Maria Antonietta - Regina di Francia

Versailles - L'Appartement du Roi et l'Appartement intérieur, Gli appartamenti del Re

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celeborn36
view post Posted on 10/10/2010, 14:35




LA PREMIERE ANTICHAMBRE o SALLE DES VALETS DE PIED

Questa stanza, che ora è una semplice antichambre, una volta occupava un rango importante nella distribuzione dell'appartamento, in effetti serviva da sala da ballo, da concerto; essa è decorata con quadri di Joseph Parrocel rappresentanti delle “Battaglie dell’antichità”.

E’ qui che tutte le sere alle dieci, Luigi XIV, ritornando da Mme de Maintenon, cenava “au grand Couvert” in pubblico e al suono delle “Symphonies pour le soupers du Roi” di Michel-Richard de la Lande. Il re era seduto con la schiena rivolta al camino, attorniato dai membri della famiglia reale.
Era pure qui che tutti i lunedì mattina si disponeva una tavola ricoperta con un drappo di velluto verde, dietro la quale una poltrona vuota simbolizzava il Re. Tutti i francesi che avevano una richiesta da formulare o una grazia da domandare potevano depositarvi il loro “placet”, si portavano poi i “placets” al Re, che li annotava di mano sua indicando la risposta da dare: era un esempio di come fosse sopravvissuta la tradizione capetingia della giustizia diretta.

Da questa stanza si spedivano pure i brevetti, le decorazioni, gli incarichi, le pensioni; ma pure le "lettres de cachet".
Alla fine del regno di Luigi XIV e nei regni successivi fu destinata ai valletti incaricati di riconoscere le persone che si presentavano per entrare nell'Oeil-de-Boeuf.


Questa foto l'ho fatta durante l'ultima visita, c'era la porta aperta, di solito questa porta che è nell'Oeil de Boeuf è sempre chiusa.
 
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celeborn36
view post Posted on 10/10/2010, 15:25




LA SECONDE ANTICHAMBRE o L’OEIL- DE-BOEUF

Occupa il posto di due stanze che furono da subito la camera e uno dei due gabinetti del Petit Appartement de la Reine, poi a partire dal 1684, la camera del Re e la sua seconda anticamera che si chiamava pure l’anticamera dei “Bassans” perché era decorata con quadri di questi maestri veneziani.

Nel 1701 Luigi XIV trasferì la sua camera nella sala vicina e riunì queste due stanze in una sola per formare una grande anticamera, battezzata familiarmente “Salone dell’Oeil-de-Boeuf” a causa della finestra ovale che vi si apre a mezzogiorno, nella decorazione del soffitto.
Questo decoro dove Poulletier, Hardy, Gurtrelle, Poirier, Van Clève e Flamen hanno scolpito, su un fondo a mosaico, un grazioso girotondo di bambini che ridono che danno tutto il fascino a questa sala.

Il Re aveva messo qui dei quadri di pittori veneziani, in particolare le opere del Veronese di cui alcune oggi sono tra la collezione del Louvre. Attualmente ci sono i ritratti in costume di Luigi XIV e suo nipote il duca di Chartres di Pierre Mignard, come pure un curioso dipinto di Jean Nocret rappresentante “Gli Dei e le Dee dell’Olimpo sotto i tratti dei membri della famiglia Reale” e proveniente dal castello di Saint-Cloud. Nei sovraporte i ritratti della Regina Marie-Thérèse, di Monsieur fratello del Re che tiene in mano il ritratto di sua figlia maggiore e Madame la Palatina di François de Troy
I tre busti sono quelli di Luigi XIV di Coysevox, di Luigi XV di Gois e di Luigi XVI di Houdon.
Qui i cortigiani aspettavano il momento di essere introdotti nella camera reale, la cui porta era custodita da una guardia svizzera; un paravento della Savonnerie nascondeva durante la giornata il letto della guardia; era in questa sala che si è firmato qualche volta i contratti di matrimonio dei principi del sangue. Tre porte aprono sulla Galerie des Glaces, un’altra a sinistra, dà accesso all’appartamento della Regina: è il passaggio a cui è ricorsa Marie-Antoinette il mattino del 6 Ottobre 1789, per scappare dai rivoltosi. A sinistra delle finestre , una porta di vetro apre su una scala che conduce all’appartamento del Delfino.






