Maria Antonietta - Regina di Francia

Posts written by veu

view post Posted: 27/7/2015, 10:35 Marie-Antoinette : la véritable histoire (2006) - Film e Documentari
ma il titolo italiano che hanno messo su RaiStoria qual è?
view post Posted: 27/7/2015, 10:33 Marie-Antoinette, reine de France (1956) - Film e Documentari
Assurdo che in Italia non facciano uscire questo dvd. Di Maria Antonietta, salvo il film della Coppola e Lady Oscar e ancora Il Tulipano Nero, da noi in Italia non fanno uscire nulla di nulla in dvd.

Bellissimo il fotoromanzo del film, fatto veramente bene!
view post Posted: 27/7/2015, 10:31 La Dama Velata (2015) - Film e Documentari
La Dama Velata viene trasmessa anche in Spagna, e anche qui sta andando molto bene, la prima puntata ieri è stato il programma più visto della rete Telecinco.
view post Posted: 27/7/2015, 10:29 The Crown - Film e Documentari
Da BadTv:

Matt Smith è nella serie The Crown di Netflix, con lui anche Claire Foy e John Lithgow

Matt Smith si è unito alla nuova serie di Netflix The Crown, drama in dieci episodi creato da Peter Morgan (The Queen) e Stephen Daldry (Billy Elliot, The Hours), che trae ispirazione dal testo teatrale The Audience e che racconterà del regno di Elisabetta II.

La storia di The Crown si svolge tra Buckingham Palace e il numero 10 di Downing Street, luoghi di cui verranno mostrati segreti, intrighi, amori e tutto quello che ha contribuito a dare forma ai grandi eventi che hanno segnato la storia della seconda metà del ventesimo secolo.La prima stagione inizierà con una principessa di venticinque anni che deve affrontare l’ardua prospettiva di guidare la monarchia più famosa al mondo e al tempo stesso stabilire un rapporto con il primo ministro Winston Churchill, forgiato dalla guerra e dalla personalità dominante. Lo spettacolo teatrale ruotava intorno alle udienze settimanali che la regina Elisabetta II ha concesso ai primi ministri del Regno Unito a partire dal 1952, anno in cui è diventata sovrana. Netflix dovrebbe mettere a disposizione i primi episodi della serie nel 2016 e ogni stagione esplorerà le rivalità politiche e gli intrighi personali che hanno contraddistinto i vari decenni del regno di Elisabetta II, dando spazio anche al delicato equilibrio esistente tra la sua vita privata e quella pubblica.

Claire Foy (Wolf Hall) è stata scelta per dare il volto a Sua Maestà la Regina Elisabetta II, mentre Smith sarà Philip Mountbatten, il Duca di Edimburgo. John Lithgow avrà l’iconico ruolo di Sir Winston Churchill.

The Crown sarà prodotto da Morgan, Daldry, Andy Harries (The Queen), Robert Fox e Matthew Byam Shaw, e dalle case di produzione Sony Pictures Television e Left Bank.
view post Posted: 26/7/2015, 23:26 Nuovi film e miniserie in costume - Film e Documentari
No, l'ultimo film della Hessler per la Rai è stata Santa Barbara, poi è passata al cinema, ora aspetta il suo primo figlio, la miniserie su Grace Kelly era un progetto Publispei e BetaFilm, ma non è mai stata girata, è stata cancellata, assieme a tutta una serie di biografie che la Rai aveva in progetto (tra cui Evita Peron con Gabriella Pession e Andy Garcia nel ruolo di Juan Peron prodotta dalla Rai e da Albatross, Eleonora d'Arborea e Mafalda di Savoia - La Principessa Triste): può essere che magari in futuro le riprendano poi tutte, solitamente la Rai stoppa per un periodo poi riprende, quindi magari tra qualche anno le riprende in considerazione tutte queste fiction, ora come ora si vuol concentrare su altri tipi di storie e le fiction biografiche riguardano personaggi della storia più recente (anni '70-'80 principalmente).

Al momento non ci sono novità su Ugly e su Esmeralda.

Piccole Donne dovrebbero girarla presto.
view post Posted: 17/7/2015, 22:39 Maria Josè di Savoia - Personaggi
Sulle figlie: Maria Pia è la principessa più somigliante al padre, mentre Maria Gabriella ricorda più la madre e Maria Beatrice la madre da bambina.

Maria Beatrice si dice che dovesse fare Sissi nel film Ludwig prima della Schneider (la notizia la riportò Gente anni fa) , ma Maria José si oppose e non se ne fece nulla.

