Maria Antonietta - Regina di Francia

Valguarnera e Tomasi, storia e letteratura.

« Older   Newer »
  Share  
helios73
view post Posted on 15/12/2012, 13:42




link con le foto di un evento a Villa Valguarnera.

www.gds.it/gds/multimedia/spettacoli/gdsid/138205/

La Campania la conosco soltanto dai libri ahimè una regione molto bella. Vivi in una zona molto bella piena di opere d'arte e a questo proposito ho fatto degli studi sulla tarsia sorrentina che a partire dal '600 vennero realizzati degli stupendi lavori adesso, da qualche anno hanno creato il muso bottega della tarsia, dal catalogo, pubblicato da Electa ho visto dei lavori straordinari. Se vuoi posso fare delle ricerche io appena vado a Messina, gli archivio infatti dovrebbero trovarsi all'archivio di stato di qs città il cui territorio fa parte. Il sud è una miniera inesauribile di tesori d'arte però i nostri politici preferiscono dedicarsi a qualcosa di più lucroso che l'arte visto che non rendono alle loro tasche potremmo vivere di turismo e invece. Napoli ha qualcosa da invidiare alle altre nazioni? Non credo proprio soltanto che in Europa i beni culturali sono molto valorizzati perché rendono.

capisco la rabbia Lipari è splendida, e poi, se posso permettermi, gli immobili oggi sono quotati enormemente.
 
Top
view post Posted on 15/12/2012, 15:32
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


Dagli atti reperiti sono riuscita ad arrivare fino ai trisavoli, nati lui a Lipari nel 1809 e lei a Salina nel 1818. Nei documenti annessi all'atto di nozze sono citati i rispettivi genitori e i nonni, e alcuni dati anagrafici del 1700. Mi piacerebbe saperne di più, ma visto che gli archivi civili risalgono al decennio murattiano (prima i Borboni non ci avevano pensato....), dovrei consultare gli archivi religiosi, custoditi al Vescovado di Lipari. Ma so che è chiuso per restauri. Penso che non avrò mai il piacere di vederli.

Mi compiaccio per il restauro di Villa Valguarnera! Com'è chic la principessa!

Edited by elena45 - 15/12/2012, 16:14
 
Top
helios73
view post Posted on 15/12/2012, 19:24




non disperare, tramite le diocesi si può arrivare dappertutto, potenza della chiesa. mi informo e poi nel caso mi dici cosa cercare. Agata Alliata ho scritto ad un mio amico a Palermo che si occupa di storia, se non trova nulla chiamero, con la faccia tosta che mi contraddistingue, la principessa Vittoria Alliata.
 
