Maria Antonietta - Regina di Francia

Il Circolo delle Blue Stockings

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view post Posted on 7/7/2014, 23:07
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Arciduca /Arciduchessa

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Il Circolo delle Blue Stockings nacque in Inghilterra attorno al 1750, nei salotti di Elizabeth Montagu ed Elizabeth Vesey.
Queste due carismatiche personalità dell'alta società inglese seppero riunire in questo club altre donne che, come loro, avevano come unico desiderio quello di discutere, analizzare, esaminare la letteratura, l'arte, le problematiche sociali ed educative del loro tempo.

Elizabeth Vesey (1715 - 1791) fu il perno di queste riunioni letterarie, grazie alla sua personalità vivace e affascinante.



Le discussioni delle Blue Stockings avvennero inizialmente nella dimora di Elizabeth Montagu (1718 - 1800) in Mayfair, Londra, dove era solita trascorrere la stagione invernale.

Sui membri di questo salotto letterario, il primo nel suo genere, ritornerò più tardi.
E' curioso scoprire, invece, l'origine dell'insolito nome.

Alle discussioni erano invitati a partecipare anche uomini di cultura, per avere uno scambio il più ampio possibile; tra questi, un certo Benjamin Stillingfleet, traduttore ed editore, invitato da Elizabeth Vesey, fu costretto a declinare l'offerta perchè, per ragioni economiche, non poteva presentarsi con le calze nere di seta, accessorio che completava l'abbigliamento formale di un gentiluomo.
Elizabeth Vesey, però insistette, dicendo che poteva semplicemente presentarsi con le calze blu di tutti i giorni. Da qui il nome Blue Stockings, cioè Calze Blu (che in Francia verrà tradotto, per movimenti culturali analoghi, in Bas Bleu).

Nonostante questo aneddoto, è da ricordare che questo indumento diede il nome ad una Società della Calza già nel XV secolo, a Venezia. Queste Compagnie erano formate da giovani nobili veneziani che organizzavano la vita di spettacolo in città, in particolare durante il Carnevale.
Anche in questo caso, il colore delle calze (oltre che elaborati ricami ed iniziali) distinguevano le diverse Compagnie.


Arrivo degli ambasciatori - Vittore Carpaccio Il personaggio al centro ha ricamato sull'abito lo stemma della Calza della sua Compagnia

Infine, è interessante notare che anche in tempi recenti, e precisamente all'inizio del '900, il termine mezze calzette era usato per designare altro; poichè le calze di seta costavano troppo, ecco che apparvero le calze divise in due: sotto, la parte visibile di seta, sopra quella nascosta dalle gonnellone, in cotone povero.
Mezza calzetta non era quindi (e non è tuttora) proprio un complimento!

Nel caso delle Blue Stockings, il nome era stato scelto anche per sottolineare il carattere culturale del salotto, da dove erano banditi i giochi di carte, le bevande alcoliche e la leggerezza vacua tipici di altri salotti dell'epoca.
Fu per questo motivo che, in seguito, le Blue Stockings furono etichettate come donne poco femminili, pedanti, troppo serie e altezzose e il termine prese una valenza negativa.

In realtà, le ragioni che spinsero queste donne a riunirsi e a parlare di letteratura e arte (non di politica, però) erano semplici e condivisibili.
Nonostante il loro livello culturale fosse abbondantemente sopra la media delle altre donne del loro tempo, trovavano assurdo che "una donna di 40 anni dovesse essere più ignorante di un ragazzino di 12"!

Certe materie, come latino e greco, ad esempio, non venivano insegnate alle donne, semplicemente perchè non sarebbero servite loro in una futura professione.
L'educazione era varia, ma in definitiva sommaria.
Queste donne ambivano a molto di più e, nella maggior parte dei casi, con pochi figli a cui badare e tempo e risorse economiche a disposizione, pensavano che saper solo tenere in mano l'ago o il ferro da maglia, fosse decisamente limitativo!

