Come si evince dallo schema, i
Pignatelli di Strongoli (in Calabria) appartenevano in origine alla linea secondogenita di Stefano, da quando, nel 1668, il principe di quel feudo, Francesco Campitelli, morì senza eredi e lasciò tutto al nipote Domenico Pignatelli (1631-1698), figlio di sua sorella Giovanna. Questi a sua volta, senza eredi maschi, lasciò tutto al nipote Girolamo (1645-1728). La figlia di costui, Lucrezia (1704-1760), V principessa di Strongoli e contessa di Melissa, unica erede, sposò il parente Ferdinando Pignatelli (1689-1767), uno dei 10 figli della strana coppia Niccolò-Giovanna.
E fu così che il principato di Strongoli passò alla linea ultrogenita di Palamede e ai Pignatelli TAC.
Al suddetto Ferdinando, anche lui al servizio degli Asburgo (come il padre e il fratello), pervenne in eredità da parte della sua famiglia il Castelluccio di Battipaglia:
Lo aveva acquistato suo nonno paterno, Giulio Pignatelli (1587-1658), marchese di Cerchiara e principe di Noja, nel 1638, dal principe Marcantonio Doria d'Angri.
Ferdinando e Lucrezia ebbero 3 figli maschi, il secondogenito fu un famoso generale borbonico (cambio di regime):
Francesco Pignatelli TAC (1734-1812), marchese di Laino: quando i Francesi invasero Napoli nel 1798, il re Ferdinando fuggì a Palermo e nominò il P. Vicerè di Napoli!
Il primogenito Salvatore (1730-1792), invece, era i padre di tre giovani liberali, protagonisti della Rivoluzione:
Ferdinando (1769-1799), Mario (1773-1799) e Francesco Pignatelli TAC di Strongoli (1775-1853).
Ferdinando e Mario Pignatelli, furono catturati e giustiziati giovanissimi.
Il fratello superstite Francesco assicurò la discendenza e si costruì, nel 1820, un magnifico palazzo in Napoli, alla Riviera di Chiaia:
Palazzo Pignatelli di Strongoli.
Francesco Pignatelli (1837-1906), 9° principe di Strongoli (nipote e omonimo del principe liberale sfuggito al martirio del '99), con la moglie Adelaide del Balzo di Caprigliano, al matrimonio di Vittorio Emanuele III e d Elena del Montenegro, nel 1896. Dotto umanista, fu deputato del Regno d'Italia.
Francesco non ebbe figli e gli successe il fratello Luigi (1842-1907), sia pure per un solo anno, e ancora in lutto per la morte dell'unico figlio maschio Vincenzo (1886-1906).
Adelaide del Balzo di Caprigliano (1843-1932), principessa Pignatelli.
La linea di Strongoli, tuttavia, è arrivata fino ai nostri giorni per via femminile: il titolo principesco e il patrimonio passarono alla figlia Emilia (1884-1976) che aveva sposato Ferdinando Ferrara, barone di Silvi e Castiglione (1868-1943) nel 1904 (
www.famiglienobilinapolitane.it/Gen...0Pignatelli.htm).
Il loro figlio Vincenzo Ferrara Pignatelli (1913-2000), 13° principe di Strongoli, ereditò il titolo e aggiunse al suo il cognome della madre. Sposò una bellissima donna:
Francesca Ferrara Pignatelli principessa di Strongoli, figlia del marchese Renato Pulci Doria e di Giulia Serra di Cassano.
Francesca Ferrara Pignatelli (1920-2018) con i suoi 4 figli.
Il marito, Vincenzo Ferrara Pignatelli principe di Strongoli (1913-2000)/ La figlia primogenita Emilia (1940-1999).
Al ballo dei Re nel Palazzo Serra di Cassano (
#entry527703832).
L'Ambasciata americana restituisce un arazzo con lo stemma della famiglia, disperso durante la guerra e ritrovato da un soldato, alla principessa Giulia Ferrara Pignatelli (la terza dei quattro figli di Francesca).
I Principi Ferrara Pignatelli di Strongoli (KR) per la prima volta in visita nella cittadina.
PS. La principessa Francesca Ferrara Pignatelli si è spenta nel maggio del 2018, quasi centenaria. Fondatrice e Presidente onoraria del Centro Studi Internazionale Sigismund Thalberg, il musicista austriaco di cui era pronipote (fratello di sua nonna paterna).
Edited by elena45 - 29/12/2019, 11:59