Maria Antonietta - Regina di Francia

il lungo viaggio di una chemise/ un'epoca attraverso un abito, saggio di storia del costume

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chemise
view post Posted on 19/2/2015, 18:07




Ciao a tutti! Sono un nuovo iscritto e vorrei segnalarvi l'uscita di un nuovo saggio inerente la moda e il costume sociale nel Settecento e in particolare incentrato sugli anni di Maria Antonietta.

Il libro mette in relazione l'evoluzione di un abito (la chemise à la reine) con l'evoluzione di un intera società a cavallo fra '700 ed '800.

Il titolo dell'opera è IL LUNGO VIAGGIO DI UNA CHEMISE/ UN'EPOCA ATTRAVERSO UN ABITO, edito da Europa Edizioni nel 2014 e l'autore si chiama Fabrizio Casu.

Di seguito vi riporto la scheda dell'opera e le note biografiche sull'autore: mi piacerebbe sapere se lo avete letto e cosa ne pensate ;)

SCHEDA DELL' OPERA
Semplice e sciolta come una tunica, la chemise “nasce” sotto il segno della modernità più radicale: essa promuove la simbiosi fra corpo ed abito e, con la sua immacolata innocenza, cancella gli artifici e le costrizioni della moda rococò.
Maria Antonietta, l’ultima regina di Francia, se ne innamora follemente: la indossa nella privacy fiabesca del Petit Trianon, la impone come dresscode delle sue fêtes champêtres e né lancia la tendenza attraverso lo scandaloso ritratto di Vigée Lebrun.
Ma sono soprattutto le Merveilleuses del Direttorio a farne una moda globale (e trasversale): essa interpreta alla perfezione la nuova sensibilità neoclassica e soprattutto sta bene a tutte le donne.
Questo indumento attraversa i continenti (dall’Europa all’America) e le stagioni politiche (dall’Ancien regime all’Impero napoleonico), ma il suo viaggio è prima di tutto concettuale: da capo di biancheria ad abito formale; dal mondo infantile al guardaroba adulto; da divisa elitaria a fenomeno di massa.
In una fase di transizione brevissima ma densa di cambiamenti, essa riassume esteticamente tutte le istanze culturali che incontra nel suo cammino e diventa significativamente lo spartiacque fra il vecchio mondo fino ad allora conosciuto e quello nuovo, edificato sulle ceneri della Rivoluzione.

NOTE BIOGRAFICHE

Fabrizio Casu, nato a Sassari nel 1980, ha frequentato il corso di fashion design alla NABA di Milano e si è laureato nel 2005 con qualifica di “esperto e creativo del settore moda”. Dopo aver intrapreso un corso di cool hunting e uno di textile design, matura esperienza di stage presso la Mantero Seta di Como, operando nell’ufficio stile del brand “La Tessitura”. Ha svolto docenza di storia del costume e progettazione moda in scuole pubbliche e private di Sassari, ha organizzato due mostre personali, “Sardinian Gothic” e “Dialogo Alternativo fra Arte e Moda” ed ha partecipato nel 2011 alla Biennale Sardegna, iniziativa promossa da Padiglione Italia alla 54esima esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia. Nel maggio 2013 ha pubblicato due saggi per la casa editrice EDES: “Novecento: il secolo della moda” e “Madonna, vampira postmoderna”.
 
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view post Posted on 19/2/2015, 21:09
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Se ogni giorno si mette un mattone, in sessanta o ottanta anni si abiterà dentro un palazzo.

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Benvenuto, e grazie per la segnalazione. Perché non ci racconti qualcosa di più su di te nella sezione apposita? https://ladyreading.forumfree.it/?f=1723462
 
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chemise
view post Posted on 19/2/2015, 21:24




Certo, volentieri. adoro la storia dell'Ancien Regime, i romanzi di Dumas, Lady Oscar ed ovviamente Maria Antonietta...
Ho 30 anni, sto cercando lavoro e nel frattempo ho deciso di prendermi un altro diploma: la maturità artistica (un piccolo sogno che avevo nel cassetto già da tanto tempo).
E' la prima volta che mi iscrivo ad un forum... ma l'argomento era talmente accattivante che non ho saputo resistere ;)
 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 20/2/2015, 10:43




Interessante, di moda non mi intendo, però distinguerei fra maschile e femminile, nel senso che voltata la pagina del vecchio regime, nel giro di poco tempo la moda maschile passa dalla colorata varietà al plumbeo e funereo imperante nero.

