Maria Antonietta - Regina di Francia

La Villa inglese del '700

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elena45
view post Posted on 18/8/2014, 09:25 by: elena45
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Marie-Antoinette

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CITAZIONE
Sotto il profilo culturale, i proprietari delle Ville venete e di quelle inglesi erano simili nella predilezione e nella conoscenza profonda della letteratura e dei costumi dell'antica Roma, che li portò a intendere lo spirito di Villa come quello di Virgilio, Orazio, Plinio il Giovane e a considerare Andrea Palladio come il massimo studioso, interprete e restauratore, in campo architettonico, del mondo antico.

Condivido totalmente questo giudizio, che considera implicitamente ancora una volta il nostro paese modello di cultura.
Per quanto riguarda la tua valutazione sul topic dedicato ai giardini inglesi, effettivamente abbiamo sorvolato sull'aspetto delle costruzioni, ovviamente per non essere dispersivi. Mi riprometto di fare mente locale e di trovare qualche spunto di discussione, soprattutto per quanto riguarda gli architetti che hanno attuato il cosiddetto neopalladianesimo.

In realtà, già prima del '700, Inigo Jones, architetto inglese di umili origini, si ispirò alle opere palladiane e all'architetto romano Vitruvio, che studiò sul campo accompagnando in Italia Thomas Howard, XXI conte di Arundel, il più grande collezionista della storia inglese, un personaggio che noi conosciamo (#entry552357247) e che lanciò il suo amico nel campo dell'architettura.


Antoni van Dick - Inigo Jones (1573-1652) - NPG, Londra.
L'elenco delle opere di Jones lo trovi qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Inigo_Jones.

Ma noi possiamo intanto ricordare Wilthon House che abbiamo citato nel topic sui giardini (#entry548339546), omettendo di citare l'autore della sua prima e più importante trasformazione, l'architetto Inigo Jones, appunto.


Philip Herbert, 4° conte di Pembroke (#entry548375952), nella prima metà del '600 (1636/40), fece abbattere la dimora in stile tudoriano del suo antenato, e incaricò Jones di erigere una nuova, grandiosa abitazione.
Ecco, per esempio, la facciata Sud della casa presenta elementi dello stile palladiano, come la "finestra veneziana" al centro del primo piano.
Era prevista un'ala simmetrica sviluppata verso Nord, ma non fu mai costruita per la rottura del conte con Carlo I durante la Guerra civile.
Questo inciderà anche sullo sviluppo dello stile ispirato al Palladio, che verrà abbandonato per decenni, prima di rifiorire, giacchè troppo legato agli anni del conflitto.

Infatti, solo un secolo dopo (1736/37), Henry Herbert, 9°conte di Pembrocke, lui stesso architetto, costruì il bellissimo ponte, a completamento dell'immagine "palladiana" del complesso:



Edited by elena45 - 18/8/2014, 16:53
 
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