...
 
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view post Posted on 8/7/2014, 07:18
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Arciduca /Arciduchessa

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Nel 1770 la dimora di Elizabeth Montagu, a Hill Street, era divenuta il primo salotto letterario di Londra.
In seguito le riunioni si tennero di sera, con un numero sempre maggiore di ospiti, e presero il nome di Blue Stockings Events.

Frequentatori abituali erano lo scrittore Samuel Jackson, il pittore Joshua Reynolds, l'attore e commediografo David Garrick e Horace Walpole, il celebre antiquario e uomo di lettere, per citarne solo alcuni.

Per scrittori e poeti, essere introdotti nel circolo significava poter essere patrocinati: Elizabeth Montagu infatti fu mecenate di molte scrittrici, tra le quali Elizabeth Carter, Hannah More, Frances Burney, ecc.

La stessa Elizabeth Montagu scrisse diversi saggi, tra cui il più celebre è quello "Sugli scritti e il genio di Shakespeare" (1769), nel quale difese il grande poeta inglese dalle sarcastiche critiche espresse da Voltaire.
Il filosofo francese a sua volta rispose, qualche anno più tardi, nella sua "Lettera all'Accademia di Francia" (1776).



Una curiosità: Elizabeth Montagu, dopo il matrimonio (senza amore e senza alcun trasporto) con Edward Montagu era diventata la donna più ricca d'Inghilterra e si dedicò negli ultimi anni della sua vita, alla realizzazione di Montagu House, il giardino della quale fu progettato da Lancelot "Capability" Brown.


Tra le donne membri del circolo, si ricorda Elizabeth Carter (1717-1806), poetessa, scrittrice, traduttrice.

Incoraggiata nello studio dal padre, oltre al francese, imparò l'arabo e le lingue antiche.
Particolarmente significativa la sua traduzione di tutti i lavori di Epitteto, la prima in inglese delle opere del filosofo greco (1758).

Emma Hamilton la definì "la donna più colta che avesse mai conosciuto".

Elizabeth Carter annoverava tra i suoi interessi anche la teologia e scrisse un interessante libro dal titolo "Obiezioni sul Nuovo Testamento con le risposte di Mrs Carter".
In questo ambito fu influenzata da Hester Chapone.

Elizabeth Carter lavorò anche alla traduzione dall'italiano dell'opera di Francesco Algarotti "Newtonianismo per le donne".
Il volume dello scrittore veneziano, che fu pubblicato a Parigi, presentava i "dialoghi sopra la luce, i colori e l'attrazione" ripresi in modo più "comprensibile" e divulgativo dall'opera di Isaac Newton.

Algarotti, (1712-1764) che oltre che scrittore era anche saggista e collezionista d'arte, aveva studiato a Bologna diverse discipline scientifiche, in particolare l'astronomia.
Fautore del pensiero illuminista, amante della conoscenza e del sapere, fu il primo a divulgare le teorie di Newton e il suo lavoro servì da ispirazione e da modello a Voltaire per l' opera "Elementi della filosofia di Newton" (1738).

(Un breve profilo di questa interessante personalità del '700 qui:
http://lettura.corriere.it/il-grand-tour-a...esco-algarotti/).
 
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view post Posted on 8/7/2014, 16:23
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Arciduca /Arciduchessa

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Anche Hester Chapone (1727-1801) faceva parte del circolo delle Blue Stocking e scrisse numerose opere, in particolare un genere chiamato Conduct books, dei libri la cui finalità era quella di educare sulle norme sociali e di comportamento.

Significativo è "Lettere sul miglioramento della mente: indirizzate a una giovane Lady" (1773).




Scritto in forma epistolare, diviso in due volumi; il primo tratta argomenti riguardanti la religione e la moralità, il secondo tratta questioni di comportamento e istruzione.
Era un libro, come molti altri dell'epoca, destinato ad una educazione personale.

