Maria Antonietta - Regina di Francia

Posts written by *§Yue§*

view post Posted: 17/12/2015, 21:51 Nuove pubblicazioni - Articoli e saggi
Sì, esatto. Se non ricordo male usa molto Bombelles (ai tempi avevo erroneamente indicato la sua opera come memorie).
view post Posted: 17/12/2015, 21:23 Nuove pubblicazioni - Articoli e saggi
Se lo ha infarcito di considerazioni personali assolutamente deliranti come nel precedente libro del 1995 (che ho), sarà un libro spazzatura. :(

Una recensione che avevo scritto nel 2010 sul vecchio volume.

Un libro abbastanza deludente. Ho dato la seconda stellina solo per gli ultimi due capitoli che sono belli e interessanti. Si tratta di una biografia di Maria Antonietta incentrata sul suo rapporto col conte di Fersen. C'è in partenza una grossa falla: l'autrice, pur citando pedissequamente fonti primarie (come corrispondenze e diari di Fersen), rilegge queste ultime in maniera forzata secondo uno schema mentale precostituito, vale a dire "Maria Antonietta e il conte si sono molto amati, anche e sicuramente in maniera carnale". Avrebbe dovuto fare il contrario, usare queste fonti per delineare il loro rapporto, semplicemente guardando i "fatti" e poi magari proporre delle ipotesi finali sulla natura di questa relazione. Se uno parte con l'idea che fin da subito c'è stata una grandissima passione tra loro, allora è ovvio che qualsiasi parola può essere letta in chiave amorosa! Ricostruisce con precisione la famosa notte all'Opera (gennaio 1774) e i giorni successivi, solo che, come quasi tutti gli storici hanno sottolineato, dal diario di Fersen non emerge certo nessun innamoramento né dell'uno né dell'altra, mentre l'autrice vede subito in quelle parole una passione travolgente. Successivamente, pur ricostruendo bene e coerentemente tutta la vicenda, porta avanti delle ipotesi estremamente criticabili (e senza dubbio innovative) dandole pressoché per certe: intanto dice con sicurezza dove e quando Maria Antonietta e Fersen hanno fatto l'amore per la prima volta (mentre molti altri biografi più accreditati hanno continuato a domandarsi per decenni addirittura se lo abbiano mai fatto, cercando prove su prove), dà una visione piuttosto distorta del rapporto tra la regina e la duchessa di Polignac (secondo la Farr quest'ultima poteva ricattare la regale amica spifferando i segreti della sua relazione con Fersen), e quasi con certezza afferma che Luigi Carlo e Sofia Elena - gli ultimi due figli di Maria Antonietta e Luigi XVI - erano dei bastardi figli del conte. Si è spinta davvero oltre l'ipotizzabile! E questo mi dispiace perché ci sono dei momenti carini della sola parte biografica su Maria Antonietta (per esempio un aneddoto che nessun altro biografo riporta e che racconta in maniera vivida l'ultima volta che la regina ballò a corte nel fatidico 1789: e ballò nientemeno che una danza nuova, il valzer!). Altra cosa poco convincente è l'eroismo e la giustezza di tutte le azioni di Fersen. Indubbiamente si diede un gran da fare per aiutare la famiglia reale, ma come alcuni storici hanno notato il suo aiuto non ebbe gli esiti sperati a causa della sua profonda chiusura mentale e i cattivi consigli politici. Invece per la Farr lui è un eroe romantico sempre nel giusto (e ovviamente tutte le colpe sono sempre del povero Luigi XVI, cui si addossa l'intera colpa del fallimento di Varennes, quando è noto - ma la Farr non lo dice - che molto tempo andò perduto perché Fersen, che guidava la carrozza, si perse più di una volta per uscire da Parigi. È solo un esempio). Tutta l'attività politica di Fersen nel 1792 per salvare i reali, pur in buona fede, fu disastrosa per i suoi principi conservatori, ma tutto questo non viene fatto notare in questo volume. Tuttavia, come accennavo all'inizio, l'epilogo è l'unica parte bella del volume perché oltre ai noti e stranoti fatti relativi all'ultima prigionia della regina e al suo processo, l'autrice pubblica moltissimi stralci delle lettere e del diario di Fersen e ci mostra come constantemente si tenesse informato di tutto quello che succedeva a Maria Antonietta. Le pagine scritte dopo la sua morte sono una testimonianza dolorosa e commovente di dedizione.
Insomma, alla fine direi che è un libro che si può tranquillamente evitare. Un peccato, avrebbe potuto essere bello. Fa venire però la voglia di ricercare alcune fonti citate spesso: le memorie di Bombelles e gli scritti di Fersen.
view post Posted: 3/12/2015, 12:48 Le Guardie del Re di Francia a Milano - Appuntamenti
Ma i manichini devono avere rigorosamente la faccia da fotomodelli all'ultimo grido? :D
Fanno così poco barocco!
view post Posted: 2/12/2015, 15:09 pdf dio salvi le regine ! - Articoli e saggi
Non è vero che è fuori commercio, Ibs lo dà addirittura con disponibilità immediata (quindi vuol dire che ne hanno a iosa nel magazzino). In che libreria ti servi? Alla prima occasione in cui capiti a fare un giro nella città più grande che c'è intorno a casa tua, prova a vedere se lo trovi lì (in una Feltrinelli per esempio. Se anche non ce l'avessero, non ci metterebbero nulla a fartelo arrivare).
Oppure inizia ad usare siti come Ibs ed Amazon, che sono comodissimi.

