Maria Antonietta - Regina di Francia

La Villa inglese del '700

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view post Posted on 21/8/2014, 17:12
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Marie-Antoinette

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Effettivamente c'è stata un'evoluzione nello stile palladiano britannico: dalla severità di Inigo Jones, William Bruce etc, quelli del XVII secolo per intenderci, a Burlington, Kent etc, attivi nella prima metà del '700, che sono più eleganti e più leggeri.
Ma, nella seconda metò del '700, Robert Adam respinge tutto questo come "pesante" e "disgustoso", anche se poi finisce lui stesso per attingere all'antichità classica.


Robert Adam (1728-1792), figlio e fratello di architetti, sviluppò uno stile personale che venne chiamato "Adam style".
In Croome Court postata da Tiziana (#entry547773315), ad esempio, costruita tra il 1751-52 su progetto (nientemeno) di Capability Brown, Adam realizzò gli interni con stucchi e decori che si avvicinavano al rococò.


La Lunga Galleria di Croome Court.

L'elenco delle opere di Robert Adam è lunghissimo. Citiamo una country house (per modo di dire) che già conosciamo:


Kedleston Hall, costruita a partire dal 1759 per Sir Nathaniel Curzon, barone di Scarsdale (#entry544158626).

Epigono di Robert Adam si considera John Carr (1723-1807), architetto molto attivo nel Nord del paese, che ristrutturò tra l'altro Welbeck Abbey, la dimora dei Cavendish Bentinck (#entry448287024).

E' ovvio, come dice giustamente l'amico Casanova, che simili argomenti richiederebbero un approfondimento maggiore: un excursus veloce non ci permette di cogliere le caratteristiche del movimento architettonico, la sua evoluzione e i rapporti con le vicende politiche. Cercheremo, per nostro conto, di capire meglio.

Edited by elena45 - 31/8/2014, 11:00
 
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Giacomo Girolamo Casanova
view post Posted on 22/8/2014, 13:56




Le ville settecentesche inglesi, per arrivare sino a noi, hanno dovuto superare molte peripezie. In alcuni periodi le tasse di successione erano talmente elevate da condurre all'abbandono e alla distruzione di molte magioni nobiliari. Anche i costi di recupero talvolta erano proibitivi il che accade, ancora ai giorni nostri, a Venezia dove bellissimi palazzi stanno finendo in rovina per mancanza di manutenzione o perché i proprietari non ce la fanno più a mantenerli o perché malgrado siano in vendita nessuno si imbarca nella difficile e costosissima opera di recupero.

Ogni tanto però le cose vanno per il verso giusto come in questo caso in cui una villa di stile neoclassico, Barlaston Hall, fu acquistata al prezzo simbolico di una sterlina nel 1981. Acquistata successivamente dai proprietari attuali nel '92, dopo anni di restauri, è ora in vendita per 2,3 milioni di sterline. Notizia ripresa da La repubblica.

Qui la voce di wiki:
http://en.wikipedia.org/wiki/Barlaston_Hall

Qui altre immagini:

https://www.google.it/search?q=barlaston+h...iw=1024&bih=672
 
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view post Posted on 22/8/2014, 16:28
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Arciduca /Arciduchessa

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L'architetto John Carr lavorò anche a Burton Constable Hall.



Dimora elisabettiana fu rinnovata sia all'esterno che all'interno nella seconda metà del '700 grazie alla volontà di William Constable, aderendo al nuovo gusto.

Il gentiluomo inglese aveva compiuto numerosi Grand Tour, dimorando diverso tempo in Italia.
Per la sua villa acquistò nel Belpaese molte opere d'arte e pezzi d'antiquariato.

A Burton Constable Hall incaricò i più celebri architetti del momento, tra i quali anche Lancelot Capability Brown per il terreno circostante la villa.

