Maria Antonietta - Regina di Francia

La leggenda nera della rivoluzione

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view post Posted on 4/9/2014, 11:44
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Marie-Antoinette

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Tra il 2 e il 6 settembre ci furono i massacri nelle prigioni di Parigi.
Le prigioni assaltate furono l'Abbaye-aux-Bois, l'Hôtel des Carmes, la Prison de la Force, l'ex seminario di Saint-Firmin, la Conciergerie, lo Chàtelet, la Salpêtrière,le vittime furono piu' di 2000. La maggior parte erano sacerdoti. Tra le vittime eccellenti Maria Teresa Luisa di Savoia-Carignano, principessa di Lamballe, i vescovi Jean-Marie du Lau d'Alleman, Pierre-Louis e François-Joseph de La Rochefoucauld e l'abate Ambroise-Augustin Chevreux.
Dopo un "processo" sommario,celebrato da un tribunale del popolo presieduto da Stanislas-Marie Maillard,i prigionieri venivano massacrati dal popolo in attesa.
" La Révolution française a fait plus de morts en un mois au nom de l’athéisme que l’Inquisition au nom de Dieu pendant tout le Moyen-Âge et dans toute l’Europe "

Pierre Chaunu
 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 4/9/2014, 17:48




La rivoluzione si chiama così perché è un moto violento, come la guerra. E infatti in pratica è una guerra civile. Ci sono degli scontri, dei morti delle ritorsioni, vendette, si regolano conti personali. Ma tutto sulla base di un'onda emotiva che ovviamente può durare anche anni. È avvenuto pure in Italia, e di recente, ben lo sappiamo.

Mi pare infelicissimo il paragone con gli orrori che hanno insanguinato per secoli l'intera Europa con un numero di vittime forse numericamente inferiore (siamo sicuri?) ma con l'intento di annientare le coscienze, la libertà e spessissimo pure l'eguaglianza, perché la Chiesa non mi pare sia mai stata dalla parte degli oppressi, se non a parole. Di fatto la religione è il classico instrumentum regni e lo è sempre stato.

Tralasciando i particolari di bassa macelleria posti in opera da persone che si dicevano animate dall'amore (di dio, del prossimo ecc.) mi viene naturale il paragone con ciò che sta succedendo attualmente in una parte del mondo in cui tagliar la testa a un prigioniero è un'opera meritoria e accoppare chi non si converte, inclusi i bambini, è un atto di solenne religiosità.
 
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view post Posted on 4/9/2014, 20:56
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Marie-Antoinette

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Piccola precisazione : non voglio trascinare questa discussione sulla religione. Ho citato lo storico Chaunu,che peraltro si e' occupato proprio della storia sociale e religiosa della Francia pre rivoluzionaria,solo per sottolineare l'aspetto poco "democratico" della rivoluzione.
E' ovvio che le rivoluzioni siano per loro natura sanguinarie e,a volte,crudeli,cio' non toglie che un movimento nato sotto cosi' buoni auspici,si trasformo' ben presto in ben altro.
Le vendette personali presero il sopravvento,allora tutti quei bei pricipi che fine fecero?
Volevo ricordare i massacri di settembre perche' non ci furono giustificazioni per simili atti,una pagina davvero orribile della storia della rivoluzione.
 
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Boniface
view post Posted on 4/9/2014, 22:22




Non voglio far polemica, ma quando non si racconta la verità, mi spiace, ma non posso tacere!
Capisco e rispetto che si possa ancora essere anticlericali convinti, come del resto essere cattolici tradizionalisti convinti, ma su certe affermazioni non sono capace di passare oltre: non ho idea su che libri di storia si sia studiato, ma non trovo corretto affermare che la Chiesa
CITAZIONE (Giacomo Girolamo Casanova @ 4/9/2014, 18:48) 
l'intento di annientare le coscienze, la libertà e spessissimo pure l'eguaglianza, perché la Chiesa non mi pare sia mai stata dalla parte degli oppressi, se non a parole.

