Maria Antonietta - Regina di Francia

Élisabeth-Louise Vigée - Le Brun, Pittrice nel Settecento francese

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Mlle Marianne
view post Posted on 9/10/2014, 20:35




Ho il desiderio di presentarvi una pittrice francese che mi sta molto a cuore, per la sua bravura nel dipingere ritratti. Qui segue la sua biografia. Premetto di averla presa quasi tutta su internet perché non avevo molte informazioni e ci sarei rimasta male nel tralasciare alcuni particolari.

Élisabeth-Louise Vigée nacque a Parigi nel 1755. Venne messa a balia in campagna e all’età di sei anni tornò nella sua città natale dove entrò in collegio, nel convento della Trinità. Fin da piccola si notò la sua passione per il disegno e il padre, quando Élisabeth aveva circa otto anni, rimase estasiato davanti a un suo lavoro. All’età di undici anni Élisabeth tornò a vivere in famiglia.
Passati i quattordici anni, diventò una delle donne più belle di Parigi e già a quindici anni si affermò come pittrice professionista. Il padre di Élisabeth, Louis Vigée, morì quando lei aveva ancora 14 anni e sua madre, nel 1768, si risposò con un ricco gioielliere, Jacques-François Le Sèvre.
Nel 1775 offrì due suoi ritratti all'Académie Royale, ottenendone in cambio l'ammissione alle sedute pubbliche. Il 31 maggio 1783 fu ammessa alla Accademia Reale di pittura e scultura (che divenne nel 1795 Académie des Beaux Arts). Élisabeth cominciò a vivere facendo ritratti e, con facilità, trovò il suo posto nella società dei grandi del regno. In particolare, entrò nelle grazie di Maria Antonietta, giunta in Francia nel 1770 per sposare il Delfino, e divenne la sua pittrice preferita. Il 7 agosto 1775 Élisabeth Vigée sposò Jean-Baptiste-Pierre Le Brun, pittore sfaccendato (sfrutterà la celebrità della moglie), giocatore accanito e altrettanto accanito donnaiolo. Tuttavia Le Brun era anche un grande mercante di quadri, che fece molto per la carriera della moglie. Il 12 febbraio 1780 Elisabeth diede alla luce la prima e unica figlia, Jeanne-Julie-Louise.
Avendo conquistato la simpatia di Maria Antonietta, come detto, e avendo quindi familiarità con l’ambiente di corte, sul suo conto nacquero pettegolezzi e vere e proprie calunnie: venne attribuita ad orge, dissipazione e relazioni adulterine, così come avveniva per la sua protettrice Maria Antonietta. Ma forse ebbe veramente due relazioni con il conte di Vaudreuil, già amante della favorita della regina, Yolande de Polastron, duchessa de Polignac, e quella con Calonne, ministro delle finanze che succedette a Necker nel 1783.
Nell'estate del 1789 Madame Vigée-Lebrun era ospite di Madame du Barry, di cui aveva iniziato il ritratto. Le due donne sentirono tuonare il cannone dentro Parigi. L'antica amante del re avrebbe esclamato «Ai tempi del re Luigi XV queste cose non sarebbero accadute!». Nella notte fra il 5 e il 6 ottobre 1789, Elisabeth lasciò Parigi con sua figlia e 100 luigi, lasciandosi dietro il marito, i quadri e il successo. Dirà più tardi, della fine dell'Ancien Régime, «Allora regnavano le donne. La rivoluzione le ha detronizzate».
Mentre a Parigi infuriava la rivoluzione, la pittrice fu invitata, e continuò così a dipingere, in tutte le corti d'Europa (Roma, Vienna, Londra e San Pietroburgo), rifiutandosi di leggere i giornali, per non sapere quali dei suoi amici erano stati ghigliottinati.
Nel 1800 sua figlia si sposò, contro la volontà materna. Questo evento fu per Élisabeth un vero strazio: delusa dal marito, ella aveva fondato tutto il proprio mondo affettivo su quell'unica figlia, che ora l'abbandonava. Le due donne non si riconciliarono mai del tutto.
Nel 1805 la pittrice eseguì il ritratto di Carolina Murat, una delle sorelle di Napoleone, ma evidentemente l'ambiente non le piacque se il suo commento fu: «Ho dipinto delle vere principesse: non mi hanno mai infastidita e non mi hanno mai fatto aspettare».
Nel 1809 Élisabeth , a 54 anni, prese a vivere tra Parigi, dove aprì un salotto letterario, e Louveciennes, in una casa di campagna vicino al castello di Madame du Barry, alla quale prima della rivoluzione aveva fatto 3 ritratti.
Nel 1813, perse il marito. La figlia morì, nel 1819, a trentanove anni. Nel 1842 si spense anche lei, all’età di ottantasette anni.

Élisabeth e Maria Antonietta ebbero un ottimo rapporto e secondo me questa loro amicizia, se così posso definirla, si legge anche tra le righe di una descrizione della sovrana scritta proprio dalla pittrice nel suo libro, che non ho ancora avuto la fortuna di leggere e spero di poterlo fare al più presto, “Memorie di una ritrattista” (1835), noto in francese come “Souvenirs”. Vi lascio con questo breve e delizioso estratto:

“Maria Antonietta era alta, straordinariamente ben fatta, abbastanza formosa, ma non pingue. Aveva splendide braccia, mani piccole perfettamente conformate, piedi graziosi. Era la donna di Francia dal più bell'incedere: teneva la testa molto alta, con una maestà che faceva riconoscere la sovrana in mezzo a tutta la corte, ma senza che questo nuocesse minimamente a quanto di dolce e di benevolo v'era nel suo aspetto. È difficilissimo dare un'idea di tanta grazia e di tanta nobiltà a chi non abbia personalmente visto la regina. I suoi tratti non erano regolari; aveva ereditato dalla sua famiglia quell'ovale lungo e stretto del viso tipico delle sue origini austriache. I suoi occhi, non grandi, erano quasi azzurri; aveva lo sguardo vivo e dolce, il naso sottile e grazioso, la bocca regolare, nonostante le labbra fossero piuttosto marcate. Ma l'incarnato splendente era la connotazione più straordinaria del suo viso. Non ne ho mai visto uno così luminoso, e dire luminoso è l'unico modo per descriverlo: la sua pelle era, infatti, così trasparente da non prender l'ombra. Non potevo quindi rendere i contrasti come avrei voluto: mi difettavano i colori per dipingere quella freschezza, quei toni così fini, tipici della sua deliziosa figura, che non ho mai trovato in nessun'altra donna.”


P.S.
Non ho allegato immagini perché non nascondo di avere avuto qualche difficoltà nel farlo, ma vi invito comunque a cercarle su internet, se l’argomento vi interessa ;) .
 
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view post Posted on 10/10/2014, 21:13
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Arciduca /Arciduchessa

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Ammiro molto questa pittrice!!

Nel corso della sua lunga esistenza ha realizzato oltre 800 dipinti, tra ritratti e paesaggi.
Ha eseguito numerosi autoritratti, dipingendosi quasi sempre con l'immancabile tavolozza di colori!

Ne posto uno che mi piace molto per la sua freschezza:




Molto bello anche questo ritratto delle sorelle Alexandra ed Elena Pavlovna, dipinto durante il suo soggiorno a San Pietroburgo:




I ritratti di Maria Antonietta, sono tutti veramente splendidi, in particolare quello celebre con la rosa! :)

Meno noti forse i paesaggi (ma mi sembra che siano anche meno riusciti, rispetto alle altre sue opere):

 
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1 replies since 9/10/2014, 20:35   438 views
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