Lo stile palladiano fu applicato anche alle scuderie, che furono ricostruite ex-novo,su disegno dell'architetto Timothy Lightoler.
L'equitazione era una delle grandi passioni di William Constable, appassionato altresì di arte, storia e scienze (la country house è qualificata come un museo ed ha circa 30 stanze aperte al pubblico, tra cui un Cabinet delle curiosità scientifiche).



Edited by reine Claude - 22/8/2014, 19:46
 
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Sofia Boscani
icon1  view post Posted on 5/8/2017, 10:35




Grazie di cuore per avermi segnalato il testo di J. Ackerman "La villa", l'ho trovato estremamente interessante, istruttivo e profondo sull'argomento in esame.
La descrizione della storia della Villa nel corso dei secoli è inquadrata non solo attraverso la spiegazione dei particolari architettonici in modo facile da capire anche per un profano come me ma anche con un sapiente gusto storico che la inquadra in modo chiaro e comprensibilissimo.
Non ho contributi personali da dare su questo tema affascinante ma seguirò con interesse questo forum che ho conosciuto per puro caso.
Grazie ancora per i preziosi consigli, suggerimenti e informazioni di tutti.

Sofia
:D
 
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Sofia Boscani1
icon1  view post Posted on 5/8/2017, 10:36




Grazie di cuore per avermi segnalato il testo di J. Ackerman "La villa", l'ho trovato estremamente interessante, istruttivo e profondo sull'argomento in esame.
La descrizione della storia della Villa nel corso dei secoli è inquadrata non solo attraverso la spiegazione dei particolari architettonici in modo facile da capire anche per un profano come me ma anche con un sapiente gusto storico che la inquadra in modo chiaro e comprensibilissimo.
Non ho contributi personali da dare su questo tema affascinante ma seguirò con interesse questo forum che ho conosciuto per puro caso.
Grazie ancora per i preziosi consigli, suggerimenti e informazioni di tutti.

Sofia
:D
 
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view post Posted on 5/8/2017, 21:13
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Arciduca /Arciduchessa

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Grazie a te per le gentili parole e un caloroso benvenuto! :)

Il libro è molto interessante in effetti. Anche per me è stata una lettura affascinante!

Alla prossima!
 
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Sofia Boscani2
icon1  view post Posted on 2/12/2017, 15:37




CITAZIONE (reine Claude @ 5/8/2017, 21:13) 
Grazie a te per le gentili parole e un caloroso benvenuto! :)

Il libro è molto interessante in effetti. Anche per me è stata una lettura affascinante!

Alla prossima!

Ciao a tutti,
vorrei sapere se nel forum sulla Villa inglese nel Settecento ci sono stati altri contributi. Non mi pare di aver visto altre pubblicazioni sull'argomento che tanto mi affascina.
Oltre al bel libro "Villa" di Ackerman qualcuno ha da suggerirmi qualche altra pubblicazione reperibile?

Grazie e un caro saluto a tutti voi
Sofia :)
 
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view post Posted on 4/12/2017, 14:04
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Marie-Antoinette

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Forse potrebbe interessarti anche questa discussione.
#entry547773315

Elena nelle ricostruzioni delle genealogie delle famiglie nobili inglesi, spesso fa cenno alle loro dimore.
Purtroppo non conosco pubblicazioni sulle dimore inglesi.
Spero di esserti stata utile.
 
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view post Posted on 4/12/2017, 23:49
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Marie-Antoinette

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Nel topic "Castelli inglesi" ho fatto un elenco delle dimore nobiliari che ho incontrato nelle ricostruzioni genealogiche di alcune famiglie dell'aristocrazia britannica. Vai in #entry552546467
 
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Sofia Boscani2
view post Posted on 5/12/2017, 15:34




Ti ringrazio Anna, molto interessante la discussione che mi hai inviato. Ne faccio tesoro insieme alle altre e se, eventualmente, mi capita tra le mani una pubblicazione sull'argomento giardino all'inglese, te lo comunico.
A presto
 
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icon1  view post Posted on 2/9/2018, 17:07

