Maria Antonietta - Regina di Francia

Valguarnera e Tomasi, storia e letteratura.

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view post Posted on 14/5/2012, 19:48
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Marie-Antoinette

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Faccio un appello: qualcuno ha notizie o immagini della famiglia siciliana dei principi Valguarnera?

Mi incuriosiscono per il rapporto con due romanzi che io amo molto: "La lunga vita di Marianna Ucria" di Dacia Maraini e "Il Gattopardo".

Entrambi gli autori fanno dei precisi riferimenti ai loro antenati: Marianna Ucria è sì un personaggio inventato, ma si rifà chiaramente alla principessa Marianna Valguarnera (1730-1793), vissuta a Palermo nel XVIII secolo e andata in sposa, proprio come nel romanzo, a suo zio Pietro (+1779), 5°principe di Valguarnera.
I due coniugi, a differenza di quelli del romanzo, ebbero un solo figlio, Don Giuseppe Emanuele (1760-1809), ma lasciarono una storica eredità: il palazzo Valguarnera Gangi di Palermo, che fecero costruire personalmente, e la villa Valguarnera di Bagheria, iniziata dalla rispettiva madre e nonna, la principessa Marianna Gravina, che portarono a compimento.
Possibile che due personaggi così importanti e così ricchi non abbiano lasciato un ritratto di sè? Io non ne ho trovati.

Poi c'è la storia del "Gattopardo": per chi non lo sapesse il principe Fabrizio Salina è ispirato al bisnonno dello scrittore, il principe Giulio Fabrizio Tomasi di Lampedusa .
La figura di Tancredi corrisponde a quella storica di Corrado Valguarnera, nipote del principe astronomo per parte di madre, Donna Caterina Tomasi di Lampedusa (1809-1862), che aveva sposato Giuseppe Valguarnera, 6° principe di Niscemi (1797-1879).
Mentre il ramo principale dei principi Valguarnera si è estinto nell'Ottocento, il ramo cadetto dei Valguarnera di Niscemi esiste ancora oggi.

Corrado Valguarnera di Niscemi fu garibaldino durante l'epopea dei Mille, diventò Senatore del Regno d'Italia, sposò la borghese Maria Favara (l'Angelica Sedara del romanzo) ed ebbe 4 figli: un maschio e tre femmine. Ebbene di queste figure ho trovato solo due immagini.

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Giulio Fabrizio Tomasi di Lampedusa (1813-1885).


Corrado Valguarnera (1838-1903), 7° principe di Niscemi, Senatore del Regno d'Italia.

Il figlio di Corrado, Giuseppe, sposò Beatrice Mantegna Gangi, una figura nota nell'aristocrazia palermitana del primo Novecento, come le tre figlie del Senatore, ricordate anche come le sorelle Niscemi:
1) Caterina Valguarnera (1867-1955), moglie di Pietro Moncada di Paternò (1862-1920)
2) Elisabetta Valguarnera (1875-?), moglie di Ugo Parodi di Belsito.
3) Carolina Valguarnera (?), moglie del marchese de La Cerda e madre del celebre gioielliere Fulco di Verdura.

Anche di questi personaggi ho trovato poco.

Boldini-Uno-studio-della-principessa-Niscemi
Giovanni Boldini - Principessa Niscemi. Credo che sia la nuora Beatrice Mantegna Gangi.
Giuseppe e Beatrice erano famosi per le feste organizzate a Villa Niscemi.

1905-naples-italy-the-italian-princess-caterina-di-patern-born-in-palermo-1867-sicilian-married-with
Principessa Caterina Valguarnera di Niscemi (1867-1955), moglie di Pietro Moncada di Paternò.

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La stessa in età matura.

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Principessa Elisabetta Valguarnera di Niscemi (1875-?), moglie del marchese Ugo Parodi di Belsito.

