Maria Antonietta - Regina di Francia

Caterina de' Medici e le sue passioni.

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view post Posted on 15/2/2014, 13:59
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Marie-Antoinette

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Grazie Jonathan. Sempre impeccabile!
 
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view post Posted on 15/2/2014, 16:59
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Marie-Antoinette

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Mi piace molto questo topic, sto scoprendo un sacco di cose che ignaro ignoravo del tutto
 
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view post Posted on 15/2/2014, 18:57
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Arciduca /Arciduchessa

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CITAZIONE (elena45 @ 15/2/2014, 13:59) 
Grazie Jonathan. Sempre impeccabile!

Condivido!!
Grazie anche per aver postato l'immagine del transi di Girolamo della Robbia: fa veramente impressione! Capisco che Caterina l'abbia fatto cambiare!
E pensare che il corpo di Caterina rimase 20 anni, dopo la sua morte, sepolto in piena terra nella chiesa di S. Salvatore a Blois. Solo nel 1610 la figlia naturale di Enrico II (avuta dalla sua amante Filippa Ducci) Diana di Francia, provvide a riportare il corpo di Caterina a Saint Denis e a collocarlo nella tomba insieme al suo amato sposo.

Caterina aveva fatto realizzare nel 1561 sempre da Germain Pilon, un monumento funerario per contenere il cuore di Enrico (e che avrebbe, in seguito, contenuto anche il suo).



Orieux scrive che, se fosse stato per Caterina, avrebbe riempito Saint Denis con le tombe dei Valois!
Tutte queste opere funerarie erano volte all'esaltazione del culto regale.
Ma forse, era anche un'ultima dichiarazione d'amore per Enrico, lasciata ai posteri. In queste tombe splendide sono veramente insieme, uniti per sempre.
Io trovo quasi commovente l'amore appassionato di Caterina per Enrico, che l'ha rispettata, apprezzata, ma mai amata veramente. La passione di Caterina per Enrico si è scontrata con quella altrettanto forte di quest'ultimo per Diane de Poitiers.
Ciò nonostante Caterina ha perseverato nel suo amore per il marito, per tutta la vita, anche dopo la sua morte: attraverso i suoi figli, nella determinazione di mantenere intatta la regalità dei Valois...
Anche semplicemente con i suoi abiti e i suoi veli neri: dopo Enrico, nessun altro.

Ma, ritornando alle tombe, non è una questione di religiosità, per Caterina.
Come accennavo, questo è un aspetto molto interessante della sua personalità.
Caterina è una Medici: è cresciuta a Firenze e si è formata nell'ambiente romano del papa, Clemente VII, suo zio.
Caterina ha vissuto, da bambina, uno dei periodi più felici della sua vita nel convento delle Murate a Firenze, le suore benedettine alle quali fu affidata nel 1527.
Quindi Caterina è cresciuta nella religione cattolica e tra i suoi riti, che osserverà sempre con convinzione.
Ma non c'è fede in lei; Orieux scrive: Per un cattolico francese del 1562 questa italiana non può essere considerata cattolica. In realtà non dobbiamo temere di pronunciare questa parola: Caterina è pagana. Proprio perchè non professava alcuna fede, tollerava ogni credo religioso."
Forse è un'affermazione un po' forte, che non corrisponde del tutto al vero.
Ma Caterina scrive, nel 1562: "Il problema non è decidere quale sia la religione migliore, ma organizzare al meglio lo Stato. Sarà possibile essere cittadino pur senza essere cristiano, e persino essendo stato scomunicato." Con questa affermazione ebbe "la lungimiranza di riconoscere che la politica di uno Stato non poteva obbedire alle istanze della teologia". (Editto di Tolleranza - 17 gennaio 1562).


Orieux poi scrive: "Era superstiziosa. Era questa la sua vera religione...che eclissava quella di Roma. Il suo culto è l'astrologia e i suoi grandi sacerdoti sono Ruggeri e Nostradamus."

Ecco l'ultima passione di Caterina di cui parlare: quella che ha danneggiato di più, probabilmente, la sua immagine sia tra i suoi contemporanei che tra i posteri.

