Maria Antonietta - Regina di Francia

Caterina de' Medici e le sue passioni.

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view post Posted on 12/2/2014, 19:11
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Arciduca /Arciduchessa

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Era una moda diffusa anche in Inghilterra; al tempo di Elisabetta I e anche dopo, gli abiti e le acconciature maschili, gioielli compresi, non erano affatto dissimili.
(L'orecchino di Carlo I Stuart è veramente bellissimo!).

Enrico III fu un po' più stravagante, ma nemmeno tanto, alla fine.
Certi nuovi indumenti divenuti di moda alla corte di Caterina e di Enrico, come ad esempio i chausses en tonnelet, dei pantaloni al ginocchio tagliati in un unico pezzo, si diffusero ben presto anche in Inghilterra dove venivano chiamati venetians, perchè la moda era partita dall'Italia.

Inoltre, se notate bene nel ritratto del duca d'Epernon, a sinistra, si vede un lungo ciuffo di capelli che arriva alla spalla: questo era un altro vezzo maschile, che si affermerà fino al '600 (credo finchè non diventeranno di moda i capelli lunghi).

Nel ritratto postato da Elena, Enrico porta ancora le piume e l'orecchino, ma il colletto della camicia non è più il ricco plissettato degli anni precedenti, bensì quello più sobrio dell'ultimo periodo della sua vita. E il cappello di velluto nero copre un'incipiente calvizie.

Edited by reine Claude - 12/2/2014, 22:57
 
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view post Posted on 13/2/2014, 17:49
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Marie-Antoinette

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Grazie agli amici che mi hanno suggerito la notizia: non lo sapevo e non lo avevo mai notato.
Eppure, nei ritratti di Carlo I pare che l'orecchino di perla sia sempre presente, visto che non se ne separava mai. Fin da giovane:


Carlo I (1600-1649) a 15 anni, quando era ancora principe di Galles.

E in età matura, ritratto dal solito Van Dick:


Lo portava anche al momento della decapitazione e fu rimosso solo dopo, per consegnarlo alla figlia Maria.
Scusate l'OT, ma la cosa mi pareva interessante.

Edited by elena45 - 14/2/2014, 12:13
 
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view post Posted on 13/2/2014, 18:16
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Per tornare a Caterina, non mi pare che tra le sue passioni ci fossero i gioielli, che compaiono poco nei suoi ritratti.
E' probabile che avesse smesso di portarli con la vedovanza. Che ne dice Tiziana?
Intanto c'è questo ritratto agli Uffizi, dal quale si evince una preferenza per le perle:

 
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view post Posted on 13/2/2014, 18:54
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Marie-Antoinette

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Indossa delle perle,forse e' solo una cincidenza.

Edited by MmeAnna - 13/2/2014, 22:20
 
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view post Posted on 13/2/2014, 19:29
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CITAZIONE (MmeAnna @ 13/2/2014, 18:54) 

Questa è Maria con l'abito da consacrazione, però ;)
(anche questo ritratto è a Firenze, agli Uffizi, all'incrocio tra il corridoio di levante e il secondo corridoio, quello che dà sull'Arno).
 
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view post Posted on 13/2/2014, 22:17
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Marie-Antoinette

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Hai ragione, continuo a fidarmi di ciò che scrivono su google. Farò più attenzione.
Per non creare confusione cancello la foto.
Grazie Jonathan.
 
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view post Posted on 14/2/2014, 12:43
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CITAZIONE (elena45 @ 13/2/2014, 18:16) 
Per tornare a Caterina, non mi pare che tra le sue passioni ci fossero i gioielli, che compaiono poco nei suoi ritratti.

Credo anch'io che i gioielli non rientrassero tra le sue passioni!
Caterina arrivò in Francia con una dote di splendidi gioielli, donati da papa Clemente VII; fra questi un collier di perle che in seguito la regina regalò alla nuora Maria Stuarda (che, quando ritornò in Scozia alla morte di Francesco II, portò con sè e che le sottrasse Elisabetta I prima di condannarla a morte. Ora questo collier dovrebbe far parte del Tesoro della Corona d'Inghilterra).
Potrebbero essere le perle che Caterina indossa nel ritratto a figura intera postato da Elena.