Notizie tratte da :
www.genmarenostrum.com/pagine-lette...%20principi.htm
www.genmarenostrum.com/pagine-lette...20Lampedusa.htm

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...30ritratti.html

Edited by elena45 - 8/4/2021, 22:27
 
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view post Posted on 14/5/2012, 20:04
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Marie-Antoinette

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Elena non so aiutarti in merito alla ricerca dei ritratti, ma ti ringrazio per tutte queste informazioni. Non pensavo che ci fosse un retroscena reale dietro a questi due meravigliosi romanzi, che ho letto con estremo piacere ormai molto tempo fa. Non mi era mai passato per la mente di fare ricerche in merito. Grazie!
 
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view post Posted on 14/5/2012, 20:07
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Marie-Antoinette

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Mi consolo con le foto di Villa Valguarnera di Bagheria:



.
Ingresso principale con lo stemma dei Valguarnera / Su un altro dei cancelli le iniziali di Marianna e Pietro Valguarnera che completarono la sua costruzione.
Oggi la villa, finalmente in fase di ristrutturazione dopo anni di abbandono, appartiene all'anziano principe Francesco Alliata di Villafranca.
La famiglia Alliata, infatti, raccolse in parte l'eredità del ramo Valguarnera estintosi ai primi dell'Ottocento, come dicevo nel post precedente, quando i due fratelli Girolamo e Pietro morirono senza eredi, e l'unica sorella superstite, Agata Valguarnera (1785-1864), sposò Giuseppe Alliata (1784-1844), principe di Villafranca e trisavolo dell'attuale principe Francesco.

La scrittrice Dacia Maraini, com'è noto, è figlia dell'illustre antropologo toscano Fosco Maraini e della principessa pittrice, allieva di Guttuso, Topazia Alliata, che se non sbaglio è ancora vivente e ha 100 anni. Topazia è cugina del principe Francesco.
Dacia Maraini descrive la sua aristocratica famiglia materna nell'altro romanzo: "Bagheria".

I quadri di Topazia mi piacciono. Ecco un suo autoritratto:



Altre opere sono qui: www.repubblica.it/speciali/arte/gal...ile-30688207/1/

Edited by elena45 - 22/5/2017, 15:21
 
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Elleth
view post Posted on 14/5/2012, 21:36




Elena, ho trovato una foto di un salone di palazzo Gangi in uno dei miei libri sulla Sicilia...
Ecco Marianna Valguarnera:
[IMG][/IMG]
^_^
 
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view post Posted on 14/5/2012, 22:12
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Marie-Antoinette

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Grazie!!!!

Io ho trovato questo ritratto esposto nel Palazzo Gangi:

Palazzo-_Gangi-_Boetto_Cohen_salvosportato03
Non c'è il nome. Potrebbe essere il famoso Pietro Valguarnera (+1779), zio e marito di Marianna (1730-1793)? L'abito credo corrisponda ai modelli in uso tra il 1750 e il 1789 (www.baroque.it/abbigliamento-e-moda...50-al-1789.html).
Si riconosce al collo la Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro che gli era stata conferita nel 1778.

Mi sa che le immagini ci sono, ma non sono in rete o non sono sufficientemente documentate. Rientriamo, secondo me, nel vizio italiano di non saper valorizzare le testimonianze della nostra storia.
I siti web sulla storia dell'arte italiana li trovo pessimi. Ecco, per esempio, non sono riuscita a trovare una foto migliore di Palazzo Valguarnera Gangi,
fondato appunto da Marianna e Pietro Valguarnera:



Piccolo OT: la figlia di Agata Valguarnera (nipote della nostra Marianna fondatrice del palazzo), ovvero la principessa Giovanna Alliata di Villafranca (vissuta nella prima metà dell'Ottocento), fu costretta a sposare lo zio materno Girolamo Valguarnera, 12°principe di Gangi, presumo molto piu vecchio di lei, perchè il palazzo rimanesse in famiglia.
Si ripeteva cioè, dopo tre generazioni, l'errore che aveva segnato la vita di Marianna, come ci racconta il romanzo a lei ispirato.
Sfortuna volle che Giovanna dallo zio non ebbe figli; fortuna volle che rimase vedova presto, si risposò con il conte Giuseppe Mantegna, ebbe due figli e il palazzo passò ai suoi eredi.
Oggi appartiene al principe Giuseppe Vanni di San Vincenzo: Giovanna era la sua trisavola.