Hester Chapone esortava le giovani donne ad evitare la vanità a favore dello studio, a cercare degne ed assennate amicizie in cui avere fiducia e saggi consigli.

Le opere delle scrittrici di questo periodo (ma penso anche alla quattrocentesca Christine de Pizan) sono spesso rivolte alle donne e hanno un intento "educativo".
Le poche che si distinguono per la grande preparazione culturale, derivante dal loro status sociale e dall'appartenenza ad una ristrettissima élite, desideravano condividere con le meno fortunate le loro conoscenze nella convinzione che, solo attraverso il sapere e lo studio, si sarebbero appianate le forti disparità di genere.
 
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view post Posted on 8/7/2014, 17:34
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Marie-Antoinette

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Molto interessante e inedito questo argomento. Grazie di averlo introdotto, tanto più che sottolinea il rapporto tra il mondo culturale inglese e alcuni settori dell'aristocrazia britannica, che tanto mi piace.
I Montagu sono un'altra dinastia ricca e potente, che ha svolto ruoli importantissimi nella storia inglese e che si aggiunge a quelle che abbiamo conosciuto in questo forum.

Il capostipite era un giurista, tale Edward Montagu (1485-1557), nominato da Enrico VIII Lord Chief of justice per i suoi meriti professionali, che ebbe 17 figli e una montagna di nipoti. Ben presto arrivarono anche i titoli nobiliari e la casata si divise in tre rami: i duchi di Montague/duchi di Buccleuch, imparentati con la casa reale; i conti di Sandwich; i conti/duchi di Manchester. Tutti viventi.

La nostra Elisabeth Montagu era nata Elisabeth Robinson (1718-1800) e apparteneva per matrimonio al secondo ramo. Infatti il marito, quell'anziano cinquantenne che Elisabeth aveva sposato per convenienza era Edward Montagu (1692-1776), primo cugino del conte di Sandwich suo omonimo, Edward Montagu (1670-1729).

Grazie di aver ricordato ancora una volta Capability Brown e le sue meraviglie.


Montague House, 22 Portman Square a Londra.
La casa è stata distrutta nel bombardamento di Londra del 1940, e al suo posto c'è ora il Portman Hotel (una costruzione ultramoderna). Non credo che sia rimasto niente dei suoi giardini (con Google maps si vedono solo palazzi).

Edited by elena45 - 26/8/2014, 15:31
 
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view post Posted on 8/7/2014, 19:49
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Elisabeth Montagu era anche amica di Margareth Cavendish Harley (1715-1785), duchessa di Portland (#entry447795987), la donna più ricca d'Inghilterra, all'epoca (in soldi, case, titoli e cognomi), che entrò a pieno titolo nel Blue Stocking.
Figlia di Henrietta Cavendish Holles e Edward Harley conte di Mortimer, bibliofilo, collezionista e mecenate, crebbe a Wimpole Hall, nella dimora paterna del Cambridgeshire, circondata da libri, dipinti, opere d'arte e uomini di cultura, e sviluppò fin da bambina l'amore per le scienze.
A differenza dell'amica Montagu, si sposò per amore a vent'anni, con William Bentinck, 2°duca di Portland, che chiamava il mio "Sweet Will".
Lasciata la casa paterna, visse tra Welbeck Abbey (eredità Cavendish) e Bulstrode Park (dimora dei Portland). Qui organizzò la più grande raccolta di storia naturale dell'epoca, mentre un'ala del parco ospitava esemplari vivi.
Nel 1766, il filosofo ginevrino Jean-Jacques Rousseau incontrò la Bentinck, di cui ammirava la conoscenza della botanica, nonostante la sua convinzione generale che le donne non potessero essere scienziate!


Bulstrode Park (Birminghamshire)

Edited by elena45 - 8/7/2014, 23:43
 
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view post Posted on 9/7/2014, 11:00
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Marie-Antoinette

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Come sempre Tiziana riesce a farci conoscere argomenti nuovi che si dimostrano interessantissimi.
Ed Elena aggiunge sempre delle vere chicche che rendono la discussione ancora piu' intrigante.
Complimenti ad entrambe.
 