 
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celeborn36
view post Posted on 10/10/2010, 16:16




LA CHAMBRE DU ROI

Fu da subito il salone centrale che separava il Petit Appartement du Roi da quello della Reine; apriva allora sulla terrazza attraverso tre porte-finestre che furono sostituite da delle porte alla costruzione della Galerie des Glaces: il decoro dei pilastri d’oro data da questa ristrutturazione.

Nel 1684, la stanza divenne il salone dove il re s’abbigliava, ma nel 1701, Luigi XIV decise di farne la sua camera. Si murarono le tre porte del fondo per formare un’alcova e Nicolas Coustou fu incaricato di scolpire la bella allegoria de “La Francia che veglia sul sonno del Re”. Fu allora che furono scolpite le bordure degli specchi e le belle figure che incorniciano i sovrapporte. Una balaustra dorata, sempre nello stesso posto separa l’alcova dal resto della camera.

L’inverno, l’alcova era tappezzata di un velluto cremisi ricamato d’oro, sulla quale erano appesi dei quadri; l’estate era un broccato d’oro e argento su fondo di damasco cremisi. Lo stesso tessuto ricopriva il letto e le sedie.

I dipinti che ornano questa camera sono, pressappoco, gli stessi scelti da Luigi XIV: nell’attico, “I quattro Evangelisti” e il “Denaro di Cesare” di Valentin; un altro quadro di Valentin “La Chiaroveggente”, oggi al Louvre, è stato sostituito da “Sant’Agar nel deserto” di Lanfranco. Nei sovrapporte “San Giovanni Battista” del Caracciolo, “Maria Maddalena” del Dominichino e due ritratti di Van Dyck, il suo “Autoritratto” e il “Marchese de Moncade” .
E’ in questa stanza che il Re accordava qualche volta le sue udienze; che Luigi XIV pranzava “au petit couvert” e che avevano luogo ogni giorno le cerimonie del “lever” e del “coucher” con le loro “Entrées” successive e il loro riti minuziosi. Ed èqui che morì, dopo 72 anni di regno, il 1 settembre 1715, con una serenità e una grandezza alla quale pure i suoi nemici resero omaggio.

Luigi XV si fece costruire una nuova camera nel suo appartamento privato, meno fredda e più confortevole, ma continuò ad utilizzare questa per il suo “lever” e il suo “coucher”. Nel 1761 fece sostituire l’unico caminetto di Luigi XIV con i due attuali, sui quali sono disposti un busto di Luigi XIV di Coysevox, una pendola-barometro come pure quattro candelabri appartenuti al conte di Provenza.

Luigi XVI ha utilizzato questa camera come il suo predecessore. Il 23 marzo 1778, ricevette in udienza solenne Benjamin Franklin e gli altri plenipotenziari americani venuti a firmare il trattato “d’amicizia e di commercio” tra la Francia e gli Stati Uniti.
Il 6 ottobre 1789 è dovuto apparire al balcone, come pure la Regina, davanti ad una folla ammassata nella Cour de Marbre prima di lasciare Versailles per sempre.






 
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celeborn36
view post Posted on 17/10/2010, 14:43




LE CABINET DU ROI O CABINET DU CONSEIL

Qui vi erano prima due stanze, la camera e uno dei due studi del Petit Appartement du Roi, che aprivano sulla terrazza da due porte finestre ciascuna. Nel 1684, queste due stanze divennero il Cabinet du Roi e le Cabinet des Termes, così chiamate a causa delle figure che decoravano il suo soffitto. I muri dei due cabinets erano allora rivestiti di specchi contro i quali erano messe delle piccole console dorate che supportavano dei vasi preziosi e le gemme che si possono ammirare oggi nella Galleria d’Apollo al museo del Louvre.