Come tutti sanno, in questo palazzo furono girate le scene del ballo del Gattopardo, nel film omonimo di Luchino Visconti: la sala doveva rappresentare quella immaginaria del palazzo Ponteleone, a Palermo, dove la famiglia del principe si recava ad una festa, reduce dalle vacanze a Donnafugata.

In realtà, il principe Giulio Fabrizio Tomasi di Lampedusa a cui si ispira il personaggio abitava nel palazzo omonimo di Palermo, nell'omonima strada, e trascorreva le vacanze nella villa a Piana dei Colli, alla periferia della città. Entrambe le residenze sono oggi in rovina:




Palazzo e Villa Tomasi.
Furono entrambi acquistati dal principe Giulio Fabrizio con i proventi ricavati dalla cessione allo Stato dell'isola di Lampedusa, nella prima metà dell'Ottocento.

Questo, invece, è il Palazzo Lanza Tomasi, in via Butera n.28, abitazione dello scrittore negli ultimi anni della sua vita:


Il palazzo è abitato oggi dal figlio adottivo dello scrittore, Gioacchino Lanza Tomasi. Qui ci sono molte foto: www.noblesseetroyautes.com/2013/10/...pard-a-palerme/

Il vero nipote del vero principe Fabrizio, e cioè, come abbiamo detto qualche post fa, Corrado Valguarnera di Niscemi, abitava invece in un'altra villa a Piano dei Colli, residenza antica della famiglia. Mentre la residenza di campagna si trovava a Giardinello.

.
Villa Niscemi a Piano dei Colli e Villa Niscemi a Giardinello.
Le ultime discendenti, ancora viventi, nel 1987 hanno venduto la prima al Comune di Palermo, che ne ha fatto la sede di rappresentanza.
La villa di Giardinello, invece, è in stato di abbandono.

Edited by elena45 - 27/3/2018, 14:35
 
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view post Posted on 16/5/2012, 10:04
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Marie-Antoinette

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Trovata faticosamente una foto migliore di Palazzo Valguarnera Gangi in picasa.web:


Ingresso principale: notare lo stemma sulla facciata.

L'ingresso principale si trova in piazzetta Croce dei Vespri (controllato su google.maps) e, udite udite, al pianoterra c'è l'Osteria dei Vespri (quella con l'insegna rossa), che ha pure eretto dei gazebo (mi auguro solo d'estate). Mah! Se lo vedesse Luchino Visconti!
La piazza si chiama così perche in questo luogo, secondo la tradizione, culminò la guerra del Vespro del 1282, con il massacro di molti francesi. Per questo motivo al centro della piazza vi è una piccola stele commemorativa.
E sapete di fronte chi c'è? Palazzo Campofranco. Sì la dimora dei principi Lucchesi Palli, costruito dal suocero di Maria Carolina di Berry, nel 1835, e recentemente restaurato (meno male!).


Palazzo Campofranco.

Per trovare belle foto degli interni del palazzo Gangi si può andare in http://forpilar.blogspot.it/2011/06/ballro...nera-gangi.html

Edited by elena45 - 13/6/2012, 10:01
 
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view post Posted on 17/5/2012, 14:59
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Marie-Antoinette

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Per capire meglio gli intrecci di parentela tra i Tomasi e i Valguarnera di Niscemi, ma anche tra i Tomasi e i Filngieri siciliani, che spiegano tra l'altro i passaggi di proprietà di storiche dimore, ho preparato, come al solito questo schemino:


Tratto da www.genmarenostrum.com/pagine-lette...20Lampedusa.htm
e http://it.answers.com/Q/Filangeri_di_Cut%C3%B2