.
La verità è un'altra, e lo si sa bene, anche se la si vuol negare; ma mi sfugge il "perché" volerla negare.
Oggi, se si VUOLE conoscere la verità, abbiamo molti strumenti che ci semplificano la vita, e che, a differenza di anni passati in cui ciò che ci veniva propinato da alcuni autori, nomi altisonanti e di moda, doveva essere preso come "verità assoluta" solo perchè scritta da quei nomi altisonanti e di moda, tanto da non poter essere smentita, pena la messa alla berlina pubblica.
Oggi basta digitare su un semplice motore di ricerca le parole "elenco-attività-favore-dei-poveri-chiesa-nella-storia" per conoscere qualcosa di più della verità che si vuol negare. Si potrà così trovare un interessante articolo sull'intervento dello storico Joan Galtés su "la visione della carità dei cristiani nella storia, l'attività caritativa e sociale nella Chiesa", o nella pagina della Treccani l'articolo "Fare la carita: attivita e attivismo" di Gianni La Bella, o "La storia dell'assistenza" di Dal Passo, giusto per citare alcune delle pagine che compaiono nell'elenco.

Attenzione quando ci facciamo megafoni di false "verità assolute", perché abbiamo la responsabilità di tutelare i più semplici, le menti più semplici, quelle che leggendo Daw Brown credono che la stirpe Merovingia discenda da Maria Maddalena e da NSGC, che l'Opus Dei si interessi solo di soldi, o che le fanfaluche di Pierre Plantard sul Priorato di Sion corrispondano a verità.

À bientôt.

Monarquia_0004

Michel-Martin Drolling, Ultima Comunione della Regina Maria Antonietta, XIX sec, Cappella dell'Espiazione, Conciergerie, Parigi
 
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dianthesenia1
view post Posted on 20/9/2014, 16:27




Interessante! Quando di rivoluzioni si tratta non é vero tutto quello che raccontano i rivoluzionari.

L`unica rivoluzione é la spirituale per crescere dentro di noi é per capire che non solo siamo fatti di materia.
 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 20/9/2014, 21:18




CITAZIONE (dianthesenia1 @ 20/9/2014, 17:27) 
Interessante! Quando di rivoluzioni si tratta non é vero tutto quello che raccontano i rivoluzionari.

L`unica rivoluzione é la spirituale per crescere dentro di noi é per capire che non solo siamo fatti di materia.

Perché quando si tratta di guerra le cose cambiano?

La storia l'ha sempre scritta chi vince non chi perde. Anche per il fatto che il più delle volte chi ha perso la partita ha perso pure la vita.

Da qui la necessità di un'analisi successiva che cerchi di avvicinarsi il più possibile alla realtà dei fatti, cercando di capire e interpretare, senza ovviamente giudicare, i motivi, le spinte, le finalità dei protagonisti.

Il giudizio può essere estremamente variabile a seconda del punto di osservazione.

Poi si possono pronunciare tutti i giudizi che si vuole ma non sarà più analisi storica. Basti pensare alle valutazioni che venivano date del sistema costituzionale romano nelle varie trasformazioni, dalla repubblica al principato, da parte degli storici dell'ex URSS. Faccio un esempio pratico, e che mi colpì, perché quando all'università mi occupavo del tema, l'Unione Sovietica era ben viva. E i cosiddetti storici sovietici avevano una visione un po' di parte.

Facile immaginare il loro giudizio circa la Rivoluzione Francese, visto e considerato che ne avevano all'attivo una pure loro, in cui non si erano fatti mancare nulla, applicando puntigliosamente tutto l'armamentario rivoluzionario, ivi incluse esecuzioni sommarie dei tiranni o presunti tali con tutta la sacra famiglia al seguito, processi farsa e una robusta guerra civile contro fazioni anti bolsceviche, Russi Bianchi e quant'altro. Il tutto con i consueti cospicui ammazzamenti fino a che si era finalmente riusciti ad affermare la cosiddetta "dittatura del proletariato" che quanto fosse rappresentativa delle classi oppresse e subalterne lo abbiamo visto bene nei successivi settant'anni di storia.

In alcuni casi il giudizio morale è ovvio, come nel caso della Shoah o degli stermini di Pol Pot. Ma lì il segno era univoco. Al massimo nel primo caso si poteva fare un'analisi di quanto sullo sterminio potesse aver pesato la tradizione anti giudaica di matrice cristiana, visto che per secoli gli ebrei erano stati bersaglio di soprusi e brutalità inaudite e sistematiche, anche se intermittenti.

Passando alla spiritualità, cioè a quel quid che va oltre la pura materialità del corpo, è di certo quanto di più alto la mente umana abbia potuto produrre. Da non confondersi tuttavia con il ritenersi depositari di verità assolute, interpreti autentici dei voleri di divinità che nessuno ha mai contattato per certo e futuri fruitori di mondi ultraterreni che nessuno ha mai avuto la ventura di vedere da vivo. Le cosiddette rivelazioni valgono solo per i seguaci di uno specifico credo i quali però spesso fanno confusione tra ciò che ritengono sia la verità e ciò che lo è realmente.