Eccole in un altro dipinto molto simile.


Mentre nel ritratto postato da Anna, si vede un altro collier, con una sola perla pendente, ma con un motivo che ripete le iniziali intrecciate del suo nome e di Enrico (gioiello che appare anche nella miniatura centrale del quadro con il collage dei figli, postato la pagina precedente).


Ecco il particolare della miniatura.

Dopo la morte di Enrico II, Caterina portò sempre i suoi veli neri (indossando un abito diverso solo per il matrimonio di uno dei suoi figli, non ricordo se per Carlo IX) e quindi in effetti, non portò più nessun tipo di gioiello.



Un'altra delle passioni di Caterina era invece la creazione di palazzi e sontuose dimore, continuando in questo senso l'opera di Francesco I, il re francese che fece costruire il maggior numero di residenze.
Purtroppo, dei palazzi fatti costruire da Caterina non rimane più traccia.
Innanzitutto, Caterina fece continuare la costruzione del nuovo Louvre, chiamato Logis du Roi, che era stato iniziato da Enrico II e avviò la costruzione di una lunga galleria che doveva raggiungere le Tuileries.
Caterina fece edificare il palazzo delle Tuileries nel 1564, sullo stesso sito dove sorgeva un palazzo fatto erigere già da Luisa di Savoia. Il progetto era di Philibert de l'Orme, portato poi a termine da Jean Bullant (l'architetto che aveva lavorato per i Montmorency al castello d'Ecouen).
I giardini invece vennero creati da un paesaggista fiorentino.



Purtroppo il palazzo fu incendiato nel 1871.

...

Edited by reine Claude - 14/2/2014, 17:12
 
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mounsier
view post Posted on 14/2/2014, 13:52




Quante interessanti notizie Tiziana complimenti...Su Caterina lessi che per il matrimonio con Enrico, la tredicenne sposa, indossò un paio di scarpe dall'altissimo tacco per compensare la sua bassa statura, non so se fu lei ad introdusse il tacco alla corte francese o se era già presente. Vado un momento in O.T per una mia curiosità, vedendo i ritratti di Caterina e in particolar modo i suoi abiti, mi sono chiesto come venivano conservati questi preziosissimi abiti, e come venivano lavati, se venivano lavati, ne sapete qualcosa?
 
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view post Posted on 14/2/2014, 14:58
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE (reine Claude @ 14/2/2014, 12:43) 
Un'altra delle passioni di Caterina era invece la creazione di palazzi e sontuose dimore....

E poi c'è, o meglio c'era, l'Hotel Soissons (#entry342979863), con la Torre dell'oroscopo.
Già, perchè Caterina era anche molto superstiziosa e faceva interrogare le stelle dai suoi astrologi.
 
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view post Posted on 14/2/2014, 16:59
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Arciduca /Arciduchessa

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Elena, mi hai preceduta! :)
Infatti volevo proprio parlare dell'Hotel de Soissons!



Nel cuore di Parigi, vicino al Louvre e alle Tuileries, Caterina fece costruire un palazzo che ingrandì man mano. I lavori iniziarono nel 1570: alla dimora, inizialmente molto piccola, vennero aggiunte ali sempre più grandi. Finì per diventare un castello, con un bellissimo giardino!
Il Logis de la Reine, così si chiamava, passò nel 1600 ai conti di Soissons, ramo cadetto dei Borbone, ma venne distrutto nel 1700. E così, anche di questa splendida dimora voluta e pensata da Caterina, non rimane più nulla, a parte un unico resto: la Colonna dell'Oroscopo.



Eccola la colonna, in questo bel disegno di Carmontelle, che ritrae Louis Petit de Bachaumont che la acquistò, nel 1740, e ne fece dono in seguito alla città di Parigi.