Si capisce meglio così che il principe Giulio Fabrizio, il principe astronomo che ispira la figura del Gattopardo, fosse il bisnonno dello scrittore e che fosse anche lo zio materno di Corrado Valguarnera di Niscemi, il Tancredi Falconeri del romanzo.
Da una lettera-testamento dello scrittore all'amico Enrico Merlo di Tagliavia:

«E' superfluo dirti che il principe di Salina è il principe di Lampedusa, Giulio Fabrizio mio bisnonno; ogni cosa è reale: la statura, la matematica, la falsa violenza, lo scetticismo, la moglie, la madre tedesca, il rifiuto ad essere senatore. Padre Pirrone è anche lui autentico anche nel nome. Credo aver fatto tutti e due più intelligenti di quel che veramente fossero. Tancredi è fisicamente e come maniere, Giò; moralmente una mistura del senatore Scalea e di Pietro, suo figlio. Angelica non so chi sia, ma ricordati che Sedàra, come nome, assomiglia molto a Favara. Donnafugata come paese è Palma, come palazzo Santa Margherita».

(Giò è il figlio adottivo Gioacchino Lanza; il senatore Scalea è Francesco Lanza di Scalea, che partecipò alla spedizione dei Mille).

Si capisce anche perchè il Palazzo Filangeri di Cutò a Santa Margherita Belice (in provincia di Agrigento) è chiamato Palazzo Gattopardo.




Il giardino delle yucche

Come si vede dallo schema, il palazzo apparteneva alla principessa Giovanna Filangeri di Cutò, che era la nonna materna dello scrittore e i suoi ricordi infantili sono ambientati proprio lì, come lui stesso scrive:

"La casa di Palermo aveva delle dipendenze in campagna che ne aumentavano il fascino. Esse erano quattro: Santa Margherita Belice, la villa di Bagheria, il palazzo a Torretta e la casa di campagna a Raitano. Vi era anche la casa di Palma e il castello di Montechiaro, ma in quelli non andavamo mai”.

La preferita era Santa Margherita nella quale si passavano lunghi mesi anche d’inverno. Essa era una delle più belle case di campagna che avessi mai visto.
Costruita nel 1680, verso il 1810 era stata completamente rifatta dal principe Cutò in occasione del soggiorno lunghissimo che vi fecero Ferdinando IV° e Maria Carolina costretti in quegli anni a risiedere in Sicilia mentre a Napoli regnava Murat”.
“Situata nel centro della città, proprio su una piazza ricca di verde, si estende su una vasta distesa e contiene un centinaio di camere, grandi e piccole. Da’l'impressione di un'entità chiusa e autosufficiente, una sorta di Vaticano, per così dire, che comprende allo stato camere, salotti, i quarti per trenta ospiti, camere per la servitù, tre enormi cortili, stalle e rimesse per le carrozze, un teatro privato e una chiesa, un giardino molto grande e bello, e un frande frutteto"
.


La Villa di Bagheria, nota anche come Palazzo Aragona Cutò, acquistato dal principe Alessandro III Filangeri di Cutò, anche questo ereditato dalla madre dello scrittore. Venduto a privati e poi al Comune, oggi è sede della Biblioteca comunale.

Invece la casa di Palma di Montechiaro (anch'essa in provincia di Agrigento, ma molto più a Sud) era l'originario Palazzo ducale dei Tomasi e, come si vede, era austera e meno accogliente:


Accanto al palazzo la Chiesa Madre, fondata dall'avo Giulio (1614-1669), il "Duca santo"

Insomma, Luchino Visconti, per esigenze sceniche ha scelto diverse location, che non coincidono, nessuna, con quelle vere o inventate dall'autore del romanzo. Per cui c'è gran confusione.
Vedi : www.guidasicilia.it/ita/main/rubric...?IDRubrica=1846

Edited by elena45 - 21/11/2018, 08:35
 
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view post Posted on 17/5/2012, 15:34
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CITAZIONE
Faccio un appello: qualcuno ha notizie o immagini della famiglia siciliana dei principi Valguarnera?