In conseguenza di questo non lieve equivoco, si può giungere in men che non si dica ad aberrazioni come quelle che purtroppo in questo periodo ci stanno sconvolgendo, anche perché ce le fanno vedere a colori e in hd, e che ritenevamo ormai relegate nei "secoli bui" che l'umanità aveva faticosamente attraversato per giungere alla luce della ragione.

Purtroppo il cosiddetto progresso, che davamo per scontato, inteso come miglioramento dei livelli di civiltà, può venire azzerato in un attimo dal fanatismo che non ha proprio nulla di spirituale, trattandosi di bestialità pura, cioè esattamente l'opposto di ciò che si pretende di promuovere. E proprio di questi tempi ci stiamo accorgendo che il fanatismo può in un istante annullare secoli di faticoso, doloroso e impervio cammino. E i fanatismi son tutti uguali atteso ché alle vittime poco importa sapere in nome di quale dio pèrdono la vita.

E non ci è di gran conforto il fatto che la ruota giri, come ha osservato il papa il 18 settembre, rivolgendosi agli ebrei:

"Nel mondo ci sono ancora grandi sofferenze, prima è stato il vostro turno, adesso è il nostro turno"
 
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view post Posted on 20/9/2014, 21:41
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Arciduca /Arciduchessa

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CITAZIONE (Giacomo Girolamo Casanova @ 20/9/2014, 22:18) 
Purtroppo il cosiddetto progresso, che davamo per scontato, inteso come miglioramento dei livelli di civiltà, può venire azzerato in un attimo dal fanatismo che non ha proprio nulla di spirituale, trattandosi di bestialità pura, cioè esattamente l'opposto di ciò che si pretende di promuovere. E proprio di questi tempi ci stiamo accorgendo che il fanatismo può in un istante annullare secoli di faticoso, doloroso e impervio cammino. E i fanatismi son tutti uguali atteso ché alle vittime poco importa sapere in nome di quale dio pèrdono la vita.

Che bello! Come mi piace quello che hai scritto e come lo hai scritto, Adriano. Grazie.
Sono d'accordo con queste affermazioni: il fanatismo, l'intransigenza, di qualunque colore esse siano, mi fanno paura. In nome di un malinteso ideale politico, religioso, morale, il tutto distorto poi per conquistare soldi e potere, si arriva non solo a limitare la liberta' e il diritto di scelta altrui ma anche, in un niente, a cancellare secoli, millenni di progresso, di evoluzione della societa', di valori, di educazione. E nessuno e' immune da questo abbrutimento, per quanta cultura ed educazione possa avere. E' qualcosa che mi spaventa e che mi affascina al tempo stesso, come puo' affascinare il male. Credo che sia per esorcizzare questa paura, anche, che mi interesso di storia: cerco di capire che cosa abbia portato all'ascesa di Hitler, come intere popolazioni abbiano potuto seguirlo, lo stesso in Italia con il fascismo, ma anche come le rivoluzioni possano degenerare in massacri e violenze, pur partendo dalle migliori intenzioni e premesse. Ma forse non c'e' mai stata un rivoluzione buona che poi degenera: la violenza, la perdita della pietas, l'odio sono parte stessa della rivoluzione "buona", sono presenti fin dall'inizio, cosi' come nell'uomo c'e' sempre un lato oscuro che convive con quello socialmente e umanamente accettabile.

Edited by Maria Clotilde - 21/9/2014, 00:03
 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 20/9/2014, 21:56




Che l'uomo sia molto più vicino alla bestia di quanto mediamente si ritiene è un fatto. Anche se pure questo è un modo di dire perché sono convinto che le bestie non possiedono nemmeno una frazione della crudeltà umana.

Gli esempi sono innumerevoli e confesso di essere caduto nella trappola illuminista dell'eterno miglioramento, dei leopardiani destini progressivi, insomma di tutta una corrente di pensiero che parlava di una ventura epoca d'oro (idea che si trova già in Virgilio).

La mia tardiva illuminazione è arrivata con la guerra nella ex Jugoslavia ed è stata la prima volta, non so perché. Lì ho avuto la netta sensazione che fosse stato tutto un equivoco e che a scadenza fissa si sarebbero riproposti esattamente gli stessi schemi.