Era nel primo Cabinet che Luigi XIV presiedeva i diversi consigli, mentre riuniva nel Cabinet des Termes, ogni sera dopo la cena, i principi e le principesse della famiglia Reale.
Nel 1755, Luigi XV riunisce le due stanze in una sola per formare il Cabinet du Conseil, come lo vediamo oggi. Ange-Jacques Gabriel ha disegnato le ammirabili boiserie che sono state scolpite da Antoine Rousseau: si vedono dei piccoli geni che simbolizzano i diversi consigli del Re in tempo di pace e in tempo di guerra. I sovrapporte sono dipinti da Houasse e Verdier, rappresentano delle “Scene della leggenda di Minerva”, provenivano da Trianon.
Il camino di marmo rosso, arricchito da bronzi dorati è ornato da sontuosi oggetti d’arte ordinati da Luigi XV e Luigi XVI; una pendola di stile “rocaille” (1754) e i due vasi di Marte e Minerva in porcellana di Sèvres e bronzi cesellati da Thomire (1787). Il busto di Alessandro Magno in porfido la cui corazza e il drappeggio sono opera di Girardon, e quello di Scipione l’Africano in bronzo, sono state collocate in questa stanza da Luigi XV.
Il broccato blu e oro della tovaglia e dei tabourets sono stati ritessuti a Lione da un modello eseguito per Luigi XV.
Era attorno a questo bello studio che ruotava la vita di corte: il lavoro quotidiano del Re coi suoi ministri, udienze particolari, giuramenti dei grandi ufficiali della Corona, capitoli dell’ordine dello Spirito Santo, “reverences” al momento di una nascita, matrimonio o funerale in seno della famiglia reale. Furono prese qui le decisioni più importanti dei regni di Luigi XV e di Luigi XVI, come nel 1756, il ribaltone delle alleanze e nel 1775 la partecipazione alla guerra d’indipendenza che doveva portare alla nascita degli Stati Uniti d’America.





La porta di vetro a destra del camino apre sulla Galerie des Glaces: il Re la varcava ogni mattina per recarsi alla cappella. La porta vicina a sinistra della grande finestra dà accesso alla sala da bagno del Re.
 
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celeborn36
view post Posted on 17/10/2010, 15:22




CHAMBRE A COUCHER DE LOUIS XV

Essa occupa il posto della sala da biliardo di Luigi XIV. Nel 1738 Luigi ne fece la sua vera camera da letto continuando sempre ad utilizzare la grande camera per le cerimonie ufficiali. Morì qui il 10 maggio 1774 e Luigi XVI vi visse a sua volta fino al 6 ottobre 1789.
L’alcova, chiusa una volta da una balaustra dorata è tappezzata con un lampasso broccato d’oro che riproduce l’ultimo “meuble d’eté” di Luigi XVI. Ai sovrapporte, i ritratti delle figlie di Luigi XV; Mesdames Elisabeth, Henriette e Adelaide; hanno sostituito i quadri di Tiziano, di Antonio Moro, di Rubens e di Van Dyck che si trovavano una volta.

La magnifica commode, che sotto a Luigi XV, era posta di fronte al camino è conservata oggi al Wallace Collection di Londra, e quella che l’ha sostituita sotto Luigi XVI è al castello di Chantilly. Quella che si vede oggi è stata eseguita da Levasseur per la camera del conte d’Artois, fratello di Luigi XVI, al palazzo del Tempio a Parigi.

Una porta dissimulata nella tappezzeria dell’alcova, dà accesso al guardaroba di Luigi XVI, le cui fini boiserie scolpite da Rousseau nel 1788 rappresentano gli attributi della Scienza, delle Arti, della Guerra, della Marina, del Commercio e dell’Agricoltura.








il bidet di Luigi XV

 
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celeborn36
view post Posted on 17/10/2010, 16:17




LE CABINET DE LA PENDULE

Occupa il posto dell’anticamera e di una parte del Cabinet des Tableaux di Luigi XIV. Deve il suo nome alla straordinaria pendola astronomica che ne è il principale ornamento; realizzata dall Ingegnere del Re Passemant, l’orologiaio Dauthiau e il bronzista Caffieri, è stata posta in questa stanza nel gennaio 1754; essa indica la data, l’ora, le fasi lunari e nel globo di cristallo si possono vedere i pianeti operare la loro rivoluzione intorno al sole secondo un movimento dettato da Copernico. Il bel Barometro opera di Jean-Joseph Lemaire è stato ordinato dal Re nel 1772.

Le due tavole sono state eseguite, una da Roumier per l’appartamento di Luigi XV a Versailles e l’altra da Slodtz per il suo appartamento di Compiègne;

Le pitture dei sovrapporte sono delle repliche di vecchie opere di François Boucher.

La statuetta di bronzo è la riduzione, di Vassé, della statua equestre di Luigi XV che Bouchardon aveva eseguito per ornare il centro della Place Louis XV a Parigi, l’attuale Place de la Concorde; essa si trovava già in questa stanza sotto l’Ancien Régime, come pure la statuetta di Federico II in biscuit di Sèvres.