So che nel 1977 Feltrinelli pubblicò il libro autobiografico di Fulco di Verdura, Estati felici, e lì ci sono delle fotografie. Esiste anche un'edizione Novecento più recente (1994) ma ugualmente fuori commercio al momento.

L'edizione inglese invece si può sbirciare su amazon (elenco delle illustrazioni compreso).

Cara Elena, è da tanto che non rispondo a un tuo post, ma ti leggo sempre con interesse. Approfitto dell'occasione per ringraziarti e salutarti! ^_^
 
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view post Posted on 17/5/2012, 15:41
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (Cartaphilus @ 17/5/2012, 16:34) 
Cara Elena, è da tanto che non rispondo a un tuo post, ma ti leggo sempre con interesse. Approfitto dell'occasione per ringraziarti e salutarti! ^_^

Cara Stefania, sono io che ti ringrazio per la stima e la simpatia!
Grazie anche per le informazioni.
 
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view post Posted on 17/5/2012, 16:39
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Aggiungo che tra i palazzi dei Tomasi ad Agrigento teniamo


comune-di-agrigento

Attualmente è il municipio della città ma sino all'ottocento era il convento dei domenicani (infatti la chiesa è S. domenico e la piazza sino a una ventina di anni fà era piazza s. Domenico). Mo' che c'entra con i Tomasi? C'entra si infatti sino al 1680 era uno dei palazzi dei Tomasi.

Ora l'altro palazzo Tomasi (potete notare solo il portone con in primo piano quel gnoccolone del nostro , forse , riconfermato, sindaco :cd08785afu4.gif: )

zambuto-cultura1




Edited by Almagnac - 17/5/2012, 18:01
 
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view post Posted on 17/5/2012, 17:03
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Marie-Antoinette

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Sono stata ad Agrigento 4 anni fa e ho soggiornato in un agriturismo in periferia: una casa antica della ricca borghesia molto, molto suggestiva e sono stata davvero bene.
A parte i templi, ho trovato interessante il centro storico, anche se dà l'impressione di essere alquanto decadente. Mi auguro che il lavoro di recupero degli edifici storici proceda.
La periferia è sconvolgente: uno sviluppo edilizio disordinato e scadente, ma questa è la piaga di tutte le città del Sud, effetto di una speculazione senza qualità. Mi dispiace, ma devo dirlo: la cultura è anche questa, non solo mostre, nel segno dello sviluppo sostenibile.
 
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view post Posted on 17/5/2012, 17:43
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Marchese / Marchesa

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Uh che belloooooooooooooooooo!!!
Ora cominciamo a recuperare qualcosina ma ovviamente vi è tanto.
Putroppo più tempo si perde peggio è (ti pare che Palermo è combiata tanto meglio?).

Guarda questo palazzo (che davanti al quale passavo per andare in radio)

palazzo-lo-jacono-prima

Dal lunedì di pasquetta del 2011 ora è così
palazzo%20maraventano%20lo%20jacono%20crollo

Ma fortuantamente da parte più della diocesi ora molte chiese sono in fase di recupero tanto che è stata riaperta la chiesa del Purgatorio (di pirandelliana memoria)
purgatorio


Ora hanno aperto l'ex collegio dei Filippini.
collegio-dei-filippini-1

Se torni ti ospito nel mio B&B posto un palazzotto nobiliare (famo un pochetto di pubblicità) :cd08785afu4.gif:
 
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view post Posted on 17/5/2012, 21:05
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Ho trovato alcune foto dei Valguarnera contemporanei, discendenti dal "gattopardiano Tancredi", al secolo Corrado Valguarnera di Niscemi:

Fulco-di-Verdura-1932
Fulco Santostefano de La Cerda (1898-1978), figlio di Carolina Valguarnera e nipote di Corrado. Divenne un orafo famoso in tutto il mondo con il nome di Fulco di Verdura, noto per le sue creazioni che hanno rivoluzionato i canoni dell'oreficeria (vedere per credere: www.verdura.com/). Ha creato gioielli bellissimi per la moda, l'aristocrazia e per il mondo del cinema. Alla sua morte l'azienda è stata rilevata da Ward Landrigan e suo figlio Nico che la posseggono tuttora.
Come ci dice Cartaphilus, ha scritto un libro autobiografico "Estati felici" che ricorda il tempo trascorso a Villa Niscemi nella casa dei nonni. Se lo trovo, lo leggerò al più presto.