La conferma finale l'ho avuta con l'esplosione del fondamentalismo islamico, dalle torri in avanti, anche se se si guarda alla storia l'islam non è certo nuovo a operazioni del genere. In sostanza sono i cristiani ad aver abbandonato le crociate perché gli altri sono rimasti a quel periodo.

Forse si tratta soltanto di diversi livelli di sviluppo che disgraziatamente convivono e coesistono. Infatti non mi pare che esista uno stato o una nazione di osservanza islamica che possieda una parvenza di democrazia.

Eppure ci fu una tradizione di laicismo anche in quei quadranti, fra tutti l'esperienza di Ataturk in Turchia, che ancora viveva negli anni '80. Ci rimasi di stucco quando tornai in Turchia a metà degli anni '90 e vidi il salto, le donne col fazzoletto in testa e il cappottino grigio, che ora è anche adottato dalle tristi convertite di casa nostra. Là dove l'islam integralista si afferma le prime ad andarci di mezzo sono le donne che regrediscono in unlampo di secoli. Apparentemente senza reagire.

Il che la dice lunga sulle notevoli differenze che ci sono tra visione femminile e maschile. A quest'ultima infatti vanno attribuite nella stragrande maggioranza tutte le violenze, brutalità sopraffazioni che hanno inondato di sangue la storia umana. Con o senza motivazioni religiose. Che comunque ci sono state spesso e hanno dato una bella mano....

Parlo contro la mia categoria di appartenenza, i maschi, ma Casanova si sa che è stato il primo femminista....
 
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view post Posted on 20/9/2014, 22:52
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Arciduca /Arciduchessa

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CITAZIONE (Giacomo Girolamo Casanova @ 20/9/2014, 22:56) 
Là dove l'islam integralista si afferma le prime ad andarci di mezzo sono le donne che regrediscono in unlampo di secoli. Apparentemente senza reagire.

Il che la dice lunga sulle notevoli differenze che ci sono tra visione femminile e maschile. A quest'ultima infatti vanno attribuite nella stragrande maggioranza tutte le violenze, brutalità sopraffazioni che hanno inondato di sangue la storia umana. Con o senza motivazioni religiose. Che comunque ci sono state spesso e hanno dato una bella mano....

E mi tocca "quotarti" (e usiamoli questi termini "giovani" :)) per la seconda volta in una sera, Casanova! Mai successo prima: forse sto male ;)
Credo non stiamo andando fuori tema, dato che si parla del lato nero della rivoluzione francese, e di lato nero dell'uomo e di lati neri di eventi storici piu' o meno lontani stiamo parlando. Del resto la stessa rivoluzione francesce, l'abbiamo detto piu' volte, voleva portare l'uguaglianza tra gli uomini ma di certo non tra uomini e donne. I diritti del cittadino non valevano anche per la cittadina. Per certi versi la donna era molto piu' libera nell'Ancient Regime precedente, almeno la donna di un certo rango. Le donne parteciparono alla rivoluzione, piu' o meno attivamente, ma, tra tutte le conseguenze negative, i benefici che ci furono, furono di sicuro tutti per gli uomini.
Perche' nell'uomo, inteso come essere maschile, c'e' sempre questa necessita' di controllare, soggiogare, umiliare la donna? E' un istinto represso, per fortuna, nelle diverse forme di civilta' ma, nei momenti critici, traumatici della storia, riaffiora subito con prepotenza e tracotanza. Sto generalizzando e, come sempre accade con tutte le generalizzazioni, sono imprecisa e introduco un certo grado di errore nelle affermazioni. L'esempio delle guerra dell ex Jugoslavia e' azzeccato. Se penso agli stupri etnici, mi chiedo che cosa trasformi l'uomo, qualunque uomo, perche' nessuno ne e' immune, in una bestia, non conta l'istruzione, l'educazione ricevuta. Potrebbe accadere anche al collega laureato con cui lavoro tutti i giorni. Che cosa fa si' che in un attimo vengano superati tutti i limiti sociali, morali, umani che normalmente rispettiamo?
Forse all'uomo piace "vincere facile", perche' sul piano della forza fisica non c'e' lotta con la donna. Forse in questo modo si sente grande, potente.
Di sicuro la religione, in generale, e quindi anche qui sto sbagliando, spesso non e' amica della donna. Anche qui vorrei capire perche'.