Top
helios73
view post Posted on 15/12/2012, 22:38




I Luoghi del Gattopardo (Romanzo)
Quando Giuseppe Tomasi di Lampedusa si accinse a scrivere il Gattopardo, siamo alla fine del 1954, venne alla luce tutto un mondo di ricordi, a cui diede seguito una trascrizione (verranno pubblicati nei “Racconti” con il titolo “I luoghi della mia prima infanzia”). In essi Tomasi ricostruisce le proprietà del patrimonio avito, più quello materno che paterno. Infatti alla morte dell’astronomo Giulio Tomasi, decaduto il Maggiorasco, che permetteva la trasmissione del patrimonio al solo primogenito, le proprietà dei Lampedusa saranno al centro di una lite ereditaria che durò oltre mezzo secolo. La madre, la principessa Beatrice Filangeri Tasca di Cutò, era proprietaria, insieme alle tre sorelle e al fratello Alessandro (passerà alla storia come “il Principe rosso” per la sua adesione al socialismo in seguito a cui dilapidò l’ingente patrimonio), del palazzo Cutò di Santa Margherita Belice (AG) dove trascorrevano la villeggiatura - che per la società dell’epoca durava da luglio a novembre. Era questa una grandissima dimora, di quasi cento stanze lussuosamente arredata che comprendeva foresterie, saloni di rappresentanza, numero saloni , un teatro, la chiesa e un vasto giardino ricco di rarità botaniche. Palazzo Cutò di Santa Margherita infatti sarà nel romanzo la dimora feudale del principe di Salina di Donnafugata, mentre Palma di Montechiaro, il centro abitato. Il palazzo e molto di quello che conteneva fu venduto a seguito delle “follie socialiste” dello zio Alessandro, e nel 1968 il terremoto che devastò la Valle del Belice lo rase al suolo lasciandone soltanto la facciata. Oggi, ricostruito e sede del Parco Letterario e museo del Gattopardo, dove tra i vari cimeli, donati del figlio adottivo Gioacchino Lanza Tomasi, vi può ascoltare la voce di Giuseppe Tomasi che legge “Lighea” incisa da Gioacchino stesso.
La villa di San Lorenzo ai Colli, dove si apre il romanzo, è ubicata vicino il parco della Favorita, dove sorge anche la “Palazzina Cinese” casino di caccia di Ferdinando II di Napoli, ed era l’osservatorio astronomico del Principe Giulio. Dopo anni di incuria e abbandono da qualche anno è luogo dove si tengono concerti ed eventi estivi.
Indicato nel romanzo come palazzo Ponteleone, ricorda palazzo Monteleone demolito nel tra la fine dell’800 e i primi del ‘900. Gli interni di questo luogo vengono ricostruiti da Tomasi, anche dalla sua prima casa palazzo Lampedusa nelle vicinanze del porto, distrutto dal bombardamento del luglio ’43 “giorno in cui le bombe trascinate da oltre l’Atlantico la cercarono e la distrussero” ricorda con dolore nei Luoghi. Dolore da cui non si riprese da cui non si riprese più. La casa alla marina dove abitò non l’amò mai, ricordata nel romanzo quando don Fabrizio discute con Chevalley dei giorni che seguono lo sbarco dei Mille.
Il monastero della Beata Corbera, venne ambientato dal Monastero delle Benedettine di Palma di Montechiaro, il feudo storico della famiglia Tomasi, dopo la visita che fece con il figlio adottivo e la consorte. È ancora uno dei pochi monasteri di clausura della Sicilia. Qui è sepolta Suor Crocifissa della Concezione al secolo Isabella Tomasi, la santa dei Tomasi come viene indicata in alcune pubblicazioni, che ancora giovane entrò in quel convento che in origine era il Palazzo ducale dei Tomasi e che il padre Giulio, il duca santo, fece trasformare in monastero per le figlie ed edificò per sé un'altra dimora. Infatti non fu soltanto Isabella a prendere i voti, ma anche le altre due sorelle Francesca, Suor Maria Serafica e Maria Antonia, suor Maria Maddalena. Ma non è finita, la madre dopo qualche anno si separa dal marito per vestire l’abito benedettino. Famiglia di santi i primi Tomasi, forse per espiare le nefandezze del capostipite del ramo siciliano, tal Mario de’ Tomasi, capitano d’arme e tagliatore di teste, che tiranneggiò le campagne siciliane arricchendosi enormemente.


Giuseppe Tomasi di Lampedusa negli anni '30 a palazzo Lampedusa



Saloni del Palazzo Lampedusa casa avita dello scrittore, distrutto nel bombardamento del luglio '43


Palazzo Cutò in una foto d'epoca


Palazzo Cutò dopo il terremoto del Belice 1968


Giardino di Palazzo Cutò. In fondo Beatrice (madre) e Giuseppe Tomasi


Palazzo Cutò e la chiesa madre di S. Margherita Belice inizi '900


Alessandro Tasca Filangeri di Cutò detto "Il Principe Rosso"


Beatrice, Teresa e Lina (Nicoletta) Cutò
quest'ultima, sposata Cianciafara, perì nel terremoto di Messina nel 1908, con il marito Francesco.


Giulia Cutò, moglie del Conte Romualdo Trigona di Sant'Elia, avversario politico del fratello Alessandro. La "Bella" delle sorelle Cutò. Assassinata brutalmente per mano dell'amante, Vincenzo Paternò del Cugno.


