LadyLindy |
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| CITAZIONE (celeborn36 @ 28/4/2010, 20:56) "...Ella (la Bertin) andava, nel frattempo, tutte le mattine a prendere gli ordini dalla duchessa di Chartres e non era ancora successo niente; quando un giorno dovette recarsi, per una comanda di una certa importanza dalla Contessa d'Usson, il cui palazzo si trovava a fianco del del Pont Royal. Stava conversando con la contessa quando si annuncia il duca di Chartres. Subito, lasciando Rose, Mme d'Usson si precipita davanti al suo illustre visitatore, lo introdusse e lo fece sedere. Rose, di cui non ci si occupava più, con aria naturale, avendo visto una grande poltrona libera a fianco di quella del duca, si mise a sedere. Vedendo la Contessa d'Usson che le faceva il segno di alzarsi, Rose non se ne preoccupò affatto, sembrava addirittura che non avesse compreso; Mme d'Usson si mise a tossire, a guardarla e ad agitarsi; Rose restò immobile; infine non ce la fece più e la contessa d'Usson esclamò: - Mlle Rose, vi state dimenticando che siete davanti a Sua Altezza.- -No Madame, certo che non lo dimentico - -E come mai vi comportate così?- - Ah perchè Madame la contessa non sa che se volessi questa sera sarei duchessa di Chartres- Il duca cambiò di colore ma non proferì parola. Quanto alla contessa , molto stupita, aveva l'aria di una persona che attendeva la soluzione di un enigma. - Sì, Madame - riprese Rose - mi si è offerto tutto quello che potrebbe tentare una povera ragazza, e siccome ho rifiutato mi si è minacciato di farmi sparire. Così signore se i vostri graziosi capellini venissero a mancare, se nessuno dei vostri abiti non sarebbe pronto e vi si venisse a dire che la povera Rose è sparita, voi lo domanderete a Monsignore, lui saprà dov'ella sarà- - Cosa dite di tutto ciò Monsignore? - riprese la Contessa d'Usson - Che credo - disse il principe- che non si possa fare altrimenti, quando si tratta di vincere una ribelle e che non si possa biasimarmi di desiderare le grazie di una così amabile persona- - Oh avete ragione Monsignore, a preferire una modista alla vostra augusta moglie, alla principessa che riunisce in sé le più amabili ed estimabili qualità: ma convenite pure, Madame la contessa, che colei che si vuole, malgrado tutte le convenienze, far diventare la sua compagna, può agire familiarmente con voi, che Monsignore non dimentichi il suo rango, e io mi ricorderò dell'estrema distanza che esiste tra me e lui.- A queste parole Rose si alzò e salutò profondamente il duca che disse a mezza voce: - Voi siete una piccola serpe -...." NOOOOOOO CHE MITO DI DONNA! Mi ricorda vagamente Miranda Priestly de Il diavolo veste Prada.
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