Edited by Maria Clotilde - 21/9/2014, 00:19
 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 20/9/2014, 23:12




Come fa la religione a essere amica della donna se è un prodotto esclusivamente maschile? E certe volte chi ha confezionato il prodotto, già che c'era, ci ha messo dentro la lista dei desideri: poligamia, sottomissione, umiliazione. Ci rendiamo conto che le mutilazioni del corpo femminile (infibulazione, excisione ecc.) sono cose che continuano ad essere praticate al giorno d'oggi, temo anche nel nostro paese da immigrati ai danni di bambine innocenti che diventeranno per sempre delle minorate private di qualsiasi sensibilità? Tra l'altro questi orrori venivano praticati pure nella civile Inghilterra ancora nell'Ottocento vedi.

Sulla facilità che ha l'uomo di regredire in un nanosecondo puoi star certa che il collega laureato, a determinate condizioni, si comporterebbe peggio di un neandertaliano impazzito. Ci puoi giurare. I quotidiani omicidi lo testimoniano. Onestamente non ne so il motivo direi che molto dipende proprio da un condizionamento biologico: il maschio è una macchina da guerra e pure se le sovrastrutture sociali e culturali hanno disattivato i meccanismi, basterebbe pochissimo per riattivarli.

Penso che in caso di tracollo tecnologico ed energetico, di regressione improvvisa a condizioni primitive, compassati intellettuali potrebbero sterminare all'arma bianca, magari per difesa, i loro simili. Probabilmente lo farei anch'io.

Bisogna prenderne atto, sperare che non si verifichino le condizioni, cercare di controllare i meccanismi, rimuoverli è impossibile, augurarsi che lunghi secoli di pace e civiltà seppelliscano per sempre il primitivo che sonnecchia anche nel più innocuo degli uomini.
 
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view post Posted on 21/9/2014, 11:34
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Marie-Antoinette

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Concordo pienamente con Adriano e Silvia.
Basta davvero poco per trasformare un uomo in un essere senza scrupoli,senza sentimenti. Non mi va di usare la parola "bestia",perche' gli animali non agiscono per pura crudelta'.
Come ha detto Adriano,la religione in generale si basa sul presupposto che dall'uomo e' nata la donna,quindi non puo' essere sua pari.
Anche le religioni politeistiche avevano,piu' o meno,dei concetti maschilisti.
Indubbiamente la donna,anche quella del popolo,era piu' libera durante l'ancien regime,poi tutto cambio'.
Adriano ha perfettamente ragione quando sostiene che una rivoluzione e' per sua stessa natura destinata a finire in bagno di sangue,in una resa dei conti senza quartiere.
Quando l'estremismo e/o il fanatismo prendono il sopravvento,il sangue tende a scorrere a fiumi.
Un deputato dell'Assemblea legislativa scrisse " Gia' si avvicinava il momento in cui soltanto l'ambizione avrebbe regnato e la preoccupazione della propria potenza avrebbe sostituito quella dello Stato. Tale e' l'uomo :non puo' mantenersi lungamente disinteressato,e allo scopo che persegue,unisce ben presto se stesso."
E se lo diceva un rivoluzionario,bisogna credergli!
 
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view post Posted on 21/9/2014, 11:36
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Arciduca /Arciduchessa

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CITAZIONE
Perche' nell'uomo, inteso come essere maschile, c'e' sempre questa necessita' di controllare, soggiogare, umiliare la donna?

CITAZIONE
Forse all'uomo piace "vincere facile", perche' sul piano della forza fisica non c'e' lotta con la donna. Forse in questo modo si sente grande, potente.

CITAZIONE
Di sicuro la religione, in generale, e quindi anche qui sto sbagliando, spesso non e' amica della donna. Anche qui vorrei capire perche'.

Sono domande che mi pongo da sempre anch'io.
Sono completamente OT se posto una poesia di Christine de Pizan (che ha inserito proprio Silvia nel topic dedicato a questa donna grandissima!)? Credo di no.

"Se avesse l'uomo dono del pensiero
daria alla donna amor e onor sincero
poichè fu essa a porlo sulla terra
in vita e in pace. Che' di poi la guerra
fu l'uomo a l'uomo che la dette in sorte.
Sconcia invenzion dare vita alla morte.


Mi sembra che queste parole dicano tutto.
La donna, per sua natura, è portata alla pace, accetta e si sottomette per una atavica necessità di pace.