Villa Lampedusa ai colli negli anni '50. Osservatorio del Principe Fabrizio l'astronomo


La specola della Villa Lampedusa ai Colli, in una carta da lettera dell'osservatorio del Principe, seconda metà dell'800


Palazzo Montalbano o Monteleone 1905 demolito in seguito ai riassetti urbanistici dei primi decenni del '900


Giulio Tomasi detto il "Duca Santo" e primo principe di Lampedusa, Ragusa 1614 +Palma 1669, in un ritratto della fine XVIII secolo.


Suor Maria Crocifissa della Concezione, al secolo Isabella Tomasi, figlia del Duca santo e di Rosalia Traina "La Beata Corbera" del romanzo. La Santa dei Tomasi.


Rosalia Traina, Baronessa di Falconieri, ricchissima ereditiera nipote di Monsignor Francesco Traina Vescovo di Agrigento e cappellano di Filippo II di Spagna, dal quale comprò la città di Agrigento e Licata. Fidanzata a Carlo Tomasi, fratello gemello del Duca Santo, quest'ultimo la sposa quando il fratello rinuncia al Ducato di Palma per la vita monastica ed entra nell'ordine dei Teatini.

Bibliografia minima
Vitello Andrea: I Gattopardi di Donnafugata; Flaccovio, Palermo, 1963
Vitello Andrea: Giuseppe Tomasi di Lampedusa; Sellerio, Palermo, 1987
Vitello Andrea: Giuseppe Tomasi di Lampedusa; Sellerio, Palermo, 2008
Gilmour David: L’ultimo Gattopardo. Vita di Giuseppe Tomasi di Lampedusa; Feltrinelli, Milano, 2003
Lanza Tomasi Gioacchino: I Luoghi del Gattopardo; Sellerio, Palermo, 2001 (con numerose illustrazioni e foto d’epoca)
Cabibbo Sara, Modica Marilena: La Santa dei tomasi. Storia di suor Maria Crocifissa della Concezione; Einaudi, Torino, 1989

Edited by helios73 - 16/12/2012, 04:30
 
Top
view post Posted on 16/12/2012, 11:06
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


CITAZIONE (helios73 @ 15/12/2012, 19:24) 
non disperare, tramite le diocesi si può arrivare dappertutto, potenza della chiesa. mi informo e poi nel caso mi dici cosa cercare. Agata Alliata ho scritto ad un mio amico a Palermo che si occupa di storia, se non trova nulla chiamero, con la faccia tosta che mi contraddistingue, la principessa Vittoria Alliata.

Sei gentilissimo, grazie! In realtà vorrei consultare i registri parrocchiale del comune di Lipari e/o di Salina dei primi dell'Ottocento e anche del Settecento. Si chiamano registri delle anime. Qui, nel mio Comune, sono arrivata fino al Cinquecento, ma solo per gli ex proprietari della mia casa; evidentemente nulla per gli antenati al di là di una certa data, visto che erano degli immigrati.
Curiosità: chi è Agata Alliata? Non la trovo nella genealogia.
Grazie anche della bibliografia sul Gattopardo (se vuoi ingrandire il formato digitale delle foto, sappi che so usare un po' fotoshop).

Edited by elena45 - 16/12/2012, 11:48
 
Top
view post Posted on 16/12/2012, 11:48
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


Oltre alla madre dello scrittore, vorrei citare anche la nonna, Giovanna Filangeri di Cutò, perchè fu lei che trasferi il patrimonio, il cognome e il titolo dei Filangeri ai suoi figli:


Giovanna Filangeri di Cutò (1850-1891), unica erede di Alessandro Filangieri (1802-1854), 8° principe di Cutò e della cantante Teresa Merli Clerici (nella successione fu ignorato il fratello Nicolino solo perchè nato prima delle nozze dei genitori). Giovanna sposò Lucio Mastrogiovanni Tasca (1842-1918).