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view post Posted on 9/7/2014, 16:45
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Arciduca /Arciduchessa

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Grazie Anna!
E grazie anche ad Elena che integra sempre con notizie davvero interessanti!

In particolare, non conoscevo Margareth Cavendish Bentinck: eccezionale figura femminile!! (E' proprio un peccato che J. J. Rousseau, che ammiro così tanto, avesse queste preclusioni sulle qualità intellettive delle donne...!).


Un'altra frequentatrice delle Blue Stockings era Frances Burney (1752-1840).



Scrittrice, autrice di racconti famosi come "Evelina" (1778) e "Cecilia" (1796) scrisse anche un diario, che fu pubblicato postumo nel 1841 e offre uno spaccato di vita molto accurato ed arguto del XVIII secolo.

Il titolo "Orgoglio e pregiudizio" dell'opera di Jane Austen deriva dalle pagine finali di "Cecilia".

Il primo romanzo, "Evelina" fu pubblicato anonimo perchè la Burney non aveva avuto il permesso del padre per la pubblicazione (anche se il grande successo di pubblico fece capitolare l' "ottuso" genitore).
Contiene un'ironica visione dell'alta società inglese e un realistico ritratto della classe operaia.
Il libro è scritto sotto forma epistolare e parla di una ragazza di 17 anni giunta in età da marito e del mondo oppressivo degli uomini che la circondano, che vorrebbero modellare il suo mondo e le sue aspettative, secondo la loro visione delle cose.


Anna Laetitia Barbauld (1743-1825) era un'altra affascinante e influente personalità del circolo.
Poetessa, saggista, editrice, autrice di libri per bambini.
Promotrice dell'Illuminismo ma anche precorritrice di una poesia che porterà alla nascita del Romanticismo inglese.


In questo dipinto che ritrae diverse esponenti delle Blue Stockings in veste di Muse nel Tempio di Apollo, A. L. Barbauld è la seconda da sx.




Insistette affinchè il padre le insegnasse i classici e imparò il latino, il greco, il francese, l'italiano.
Anna Laetitia e il marito, Rochemont Barbauld, sembra avessero deciso di non avere figli propri ma dopo un anno di matrimonio la scrittrice suggerì al fratello (che di figli ne aveva 4) di adottare uno dei suoi.

"Mi rendo conto che non è chiedere una cosa da poco. Ma avere oppure no un figlio influisce molto sulla felicità di una persona ... e penso che noi ne avremmo un vantaggio senza che tu ne perda alcuno"

Così i Barbauld adottarono Charles Aikin, il secondogenito del fratello di Anna Laetitia.
Fu per lui che ella scrisse i suoi libri più famosi: "Lessons for Childrens" (1778-1779) e "Inni in prosa per bambini" (1781).



Anna Laetitia Barbauld insegnò per 11 anni all'Accademy Palgrave, con grande impegno e affetto verso i suoi allievi.
Il più celebre di questi, il germanista William Taylor, la definì (con un'espressione che trovo bellissima!!) "la madre della mia mente".

Durante la Rivoluzione francese, A. L. Barbauld fu l'unica donna ad entrare nel dibattito sull'abrogazione della legge che dichiarava i dissidenti religiosi ineleggibili ai pubblici Uffici.
Il suo pamphlet, così ben argomentato ed esposto, fu accolto con grande ammirazione e non pochi rimasero stupefatti nello scoprire che l'autore era una donna.

https://archive.org/stream/addresstooppose...age/n3/mode/2up

Edited by reine Claude - 4/11/2014, 12:41
 
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view post Posted on 10/7/2014, 14:01
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Marie-Antoinette

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Sono io che ringrazio ancora Tiziana perchè mi offre spunti originali di approfondimento in un campo che mi interessa molto.
Per esempio, il castello di Hinchingbrooke House che abbiamo visto poc'anzi, dimora dei Montagu conti di Sandwich, fu teatro di avvenimenti importanti della storia inglese: vi dimorò Carlo I prigioniero dei Parlamentari, due anni prima di essere giustiziato. Il suo "carceriere" era Edward Montague, il primo conte di Sandwich (1625-1672), nonno del marito della nostra Elisabeth Robinson.
Colgo al volo l'occasione e apro un topic su questa casata e su queste vicende (https://ladyreading.forumfree.it/?t=69126658#lastpost).