All'esterno si vedono ancora le cifre intrecciate del monogramma.
All'interno una scala a chiocciola conduce ad una piattaforma da cui si può godere la vista di Parigi. Qui, gli astronomi di Caterina, avevano il loro osservatorio.
Questa colonna era provvista di porte, poste a livelli diversi, che mettevano in comunicazione con gli appartamenti del Logis, mentre altre si aprivano sui ridotti per i laboratori degli astrologi e degli alchimisti di Caterina.
Sulla piattaforma della Torre, attraverso una finestrella, si poteva comunicare direttamente con il Louvre.
All'interno del Logis de la Reine, come negli altri palazzi fatti costruire da Caterina (Montceaux, Saint Maur, Les Tuileries) gli appartamenti erano disegnati secondo un identico schema, uniti da gallerie.
Oltre alle gallerie, che avevano grandi vetrate, vi erano numerose piccole sale dalla decorazione sfarzosa: in questi spazi Caterina esponeva le sue preziose collezioni di antichi manoscritti, gli arazzi, gli smalti di Limoges, gli oggetti in cristallo di rocca (oggi esposti al Louvre nella Galleria d'Apollon).
Anche l'arte era una passione di Caterina e in questa residenza le opere erano esposte per goderne personalmente ma anche per essere ammirate dagli ospiti che frequentavano il castello.



Le rovine del castello di Montceaux, donato da Enrico II a Caterina nel 1556 e suo primo progetto architettonico. Caduto in disuso, fu demolito durante la Rivoluzione francese.

Caterina aveva in mente delle modifiche anche per il castello di Chenonceau (che amava in modo particolare), ma le scarse finanze reali non le permisero di intervenire. Fece quindi solo ingrandire e abbellire i giardini e fece costruire la galleria sulle rive dello Cher.



Per rientrare nelle spese, Caterina pensò di ricavare delle rendite dalla proprietà di Chenonceau, introducendo la coltivazione di viti e di gelsi per produrre la seta (che veniva mandata poi ad Orleans per la tessitura).
Pragmatica e lungimirante, Caterina!!

Un altro monumento fatto erigere da Caterina, e che non c'è più, era la Cappella dei Valois a Saint Denis. Opera di Francesco Primaticcio, era una costruzione imponente: una cupola sostenuta da un colonnato al cui interno trovava posto la tomba di Enrico II e Caterina.
Fu fatta demolire nel '700 perchè la pietra si sfaldava e rischiava di crollare.

La costruzione del Logis de la Reine (o Hotel de Soissons) fu dettata da una superstizione che ossessionava Caterina.
Uno dei suoi veggenti le aveva predetto che avrebbe trovato la morte vicino a Saint-Germain e sia il Louvre che le Tuileries facevano parte della parrocchia di Saint- Germain-l'Auxerrois.
(Al castello di Saint-Germain, addirittura, Caterina si recava il meno possibile e solo se costretta).
Ed ecco che il Logis occupava una poszione ottima,ma fuori da Saint-Germain!

Infatti, come accennava Elena, ecco un'altra delle passioni di Caterina: quella per l'astrologia e le premonizioni. Era molto superstiziosa!
 
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view post Posted on 14/2/2014, 17:16
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Io ti do lo spunto, ma sei tu che approfondisci.
A proposito, perchè i "giacenti" di Enrico e Caterina in Saint Denis sono quasi nudi?



Edited by elena45 - 14/2/2014, 19:26
 
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view post Posted on 14/2/2014, 17:36
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CITAZIONE (mounsier @ 14/2/2014, 13:52) 
Quante interessanti notizie Tiziana complimenti...Su Caterina lessi che per il matrimonio con Enrico, la tredicenne sposa, indossò un paio di scarpe dall'altissimo tacco per compensare la sua bassa statura, non so se fu lei ad introdusse il tacco alla corte francese o se era già presente. Vado un momento in O.T per una mia curiosità, vedendo i ritratti di Caterina e in particolar modo i suoi abiti, mi sono chiesto come venivano conservati questi preziosissimi abiti, e come venivano lavati, se venivano lavati, ne sapete qualcosa?