Ne hanno una copia nell'usato, quindi a metà prezzo, sul sito del Libraccio se ti può interessare http://www.libraccio.it/libro/978885022536...io.html?shop=23

Questo è il link di amazon (dove puoi comprare anche la versione per kindle) invece http://www.amazon.it/DIO-SALVI-REGINE-MONA...salvi+le+regine
view post Posted: 26/11/2015, 22:27 Nuove pubblicazioni - Articoli e saggi
L'approccio di per sé non è sbagliato. C'è un bel saggio di Joan Scott, Il "genere": un'utile categoria di analisi storica, del 1985, che cercava di dare una configurazione agli studi di genere. È un testo interessante e che offre molti spunti interessanti. Tant'è che i gender studies non sono da demonizzare, ma dovrebbero essere fatti – come tutti gli studi umanistici – da persone che hanno grande elasticità mentale e un'ottima padronanza del contesto storico da studiare. Purtroppo, tendono a diventare la nicchia di studi delle femministe dell'ultima ora (o meno). Devo dire che in questo le americane si sono sempre dimostrate le peggiori (con questo non voglio dire che tutti gli studiosi americani siano degli imbecilli, ma finché non mettono il naso nello studio puntiglioso delle fonti, tipico della storiografia italiana e tedesca, difficilmente capiscono quale sia il metodo corretto da adottare). Caratteristica tipica degli studi di stampo anglosassone è la scarsa frequentazione delle fonti primarie (e spesso quando le frequentano non le capiscono, se si occupano ad esempio di Italia, perché conoscono poco la lingua, men che meno quella del passato, ben più complessa). Detto questo, l'imbecille lo trovi tranquillamente anche in Italia (anzi, abbondano).
Ma diciamo che in questa categoria di studio ci sono appunto le americane in testa. Dal vivo mi è capitata, ad un convegno a cui ho partecipato anch'io come relatore, una signora giapponese – un amore di donna – che ha studiato un libro d'ore del Quattrocento. Nei decori delle cornici ha costruito delle storie immaginifiche, ma la cosa che ci ha sconvolti/fatti scoppiare a ridere (ma ci siamo trattenuti con eleganza) è stata l'interpretazione degli uccellini tra i racemi: chiari simboli fallici.