Si tutte e tre furono al centro delle cronache rosa degli anni '60: di Maria Gabriella si vociferò pure della notizia di un futuro matrimonio con lo Scià di Persia, cosa che però non avvenne.


Da AostaCronaca:

MOSTRE: 'Una principessa sul Cervino', il Breuil celebra Marià José di Savoia

Volle salire in vetta alla Gran Becca e ci riuscì. Oggi un volume e una mostra celebrano l'impresa della principessa Maria José di Savoia: è stata inaugurata oggi e sarà visitabile sino al 9 settembre, al ristorante Alpage di Cervinia, l'esposizione fotografica 'Una principessa sul Cervino', immagini che ritraggono Maria José di Savoia nei due giorni di ascensione alla vetta, nel settembre del 1941.

Giovedì 9 luglio, alle ore 17, sarà presentato il catalogo della mostra, curato da Mirko Fresia Paparazzo, delegato per la Valle d'Aosta degli Ordini Dinastici di Casa Savoia. Racconta Fresia Paparazzo, nella prefazione del catalogo, che alla fine del mese di agosto del 1941 Maria José di Savoia era ad Aosta per far visita ad amici e qualcuno le domandò quale avventura avrebbe desiderato realizzare in Valle. La Principessa rispose senza esitazioni: “Scalare il Cervino!”.

Al colloquio era presente anche Albert Deffeyes il quale consigliò un po’ più di allenamento e ulteriori ascensioni preparatorie. Maria José iniziò l’addestramento alpino e il 9 settembre raggiunse senza difficoltà le placche Rey, poi conquistò la Punta Tzan: si poteva dir pronta al cimento più difficile: la Gran Becca. La mostra narra i due giorni trascorsi tra Cervinia e la conquista della vetta, con immagini inedite di quelle giornate.


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view post Posted: 17/7/2015, 22:34 La Dama Velata (2015) - Film e Documentari
Sì è stata bellissima questa fiction. Trama intrigante e avvincente, con richiami anche a opere famose (su tutte la scena di Clara e Guido che ricorda la famosa scena di Rossella e Rhett all'inizio di Via col vento).
La protagonista è davvero bellissima, oltre che decisamente brava.
La serie ha avuto anche un buon successo, per cui si spera che la Rai e la Lux Vide realizzino un seguito.

Piccola curiosità: la fiction anche se non è stato detto apertamente (forse per questioni di diritti?) è chiaramente ispirata al libro Il Bacio di Una Morta di Carolina Invernizio: la storia e le vicende sono praticamente quelle, anche i nomi dei due protagonisti e la scena finale. Da recuperare il libro, veramente bello e scorrevole.
view post Posted: 7/4/2015, 11:29 La Dama Velata (2015) - Film e Documentari
State seguendo la serie di Raiuno La Dama Velata?

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Paese: Italia, Spagna
Anno: 2014
Puntate: 12 (raggruppate in 6)
Durata: 50 minuti ciascuna puntata (100 minuti per 6 puntate)
Genere: Feuilleton, Giallo, Drammatico, Mistery, Thriller, Romantico
Regia: Carmine Elia
Attori e Personaggi:
##Miriam Leone: Clara Grandi Fossà
##Lino Guanciale: Guido Fossà
##Andrea Bosca: Cornelio Grandi
##Lucrezia Lante Della Rovere: Adelaide
##Mar Regueras: Matilde Grandi
##Jaime Olias: Matteo Staineri
##Luciano Virgilio: Vittorio Grandi
##Teresa Saponangelo: Maddalena Staineri
##Paolo Mazzarelli: Gérard
##Juana Acosta: Baronessa Annabelle De Blemont
##Francesco Salvi: Giovanni Staineri
##Ilaria Spada: La Serpier
##Augusto Zucchi: Conte Fossà, padre di Guido
##Ursula Corbrero: Anita
##Teresa Hurtado De Ory: Ursula
## Felix Gomez: Ludovico Vallauri
##Aura Garrido: Cecile
##Anna Melato: Madre Superiora
##Giusy Frallonaro: Adelina
##Massimo Olcese: Olindo
##Germano Bellavia: Berto
##Calu Rivero: Natacha
##Giusy Buscemi: Amelie Fossà, prima moglie di Guido
Soggetto e sceneggiatura: Francesco Arlanch, Elena Bucaccio, Lea Tafuri, Lucia Zei
Soggetto di serie: Lucia Zei
Supervisione alle sceneggiature: Francesco Arlanch
Story Editor: Sabina Marabini, Cecilia Spera
Casting: Barbara Giordani
Fotografia: Federico Schlatter
Direttore della Fotografia: Federico Schlatter
Montaggio: Alessandro Lucidi, Lorenzo Fanfani
Musiche: Emanuele Bossi, Pasquale Laino, Goodlab Music
Supervisione Musical: Paolo Buonvino
Scenografia: Marco Belluzzi
Costumi: Enrica Biscossi
Post Produzione: Rosario Ranieri
Organizzatore Generale: Corrado Trionfera
Produttore Creativo: Sara Melodia, Luisa Cotta Ramosino
Produttore Telecinco Cinema: Pepa Sánchez-Biezma
Produttore Esecutivo: Daniele Passani
Produttori Rai: Teresa Bono, Sara Polese
Produttori Lux Vide: Matilde e Luca Bernabei
Produzione: LuxVide per Rai Fiction e Mediaset España
In collaborazione con: Trentino Film Commission
Canali Tv: Raiuno (Italia), Telecinco (Spagna)