Beatrice Tasca Filangieri di Cutò (1870-1946), la figlia maggiore, madre dello scrittore. Sposò Giulio Tomasi (1868-1934), duca di Palma di Montechiaro.
Attraente, intelligente e sempre alla moda, la duchessa era molto ricercata nei salotti palermitani.

E poi c'è la zia Giulia:


Giulia Tasca Filangeri di Cutò (1877-1911), moglie del conte Romualdo jr Trigona di Sant' Elia (1870-1929), figlio di Giovanni e nipote del Senatore omonimo, appartenente all'omonima famiglia di Piazza Armerina.

CITAZIONE (helios73 @ 15/12/2012, 22:38) 
(IMG:http://i48.tinypic.com/2dqukja.jpg)
Giulia Cutò, moglie del Conte Romualdo Trigona di Sant'Elia, avversario politico del fratello Alessandro e Snidaco di Palermo . La "Bella" delle sorelle Cutò. Assassinata brutalmente per mano dell'amante, Vincenzo Paternò del Cugno.

Accidenti che storia!
Vedi www.enciclopediadelledonne.it/index.php?azione=pagina&id=610

Edited by elena45 - 27/3/2018, 14:43
 
Top
view post Posted on 16/12/2012, 12:54
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Moderator
Posts:
5,793
Location:
Granducato di Toscana

Status:


Off Topic

Cara Elena, ho letto il tuo messaggio, ma ho dovuto risponderti inviandoti una mail, perché hai la casella piena qui sul forum! :)
Per spostare una discussione dalla sezione Articoli alla sezione Storia devi chiedere a Stefania (Cartaphilus), perché io posso solo spostare le discussioni da Storia verso altre mete, ma non viceversa.

fine OT
 
Web  Top
helios73
view post Posted on 16/12/2012, 13:07




mi sembra che i registri delle anime si fermano agli inizi del '900, cmq siccome alla diocesi di Messina conosco qualcuno è possibile che possano fare una ricerca, visto che quelli di Lipari stai dicendo che sono chiusi momentaneamente (che poi in Sicilia temporaneamente alle volte è un tempo imprecisato). Su Giovanna Filangeri non ho postato le foto perché ho visto che l'hai fatto tu qualche pagina prima. La storia di Giulia Trigona la trovi sulla biografia di A. Vitello (l2008, quella precedente si differenzia per la seconda parte, omessa in quella del 2008, sul romanzo ed è anche uscita una pubblicazione di Fabio Troncarelli della Salerno http://www.ibs.it/code/9788884025548/tronc...gattopardo.html è stato un caso molto seguito all'epoca visto che Giulia era una personalità della Palermo del tempo. Beh Il Gattopardo è una malattia per me da moltissimi anni. ho letto e acquistato quasi tutto quello che è stato pubblicato. Per fotoshop ti ringrazio perché, come avrai capito, sono una schiappa con il pc tra l'altro cerco un modo per condividere dei documenti che posseggo in pdf o world che ho trascritto nel corso degli anni di tutti i miei interessi, le immggini sono scansionate e non riesco a sistemarle da solo ho scento il formato che mi suggerisce typic mi sembra si chiam. Nemmeno io ho trovato nulla su Agata Valguarnera, ma ho chiesto ad amici palermitani che sicuramente qualcosa trovano altrimenti la prima volta che vado a Palermo chiedo alla principessa Vittoria, molto disponibile mi dicono. Volevo chiederti perchè nel topic dei gioielli non scrivi qualcosa sulle manifatture di Torre del Greco? Io volevo far qualcosa su quelle trapanesi XVII - XVIII secolo.
 
Top
helios73
view post Posted on 16/12/2012, 13:30




PS. I Filangeri erano napoletani precisamente da Salerno (vedi Gaetano Filangeri il celebre giurista), si spostarono in Sicilia nell'XI secolo con i Normanni, come i Tomasi provengono da Capua.
Per una veloce ricognizione:

http://it.wikipedia.org/wiki/Filangieri

http://www.italiapedia.it/filangieri-famig...-flavia_082-067

I Filangeri di Cutò:

http://filangeridicuto.blogspot.it/



Il Blasaone dei Filangeri di Sicilia

Edited by helios73 - 16/12/2012, 13:49
 
Top
view post Posted on 16/12/2012, 19:47
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


CITAZIONE (helios73 @ 16/12/2012, 13:30) 
PS. I Filangeri erano napoletani precisamente da Salerno (vedi Gaetano Filangeri il celebre giurista), si spostarono in Sicilia nell'XI secolo con i Normanni......