Edited by elena45 - 10/7/2014, 16:56
 
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view post Posted on 10/7/2014, 16:10
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Arciduca /Arciduchessa

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CITAZIONE (elena45 @ 10/7/2014, 15:01) 
Per esempio, il castello di Hinchingbrooke House che abbiamo visto poc'anzi, dimora dei Montagu conti di Sandwich, fu teatro di avvenimenti importanti della storia inglese: vi dimorò Carlo I prigioniero dei Parlamentari, due anni prima di essere giustiziato. Il suo "carceriere" era Edward Montague, il primo conte di Sandwich (1625-1672), nonno del marito della nostra Elisabeth Robinson.
Colgo al volo l'occasione e apro un topic su questa casata e su queste vicende.

E' sempre interessante scoprire personaggi storici e casate, dei quali magari si parla di meno, ma che sono stati vicini alle figure più importanti.
Seguirò con attenzione il tuo topic, naturalmente!!

Vorrei aggiungere un pensiero di Virginia Woolf, a proposito delle donne che crearono questo e altri circoli culturali simili nel '700.
La scrittrice inglese, in un suo saggio del 1929, scrive: "Verso la fine del '700 si produsse un cambiamento tale che, se dovessi riscrivere la storia, io lo descriverei più a fondo e lo riterrei più importante delle Crociate e della Guerra delle Due Rose. La donna della classe media cominciò a scrivere" (Una stanza tutta per sé).

Virginia Woolf si riferisce alle donne della seconda generazione delle Blue Stockings, perchè quelle della prima non si possono dire appartenenti alla classe media.
Appartenevano ad una classe privilegiata ed erano già molto moderne nel pensare il loro destino di donne, all'interno delle consuetudini della loro epoca.
Mi sembrano davvero rivoluzionarie!

Ci sarebbero molte altre figure davvero interessanti da approfondire: penso a Mary Wallstonecraft, Catharine Macaulay, Clara Reeve, Henrietta Maria Bowdler, ecc.

Edited by reine Claude - 11/7/2014, 15:10
 
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view post Posted on 4/8/2014, 12:06
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Marie-Antoinette