Sinossi

Una storia ambientata all’inizio del Novecento che unisce melò, mistery e racconto giallo, pensata per il pubblico delle famiglie di di Rai 1.
Da dove nasce la famiglia moderna? Quali sono i valori su cui si fonda? Quale peso ha avuto l’emancipazione della donna nel determinare l’attuale idea di famiglia? Le risposte alle domande del nostro presente a volte si trovano nel passato.
Un grande affresco storico che racconta la trasformazione della famiglia da patriarcale a moderna. In una società in cui i matrimoni erano combinati e il patrimonio destinato al figlio maschio primogenito, le mogli erano subalterne ai mariti e ed era loro proibito anche allattare i figli.
"La Dama velata" racconta quello che la storia ufficiale non racconta. La storia di quelle donne, madri, mogli, figlie e sorelle che sono riuscite a sgretolare un granitico codice di regole che concepiva la famiglia come una mera proprietà da amministrare e a trasformarla nel luogo delle radici e dell’amore.
La serie attinge, con sapienza, ad un eclettico repertorio narrativo che spazia dal grande romanzo sociale al melodramma-feuilleton che qui si arricchisce di elementi thriller e atmosfere hitchcockiane.
Tutto questo attraverso le vicende della nostra protagonista: Clara Grandi Fossà.
Chi è Clara?
Un’eroina senza tempo, di una donna del passato che incarna uno spirito moderno...una ragazza libera e ribelle che è stata separata dal fratello gemello e costretta a un matrimonio combinato, ma che malgrado tutto si innamora del marito e lotta per conquistare il suo amore. Clara però è vittima di intrighi che mirano a distruggere il suo matrimonio con la gelosia e il sospetto del tradimento. Il passato di suo marito nasconde delle ombre, e Clara teme che sia proprio lui la mente dietro ogni inganno. In un crescendo di atmosfere angosciose, mentre cerca di scoprire la verità, Clara comincia a soffrire di allucinazioni e crisi nervose.
Finché un giorno qualcuno non tenta di ucciderla, lasciandola affogare nelle acque dell’Adige …
Ma il cadavere di Clara non viene ritrovato. Non si è suicidata come tutti credono. È sopravvissuta e sotto mentite spoglie, con il volto nascosto da un velo nero, Clara tornerà nella sua famiglia per far sì che i colpevoli abbiano ciò che meritano. Ma soprattutto dovrà portare alla luce un segreto che risale al giorno della sua nascita...



Foto:

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Edited by veu - 21/12/2017, 17:43
view post Posted: 7/4/2015, 10:55 Nuovi film e miniserie in costume - Film e Documentari
Sì rifanno nei cinema Madame Bovary, si spera sia un bel film, la protagonista è brava e solitamente queste grosse produzioni dovrebbero essere ben fatte, come lo fu Jane Eyre.
view post Posted: 7/4/2015, 10:53 Nuovi film e miniserie in costume - Film e Documentari
CITAZIONE (fliss 4 @ 28/3/2015, 22:23) 
Anche io sui grimandi,il cummenda e l'incantabiss(su rizzoli e mondadori)e le famiglie reali non ho trovato nulla.
Cavolo,devono essere dei bei documentari che non vedrò mai.
Il fatti è che sui reali di monaco,di spagna e inghilterra sono informata,ma i reali di norvegia,danimarca,paesi bassi ecc non so nulla.la bbc ha fatto qualcosa?non riesco a rassegnarmi xd.
Grazie veu.