Gli astrologi personali di Caterina erano i due fratelli Cosimo e Lorenzo Ruggeri. Il padre di questi, Ruggeri il Vecchio, era il medico del padre di Caterina. "Ruggeri il Vecchio era tenuto in grande stima presso la famiglia de' Medici. Con il matematico Bazile elaborò il tema della nascita di Caterina, nella sua qualità di matematico, astrologo e di medico di casa, tre qualità che spesso si confondevano".

Nostradamus era invece francese, anch'egli astrologo, farmacista, speziale, famoso per le sue profezie.



Caterina si fidava ciecamente di loro, li consultava regolarmente.
Nonostante avesse subito il tradimento da parte di Ruggeri, lo reintegrò a corte, colmandolo di oro e protezione.

C'è da dire che molte profezie dei due astrologi si avverarono.
Il 5 gennaio 1589 Caterina, debolissima, sul suo letto fece registrare le sue ultime volontà.
Distribuì generosamente lasciti ed elemosine.
Si raccomandò di essere inumata accanto al marito, nella splendida tomba preparata da tempo.
Poi chiese il suo confessore. Come altre persone, in quei giorni convulsi che erano seguiti all'assassinio dei Guisa, se ne era andato.
Le condussero un prete che lei non conosceva. Si confessò e ricevette l'assoluzione. Gli domandò allora chi fosse. Quello rispose di essere l'abate di Chablis, Giuliano de Saint-Germain! Caterina sospirò e disse: "Allora sono perduta".
La profezia di Ruggeri per cui lei doveva morire vicino a Saint- Germain si avverava.
Caterina si spense alle due del pomeriggio.

Vorrei aggiungere questa frase, ripresa dalla biografia di Caterina de' Medici, che mi sembra definire al meglio questo personaggio storico:
"Tra i diversi aspetti di questa complessa personalità, predomina su tutti la figura della regina di Francia. Per tutta la vita, dopo il matrimonio, dopo la fascinazione profonda che Francesco I esercitò su di lei, in ogni circostanza, l'intera sua opera è consistita nell'incarnare la regalità e nel celebrare religiosamente e sontuosamente il culto della monarchia."

Edited by reine Claude - 17/2/2014, 09:36
 
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Laicista
view post Posted on 20/5/2014, 21:54




Sto leggendo proprio in questi giorni il libro su caterina de Medici, davvero interessante e ricco di aneddoti.
Caterina rimase per circa dieci anni senza figli attribuendo la colpa al marito che soffriva di ipospadia ovvero aveva l'apertura urinaria non sul glande, durante la guerra contro la Spagna però suo marito mise in cinta una ragazza italiana che partorì una bambina, bambina portata in Francia, battezzata col nome di Diana (lo stesso nome dell'amante di Enrico II!) e la madre chiusa in un convento.
Le colpe ricaddero su Caterina fino a quando ci fu una singolare svolta, una cameriera praticò dei fori sul pavimento per vedere la camera sottostante in cui Enrico incontrava per i suoi amplessi amorosi Diana, Caterina assistendo allo spettacolo scoppiò in lacrime affermando che un tale trasporto suo marito con lei non lo aveva avuto.
La "sterilità" di Caterina terminò con un consiglio dato da un cortigiano a Enrico che gli insegnò alcune capriole sessuali da fare con la moglie.
Risultato: 10 figli in undici anni tra cui tre futuri re (Francesco, Enrico e Carlo). A differenza di maria Giuseppina di Sassonia vissuta due secoli più tardi, se non erro Caterina, riuscì a vedere salire al trono tutti i tre i suoi figli, invece Maria Giuseppina non sopravvisse ai due Luigi (XVI e XVIII) e a carlo conte di Artois.

CITAZIONE (reine Claude @ 15/2/2014, 19:57) 
CITAZIONE (elena45 @ 15/2/2014, 13:59) 
Grazie Jonathan. Sempre impeccabile!