Pensa che Angerio (+1104), il capostipite, fu sepolto a Cava de'Tirreni, pochi chilometri da casa mia.
Suo figlio Guglielmo e i suoi discendenti furono signori di Cortempiano, proprio la località dove sorge il mio paese.

A proposito dei Filangieri siciliani, Giovanna, la nonna dello scrittore, aveva un fratello: Niccolò, detto Nicolino (di cui non ho notizie anagrafiche) che sposò Antonina Monteleone Pignatelli ed ebbe una figlia, Maria Teresa, nel 1872. Costei sposò tale Lorenzo Perathoner e ha trasmesso il cognome Filangeri, sia pure per via femminile, a sua figlia, a sua nipote, alla sua pronipote, attualmente vivente:
Beatrice Feo Filangeri.
Un po' forzata la cosa, ma lodevole.


Maria Teresa Filangeri di Cutò (1872-?) con il marito, Lorenzo Perathoner, e i figli.
La signora è cugina delle splendide Cutò figlie di Giovanna, ma non ha la loro allure.


Beatrice Perathoner (+1991), figlia dei suddetti.

L'ultima discendente è una pittrice e ha vinto una battaglia legale per avere il cognome Filangieri:


Betrice Feo Filangeri (1968)

Edited by elena45 - 7/6/2017, 09:27
 
Top
helios73
view post Posted on 17/12/2012, 08:32




Concordo. Lei è una pittrice del movimento popbarocco, la sua famiglia però ha restaurato di recente palazzo Resuttano e qualche anno fa hanno dato un ballo a tema il Gattopardo dove furono invitati parecchi nobili e discendenti delle case regnanti europee. Link con alcune foto http://glieventidelmarchese.blogspot.it/20...zo-palermo.html

Il principe Rosso nel 1903 sposò Marie Thérèse (detta Ama) Zakrzewska, da cui ebbe due figli: Gioia e Alessandro (1906-2000). Alessandro emigrò negli Stati Uniti, in seguito al franare del patrimonio paterno, dove si affermò nel cinema con Orson Welles; è lui il figlio emigrato a Londra del Principe di Salina nel romanzo. Gioia Filangeri ti farò sapere.

http://www.alessandrotasca.it/Xtasca/File/...egnoScuderi.pdf Qui trovi notizie sui figli del Principe Rosso.

Su Alessandro Tasca Junior: A. Tasca di Cutò: un principe in America; Sellerio 2004 (con molte foto d'epoca)
 
Top
view post Posted on 17/12/2012, 10:14
Avatar

Marie-Antoinette

Group:
Member
Posts:
6,096

Status:


CITAZIONE (helios73 @ 17/12/2012, 08:32) 
Il principe Rosso nel 1903 sposò Marie Thérèse (detta Ama) Zakrzewska, da cui ebbe due figli: Gioia e Alessandro (1906-2000). Alessandro emigrò negli Stati Uniti, in seguito al franare del patrimonio paterno, dove si affermò nel cinema con Orson Welles; è lui il figlio emigrato a Londra del Principe di Salina nel romanzo. Gioia Filangeri ti farò sapere.

Un cugino di Tomasi! Questo non lo sapevo, grazie! Comprerò subito il libro.