P.s è da vedere la serie tv monarchy(è del 2001 mi pare),parla di tutti i sovrani inglesi,per chi se la cava con l'inglese lo può vedere.

Non si trova molto sulle famiglie regnanti di Norvegia, Svezia, Danimarca e Olanda, poche clips su youtube, poi più che altro quasi solo clips attuali e poche cose rispetto al passato.

Monarchy parla dei sovrani inglesi attuali o di un tempo?

Edited by *§Yue§* - 3/11/2015, 22:14
view post Posted: 7/4/2015, 10:49 Nuovi film e miniserie in costume - Film e Documentari
Sui reali di Svezia, Danimarca e Olanda si trovano delle clips su youtube, ma molto poco in confronto ai Reali d'Inghilterra, ai Reali di Spagna, ai Savoia e ai Grimaldi.

Qual è la serie che devono fare in Russia su Caterina di Russia? Indicheresti il trailer per cortesia?
view post Posted: 7/4/2015, 10:47 Nuovi film e miniserie in costume - Film e Documentari
CITAZIONE (fliss 4 @ 10/3/2015, 17:22) 
Che ne pensate della miniserie che hanno fatto di ulisse?vi è piaciuta?:-D

Ti riferisci alla fiction Il Ritorno di Ulisse con Alessio Boni e Caterina Murino vero?
è stata particolare, non era male, ma il personaggio di Ulisse è stato completamente stravolto, a tratti folle.
La fiction in sè è stata carina, ma Ulisse ne è uscito distrutto.

Edited by *§Yue§* - 3/11/2015, 22:12
view post Posted: 7/4/2015, 10:43 Maria Josè di Savoia - Personaggi
Qui un bell'articolo da Il Giornale d'Italia:

Maria Josè, la “Regina di Maggio”/1

Ritratto di una principessa altera e triste: le nozze con Umberto e la freddezza di Casa Savoia


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È una delle donne più in vista del Regime: ha sposato il Principe ereditario, ma la sua vita non sarà una fiabesca avventura

“Umberto e Maria Josè sono profondamente diversi. Lei è una ‘borghese’, lui è un ‘ancientrégime’. Lei è anticonformista, fino alla bizzarria, schietta, impulsiva, disordinata. Lui è bello ma gelido, ligio all’etichetta, rispettoso delle forme e delle regole, imbarazzato, distante. Lei è alla mano, confidenziale, lui è serio, compreso del suo ruolo”. Con queste parole Marco Innocenti presenta le due figure di Umberto di Savoia e di sua moglie, Maria Josè del Belgio.

Due persone estremamente diverse, insomma, il principe Savoia e la bella principessa del Belgio. Quando viene celebrato il loro fastoso matrimonio (la stampa parla di “Nozze Auguste”), lui ha 26 anni e lei 24. La cerimonia, 8 gennaio 1930, è l’evento più atteso, tutti ne parlano, dai nobili salotti bene alle stradine di periferia più povere del Paese: lei è bellissima, con il suo sguardo acceso e i riccioli, elegante e sofisticata, altera. Sembra il primo giorno di tanti altri luminosi che ne seguiranno, gli auspici sembrano tutti positivi. La vita vera, però, non sarà altrettanto rosea e gaia. Del resto, la rispettive famiglie sono lontane anni luce l’una dall’altra: Alberto I ed Elisabetta, i sovrani del Belgio, sono infatti democratici e progressisti. Il che è un po’ un controsenso, a dire il vero. Una contraddizione in termini, perché loro sono “i sovrani”, mantengono in piedi tutte quelle prerogative che i sovrani hanno, conducono una vita “da sovrani”: insomma, tra il dire e il fare, come sempre c’è di mezzo il mare. I Savoia non sono la Casa Reale per eccellenza, per chi immagina la figura del “Re” come un condottiero e un capo carismatico, soprattutto nel corso del regno di Vittorio Emanuele, che non spicca certo per iniziativa e per coraggio. È un sovrano piuttosto scialbo, il cui regno è stato rispettato da tutto il mondo solo nel periodo in cui Mussolini è stato il Capo del Governo. Un Re che è stato insignito della corona di Imperatore per meriti non suoi, una figura alquanto sbiadita, quasi la caricatura di un Re.