Condivido!!
Grazie anche per aver postato l'immagine del transi di Girolamo della Robbia: fa veramente impressione! Capisco che Caterina l'abbia fatto cambiare!
E pensare che il corpo di Caterina rimase 20 anni, dopo la sua morte, sepolto in piena terra nella chiesa di S. Salvatore a Blois. Solo nel 1610 la figlia naturale di Enrico II (avuta dalla sua amante Filippa Ducci) Diana di Francia, provvide a riportare il corpo di Caterina a Saint Denis e a collocarlo nella tomba insieme al suo amato sposo.

Caterina aveva fatto realizzare nel 1561 sempre da Germain Pilon, un monumento funerario per contenere il cuore di Enrico (e che avrebbe, in seguito, contenuto anche il suo).

(IMG:http://i61.tinypic.com/28b5xra.jpg)

Orieux scrive che, se fosse stato per Caterina, avrebbe riempito Saint Denis con le tombe dei Valois!
Tutte queste opere funerarie erano volte all'esaltazione del culto regale.
Ma forse, era anche un'ultima dichiarazione d'amore per Enrico, lasciata ai posteri. In queste tombe splendide sono veramente insieme, uniti per sempre.
Io trovo quasi commovente l'amore appassionato di Caterina per Enrico, che l'ha rispettata, apprezzata, ma mai amata veramente. La passione di Caterina per Enrico si è scontrata con quella altrettanto forte di quest'ultimo per Diane de Poitiers.
Ciò nonostante Caterina ha perseverato nel suo amore per il marito, per tutta la vita, anche dopo la sua morte: attraverso i suoi figli, nella determinazione di mantenere intatta la regalità dei Valois...
Anche semplicemente con i suoi abiti e i suoi veli neri: dopo Enrico, nessun altro.

Ma, ritornando alle tombe, non è una questione di religiosità, per Caterina.
Come accennavo, questo è un aspetto molto interessante della sua personalità.
Caterina è una Medici: è cresciuta a Firenze e si è formata nell'ambiente romano del papa, Clemente VII, suo zio.
Caterina ha vissuto, da bambina, uno dei periodi più felici della sua vita nel convento delle Murate a Firenze, le suore benedettine alle quali fu affidata nel 1527.
Quindi Caterina è cresciuta nella religione cattolica e tra i suoi riti, che osserverà sempre con convinzione.
Ma non c'è fede in lei; Orieux scrive: Per un cattolico francese del 1562 questa italiana non può essere considerata cattolica. In realtà non dobbiamo temere di pronunciare questa parola: Caterina è pagana. Proprio perchè non professava alcuna fede, tollerava ogni credo religioso."
Forse è un'affermazione un po' forte, che non corrisponde del tutto al vero.
Ma Caterina scrive, nel 1562: "Il problema non è decidere quale sia la religione migliore, ma organizzare al meglio lo Stato. Sarà possibile essere cittadino pur senza essere cristiano, e persino essendo stato scomunicato." Con questa affermazione ebbe "la lungimiranza di riconoscere che la politica di uno Stato non poteva obbedire alle istanze della teologia". (Editto di Tolleranza - 17 gennaio 1562).


Orieux poi scrive: "Era superstiziosa. Era questa la sua vera religione...che eclissava quella di Roma. Il suo culto è l'astrologia e i suoi grandi sacerdoti sono Ruggeri e Nostradamus."

Ecco l'ultima passione di Caterina di cui parlare: quella che ha danneggiato di più, probabilmente, la sua immagine sia tra i suoi contemporanei che tra i posteri.

Gli astrologi personali di Caterina erano i due fratelli Cosimo e Lorenzo Ruggeri. Il padre di questi, Ruggeri il Vecchio, era il medico del padre di Caterina. "Ruggeri il Vecchio era tenuto in grande stima presso la famiglia de' Medici. Con il matematico Bazile elaborò il tema della nascita di Caterina, nella sua qualità di matematico, astrologo e di medico di casa, tre qualità che spesso si confondevano".

Nostradamus era invece francese, anch'egli astrologo, farmacista, speziale, famoso per le sue profezie.

