Ciò che il mondo dedica a Maria Antonietta

Qui notizie, sito di fragranze:

www.fragrantica.com/designers/Oriza-L.-Legrand.html

La Oriza è una piccola società, con un capitale modesto di circa mezzo milione di euro. Qui notizie societarie:

Oriza L. Legrand Parfums SAS au capital de 500.000 € Siège social : 35 rue de Richelieu – 75001 Paris – France RCS de Paris 753 364 066 Tel: + 33 (0)1 71 93 02 34

Qui il sito:

www.orizaparfums.com/accueil.html

Qui la collezione di profumi:

www.orizaparfums.com/parfums_accueil_collections.html

I prezzi non mi sembrano disumani: circa 120€ per 100 ml.

Qui il punto vendita in Italia, pare sia l’unico:

www.orizaparfums.com/points_de_vente.html

Poi dite che divago ma quando si dice le coincidenze: il punto vendita è a Verona, che dette i natali a un poeta, Catullo, il quale scrisse un trattatello di cosmetica Medicamina faciei (L’arte del trucco). In più scrisse pure una poesia dedicata all’amico Fabullo in cui il profumo è un dono garbato e conviviale:

Bene cenerai(1) da me, o mio Fabullo(2),
tra pochi giorni(3), se gli dèi ti assistono,
se porterai con te una buona cena
abbondante, non senza una fanciulla
splendida(4), e vino e sale(5), e tante risa.
Bellezza mia(6), se porti ciò che dico,
potrai cenare bene; il borsellino
del tuo Catullo infatti abbonda solo
di ragnatele(7). Avrai in cambio sincero
affetto, e quanto v’è di più dolce
e raffinato. Ti darò infatti un profumo(8),
dono di Venere e degli Amorini(9) alla mia bella.
Quando lo odorerai, Fabullo,
pregherai gli dei di farti diventare tutto naso.

da Catullo, Poesie, trad. di L. Canali, Giunti, Firenze, 1997

1. cenerai: la cena nel mondo romano era il pasto più importante, al quale le classi sociali agiate si dedicavano dalle tre del pomeriggio, a volte anche fino a notte inoltrata.
2. Fabullo: è uno dei più cari amici di Catullo, citato anche in altri carmi, insieme a pochi altri, tra cui Veranio.
3. tra pochi giorni: Fabullo si trovava in quel periodo in Spagna.
4. fanciulla splendida: normalmente le cene erano allietate dalla presenza di fanciulle, che potevano essere schiave o liberte, cioè schiave liberate. Le cene erano accompagnate pure da musica e danze.
5. sale: inteso in senso polivalente, sia come il sapore delle vivande, sia come arguzia, allegria.
6. Bellezza mia: nel testo latino, Catullo si rivolge all’amico con l’aggettivo venuste, da venustus: “fine”, “raffinato”.
7. il borsellino… ragnatele: Catullo apparteneva ad una classe sociale benestante, come attestano le proprietà
della sua famiglia nel veronese. Qui culmina l’ironia, che attesta la grande familiarità con cui si rivolge all’amico.
8. un profumo: durante le cene e i banchetti, i Romani avevano imparato dall’Oriente il gusto di cospargersi di essenze.
9. di Venere e degli Amorini: endiadi; Venere era infatti considerata la madre di Amore-Cupido, di cui gli Amorini citati sarebbero una variazione. Il gioco fonico me-mio evidenzia il tono affettuoso del breve epigramma. Ecco le condizioni per una buona cena! Immagine grottesca di Fabullo, trasformato in un enorme naso per meglio godere del profumo.

Trovo stupendo che esistano ancora tutte queste case di profumeria che erano note già al tempo di Maria Antonietta...altra chicca: qualcuno di voi conosce i profumi Lubin? Erano i preferiti di madame Recamier, e in generale di tutta la jeunesse dorée dell'età napoleonica.

Per quanto riguarda i grandi magazzini giapponesi: ogni volta che trovo qualcuno con cui condividere le mie opinioni in merito all'argomento mi emoziono di brutto. Se proprio vogliamo dirla tutta, le Galeries La Fayette non solo sfigurano a confronto con un Isetan o un Daimaru, ma imho sembrano addirittura dismesse, pacchiane, se non turistiche. Già quando andai a Parigi per la prima volta (17 anni) restai deluso, ritrovandomi in un surrogato di un grande magazzino, con un'atmosfera parecchio caciarona e decisamente diversa da ciò mi aspettavo. Quando poi 5 anni fa sono stato in Giappone e ho visto per la prima volta un depaato locale mi sono reso conto che le mie idee erano fondate. E confermo le impressioni di Adriano: i depachika sono un paradiso, non solo per i gourmand, ma per chiunque, ché è difficilissimo sperimentare altrove una simile aisthesis.

E comunque, ecco la cioccolata di Maria Antonietta: www.debauve-et-gallais.fr/les-class...antoinette.html All'epoca il cioccolato se non consumato in tazza era mangiato sotto forma di dischetti non dissimili da soldini di cioccolato disponibili fino a qualche anno fa (è da una vita che non li vedo in giro)...Debauve & Gallais erano i maitre chocolatier preferiti dalla Reine, naturalmente.

Edited by Pamplemousse - 13/10/2015, 22:17

Il pop corn Casanova non esiste, almeno credo, per il semplice motivo che la percezione dei due personaggi è diversa. Non sono un pubblicitario ma so che queste cose contano moltissimo. A seconda delle caratteristiche, ormai radicate nell'inconscio collettivo, i personaggi possono veicolare messaggi pubblicitari. Non tutti però possono fare tutto. Quindi determinati prodotti potranno essere sostenuti dal nome della regina, altri da quello dell'avventuriero.

Spessissimo il nome di Casanova l'ho visto associato, pure in capo al mondo, ad alberghi, ristoranti bar e locali vari. Perché e più adatto per quel tipo di prodotto. Essendo un avventuriero giramondo e un conquistatore è naturale che venga associato a situazioni di socievolezza, viaggi e intrattenimento. Immagino che nessuno si sognerebbe di chiamare così un antiacido per i bruciorini di stomaco perché con un nome siffatto tutti penserebbero che è poco serio o inefficace.

Perciò il prodotto va accordato con l'immagine che tutti hanno in mente associata a quel personaggio. Quindi la regina sarà condannata per l'eternità a promuovere prodotti frivoli e superflui, Casanova a sostenere gli agenti di viaggio, i proprietari di night e così via.

Beh dai, le praline rosa (colore lezioso e femmineo per antonomasia), le mandorle, così stucchevoli, il burro e il latte...in termini di marketing spicciolo non potrei che associare una cosa simile a nessuno se non a Maria Antonietta. Qualche anno fa le avrei associate a Paris Hilton...ma quest'ultima ha lasciato il tempo che ha trovato, mentre Maria Antonietta è eterna.