Le due famiglie, insomma, sono diversissime, come lo sono i due sposi. È inevitabile che la frattura diventi sempre più profonda: Maria Josè, in casa Savoia, si sente un pesce fuor d’acqua: “Affetti tra i Savoia ve ne sono stati sempre pochi, lei non trova neppure le briciole” scrive ancora Marco Innocenti, che sul re aggiunge: “Vittorio Emanuele è freddo e le loro conversazioni scivolano subito in divergenze: difficile dialogare con un uomo che ha un’istintiva antipatia per la felicità e che vive in una contraddizione schizofrenica tra un complesso di inferiorità fisica e uno di superiorità intellettuale”.

Il gelo che regna in casa Savoia non aiuta certo la coppia a vivere in serenità e ad apprezzare le gioie della vita coniugale. Maria Josè è bella, forse troppo. Il destino ha scritto per lei i fondamenti di una vita luminosa e spensierata, felice: soldi, ricchezze, servitori, palazzi, mare, svaghi, gioielli, abiti. Un marito giovane e bello, e per di più principe ereditario. Lei può avere tutto. E forse è proprio per questo che, alla fine, non avrà nulla: non riesce a vivere la gioia, e forse neppure il dolore. Perché le emozioni positive si riesce a viverle e ad apprezzarle solo se si conoscono anche quelle negative. Sofferenza e felicità vanno insieme, si alternano nella vita dei comuni mortali, che fanno la loro conoscenza lungo la strada della vita, una strada spesso irta di difficoltà. Difficoltà a cui Maria Josè non è abituata a fare fronte.

Quanto sono diverse la bella ed elegante principessa del Belgio e la verace romagnola moglie del Duce, che dal lusso non si è mai lasciata soggiogare, lei, abituata dalla vita a fare i conti con il lavoro e con le difficoltà per mettere insieme un pasto caldo da portare in tavola alla famiglia …

Personaggi di un’epoca che mostrano due facce totalmente diverse dell’Italia di quegli anni. Eppure due donne che oggi la stampa chiamerebbe “first ladies”. Una, “Regina di Maggio”, perché ha regnato solo un mese, dal 9 maggio al 12 giugno 1946, e che dalla vita ha avuto tutto, tranne la cosa più importante: gli affetti familiari. L’altra, che ha fatto i conti con la storia fino in fondo, che ha sempre vissuto con sobrietà e che è stata privata di tutto per decenni, ma che quegli affetti ha saputo mantenerli vivi e pregnanti per tutta la sua vita. (… continua…)




Da Il Giornale d'Italia:

La ribelle principessa del Belgio /2

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Maria Josè, crocerossina in Africa Orientale, "orgogliosa di sentirmi italiana", ma "antifascista"


Maria Josè arriva in Italia adolescente, i sovrani del Belgio la fanno studiare a Firenze: già è deciso da tempo che in futuro diverrà la moglie del principe Umberto. “Questa prospettiva – racconterà la stessa Maria Josè al settimanale Oggi – aveva assunto per me la forma di un sogno meraviglioso. Un sogno che d’altra parte mia madre incoraggiava: mi parlava di un principe affascinante in termini così entusiastici che ai miei occhi Umberto era arrivato a rappresentare l’apice della perfezione”. Quando la giovane conosce il suo futuro sposo – invitata presso la casa reale dai sovrani - lui ha 13 anni, lei 11. Di lui sa ciò che le ha raccontato la madre e ciò che dicono le cronache, lo ha visto in fotografia, su L’Illustrazione Italiana.

Da quel giorno e fino alle nozze si vedranno ben poco, sono predestinati ad una vita insieme e questo è tutto: secondo la logica dei matrimoni combinati, non importa che i due futuri sposi si conoscano e pongano le basi di quella confidenza che caratterizza ogni buon matrimonio.

Le difficoltà di Maria Josè ad ambientarsi sono subito evidenti: “L’etichetta della corte belga – racconta ancora a Oggi – sebbene severa, perdeva ogni significato se raffrontata alla rigidità un po’ anacronistica del protocollo della Corte italiana, in contrasto con la naturale spontaneità del carattere latino …”.

Maria Josè è anticonformista, ama uscire da sola, non tollera gli agenti di sicurezza che devono badare all’incolumità sua e di Umberto, non sopporta l’etichetta.