Quanto alla religione, per quanto riguarda quella cristiana, penso abbia ragione Adriano quando dice che "è un prodotto esclusivamente maschile".
Ma se guardiamo alle sue origini, il ruolo della donna nei Vangeli ha una grande importanza e questa viene messa in rilievo. Salvo poi dimenticarla sempre di più nel corso dei secoli.
 
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view post Posted on 21/9/2014, 11:52
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Marie-Antoinette

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La religione cristiana e' stata scritta dagli uomini,basti pensare alla scelta dei vangeli. E fu un uomo a stabilire che Maria Maddalena era una donna di facili costumi.
Chiedo venia per essere andata OT.
 
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view post Posted on 21/12/2014, 12:29
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Marie-Antoinette

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Un piccolo esempio della burocrazia rivoluzionaria.
 
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view post Posted on 17/3/2015, 15:35
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Marie-Antoinette

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Questo e' un episodio che mi sembra emblematico della follia in cui scivolo' la rivoluzione.

La liberta' puo',a volte far girare cosi' tanto le teste da svitarle. Negli Archivi nazinalo francesi si puo' leggere infatti questo brano ricavato da un fascicolodel Tribunale rivoluzionario "A Fouquier-Tinville,accusatore pubblico. Abbiamo ricevuto la sentenza del Tribunale rivoluzionario che condanna Saint-Prix alla pena di morte e ordina che il suo cane sia accoppato."
Jean Vartier nel suo libro Les proces d'animeaux ciracconta appunto la storia del cane del cittadino Saint-Prix,un invalido di rue Saint Niccaise,a Parigi,un certo Prix,soprannominato Saint Prix che era stato accusato di manovre controrivoluzionarie.
E fin qui niente di strano;la cosa e' abbastanza normale nell'anno II. Ma Saint-Prix possedeva un cane che,si diceva,era stato addestrato ad abbaiare all'avvicinarsi dei patrioti e soprattutto quando vedeva le divise blu della guardia nazionale. Uno di questi,infatti,era stato persino morso. Ieri,come oggi,i cani non amano molto le uniformi... Ma nel brumaio,anno II,un cane che mordeva un soldato della Repubblica non poteva che essere un cane realista. Mentre Saint Prix si avvia in prigione,il suo cane fu messo in custodia presso una certa Mme Macquert che,oltre ad occuoarsidel mattatio,dirigeva una strana impresa di spettacoli,quella dell'uccisione di animali,e organizzava anche combattimenti,sempre di animali,soprattutto mastini. L'atto di accusa sottolineava che il suddetto cane era stato addestrato ad abbaiare con un tono diverso secondo le persone che venivano a far visita a Saint Prix; se si trattava di familiari-cioe' dei realisti e dei traditori- o degli estranei,in questo caso dei patrioti. Il cane era dunque un irrecuperabile nemico del popolo. Il presidente del tribunale,Dumas,ordino' dunque che fosse ammazzato il giorno dopo la sentenza ,il giorno dell'esecuzione del suo padrone perche' Saint Prix,si puo' ben immaginare,era stato condannato a morte.
Si doveva ora eseguire la sentenza.
Il 28 brumaio,ovvero il 18 novembre 1793,il commissario della sezione delle Tuileries,mentre in piazza la testa di Saint Prix rotolava nel paniere,si recava alla cinta del Combat dove,cosi' dice l'ufficiale,"abbiamo trovato la cittadina Macquert e,dopoaverle mostrato l'ordine che ci era stato rimesso,l'abbiamo invitata a farci vedere il menzionato cane,e avendo ella accondisceso,abbiamo in fretta fatto venire il cittadino Banneau,sergente della sezione degli Arcis,di guardia alla sede del Combat,perche' fosse presente all'esecuzione del suddetto ordine. Noi abbiamo,su preghiera del tribunale,ucciso il cane del soprannominato."
Onde consolarci,Jean Vartier ci ricorda che il presidente Dumas,quello che aveva condannato a morte il cane di Saint Prix,fu tra le vittime della reazione di termidoro:" Arrestato durante l'udienza stessa del 10 termidoro,durante l'ora che segui' la morte di Robespierre,egli fu giudicato altrettanto sommariamente come egli aveva giudicato tanti atri e, dichiarato fuori legge dalla Convenzione,venne ghigliottinato immediatamente dopo."
Il cane di Saint Prix,e molte altre vittime altrettanto innocenti,era vendicato!

In seguito vi raccontero' la storia del pappagallo Jacques,anch'esso colpevole di essere....realista.

Edited by MmeAnna - 11/3/2018, 14:22
 
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