Il Cabinet de la Pendule serviva normalmente da seconda anticamera dei gabinetti privati e qualche volta, la sera da salone di gioco.

E’ in questa stanza che, afferma la Cronaca, Luigi XV firmò e rimise a Mme de Pompadour la conferma della sentenza del Parlamento del 1762 che espulse i Gesuiti dal regno.











 
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celeborn36
view post Posted on 17/10/2010, 17:12




LE CABINET DES CHIENS

Il nome di questa stanza e il decoro della sua cornice ricordano che Luigi XV vi faceva dormire i suoi cani preferiti. Le boiserie provengono dalla vecchia sala del Biliardo di Luigi XIV, trasformata da suo nipote in camera da letto; i quadri di fiori nei sovrapporta sono opera di Jean-Baptiste Monnoyer e Jean-Baptiste Blain de Fontenay. Due dei tavoli sono stati eseguiti da Roumier per il gabinetto dorato vicino, e la terza dai Foliot per l’appartamento di Mme Adelaide a Compiègne.

Questa stanza dove vi erano normalmente i valletti dell’appartamento privato, chiamati familiarmente “garçons bleus” a causa del colore della loro livrea, serviva da prima anticamera alle stanze private: essa apre , in effetti, sul Degré du Roi, che dopo essere stato più volte spostato, fu ricostruito nel 1754 nel luogo attuale. L’accesso di questa scala, la cui rampa è ferro battuto porta il monogramma di Luigi XV, era custodito al piano terra da una piccola sala di Guardie.




(Non ho altre foto di questa stanza perchè era veramente buia)
 
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celeborn36
view post Posted on 17/10/2010, 17:35




SALLE A MANGER DITE “DES RETOURS DE CHASSE”

Essa ha sostituito nel 1750 un piccolo appartamento da bagno.

Una o due volte alla settimana, Luigi XV vi dava una cena ai signori e alle dame che l’avevano accompagnato alla caccia, ed era un favore molto ricercato l’essere ammesso a queste cene. La stanza dei Buffets vicina facilitava il servizio di tavola: i piatti erano preparati nelle cucine particolari del Re, situate al terzo piano. Dopo le cene, il Re e i suoi ospiti si recavano nel cabinet de La Pendule dove terminavano la serata attorno ai tavoli da gioco.



 
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celeborn36
view post Posted on 17/10/2010, 18:54




CABINET INTERIEUR O CABINET D’ANGLE

Occupa una parte del vecchio Cabinet de Tableaux di Luigi XIV. Luigi XV che ne aveva fatto il suo studio di lavoro vi restava per tutta la giornata a lavorare sia solo, sia con i suoi ministri.

E’ la stanza più suntuosa dell’appartamento. Le cornici di vetro e le boiserie sono tra i capolavori di Verbeckt; i mobili che Luigi XV vi ha riunito e che si possono tutt’oggi ammirare, costituiscono, per eleganza della loro forma il più bell’insieme di “Rocaille” come: il medagliere di Gaudreaux (1738), le angoliere di Joubert (1755) e soprattutto il secretaire a cilindro eseguito da Oeben e Riesener dal 1760 al 1769; questo “scrittoio del Re” è senza dubbio il mobile più celebre del mondo.
Sul medagliere vi sono due vasi in porcellana di Sèvres arricchiti da bronzi dorati, e i candelabri eseguiti da Thomire nel 1783 per ricordare il ruolo determinante di Luigi XVI nella guerra d’Indipendenza americana.





 
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celeborn36
view post Posted on 24/10/2010, 21:08




ARRIERE CABINET O CABINET DES DEPECHES

Occupa il posto del Salon Ovale che Luigi XIV aveva fatto costruire nel 1692: ornato da pilastri corinzi e quattro nicchie che ospitavano quattro gruppi di bronzo. Questo salone dava accesso a destra alla Petite Galerie e a sinistra al Cabinet des Coquilles. Nel 1754 Il salone Ovale fu sostituito da uno studio e una sala da bagno.

E’ qui che Luigi XV si intratteneva a spogliare i rapporti degli agenti segreti che arrivano dall’estero e per redigere le istruzioni da consegnare loro: è quindi la sede del “Secret du Roi”.

La piccola vetrina a destra della finestra fu eseguita da Riesener per contenere gli orologi di Luigi XVI.






Nella vetrinetta c'è un busto della Teresona!
 
