Addio mia regina (2012), Film di Benoît Jacquot con Diane Kruger e Léa Seydoux

Tra le due interpretazioni delle attrici c'è un abisso e, come tu hai detto, il film si ispira a vicende romanzate, non alla realtà, e hanno di conseguenza prediletto il simbolismo.


Ma intendi nelle biografie o nei libri di scuola?

Strano! Nel film della Coppola ci ritroviamo innanzi ad una regina rabbiosa, disinibita e sfacciata, oltre che con un perenne sorrisetto di difficile interpretazione, tra il maligno e l'idiota.In quale biografia MA viene descritta in questo modo?
E ci scagliamo contro questo film?

Se vogliamo essere intransigenti con la figura storica, proprio non si può giustificare quel film.

Io ho letto quella biografia, e non so dove si legga che la regina sia assetata di potere. Sicura di non confonderti con Spinosa?
Di certo, la Coppola non deve aver capito nulla di ciò che ha letto.
Era pressata, sicuro, ma lo stesso Mercy riportava che, pur essendo desiderosa di essere utile all'Austria e alla Francia nell'alleanza, non era affatto interessata alla politica, nel senso di incline all'interesse.
Le seccava molto, anzi, passare per "un'intrigante".

Non mi piace proprio come abbiano ritratto la regina nel film della Coppola anche perché hanno esasperato la sua figura adolescenziale senza che questa risultasse affatto naturale, come si legge in Zweig, se mi posso concedere una parentesi.

A me la biografia della Fraser non dispiace, sopratutto per un particolare che vorrei mettere in rilievo: sebbene molte volte la Fraser non dica di essere esatta, lo ammette: quando cita fonti dall'attendibilità opinabile o esprime congetture personali, lo specifica, al contrario, scusate il confronto, con molte romanzi che pretendono di essere biografie vere e proprie.


Bleah!
Hai citato degli esempi, Mauro ....
Quella robettina zuccherosa che vorrebbe parlare della "principessa Sissi", partendo già con titolo e soprannome sbagliati?

Ti assicuro, ci sono di peggiori!


Mah, che almeno la chiamassero "Lisi" .... il regista ha scambiato la "L" per "S", ma dalla firma mi sembra un errore un po' madornale, con rispetto parlando.

Si è soliti attribuire il titolo di "miglior biografo" di MA a Zweig, e io non mi esimo perché è dettagliato e puntuale, peccato che la traduzione in italiano sia da buttare.

Conoscevo la discussione già prima di iscrivermi.
Sì, so che a te piaccia Castelot, ma il suo libro è farcito di troppi commenti personali per i miei gusti, tanto che non mi è sembrato serio, senza offesa alcuna.

A maggior ragione ho trovato più lodevole il lavoro di Zweig, non storico di professione, che di un preteso storico come Castelot; certo che sia ovvio il giudizio personale, ma Castelot fa commenti, anche non puntuali, dove non vanno inseriti, risultando fuori luogo.
Mi azzardo a dire che ti piaccia per lo stile "francesizzante" della sua scrittura.