Pare che con l'Ottocento gli uomini, in abito da sera, si siano messi a lutto, tutti insieme, per celebrare le esequie dell'allegria e della spensierata leggerezza settecentesca, mantenuta sempre, anche nelle avversità, nella malattia e di fronte alla morte.

Arriva un universo piagnone, arrovellato, lontano anni luce dalla gaia e tollerante sociabilità, dalla razionalità libertina. Si tirano fuori dai sotterranei dell'umanità, le stucchevoli romanticherie, la fedeltà, il noioso amor coniugale.

Scompaiono di colpo, come i dinosauri, i brillanti cicisbei che hanno riempito di gioia e di effimere, inutili, brillantissime costumanze, la vita di un'élite irripetibile, mai vista prima e sparita per l'eternità.

Quindi se il punto di partenza della "modernità più radicale" è stato questo capo di abbigliamento, il seguito non è stato poi così bello. Almeno per gli uomini.

Sembra che tu abbia consuetudine con l'autore. Lo conosci? Se sì verifica che l'originale della scheda sia depurato dal refuso.

Trianon, la impone come dresscode delle sue fêtes champêtres e lancia la tendenza attraverso lo scandaloso ritratto di Vigée Lebrun

Edited by Giacomo Girolamo Casanova - 20/2/2015, 12:22
 
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chemise
view post Posted on 20/2/2015, 12:13




il saggio prende in esame la moda femminile... la chemise è realmente un'innovazione radicale perché libera le donne dai corsetti e dai panier (le strutture interne della gonna).
Per la prima volta dopo secoli possono correre liberamente, non devono più entrare di lato da una porta, possono vestirsi autonomamente senza l'aiuto di una cameriera.
Ti sembra cosa da poco? ;)
Per arrivare ad una simile liberazione del corpo femminile bisogna aspettare i primi anni del Novecento (dato che l' Ottocento vedrà un ritorno alle gabbie fisiche e mentali per le donne).

Il tuo discorso sulla moda maschile (che il libro non prende in esame, se non di sfuggita) è un' interpretazione interessante ;)
 
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view post Posted on 20/2/2015, 14:41
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Arciduca /Arciduchessa

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Leggendo il post di Adriano, quando parla dell'austero '800, avevo pensato anch'io immediatamente ai corsetti, che erano davvero a volte "una gabbia fisica e mentale" per le donne dell'epoca.

Sicuramente, è più interessante indagare i cambiamenti che si sono verificati nell'abbigliamento femminile, perchè ad ogni cambiamento corrisponde un cambiamento del ruolo della donna nella società e anche un cambiamento della società stessa.

Curiosamente sarà Coco Chanel, negli anni '20, a compiere una nuova rivoluzione nell'abbigliamento femminile, introducendo un materiale che fino a quel momento veniva usato, anche in questo caso, solamente per creare biancheria: il jersey, un materiale morbido e duttile, che non era rigido e dava libertà di movimento.

Insomma, se trovo il libro, lo comprerò sicuramente, perchè l'argomento merita un approfondimento!!
Al proposito, cercando altre notizie, ho trovato questa definizione dell'autore del libro, che mi è piaciuta particolarmente:
«Osservare questa fase di transizione attraverso la chemise – scrive – è stato come staccare ad uno ad uno i petali di una margherita: ogni petalo un aspetto culturale o un significato da attribuire, ma è stato anche come seguire un filo che corre dall’Inghilterra alla Martinica, che arriva a Parigi e poi a Versailles, che abbandona la Francia per tornare a Londra, che ricompare a Parigi per propagarsi in tutto il mondo civilizzato e che infine, come nelle fiabe, scompare nel nulla».
 
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chemise
view post Posted on 20/2/2015, 21:23




il libro può essere ordinato in qualsiasi libreria, se non sbaglio è distribuito dal gruppo di cui fa parte la Feltrinelli e puoi scaricare l'ebook dall'App Store di Apple... prova ad andare sul sito della casa editrice: Europa edizioni.
C'è anche la scheda personale dell'autore! :-)
 
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6 replies since 19/2/2015, 18:07   295 views
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