Giacomo Girolamo Casanova |
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| CITAZIONE (Marianna Munchen @ 22/7/2015, 13:59) Che lo storico abbia il suo ben dire sul fatto di non voler festeggiare la morte di uomini, donne e bambini ha tutte le sue buone ragioni. Potrebbe dire lo stesso un americano alla festa del ringraziamento, no?? Si festeggia in fondo la conquista di un territorio uccidendo uomini, donne e bambini. Però io credo che la natura umana non sia io grado di realizzare grandi cambiamenti con le buone azioni. La storia è una continua testimonianza che per ottenere bisogna"rivoluzionare un sistema" con le cattive. Condivido la cinica visione di una civiltà che proceda per sanguinosi sobbalzi. Il relativismo vittoria/sconfitta è interessante perché lutti e miserie dell'uno, sono onori e glorie dell'altro. Pur essendo una riflessione a dir poco ovvia non so quanto la "sentiamo" veramente, non con la ragione ma con il cuore, per riuscire veramente a comprenderla a fondo. Per me questa "illuminazione" si verificò tantissimi anni fa la prima volta che andai a Vienna: in una stradina del centro la targa recitava "Novara gasse". Provai un brivido al solo leggere il nome dell'orrenda sconfitta. Mi rendo conto dell'irrazionalità totale della sensazione: lì l'odiato maresciallo Radetzky era un eroe e Novara una fulgida pagina di gloria. Ci misi un po' a trangugiarlo ma alla fine fu la migliore lezione di relativismo geografico. Peccato che questo genere di riflessioni venga poco praticato.
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