Nobile

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Ho trovato, per chi fosse interessato alle ville venete tra Quattrocento e Cinquecento una bella pubblicazione non recente purtroppo (2005) di Michelangelo Muraro "Civiltà delle ville venete" e fotografia di Paolo Marton (Magnus Edizioni), tutto dedicato alle ville inserite in un contesto storico ben preciso legato alla Venezia dell'epoca tra Quattrocento e Cinquecento. Oltre alle fotografie stupende delle ville venete e dei loro parchi quello che di più interessante si trova nel testo è la prima parte introduttiva. Qui infatti viene fatta una sintesi efficacissima di svariati elementi che spiegano la villa come specchio di un contesto storico e sociale preciso. Come vi avevo promesso a suo tempo, qualora avessi trovato un testo abbastanza valido, come in questo caso, ve lo avrei segnalato: ed eccomi qui a farlo, appunto.

Il contesto della nascita della civiltà delle delle ville venete, il cui prototipo è la villa di Francesco Petrarca vicino ai monti Euganei, mette insieme diversi elementi: il grande sviluppo economico sul mare di Venezia, l'arricchimento del patriziato veneziano che ha consentito la costruzione di questi magnifici edifici, l'indipendenza della Repubblica della Serenissima dai potenti Stati d'Europa e dalla Chiesa che ha addirittura diffuso nel Veneto una forma di religiosità differente da quella romana (gli anabattisti) e che ha influenzato la mentalità borghese dei signori del luogo, il diffondersi di un neo-feudalesimo dopo che Venezia, abbandonando in parte i traffici marittimi, si è rivolta nell'entroterra conquistando e occupando vasti spazi agricoli la cui economia era strettamente legata alla villa; questi suggerimenti ed altri introducono la civiltà delle ville venete in modo chiaro e interessante ripercorrendone la storia dal Quattrocento all'Ottocento con un breve cenno al Novecento e alla stretta contemporaneità. Segue nel testo la parte fotografica dii tutte le più importanti ville venete che comprende quasi quattrocento pagine ricche di meravigliose inquadrature dei palazzi di campagna con le opere d'arte che contengono, per finire con l'indice dei nomi, dei luoghi e degli argomenti corredati da una cartina che ne individua l'esatta posizione geografica sul territorio veneto.

Le analogie con l'Inghilterra del Settecento e le sue ville è ben messa in luce (fra l'altro ci sono anche molti riferimento all'Ackerman): società borghese dinamica e affaristica, cultura religiosa libera e svincolata all'ortodossia cattolica, esaltazione della natura con la cura dei giardini, ricerca del prestigio sociale attraverso i simboli dell'architettura, ispirazione ai classici ecc. A quanto pare le due diverse epoche e contesti geografici hanno molto in comune e lo studio del parallelismo Veneto-Inghilterra permette di cogliere una linea di continuità che spiegherebbe meglio fenomeni apparentemente distanti. Si tratta di una chiave di lettura da approfondire sotto parecchi aspetti: un'euristica del fenomeno architettonico e, potrei dire, botanico può diventare chiave di lettura dei fatti storico-sociali di grande utilità e interesse.
Partento dall'Ackerman mi si è aperto un mondo incredibilmente vasto che continuo a studiare ed è infinita la ricerca in questa direzione (e in altre parallele).
Un caro saluto
Sofia
 
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view post Posted on 2/9/2018, 21:35
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Marie-Antoinette

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Grazie per questo suggerimento, Sofia, e per la dettagliata recensione del volume. Se ci hai scritto, immagino che tu ci segua "nell'ombra" da un bel po'. Dicci due parole su di te in "presentazioni" ;)
 
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view post Posted on 3/9/2018, 14:56
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Arciduca /Arciduchessa