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Tra il 1775 e il 1777 Jean Paul Marat si trasferi' a Londra.
Durante il suo soggiorno inglese ebbe modo di conoscere molti uomini eruditi,tra questi il dottor Aikin.
Nel corso delle peregrinazioni di quei mesi occorre a Marat anche un altro incontro che potrebbe risultare importante,con il dottor John Aikin,medico lui pure e letterato,professore alla Accademia di Warrington. Questa volta pero' gli approcci di
Jean Paul si risolvono in un fiasco,anzi un doppio fiasco.
Prima propone al collega di diventare il suo traduttore. Dimostra cosi' ancora una volta di non avere alcun senso della misura e dell'opportunita',per lo meno quando si tratta di cose che lo riguardano. Aikin e' noto e stimato,i suoi libri godono di notevole popolarita' e continueranno a essere letti anche nel secolo successivo. Anzi un suo saggio sui dintorni di Manchester diventera' una delle fonti piu' importanti per l'analisi condotta da Marx sullo stato economico della Gran Bretagna nel XVIII secolo. L'autore del Capitale lo cita piu' volte,con l'appellativo di "buon dottore". Perche' mai un letterato affermato avrebbe dovuto fare il traduttore di un giovane e sconosciuto debuttante?
Il secco rifiuto non scoraggia Marat,che anzi si lancia in una proposta ancora piu' azzardata:chiede la mano della sorella di Aikin,Anna Letitia.
E' una donna erudita,un po' saccente,a sua volta autrice di libri di successo : insomma,una bas-blue,una "calza blue",secondo il termine ironico con cui si definiscono in quegli anni a Londra le donne colte e pedanti. E' un modo di dire (ancora oggi usato) che possiede una origine curiosa. Al salotto letterario di Elizabeth Montagu ,scrittrice e prototipo della intellettuale londinese con la puzza sotto il naso,partecipa un tale Stillingfleet,il quale ha la curiosa abitudine di indossare calze blu,contro la moda dell'epoca che le impone rigorosamente nere.
Di qualunque colore siano le calze,il fascino di Letitia fa letteralmente perdere la testa a Marat. Pur di sposare miss Aikin sarebbe disposto a qualsiasi cosa,persino a professare la fede protestante,lui che nelle Catene della schiavitu' aveva espresso un'avversione completa per tutte le religioni,che considera lo strumento principale sul quale si regge il dispotismo.
Anche Letitia oppone un netto rifiuto....
( brano tratto dal libro Jean Paul Marat scienziato e rivoluzionario di Giuseppe Gaudenzi e Roberto Satolliz)

Ho voluto riportare questo brano perche',leggendo la discussione di Tiziana,mi sono chiesta come mai i due autori hanno descritto questo circolo con tanta ironia. Non sembra che prendano molto sul serio queste donne.
 
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view post Posted on 4/8/2014, 15:45
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Arciduca /Arciduchessa

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CITAZIONE (MmeAnna @ 4/8/2014, 13:06) 
E' una donna erudita,un po' saccente,a sua volta autrice di libri di successo : insomma,una bas-blue,una "calza blue",secondo il termine ironico con cui si definiscono in quegli anni a Londra le donne colte e pedanti. E' un modo di dire (ancora oggi usato) che possiede una origine curiosa. Al salotto letterario di Elizabeth Montagu ,scrittrice e prototipo della intellettuale londinese con la puzza sotto il naso.

Ho voluto riportare questo brano perche',leggendo la discussione di Tiziana,mi sono chiesta come mai i due autori hanno descritto questo circolo con tanta ironia. Non sembra che prendano molto sul serio queste donne.

In effetti, col tempo, il termine prese una accezione negativa, spregiativa è meglio dire.
Le donne del circolo delle Blue Stockings erano considerate sciatte e poco femminili.
La solita vecchia storia per cui le donne non dovevano occuparsi di studiare più di tanto, allargare le loro conoscenze, ecc.
Sembrava quanto mai innaturale, poco confacente ad una donna, all'epoca.

A me stupisce che donne erudite, di epoche diverse (in particolare mi vengono in mente Hildegarde von Bingen, Christine de Pizan, Elisabetta Caminer) abbiano dovuto anteporre ai loro scritti, alle loro opere intellettuali, una modestia con la quale si mettevano volontariamente e convintamente dietro i colleghi maschi, non mettendosi alla pari. Convinzioni dettate dall'epoca in cui sono vissute. Caminer e le Blue Stockings appartengono al '700, le altre all'epoca medievale, ma a quanto pare ben poco era cambiato.
Anche le stesse Blue Stockings inizialmente, preferivano (o forse non si sentivano all'altezza) non pubblicare i loro scritti).

Edited by reine Claude - 4/11/2014, 12:44
 
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view post Posted on 5/8/2014, 10:55
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Marie-Antoinette

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Hai ragione,ma la biografia su Marat e' stata scritta ai giorni nostri. Tra le righe si percepisce una scarsa opinione per questi circoli e queste donne. I due autori,che sono medici e giornalisti scientifici,forse non avrebbero dovuto lasciarsi influenzare da giudizi espressi in altre epoche.
 
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11 replies since 7/7/2014, 23:07   1093 views
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