I primi anni i coniugi dimorano a Torino, poi si spostano a Napoli. È lì che nasce la primogenita: Maria Pia. Una gravidanza delicata, una gioia offuscata dal dolore della perdita del padre Alberto, morto in un incidente in montagna. È il 1934. A re Alberto del Belgio succede il figlio Leopoldo, che regna insieme a sua moglie Astrid di Svezia. Ma il destino ha scritto per i sovrani un triste destino: il 29 agosto 1935 Astrid muore in un incidente d’auto. Ad informare la regina madre Elisabetta, a Napoli in visita ai principi del Piemonte, è proprio Maria Josè, informata dal fratello della tragedia.

Nel 1937 nasce Vittorio Emanuele, un maschio: la dinastia – pensano tutti – è al sicuro, l’erede al trono c’è. Il piccolo Vittorio Emanuele non diventerà mai re, la monarchia esalerà l’ultimo respiro molto prima che si ponga la questione della successione.

Maria Josè e Umberto avranno altre due figlie, Maria Gabriella nel 1940 e Maria Beatrice nel 1943.

La principessa comincia a mostrare insofferenza verso il regime fascista, anche se nei confronti di Benito Mussolini le sue parole non sono mai aspre: “Ho parlato diverse volte con lui – racconta ancora a Oggi – Agli inizi ascoltava con interesse, con cortesia, ogni mia richiesta. Non toccavamo argomenti di politica”. Maria Josè chiede spesso sostegno al Duce per le opere di beneficienza e lui generalmente accorda il suo interessamento. Durante la guerra in Africa Orientale, la principessa fornisce il suo supporto: avendo frequentato il corso per infermiere della Croce Rossa, si dà da fare negli ospedali, frequenta un corso sulle malattie tropicali e, quando le truppe italiane stanno per sferrare l'attacco finale che porterà alla presa di Addis Abeba, Maria Josè si imbarca sul Cesarea diretta in Africa Orientale.

“Il 5 maggio – racconta ancora – ascoltai, commossa, il discorso che Mussolini pronunciò alla radio […] Il 10 maggio rientrai in Italia, orgogliosa di sentirmi italiana”.

Ma c’è qualcosa che turba la giovane mamma del futuro, ipotetico erede al trono: è Benedetto Croce a metterla sull’avviso che il Fascismo, cadendo, potrebbe trascinare con sé anche la monarchia. In realtà, la monarchia è bravissima da sola a cadere nel ridicolo dopo l'8 settembre con la fuga del re e dell'erede al trono.

Nell'ultimo periodo del Regime, la principessa tenta di ritagliarsi un suo spazio, fa la ribelle, fa la "frondista" contro il Fascismo insieme ad alcune dame sue amiche e ad alcuni intellettuali antifascisti. Il gioco non le riesce, lo stesso re Vittorio Emanuele non ama avere donne tra i piedi e poi a liquidare Mussolini ci sta già pensando lui.

Mussolini: alcune recenti cronache riferiscono di una lettera di Romano, il quarto figlio di Benito e Rachele, nella quale sarebbe contenuta l'informazione che Maria Josè e il Duce fossero stati amanti. Le cronache si sono a lungo sbizzarrite su questa possibilità, certo è che la certezza su questa voce difficilmente si potrà avere. Una cosa però va detta: secondo quanto riferisce Claretta Petacci nel suo diario, raccolto nel volume "Mussolini segreto" di Mauro Suttora, Benito le avrebbe raccontato in confidenza che la bella principessa in più occasioni avrebbe tenuto con lui un contegno "sbarazzino" e che lui, Benito, non avrebbe mai ceduto alle sospettate avances. Lui non era un santo, sono a tutti note le sue avventure galanti: semplicemente, la principessa non gli piaceva. Anche questo è un fatto che non potremo mai stabilire come assodato, Benito potrebbe avere male interpretato l'atteggiamento di Maria Josè, per esempio, ma non v'è ragione di dubitare delle parole di Claretta, una donna innamorata che trascrive morbosamente nel suo diario ogni minimo dettaglio dei suoi incontri con Mussolini.

Umberto e Maria Josè saranno sovrani solo per un mese, gli Italiani voteranno per la Repubblica, il re e la regina verranno esiliati. Il 5 giugno 1946 è lei la prima a lasciare l'Italia per andare in Portogallo. Il 13 Umberto la raggiunge. Gli anni passano, i due sono sempre più lontani. Finché Maria Josè non lascia il Portogallo per raggiungere la Svizzera con il figlio Vittorio Emanuele. Si vedranno pochissimo, finché Umberto morirà nel 1983 in una clinica di Ginevra. Maria Josè, quasi novantacinquenne, si spegnerà nel 2001.