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celeborn36
view post Posted on 24/10/2010, 21:35




LA PIECE DE LA VASSEILLE D’OR

E’ il vecchio appartamento di Madame Adélaïde . Ha conservato qualche elemento del decoro della Petite Galerie: la cornice, i pilastri e le cornici delle finestre, completate dalle nuove boiserie tra il 1753 e il 1767. Da ammirare i pannelli dell’alcova che datano senza dubbio ai lavori del 1753: Verberckt vi ha scolpito i trofei di strumenti musicali ricordando i gusti della principessa e degli utensili da pesca e di giardinaggio.

E’ in questo studio che Madame Adélaïde prendeva le sue lezioni di italiano con Goldoni, e d’arpa con Beaumarchais ed è qui che senza dubbio il piccolo Mozart, nel dicembre 1763, suonò il clavicembalo davanti alla famiglia Reale.

Più tardi, Luigi XV, che prendeva qui il suo caffè, espose le sue stoviglie d’oro. Luigi XVI vi mise lo straordinario cabinet in ebano e mogano, ricoperto di placche di porcellana e decorato con piume d’uccello e ali di farfalla.

Sul camino il bel busto di Luigi XV bambino fatto da Coysevox. Le due placche di Sèvres rappresentanti la “Toilette della Sultana” e la “Sultana dà gli ordini alle odalische” sono state ordinate da Luigi XVI per i suoi appartamenti privati.




 
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celeborn36
view post Posted on 26/10/2010, 21:35




LA BIBLIOTHEQUE

Questa sala dalle proporzioni armoniose corrisponde ai due terzi della vecchia Petite Galerie i cui muri erano stati retrocessi per permettere la creazione della camera di Madame Adélaïde. Nel 1769, dopo la partenza di sua figlia, Luigi XV ne fece un Salone da gioco; ma dal suo avvento al trono, nel 1774, Luigi XVI la trasformò in biblioteca.

Le boiserie, di una eleganza discreta, sono state scolpite da Antoine Rousseau su disegni di Gabriel, ed è stato l’ultimo lavoro a Versailles dei due artisti. I bassorilievi rappresentano “La Francia che contempla il ritratto di Luigi XVI, Apollo e le Arti", come pure i simboli di diversi generi letterari. Il caminetto, decorato da Boizot con bambini timorosi, è arricchito di bronzi di Gouthière.

La tavola rotonda, il cui piano è fatto con un solo pezzo di un legno esotico di 2mt e 10 di diametro, è stato realizzato per questa stanza da Riesener, che è pure l’autore dell’elegante bureau piano.
La commode , di Benneman, e la pendola provengono dalla camera del conte di Provenza a Versailles. Il gruppo in porcellana di Valenciennes da “La deposizione dalla croce” di Rubens e i due globi terrestre e celeste, supportati dagli atlanti, erano in questa stanza ai tempi di Luigi XVI. Le sedie, ricoperte di “pekin” dipinto, facevano parte del mobilio del Re al castello di Compiègne.







 
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ultimaregina
view post Posted on 26/10/2010, 21:46




Che bel decoro la sedia della prima foto! :wub:
Starebbe da Dio in casa mia! :31zw6.gif:
 
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celeborn36
view post Posted on 26/10/2010, 22:05




anche in camera mia !

LA SALLE A MANGER detta “AUX SALLES NEUVES”

Fu creata da Luigi XV nel 1769 riunendo il grande studio e una delle anticamere di Madame Adélaïde. E’ qui che ormai, fino al 1789, avevano luogo le cene del Re. Sotto Luigi XVI,vi si organizzava ogni anno, a Natale un’esposizione delle più belle porcellane prodotte durante l’anno passato dalla manifattura di Sèvres, da cui il nome “Salone delle Porcellane” con cui è stata chiamata a volte.

Le boiseries sono tra le più belle dell’appartamento. Le pitture dei sovrapporte sono state eseguite nel 1750 per Trianon da Collin de Vermont, rappresentano delle scene mitologiche ispirate alle “Metamorfosi di Ovidio
Le placche in porcellana di Sèvres sono stati eseguite per ordine di Luigi XVI, dalle tappezzerie “la Caccia di Luigi XV” di Jean-Baptiste Oudry. Le sedie, ricoperte di velluto blu celeste sono state consegnate nel 1786 da Sené e Boulard.











 
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yolande84
view post Posted on 9/1/2011, 13:32




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