di Domenico III e Maria Luisa Torlonia: Teresa (1835-1915), Beatrice (1837-1902) e Giacinta (1825-1886).
Tratto da www.fondazionegiulioegiovannasacche...sini-sacchetti/

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Filippo Orsini (1842-1924), 18° duca di Gravina. Sposò la contessa austriaca Julie von Hoyos (1847-1909), sorella del conte Joseph, l'amico del cuore di Rodolfo d'Asburgo.

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Serva di Dio Teresa Orsini (1788-1829), sorella di Domenico III: orfana di padre a soli due anni, crebbe in convento a Roma; andata in sposa a Luigi Doria Pamphili, si dedicò alla cura dei figli, ma anche alla cura dei poveri e dei malati. Fondò l'ordine delle Suore Ospedaliere della Misericordia.

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Palazzo Orsini a Gravina.

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Palazzo Orsini di Gravina a Napoli, in via Monteoliveto, costruito nel '500 da Ferdinando I Orsini.

Non poteva mancare una villa lungo il Miglio d'oro:

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Villa Orsini di Gravina, nella località Bellavista di Portici, acquistata alla fine del '700; fu presto rivenduta e diventò il Collegio Landriani.

Edited by elena45 - 8/12/2021, 13:11
 
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