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Emma Moriconi
view post Posted: 28/3/2015, 22:13 "Cenerentole" nella storia vera - Personaggi
La più famosa "Cenerentola" del nostro Risorgimento è Rosa Teresa Vercellana, detta la Bella Rosina. E proprio come la Cenerentola delle fiabe anche lei è stata per un periodo della sua vita proprio una serva.

Rosa Vercellana, meglio nota in piemontese come la Bela Rosin (Nizza, 11 giugno 1833 – Pisa, 26 dicembre 1885), fu dapprima l'amante e in seguito la moglie morganatica del re d'Italia Vittorio Emanuele II, che le concesse i titoli nobiliari minori di Contessa di Mirafiori (territorio a sud di Torino) e di Fontanafredda (territorio di Serralunga d'Alba).

Rosa Vercellana nacque a Nizza Marittima (allora la città di Nizza si chiamava così per distinguerla da Nizza Monferrato), l'11 giugno 1833. Figlia del militare di carriera Giovanni Battista Vercellana (originario di Moncalvo, nei pressi di Casale Monferrato) e di Maria Teresa Griglio,[1] ebbe due fratelli: Adelaide e Domenico. Venne quindi battezzata il 15 giugno 1833, nella chiesa di san Giacomo a Nizza con il nome di Maria Rosa Chiara Teresa Aloisia.

Il padre faceva parte della Guardia imperiale napoleonica, ma nel 1814 rifiutò di seguire Napoleone all'epoca fuggito dall'Elba, ed entrò nei granatieri di Sardegna dell'esercito di Carlo Alberto, con il grado onorifico di "tamburo maggiore".

Rosa Vercellana incontrò per la prima volta Vittorio Emanuele II nel 1847, quando con la famiglia si trasferì presso il castello di Racconigi, dove il padre dirigeva il presidio militare della tenuta di caccia: il futuro re d'Italia, ancora principe ereditario, aveva 27 anni, era sposato con l'austriaca Maria Adelaide e aveva già quattro figli. Lei aveva solo 14 anni. I primi incontri tra i due furono clandestini, sia perché Carlo Alberto fu contrario, sia perché nel Regno di Sardegna vigeva una legge secondo cui era punito con durezza il "rapimento" di ragazze minori di anni 16 dalle loro famiglie. La ragazza, che era analfabeta (come il 90% della popolazione dell'epoca), venne allora trasferita nella residenza della palazzina di caccia di Stupinigi, molto più vicina a Torino, in una dipendenza del parco stesso.

Il 20 gennaio 1855 morì Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena. Vittorio Emanuele II mantenne la propria relazione con Rosa Vercellana per tutta la vita, nonostante le sue altre numerose amanti e avventure, ed ebbe da lei due figli: Vittoria (1848-1905) ed Emanuele. La relazione suscitò scandalo e ostilità a corte, ma Vittorio Emanuele non cedette alle pressioni e l'11 aprile 1858 nominò Rosa Vercellana Contessa di Mirafiori e Fontanafredda, comprando per lei anche il castello di Sommariva Perno.

Nel 1863 si trasferì negli Appartamenti Reali di Borgo Castello all'interno dell'attuale Parco regionale La Mandria. Tale residenza, che non apparteneva alla Corona ma al patrimonio privato del re, rimase sempre la preferita della coppia, poiché Vittorio Emanuele II amava rifugiarvisi per cacciare e sfuggire alla vita di corte.

Nel 1864 Rosina seguì il re a Firenze, stabilendosi nella villa La Petraia. Nel 1869 il re si ammalò e, temendo di morire, sposò Rosa Vercellana con un matrimonio morganatico, ovvero senza l'attribuzione del titolo di regina. Il rito religioso si tenne il 18 ottobre di quell'anno, celebrato anche con rito civile, il 7 ottobre 1877, a Roma, periodo cui fu quasi completata anche la Villa Mirafiori di Via Fea. Vittorio Emanuele morì tre mesi dopo, il 9 gennaio 1878.

Rosa Vercellana trascorse quindi gli ultimi anni della sua vita presso palazzo Beltrami di Pisa, che il re aveva acquistato per la figlia Vittoria, e qui morì nel 1885.