Per tornare ai Filangeri, praticamente le linee principali in cui si divide l'antichissima famiglia sono tre: la linea siciliana, di cui abbiamo detto, la linea principesca, quella del principe napoletano Gaetano (anche lui vissuto a Cava de' Tirreni), e la linea comitale Candida Gonzaga.
Quest'ultima discende da Giordano, signore di Candida, (in provincia di Avellino). Un discendente di Giordano aggiunse al suo il cognome della madre e si chiamarono da allora Filangeri Candida Gonzaga. Ebbene l'ultimo esponente di questa linea, se non vado errato, è il conte Antonio (1924-2002), padre dell'attrice Christiane Filangeri:


Christiane Filangeri (1978)

Edited by elena45 - 17/12/2012, 10:41
 
Top
helios73
view post Posted on 17/12/2012, 14:58




Non sapevo ci fosse un'attrice in casa Filangeri, comunque Riccardo Filangeri di candida gonzaga era uno storico napoletano autore di parecchie opere di notevole spessore storico, ha scritto anche un libro di numismatica se non ricordo male. link:
http://it.wikipedia.org/wiki/Riccardo_Filangieri_(storico)

poi c'è un Berardo Candida Gonzaga, forse un'altra linea, che ha scritto una notevole opera di araldica molto famosa pubblicata dalla Forni in ristampa anastatica "Memorie delle Famiglie nobili delle Province Meridionali d`Italia" napoli 1875-82 in 3 vol.

Da un paio d'anni a Palermo hanno istituito la Fondazione Alessandro Tasca, ti invio il link

www.alessandrotasca.it/tasca.chtm

a breve aprirà la sezione di Messina e stiamo lavorando ad aprire la sezione di Catania.
Organizzano convegni, mostre e studi sulla nobiltà siciliana e tutto il mondo che vi ruotava attorno e fare in modo di non perdere la memoria di qs personaggi eccentrici che erano i Gattopardi.
visita anche il sito della fondazione Piccolo di Calanovella di Capo d'Orlando (ME), cugini di Tomasi, anche se adesso da quando è morto Bent Parodi di Belsito, che ne era il presidente a vita, non è più la stessa.
 
Top
view post Posted on 3/10/2013, 11:21
Avatar

Arciduca /Arciduchessa

Group:
Member
Posts:
665

Status:


Mi è capitato di leggere in una rivista un breve servizio su Vittoria Alliata di Villafranca e la figlia, Antea Brugnoni Alliata.
La principessa Vittoria, scrittrice ed islamista, è diventata celebre, negli anni '80, per il libro "Harem. Memorie d'Arabia di una nobildonna siciliana".
Antea, l'unica figlia di Vittoria, è cresciuta tra Sicilia e Marocco; con il compagno Marco Kinloch Herbertson (veneto ma con padre inglese) abitano tra Milano e Villa Valguarnera a Bagheria dove hanno, per il momento, sistemato per sé le scuderie.
Insieme hanno creato un brand tessile, in cui Antea si occupa dei drappi e dei foulard. E' interessante il fatto che la stilista abbia scelto di imprimere nelle sete e nel cachemire di sua produzione, i motivi dei bellissimi pavimenti policromi e le decorazioni delle ville siciliane, in particolare di Villa Valguarnera.







Questi sono i foulards.
Nei motivi delle prime immagini, gli esterni della villa.
Nelle seconde, le maioliche dei pavimenti.
Un modo carino, al di là dell'aspetto commerciale, per tenere vive le tradizioni e la storia della propria famiglia e della propria terra.

Leggevo anche che la famiglia Alliata ha dovuto difendere con estrema determinazione il patrimonio culturale di cui è erede, e che per farlo ha trovato intoppi e legacci perfino dalle Istituzioni...




La principessa Vittoria Alliata di Villafranca.

Edited by reine Claude - 3/10/2013, 12:40
 
Top
mar cello. valgu arnera
view post Posted on 4/12/2013, 04:46




CITAZIONE (*§Yue§* @ 14/5/2012, 20:04) 
Elena non so aiutarti in merito alla ricerca dei ritratti, ma ti ringrazio per tutte queste informazioni. Non pensavo che ci fosse un retroscena reale dietro a questi due meravigliosi romanzi, che ho letto con estremo piacere ormai molto tempo fa. Non mi era mai passato per la mente di fare ricerche in merito. Grazie!
 
Top
95 replies since 14/5/2012, 19:48   33942 views
  Share