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CITAZIONE (sofia.boscani@gmail.com @ 2/9/2018, 18:07) 
Ho trovato, per chi fosse interessato alle ville venete tra Quattrocento e Cinquecento una bella pubblicazione non recente purtroppo (2005) di Michelangelo Muraro "Civiltà delle ville venete" e fotografia di Paolo Marton (Magnus Edizioni), tutto dedicato alle ville inserite in un contesto storico ben preciso legato alla Venezia dell'epoca tra Quattrocento e Cinquecento. Oltre alle fotografie stupende delle ville venete e dei loro parchi quello che di più interessante si trova nel testo è la prima parte introduttiva. Qui infatti viene fatta una sintesi efficacissima di svariati elementi che spiegano la villa come specchio di un contesto storico e sociale preciso. Come vi avevo promesso a suo tempo, qualora avessi trovato un testo abbastanza valido, come in questo caso, ve lo avrei segnalato: ed eccomi qui a farlo, appunto.

Il contesto della nascita della civiltà delle delle ville venete, il cui prototipo è la villa di Francesco Petrarca vicino ai monti Euganei, mette insieme diversi elementi: il grande sviluppo economico sul mare di Venezia, l'arricchimento del patriziato veneziano che ha consentito la costruzione di questi magnifici edifici, l'indipendenza della Repubblica della Serenissima dai potenti Stati d'Europa e dalla Chiesa che ha addirittura diffuso nel Veneto una forma di religiosità differente da quella romana (gli anabattisti) e che ha influenzato la mentalità borghese dei signori del luogo, il diffondersi di un neo-feudalesimo dopo che Venezia, abbandonando in parte i traffici marittimi, si è rivolta nell'entroterra conquistando e occupando vasti spazi agricoli la cui economia era strettamente legata alla villa; questi suggerimenti ed altri introducono la civiltà delle ville venete in modo chiaro e interessante ripercorrendone la storia dal Quattrocento all'Ottocento con un breve cenno al Novecento e alla stretta contemporaneità. Segue nel testo la parte fotografica dii tutte le più importanti ville venete che comprende quasi quattrocento pagine ricche di meravigliose inquadrature dei palazzi di campagna con le opere d'arte che contengono, per finire con l'indice dei nomi, dei luoghi e degli argomenti corredati da una cartina che ne individua l'esatta posizione geografica sul territorio veneto.

Le analogie con l'Inghilterra del Settecento e le sue ville è ben messa in luce (fra l'altro ci sono anche molti riferimento all'Ackerman): società borghese dinamica e affaristica, cultura religiosa libera e svincolata all'ortodossia cattolica, esaltazione della natura con la cura dei giardini, ricerca del prestigio sociale attraverso i simboli dell'architettura, ispirazione ai classici ecc. A quanto pare le due diverse epoche e contesti geografici hanno molto in comune e lo studio del parallelismo Veneto-Inghilterra permette di cogliere una linea di continuità che spiegherebbe meglio fenomeni apparentemente distanti. Si tratta di una chiave di lettura da approfondire sotto parecchi aspetti: un'euristica del fenomeno architettonico e, potrei dire, botanico può diventare chiave di lettura dei fatti storico-sociali di grande utilità e interesse.
Partento dall'Ackerman mi si è aperto un mondo incredibilmente vasto che continuo a studiare ed è infinita la ricerca in questa direzione (e in altre parallele).
Un caro saluto
Sofia

Il libro di cui parli, che sembra molto interessante anche per la quantità di belle foto, ha sicuramente molte informazioni che arricchirebbero un altro topic dedicato proprio alle ville venete, questo: https://ladyreading.forumfree.it/?t=66735049

Il nome dell'autore mi ha fatto venire in mente degli appunti che avevo preso a suo tempo sui rapporti della Serenissima con la terraferma, proprio nel periodo che va dalla metà del '400 al '500.
Tra i miei appunti ho trovato invece il nome di Daniele Beltrami, autore del libro "Saggio di storia dell'agricoltura nella repubblica di Venezia (durante l'età moderna)". Questo libro è sicuramente più specifico e non so se ti potrebbe interessare, ma aiuta senz'altro a capire le ragioni delle trasformazioni economiche e politiche di quella regione in quel determinato periodo storico. E tutto ciò che ne è conseguito a livello culturale e artistico!