Grazie Luca :)
In effetti Caterina era piccola e magra (almeno i primi anni di matrimonio) ma con il viso paffuto.
Le scarpe alte si portavano, all'epoca, ma non ho trovato niente su quelle di Caterina.

Anch'io ho la curiosità di sapere come venivano lavati questi abiti preziosi, ma anche semplicemente le camicie bianche portate sotto gli abiti (anche quelle maschili), che dovevano essere sempre bianchissime e pulite.

(Ho letto che per gli abiti vedovili aveva rinunciato alle stoffe preziose, ed erano confezionati con tessuti più semplici).
 
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view post Posted on 14/2/2014, 17:58
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CITAZIONE (elena45 @ 14/2/2014, 17:16) 
A proposito, perchè i "giacenti" di Enrico e Cterina in Saint Denis sono quasi nudi?

Sul libro di Orieux c'è scritto molto riguardo alla tomba di Enrico II e Caterina, ma non ricordo se è spiegato questo particolare.
Caterina diede delle precise direttive a Germain Pilon, che la realizzò.
Devo controllare. :)

(Qui entra anche il concetto di religiosità di Caterina, altro aspetto molto interessante della sua personalità).
 
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view post Posted on 14/2/2014, 19:49
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In effetti Pilon scolpì altro due gisants di Enrico e Caterina, più realistici (la regina ha il doppio mento), in abiti regali, che dovrebbero stare in una cappella laterale:

 
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view post Posted on 14/2/2014, 22:07
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CITAZIONE (elena45 @ 14/2/2014, 17:16) 
Io ti do lo spunto, ma sei tu che approfondisci.
A proposito, perchè i "giacenti" di Enrico e Caterina in Saint Denis sono quasi nudi?

(IMG:http://i59.tinypic.com/ops8cz.jpg)

Il termine tecnico più specifico per definire questa iconografia è transi(s). I gisants sono svegli o dormienti, raffigurati tendenzialmente con le mani in preghiera.
Quella del transi è un'iconografia che si afferma a partire dal Basso Medioevo ed ebbe la sua massima fortuna nel Cinquecento. Si tratta di una raffigurazione realistica del defunto, spesso già in fase avanzata di decomposizione.
A Saint-Denis li troviamo già nella tomba di Luigi XII e Anna di Bretagna, commissionata da Francesco I e messa in opera nel 1531 (l'ideazione è attribuita sia a Guido Mazzoni, sia a Jean Pérreal; l'esecuzione è di Jean Juste e della sua bottega). La tipologia di monumento, con i transis sotto al tempietto (dove i sovrani sono raffigurati nella loro umanità) e i priants al di sopra (in beatitudine), fu il modello diretto sia della tomba di Francesco I e di Claudia di Francia, sia di quella di Enrico II e Caterina de' Medici.
Nel 1565 Girolamo della Robbia scolpì un modello per il transi di Caterina, ma pare che la regina ne fosse rimasta talmente impressionata, da far mettere da parte quella scultura e chiedere a Germain Pilon dei nuovi transis meno macabri. Sono quelli che vediamo oggi, che in un certo senso sono la sintesi dell'iconografia del transi e di quella più tradizionale del gisant.
I due gisants di Enrico e Caterina, invece, furono commissionati dalla regina pochi anni prima della sua morte, nel 1583, e furono parimenti realizzati da Pilon (ma non furono concepiti per far parte della tomba monumentale; praticamente costituivano un altro monumento funebre più piccolo). Sono estremamente realistici e probabilmente rappresentano una traduzione monumentale delle effigi effimere di cera, rivestite con abiti regali, che venivano esposte durante i funerali dei sovrani.

Il transi scolpito da Girolamo della Robbia è oggi al Louvre.

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