(La studiosa "tedesca" non fa testo. È una privata cittadina tedesca, che vive in Australia, credo laureata in storia, che pubblica a spese del marito degli studi deliranti. Non è quindi considerabile una studiosa a tutti gli effetti, visto che non ha pubblicazioni scientifiche e/o non ha un dialogo con la comunità scientifica).
view post Posted: 26/11/2015, 21:39 Nuove pubblicazioni - Articoli e saggi
Sì, esatto. Più che i personaggi il contesto storico stesso (che non viene compreso e distorto, per evidente scarsa frequentazione dello stesso: occuparsi di un personaggio vuol dire anche occuparsi di storia della mentalità e della cultura).
Ho letto dei saggi di storia del gusto e del collezionismo “in chiave gender” da far accapponare la pelle (per esempio nell'interpretazione di cicli pittorici commissionati da una sovrana, per citare un genere di studio che ho frequentato).
view post Posted: 26/11/2015, 20:45 Nuove pubblicazioni - Articoli e saggi
L'ho visto oggi su facebook. Non so l'edizione e-book, ma quella cartacea costa uno sproposito, come tutte o gran parte delle pubblicazioni accademiche...
Peccato, però. Mi piacerebbe leggerlo (anche se temo sempre le autrici statunitensi e la forte compromissione dei gender studies di ultima generazione – sì, il famoso gender, quello vero, non lo spauracchio omofobo che i bigotti e la destra hanno tirato fuori da un anno a questa parte).
view post Posted: 26/11/2015, 14:00 Marie-Antoinette : la véritable histoire (2006) - Film e Documentari
Il documentario in questione è proprio il film canadese del 2006 con Karine Vanasse, che ha la forma di film-documentario (quindi non è un montaggio di Rai Storia ;) ). La versione andata in onda era integrale.
Visto che già una discussione su questo prodotto, sposto i messaggi lì.
view post Posted: 24/11/2015, 03:04 LE LETTERE DELLA REGINA - Aneddoti
Se non ricordo male le lettere della regina alle Archives nationales non sono criptate. Ricordo un documentario dove le facevano vedere e la grafia mi sembrava quella di Maria Antonietta (il problema era appunto che non riuscivano, nonostante le luci, a leggere sotto le censure). Ma potrei benissimo dire una baggianata.
Comunque sia, anche nel caso in cui siano decrittate da altra mano, dubito che qualcuno nel pudico ottocento si sia messo a inframezzare frasi sdolcinate per provare l'amore tra Maria Antonietta e Fersen. Il loro mi sembra più un mito sviluppatosi all'inizio del Novecento. O sbaglio?
view post Posted: 19/11/2015, 22:05 Salve a tutti - Presentazioni
Benvenuto, Marco! Ci scrivi da una bella città che ha ospitato uno dei "raduni" (all'epoca li chiamavamo così) del forum, nel 2008. Visitammo il delizioso Museo Glauco Lombardi.
view post Posted: 19/11/2015, 22:03 "L'affare della collana" - Storia
CITAZIONE (Alessandro Sabaini @ 19/11/2015, 21:59) 
Sembra una di quelle collane che si fanno all'asilo con la pasta corta...ma cosa c'entrano gli uccellini sulla spalla "alla Del Piero"?

Oddio, che ricordi le collane fatte di pasta!
La prossima volta che viene mia nipote potremmo fare la collana dello scandalo con la pasta! :lol:
view post Posted: 18/11/2015, 14:13 "L'affare della collana" - Storia
La trovo ancora più brutta dell'originale! :(
view post Posted: 15/11/2015, 17:16 Branciforte e Lanza - Storia
Ma i miei non erano nobili! Tutti popolani. L'albero genealogico è ricavato proprio dai registri parrocchiali (per questo credo che Michael non sia riuscito a salire più indietro del Settecento: quelli precedenti probabilmente devono essere andati distrutti o sono illeggibili). Prima o poi mi piacerebbe farla da me questa ricerca...
view post Posted: 15/11/2015, 16:42 Branciforte e Lanza - Storia
Mio padre è siciliano e così tutta la sua famiglia. Ho il nostro umile albero genealogico fino alla metà del Settecento e sono tutti trabioti. Da quel che asserisce un mio lontano parente americano (tale Michael Saso, professore emerito di religioni orientali), che ha fatto alcune ricerche, la nostra è una famiglia di ebrei di Segovia, trasferitasi nel Medioevo in Sicilia e convertitasi. Purtroppo ci ha parlato mia sorella e io non ho mai approfondito la questione, quindi non ho capito dove siano conservati i documenti da cui si ricavano queste informazioni.
Curiosamente a Trabia c'è una via Saso (senza nome di persona, quindi non sembra dedicata ad un membro in particolare della famiglia).
3571 replies since 29/5/2005