(IMG:http://i59.tinypic.com/2jakw79.jpg)

Caterina si fidava ciecamente di loro, li consultava regolarmente.
Nonostante avesse subito il tradimento da parte di Ruggeri, lo reintegrò a corte, colmandolo di oro e protezione.

C'è da dire che molte profezie dei due astrologi si avverarono.
Il 5 gennaio 1589 Caterina, debolissima, sul suo letto fece registrare le sue ultime volontà.
Distribuì generosamente lasciti ed elemosine.
Si raccomandò di essere inumata accanto al marito, nella splendida tomba preparata da tempo.
Poi chiese il suo confessore. Come altre persone, in quei giorni convulsi che erano seguiti all'assassinio dei Guisa, se ne era andato.
Le condussero un prete che lei non conosceva. Si confessò e ricevette l'assoluzione. Gli domandò allora chi fosse. Quello rispose di essere l'abate di Chablis, Giuliano de Saint-Germain! Caterina sospirò e disse: "Allora sono perduta".
La profezia di Ruggeri per cui lei doveva morire vicino a Saint- Germain si avverava.
Caterina si spense alle due del pomeriggio.

Vorrei aggiungere questa frase, ripresa dalla biografia di Caterina de' Medici, che mi sembra definire al meglio questo personaggio storico:
"Tra i diversi aspetti di questa complessa personalità, predomina su tutti la figura della regina di Francia. Per tutta la vita, dopo il matrimonio, dopo la fascinazione profonda che Francesco I esercitò su di lei, in ogni circostanza, l'intera sua opera è consistita nell'incarnare la regalità e nel celebrare religiosamente e sontuosamente il culto della monarchia."

A proposito di Ruggeri e Nostradamus. Quest'ultimo scrisse una quartina profetica sulla morte di Enrico II morto durante un torneo cavalleresco a Parigi. Pare che Caterina e i dignitari del re inutilmente tentassero dapprima di dissuadere il re a tenere il torneo e poi a concluderlo quanto prima. L'ultimo scontro fu fatale, Enrico II fu trasportato ormai moribondo e il decesso avverrà dieci giorni dopo tra atroci sofferenze. Orieux scrive che fu chiamato un luminare dell'epoca che per prima cosa ordinò che fossero giutiziati tre condannati a morte e i loro cadaveri fossero portati nella sala dove era stato posto il sovrano. Su questi tre il medico cercò di imitare la ferita procurata a Enrico II riuscendoci solo sul terzo corpo del condannato e solo per dire che il suo casoi era disperato!
La ferita mortale del re fu curata con bianco d'uovo ma non servì a nulla, Enrico II riuscì, in rari momenti di lucidità anche a dettare il testamento e ciò che stupisce era la sua sofferenza stoica: solo l'estrazione dei pezzi di legno dal suo occhio dopo l'incidente, riuscirono a farlo urlare e piangere di dolore, quando per tutta la vita non emise un lamento o non si abbandonò a scene emotive di pianto.
Alla morte del marito, che nonostante tutto, amava moltissimo, decise che il palazzo che sorgeva nell'attuale Places des Vosges a Parigi fosse demolito e di lei, l'autore racconta che non riuscisse a tollerare la vista dei luoghi in cui il marito era vissuto.
 
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view post Posted on 28/10/2019, 14:25
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Marie-Antoinette

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https://corrierefiorentino.corriere.it/fir...5fcc21155.shtml

Per commemorare i 500 anni dalla nascita di Caterina de Medici è stato ricreato il menù del suo banchetto di nozze.


Questo il menu: Prima portata: Crostata di alici salate, Lingua di bue in fricassea e Zeppole alla Romanesca. Seconda portata: Pasticcetti sfogliati d’animelle, Tortelletti coperti di cacio, zucchero e cannella, Torta di polpa di anguilla e spinaci. Terza portata: Pasticcio con fagiano, Quarta portata (dolci): Canditi di arancio e finocchio, Gelo di mela cotogna, Biscotti di marzapane, mostaccioli, Crostata di pere, Torta di frutta secca, tutto accompagnato da vini bianchi e rossi.
 
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