| In pochi conosceranno questa opera lirica in scena in questi giorni all'Opera Bastille a Parigi.
Molte sono le opere liriche che mettono in scena dei personaggi reali o principeschi realmente esistiti. È il caso de Les Huguenots, di cui le rappresentazioni stanno per debuttare a l’Opéra National de Paris-Bastille (fino al 24 ottobre).
Les Huguenots sono indicati come l’archetipo della grande opera francese, ambientazione storica, melodramma pieno di scene spettacolari e di amori tragici, benché sia stata composta da un tedesco, Giacomo Meyerbeer. Ma fu a Parigi che ottenne i suoi più grandi successi, successi che fecero di lui il compositore più rappresentato a teatro del XIX secolo, prima di Verdi e Wagner.
Poco tempo dopo la sua morte,nel 1864, fu rappresentata L’Africaine, sua ultima opera, in presenza di Napoléon III e dell'Imperatrice Eugénie, e alla fine della rappresentazione , l’Imperatore salì sul palcoscenico per scoprire un busto di Meyerbeer, ciò dimostra gli onori e la popolarità di cui era oggetto il compositore
salvo, forse presso dei suoi colleghi compositori, di cui certi, Schumann, Berlioz o Wagner per citarne alcuni, si mostravano férocemente critici con lui.
Composta nel 1836, Les Huguenots fu accolta trionfalmente dal pubblico dell'epoca. L’opera è stata per molto tempo popolare, essendo stata rappresentata più di 1000 volte a Parigi.
Ma verso la fine del XIX secolo, inizia per Meyerbeer un lungo purgatorio. Wagner e Verdi, e l’opera francese, Bizet, Gounod o Massenet, erano sempre più apprezzati . Wagner fu d’altronde, con i suoi attacchi antisemiti (Meyerbeer era ebreo e ricco per di più ), un artefice essenziale della disgrazia che colpì Meyerbeer.
Tuttavia nel 1936, per celebrare il olcentenario della composizione dell'opera , l’Opéra de Paris mise in scena Les Huguenots, ma in seguito, più niente.
È in questi ultimi anni che la musica di Meyerbeer ha iniziato a tornare sulle scene. Si riscopre la ricchezza , l'abbondanza, e i soggetti epici , I colori vivaci, che necessitano spesso di meccanismi molto pesanti, uno dei motivi che spiega l'esitazione nel mettere in scena le sue opere.
L’azione de Les Huguenots si svolge nel 1572, nel mezzo delle guerre di religione. Un giovane nobile protestante, Raoul de Nangis, si innamora di una giovane ragazza che ha salvato dall'aggressione di alcuni giovani troppo intraprendenti. Lei si chiama Valentine de Saint-Bris, è una dama d'onore di Marguerite de Valois (la regina Margot), figlia di Caterina de Medici e moglie di Henri de Navarre, futuro Henri IV.
La ragazza è cattolica e promessa al duca de Nevers, ma Marguerite, che vuole rappacificare le due fazioni religiose, desidera far sposare Valentine e Raoul, così ottiene che Nevers annulli il fidanzamento . Ma Raoul, che crede che Valentine sia ancora impegnata con Nevers,rifiuta, per orgoglio, la proposta che gli viene fatta di sposarla, influenzato in questa decisione anche dal suo entourage férocemente ugonotto. Questo rifiutò fa esplodere la furia tra i cattolici , che non ammettono che si rifiuti il gesto pacificatore. La notte di San Bartolomeo esplode, Raoul e i suoi compagni sono massacrati e Valentine, che ha abiurato la sua fede cattolica per sposare Raoul, è uccisa dal suo stesso padre.
Un punto è chiaro: la verità storica non era la priorità di Meyerbeer e del suo librettista Eugène Scribe. Il loro scopo principale era di utilizzare un episodio cruento della Storia per inserirvi una storia piena di pathos, di suspense , di violenza e di romanticismo . Il tema dell'opera è sempre attuale perché la violenza in nome della religione non si è fermata. La produzione ha deciso di optare per , un decoro blanco, neutro, per sottolineare la neutralità del soggetto dell'opera, i personaggi cattolici saranno vestiti in rosso e porpora e i protestanti in nero e bianco .
Edited by MmeAnna - 1/10/2018, 21:29
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