Casa Savoia vietò che Rosa venisse seppellita al Pantheon, non essendo mai stata regina; per questo motivo, e in aperta sfida alla corte reale, i figli fecero costruire a Torino Mirafiori Sud una copia del Pantheon in scala ridotta, poi soprannominata il "Mausoleo della Bela Rosin". Le sue spoglie furono successivamente traslate nel 1972 da Torino Mirafiori Sud al Cimitero monumentale di Torino (Campo primitivo nord - edicola n.170 A), per evitare profanazioni e vandalismi della tomba.

Isolata e disprezzata dai nobili, Rosa Vercellana fu invece amata dal popolo per le sue origini contadine: si dice che la canzone popolare risorgimentale La bella Gigogin si riferisse in realtà a lei.


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Altra Cenerentola dell'800 è Christina Nilsson, bellissima cantante svedese e modello per il personaggio di Christine Daaè del libro Il Fantasma dell'opera, che sposò in seconde nozze il Conte di Casa Miranda.
Anche lei prima di diventare una soprano famosissima ebbe un'infanzia poverissima.

Nacque come Kristina Jonasdotter nel villaggio di Sjöabol, vicino Växjö, Småland, dal contadino Jonas Nilsson e Cajsa-Stina Månsdotter. Venne scoperta da un alto funzionario statale mentre, all'età di quattordici anni, suonava il violino al mercato di Ljungby. Egli divenne presto il suo patrono, e le fece studiare canto.

Nel 1860 diede dei concerti a Stoccolma e Uppsala. Dopo quattro anni di studio a Parigi, fece il suo debutto nel ruolo di Violetta, nel 1864, in La traviata di Verdi al Théâtre Lyrique di Parigi. Dopo il successo ottenuto nella capitale francese cantò presso i maggiori teatri d'opera a Londra, San Pietroburgo ed al Wiener Staatsoper nel 1877 come Valentine ne Gli Ugonotti. A New York cantò al Metropolitan Opera House nello spettacolo inaugurale, il 22 ottobre 1883, Faust di Gounod con Italo Campanini (tenore) e Sofia Scalchi e poi Mignon, Elsa in Lohengrin (opera) con Giuseppe Kaschmann, Donna Elvira in Don Giovanni (opera) con Roberto Stagno e Marcella Sembrich, Margherita/Elena in Mefistofele (opera) diretta da Cleofonte Campanini e La Gioconda e nel 1883 Valentine ne Gli Ugonotti.

Si sposò all'Abbazia di Westminster con il banchiere francese Auguste Rouzaud, che morì nel 1882. Nel 1887 sposò Angel Ramon Maria Vallejo y Miranda, Conte de Casa Miranda, che morì nel 1902. Nella corrispondenza, la Nilsson si firmava spesso con il nome di Christine, e durante gli ultimi anni della sua vita fu nota come Contessa de Casa Miranda.

Morì a Vaxjo, Svezia nel 1921.


Foto:

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view post Posted: 28/3/2015, 22:03 La contessa di Castiglione - Personaggi
Da Gazzetta Della Spezia:

21 marzo 2015, buon compleanno Contessa

È a cura di FIDAPA BPW Italy La Spezia la cerimonia commemorativa in ricordo di Virginia Verasis Contessa di Castiglione che si terrà sabato 21 marzo alle ore 11:00 in piazza San Agostino .
Buon Compleanno Contessa è il titolo dell'evento fortemente voluto dalla presidentessa FIDAPA Jenny Fumanti che intende così rendere omaggio ad una importante donna del passato, come è senza dubbio stata la Contessa di Castiglione.
La cerimonia si svolgerà ad un anno dalla posa in opera della targa dedicata a Virginia e voluta da un ammiratore segreto in sua memoria che è stata posizionata il 22 marzo 2014 sul Palazzo De Nobili, ex Oldoini che fu di proprietà del padre della celebre Contessa e nel quale lei trascorse la sua giovinezza.
A presenziare alla cerimonia dedicata alla memoria della nobildonna "spezzina" saranno come l'anno scorso il vicesindaco Cristiano Ruggia e Jenny Fumanti, presidentessa FIDAPA . Sarà presente il professor Sergio Del Santo, noto storico spezzino e studioso del "personaggio" Castiglione.
Inoltre saranno presenti il Maestro Francesco Vaccarone, autore del busto raffigurante la Contessa di Castiglione posto in piazza San Agostino sotto la targa e la professoressa Cristina Formicola, docente del liceo artistico di La Spezia che ha collaborato col Maestro Vaccarone alla progettazione della scultura dedicata alla Divina Contessa; tutta la cittadinanza è invitata a partecipare .
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