.
Maria Immacolata Valguarnera, detta Mimì nata a Palermo nel 1931, sulle orme dello zio Fulco, si trasferì in America per studiare design di gioielli e oreficeria presso la Scuola Philadelphia Museum. Durante la sua formazione, lavorò producendo gioielli per Schiaparelli. Ha fondato la propria azienda di gioielli nel 1962 a New York. Nel 1968, ha vinto il Design Award Grande Bigiotteria. In alto una delle sue creazioni che firma con il marchio MimìdiN (i gioielli dello zio, però, sono più belli).

...
Margherita Valguarnera di Niscemi, detta Maita, sorella minore della precedenre, Pensare che "Angelica" era la sua bisnonna! Lei è un'apprezzata scrittrice.

Lei è la più giovane discendente di Corrado-Tancredi:


Maria Carolina Valguarnera (1969), figlia di Corrado Valguarnera, 10° principe di Niscemi (1934)

Edited by elena45 - 8/4/2021, 22:29
 
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view post Posted on 23/5/2012, 21:56
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Marie-Antoinette

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Benedetta ignoranza!
Non sapevo che la moglie di Giuseppe Tomasi di Lampedusa fosse un'illustre psicologa.
Si chiamava Alessandra Wolff Stomersee (1896-1982) (www.archiviapsychologica.org/index.php?id=1252) ed era un'aristocratica di origine lettone.
Mi ricordo un'altra donna psicologa di grande spessore, anche lei di nobile lignaggio: Marie Bonaparte (1882-1962), principessa di Grecia, amica e allieva di Freud.
 
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view post Posted on 24/5/2012, 10:05
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Marie-Antoinette

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Uno spunto che piacerà a Yue, dai racconti di Giuseppe Tomasi di Lampedusa:

"Eravamo ospiti dei Florio nella loro villa di Favignana, in piena estate.
Ricordo che Erica, la bambinaia, venne a svegliarmi più presto del solito, verso le 7, mi passò in fretta una spugna con acqua fredda sul viso e poi mi vestì con grande cura. Fui trascinato abbasso, e poi mi hanno fatto risalire sulla veranda d'ingresso principale della villa che guardava il mare. Ricordo il sole accecante di quella mattinata di luglio o agosto. Sulla veranda, che era riparata dal sole da grandi tende di tela arancione che il vento di mare gonfiava e faceva sbattere come vele (ne sento lo schioccare) erano sedute su sedie di vimini mia Madre, la signora Florio (la "divina beltà" Franca) ed altre persone.
Al centro del gruppo si trovava seduta una vecchissima signora.
Mi portarono dinanzi ad essa che disse alcune parole che non capii, si curvò e mi diede un bacio sulla fronte. Dopo di che fui trascinato via, riportato in camera mia, spogliato dei miei vestiti di gala, rivestito in un più modesto abbigliamento e condotto sulla spiaggia dov'erano di già i ragazzi Florio ed altri con i quali, dopo aver fatto il bagno, restammo a lungo sotto il cocentissimo sole a giocare al nostro gioco preferito che era quello di ricercare nella sabbia dei pezzettini di rossissimo corallo che vi si trovavano con una certa frequenza. Mi venne rivelato nel pomeriggio che la vecchia signora era Eugenia, ex imperatrice dei Francesi, il cui yacht si trovava alla fonda davanti a Favignana, che era stata a pranzo dai Florio la sera prima..."


Siamo agli inizi del '900: Eugenia ha più o meno 80 anni.
 
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