Maria Antonietta - Regina di Francia

La leggenda nera della rivoluzione

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Penthièvre96
view post Posted on 9/8/2014, 15:12 by: Penthièvre96




Prima di tutto, ringrazio Anne per aver aperto questa discussione così interessante e per i consigli di lettura, di cui terrò certamente conto. L'idealismo è un virus nocivo per la storia e la storiografia che si è fatto sentire sopratutto sul tema assai bollente della democrazia. La democrazia è nata in Grecia con Pericle. Niente di più falso. Tucidide,testimone diretto, ci lascia un ritratto vivido di questa grande figura politica concludendo che non è il creatore della democrazia né il suo paladino: era un princeps, un primus inter pares. Non è un caso se si è fatto rileggere stratego ininterrottamente per evitare la rendicontazione, se ha ridotto la cittadinanza ateniese ai figli di genitori entrambi ateniesi, se ha utilizzato i soldi della lega Delio Attica non per la difesa delle varie isole dell'Egeo ma per l'abbellimento della sua città (sebbene il Partenone sia un'opera meravigliosa che ancora lascia senza fiato). Tuttavia ancora in alcuni libri di storia Pericle è osannato come il padre della democrazia, mentre non si cita per nulla la Costituzione degli Ateniesi pseudosenofontea, un libello salvatosi miracolosamente dalla damnatio memoriae che mostrava le "storture" del regime democratico.
Tutto ciò vale per la Rivoluzione Francese, celebrata come seconda madre della democrazia. E qui mi allaccio al discorso fatto da Thatsallajoke. Condivido con te l'eredità ideologica che la rivoluzione e l'epopea napoleonica hanno lasciato nel bagaglio culturale europeo: sarà proprio dopo questi due grandi eventi che si inizierà a parlare massicciamente di nazione, libertà e fratellanza. Tuttavia non sono del medesimo avviso su alcuni punti del tuo messaggio.
Prima di tutto il protagonismo del popolo. La Rivoluzione Francese non è stata assolutamente la rivoluzione delle masse ma la rivoluzione della suggestione collettiva e del sentito dire. Caso lampante è la grande paura del 1789: il comportamento dei contadini non era dovuto tanto alla Dichiarazione dei Diritti o alla sera del 4 agosto ma alla falsa voce di un attacco aristocratico volto a rovinare il raccolto. Ciò rappresenta una prova del distacco città-campagna che si farà sentire soprattutto durante la Repubblica giacobina e un prova del fatto che le masse rurali non possono essere protagoniste di rivoluzioni. Non amano i cambiamenti e sono di vedute conservatrici. La Rivoluzione francese è nata dall'alto: gli aristocratici volevano sfruttare la difficile situazione economica per acquistare maggior potere e la borghesia invece per aumentare il proprio prestigio attraverso una rappresentazione politica. I contadini non erano contro l'assolutismo: a partire da Bouvines il re veniva visto come il difensore dei deboli e il liberatore dai soprusi dell' aristocrazia feudale.
Poi volevo porre l'attenzione sui risultati in termini di diritti civili della rivoluzione: in realtà sono pochi. La dichiarazione dei diritti e la costituzione dei del 93 sono sempre rimaste sulla carta, a differenza invece del maximum che rovinò la piccola borghesia imprenditoriale, del tribunale rivoluzionario e della legge dei sospetti che falcidiò tanti francesi. Veri risultati in termini di modernità provengono da Napoleone, figlio sì della Rivoluzione ma parricida. Lo stato moderno è lo Stato napoleonico con il suo apparato amministrativo e burocratico esteso ed efficiente. Il grande passo avanti compiuto dai diritti civili prende il nome di Codice Civile che avrà enorme risonanza successivamente grazie alla sua diffusione dovuto alle vittorie del generale.
Infine voglio eliminare il cliché che la divisione dei tre poteri sia nata in Francia con la rivoluzione. Niente affatto. La prima applicazione di questo principio è avvenuta in Inghilterra con la Gloriosa Rivoluzione che ha realizzato senza spargimenti di sangue molte cose che la rivoluzione francese nonostante le vittime della ghigliottina ha lasciato per aria.
Concludo dicendo che compito dello storico è di ricercare la verità anche se dolorosa nel modo più oggettivo possibile. Pertanto si al festeggiare il 14 luglio ma consapevoli dell'eccidio della Vandea e del Terrore. La Rivoluzione ha avuto le sue luci e ombre così come l'Ancien Regime che di certo non era l'Eden.
PS è con questo discorso non ho voluto fare alcuna critica o romanzina ma soltanto dare il mio contributo a un pacifico scambio di opinioni :) :)
 
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72 replies since 16/6/2014, 11:24   2555 views
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