Maria Antonietta - Regina di Francia

Rivoluzione napoletana, i nobili che si immolarono per la libertà.

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elena45
view post Posted on 4/1/2015, 20:40 by: elena45
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (HawkFly @ 2/9/2014, 01:07) 
....sto facendo una ricerca su un Castello appertenuto ai Pignatelli di Strongoli , è un castello medioevale ricostruito poi nel 1600 da Giulio Pignatelli, .........negli anni 60 fu abbandonato ma molta roba che adornavano gli interni furono portati via dalla stessa , Donna Emilia Giulia Ferrara Pignatelli,........... Menzionato in un documento del 1080, fino al XII fu proprietà della Chiesa di Salerno. Divenne possesso del Conte Marcoaldo e concesso successivamente all'Ordine Teutonico da Federico II di Svevia. Nel 1251 tornò alla Chiesa di Salerno. Acquistato nel 1612 dai Doria, Nel 1638 il castello passò al marchese Giulio Pignatelli, e agli inizi del 1800 alla famiglia Ferrara- Pignatelli, principi di Strongoli che mantenne la proprietà sino alla fine del secolo scorso.
.................
cosa si sa di questi "Ferrara- Pignatelli, principi di Strongoli" ?

I rami dei Pignatelli sono numerosi e complessi, come si evince da questi siti e link collegati: www.genmarenostrum.com/pagine-lette...0MONTELEONE.htm / http://geneall.net/it/name/106256/fabrizio...-di-monteleone/.

Ma focalizziamoci su quelli che ti interessano:

Giulio Pignatelli (1587-1658), il nobiluomo che comprò il Castelluccio di Battipaglia nel 1638, era Marchese di Cerchiara, ma anche e soprattutto 2° Principe di Noia (appartenente a una delle tre linee principali della casata, quella di Palamede). Si sposò tre volte e fece una carretta di figli: pensa che tra il primogenito Fabrizio (1604-1644), che ebbe a 17 anni, e il penultimo Niccolò (1648-1730), nato che ormai il padre aveva 61 anni, c'erano ben 44 anni di differenza! Seguì anche un futuro Cardinale, Francesco, 4 anni dopo.
Presumo che il Castelluccio di Battipaglia sia andato al figlio minore Niccolò, il grosso della proprietà e il titolo di 3°Principe di Noia al figlio maggiore Fabrizio.
Ma, ironia della sorte, anni dopo il cadetto Niccolò si riprese tutto sposando, nel 1679, nientemeno, la pronipote di suo fratello Fabrizio, di soli 13 anni (lui ne aveva 31): Giovanna Pignatelli (1666-1723), 6° principessa di Noia, unica erede. Fu un capolavoro di fusione patrimoniale (al limite della pedofilia)!


Niccolò Pignatelli, 6° principe di Noia (1648-1730), titolo trasmesso dalla moglie.


Giovanna Pignatelli Aragona Cortes, (1666-1723), ricchissima ereditiera e moglie del suddetto. Aveva ereditato dalla nonna, Giovanna Tagliavia Aragona Cortes (discendente dal Conquistatore), oltre a un patrimonio immenso, anche tre cognomi illustri che trasmetterà al primogenito e alla sua discendenza, dando origine ai Pignatelli Tagliavia Aragona Cortes.
Presumo che i due siano stati castellani di Battipaglia e vi siano andati a soggiornare, sia pure occasionalmente. Infatti, molti figli di Giovanna nacquero a Madrid, dove lei stessa era nata; Niccolò fu Vicerè di Sicilia nel periodo asburgico e, infine, nel 1718, commissionò all'architetto Sanfelice una vasta opera di restauro e trasformazione dell'antico palazzo di Napoli proprietà della moglie:


Palazzo Pignatelli di Monteleone a Napoli, nei pressi di Piazza del Gesù. Fu costruito da Camillo Pignatelli, 3° duca di Monteleone (1525-1583) e da sua moglie Girolama Colonna in un giardino della famiglia noto come "il Paradiso" (si dice per dispetto al duca d'Avalos, proprietario del palazzo di fronte, ora Palazzo Maddaloni). Notare lo stupendo portale.

Niccolò, per non essere da meno rispetto a suo padre, ebbe 10 figli e la storia si ripetè: il primogenito Diego Pignatelli (1687-1750) ereditò, come già detto, i cognomi illustri della madre, il palazzo napoletano e il titolo principesco che arriverà fino ai giorni nostri: il 17° principe di Noja, Niccolò come l'antenato, è ancora vivente.
Il cadetto Ferdinando (1689-1767), che fu un valoroso generale al servizio degli Asburgo, si prese il Castelluccio e acquisì un titolo principesco sposando una lontana parente, appena quindicenne: Lucrezia Pignatelli (1704-1760), 5° principessa di Strongoli e contessa di Melissa.
Ferdinando Pignatelli era il nonno dei principi di Strongoli caduti sotto la mannaia della vendetta borbonica; il fratello superstite Francesco assicurò la discendenza e si costruì, nel 1820, un magnifico palazzo in Napoli, alla Riviera di Chiaia, tenendo Castelluccio come residenza estiva:


Palazzo Pignatelli di Strongoli.

Anche la linea di Strongoli è arrivata fino ai nostri giorni, nella persona della principessa Emilia (1884-1976), unica figlia di Luigi Pignatelli e Carolina Barracco.
Costei sposò a Napoli, nel 1904, Ferdinando Ferrara, barone di Silvi e Castiglione; il figlio Vincenzo Ferrara Pignatelli (1913-2000) aggiunse al suo il cognome della madre e sposò una bellissima donna:


Francesca Ferrara Pignatelli di Strongoli, figlia del barone Renato Pulci Doria e di Giulia Serra di Cassano. Credo che sia stata l'ultima proprietaria di Castelluccio.

Lo stemma scolpito sulle mura del castello salernitano è proprio quello dei Pignantelli di Strongoli, come prova questa foto:


L'Ambasciata americana restituisce un arazzo con lo stemma della famiglia, disperso durante la guerra e ritrovato da un soldato, alla principessa Giulia Ferrara Pignatelli (una dei quattro figli di Francesca)

Per quanto detto, penso che il Castelluccio sia passato ai Ferrara Pignatelli nel '900 e non già nell'800.

Edited by elena45 - 24/6/2017, 17:01
 
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