Maria Antonietta - Regina di Francia

I Savoia

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Maria Clotilde
view post Posted on 16/1/2013, 11:39 by: Maria Clotilde
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Arciduca /Arciduchessa

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CITAZIONE
ho visto Venaria (senza i giardini, pioveva)

I giardini lasciano intuire quella che sara’ la loro bellezza ma per ora non sono il punto di forza della visita ( :( te lo scrive un’appassionata di giardinaggio). Fra 10 anni varra’ la pena di visitarli. Del resto sono stati praticamente ricostruiti dal niente. In fase di restauro si stava ancora discutendo se valesse la pena ripristinare i giardini secondo lo schema originale o re-inventarli quando la sorpresa fu enorme nello scoprire, durante un volo, che erano rimasti i segni sull’erba degli antichi viali e stanze verdi. Un periodo di siccita’ aveva fatto emergere i disegni originali. Da li’ si e’ partiti. Questo per dare l’idea del tempo che sara’ necessario per vedere dei giardini degni di una Reggia.

CITAZIONE
la Sacra di San Michele (che mi è rimasta nel cuore).

Non per niente e’ il simbolo della Regione Piemonte. Molto molto suggestiva ^_^

CITAZIONE
La città è molto bella, ma l'ho trovata un po' trascurata. Non tanto a livello di gestione degli spazi pubblici (il centro è molto più pulito di tante cittadine toscane), quanto a richiamo "culturale": sembra un po' abbandonata a se stessa. Un gran peccato, perché dovrebbe sicuramente meritarsi molti più turisti.

E pensate come doveva essere prima del rilancio del turismo in occasione delle Olimpiadi invernali! :cry:
Prima del 2006, quando dicevo che Torino era una bella citta’, degna di turismo italiano e non solo, mi guardavano come se fossi pazza. L’unico polo di attrazione conosciuto era il Museo Egizio, sicuramente meritevole di una visita, specie dopo il riallestimento parziale del 2006, ma e’ un peccato ridurre l’offerta artistica-culturale di Torino al solo Egizio (o al Museo del Cinema nella Mole Antonelliana, l’unico altro museo dove vedevo spesso qualche coda)

CITAZIONE
In particolare credo che bisognerebbe veramente pensare a qualcosa di migliore e di più funzionale per la Venaria Reale. Una volta finito l'impegnativo e monumentale restauro, non hanno fatto i conti col fatto che si tratta di un edificio particolare per la sua vicenda costruttiva e conservativa. Si sono ritrovati così a gestire da una parte degli splendidi apparati monumentali finalmente valorizzati e visitabili, dall'altra un'enorme (e costosa da mantenere) nobilissima "baracca" in cui non c'è niente (so che c'erano state delle mezze idee di trasferirci gli uffici dei beni culturali, ma poi non se ne è fatto più niente). Credo che dovrebbero puntare meno all'effetto Versailles e smettere di chiamare presunti artisti (costosissimi!) ad allestire le mostre con allestimenti "chic" (mi hanno detto che la Peota è stata esposta in maniera surreale) e puntare sempre e comunque su mostre gestite con criteri validi da un punto di vista culturale, critico, didattico e ludico. Per esempio ho trovato molto bella la mostra sui Fabergé.

Interessante.
Il complesso della Venaria Reale e’ un unicum: concepito lungo un asse che, partendo dal centro del paese, attraversa via Mensa, si incanala nella corte d’onore con la Fontana del Cervo e nella Sala di Diana della reggia seicentesca, per poi attraversare il Giardino di Fiori, l’Allea grande e toccare i resti di quello che era il Tempio di Diana; si dirige verso il Parco di caccia e di allevamento dei cavalli della Mandria, con le sue ville, cascine e castelli nel verde; infine si perde nel paesaggio naturali delle Alpi. Dalla zona piu’ urbanizzata si sfuma verso il paesaggio totalmente naturale.
L’intenzione dei progettisti del restauro era di valorizzare tutto il complesso, rendendolo attrattivo, luogo di arte, cultura e di incontro, di turismo, con ristoranti e alberghi inseriti nella reggia e nel Parco della Mandria. Qualcosa si e’ fatto; molto c’e’ da fare.
Temo in generale la situazione di crisi delle casse della Regione e del Comune: spesso a farne le spese per prima e’ la cultura. :cry:
Come tu scrivi, la Reggia va visitata alla luce della sua “vicenda costruttiva e conservativa” altrimenti si rischia la delusione. Ne ho scritto in un altro intervento:
https://ladyreading.forumfree.it/?t=21901852&st=15#lastpost

Il confronto con Versailles e’ azzardato, secondo me. E’ vero che nelle intenzioni dei duchi e re di Savoia doveva servire a recuperare la differenza con le corti europee e doveva dare lustro alla casata e al Regno. Il risultato e’ diverso. Poi, personalmente, preferisco l’architettura di Venaria rispetto a quella di Versailles ma qui si parla di gusti.
Il fatto e’ che e’ un’architettura in parte vuota e va riempita perche’ attragga visitatori. Alcune mostre sono state felici (anche io sono rimasta sorpresa positivamente dalla mostra di Faberge’, come pure da quella sulla moda italiana e dalla Bella Italia). Altre meno (la mostra sulla collezione dei quadri di Eugenio di Savoia, ad es).
L’allestimento della Peota reale e’ surreale (scusate il gioco di parole). Personalmente non l’ho gradito: il fatto di dover seguire tutti ammassati un percorso prestabilito lasciava poco spazio all’approfondimento personale e alla documentazione. Il percorso era multimediale, moderno, inutilmente sfarzoso… non ci ho visto altra funzione se non attirare l’attenzione dei bambini (la mia nipotina di 10 anni era attentissima) e giustificare il costo del biglietto, altrimenti sproporzionato.

Grazie a tutti per i vostri commenti e approfondimenti.
Appena il lavoro mi lascia tempo, recupero anche il discorso sul mecenatismo dei Savoia e sulla differenza rispetto a altre casate della stessa epoca in Italia. Ho trovato molto stimolante la conversazione tra Yue, Yolande e Antoine :D
 
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170 replies since 15/1/2013, 14:21   13413 views
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