A presto! :)

 
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sofia.
view post Posted on 22/8/2019, 09:42




Ciao,

dopo un bel po' che non mi faccio sentire, vorrei ringraziare tutti per i suggerimenti letterari che mi avete dato a proposito di storia di Venezia e d'Inghilterra a confronto.
Ho letto (in realtà già da tempo) il libretto di Daniele Beltrami "Saggio di storia dell'agricoltura nella Repubblica di Venezia durante l'età moderna" e mi è venuto in mente che, oltre ad una ricostruzione storica di Venezia e delle sue espansioni in terraferma che hanno prodotto la grande fioritura delle ville, è interessante immaginare una sorta di "viaggio" esplorativo geografico-storico attraverso cui ricostruire mentalmente la storia che porta alla nascita delle ville venete nel Quattrocento.
Il nostro viaggio veneziano parte dalla costa Istriana nei secoli medievali, per passare tra X e XV secolo all'espansione della Serenissima sulla costa dalmata, albanese e nelle isole dell'Egeo (Creta, Rodi, Cipro), per arrivare alla stessa costa veneta da Grado ad Adria (o Cavarzere), e giungere tra XVII-XVIII secolo nella pianura Padana lungo il Po fino a Cremona e da qui lungo l'Adda quasi fino a Milano e concludere, infine, nel culmine del periodo aureo di Venezia fino a Malcesine sul Garda.
Naturalmente la suddetta ricostruzione del nostro viaggio non è mia ma di Daniele Beltrami, appunto, che la suggerisce proprio nelle prime pagine del suo volumetto che, a dispetto dell'esiguo numero di pagine, affronta molto bene un tema forse poco trattato : la storia della Repubblica veneta in età moderna. Credo che il tema sia affascinante e di sicuro collegamento con l'altro, altrettanto affascinante, dello sviluppo delle ville signorili in età moderna in Italia e in Inghilterra la cui trattazione si trova nelle pagine di James S. Ackerman "Villa".
Il tutto mi suggerisce quindi un percorso geografico-storico che può essere oggetto di una ricerca intorno alla villa in età moderna. Il tema si lega strettamente alla parallela storia agraria in questi Stati in quanto lo sviluppo della villa intesa come residenza signorile non è disgiunto dall'agricoltura che costituiva, ancora in età moderna, la principale fonte non solo di sostentamento ma di arricchimento delle classi sociali. La società agraria europea permane infatti fino alla vigilia (e forse oltre) della Rivoluzione industriale quando, con lo sviluppo manifatturiero e l'introduzione del macchinismo, l'agricoltura passa in secondo piano nell'economia degli Stati europei. Il passaggio, neppure troppo lento, da una società agraria in prevalenza ad una industriale-manifatturiera è un momento cruciale di cambiamento dei modelli di vita e degli stili di comportamento e anche del contemporaneo declino della villa, segno e simbolo, appunto, di un modello sociale prevalentemente agrario.
Cercherò di ricostruire questo sviluppo storico man mano procedono le mie letture.
Nel forum è possibile eventualmente pubblicarne il contenuto in modo da renderlo visibile a tutti ?
Non sarà però nel breve periodo in quanto il tempo a mia disposizione non mi permette di lavorarci sopra continuamente. Eventualmente mi piacerebbe sapere la modalità di pubblicazione.


Grazie e un caro saluto

Sofia B.
 
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view post Posted on 22/8/2019, 18:20
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Arciduca /Arciduchessa

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Ciao Sofia!
Mi fa piacere che il libro che ti ho segnalato ti sia stato utile per continuare le tue ricerche; personalmente leggerò volentieri tutto quello che vorrai pubblicare qui sul forum su questo tema particolarmente interessante.
Se vuoi creare un nuovo topic, devi andare nella sezione in cui vuoi scrivere (ad es. qui in Arte, moda e musica): troverai il alto a dx l'indicazione "Nuova discussione". Clicchi e inizi :)

A presto, quindi!
 
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35 replies since 17/8/2014, 10:44   3690 views
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